I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 2)

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Raffaele2012
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 2)

Messaggio da Raffaele2012 »

Paragrafo 13.3.2 ‒ segue dai due messaggi precedenti
  • In aggiunta, si suggerisce vivamente di circoscrivere in modo assai chiaro il periodo di festa poiché anche ciò costituisce un indizio di buona comunicazione da parte degli organizzatori.
Nel caso di durata per numerosi giorni, in particolare, può risultare assai pratica l'indicazione soltanto della prima data e dell’ultima data, precedute, rispettivamente, dalle preposizioni “dal…. al…”.

Esempi positivi, di cui il primo con indicati i giorni esatti e consecutivi, il secondo con indicati i giorni esatti seppur non consecutivi, il terzo caratterizzato dal ricorso alle suindicate preposizioni.

<< Solenni festeggiamenti in onore di
SANTA PRIMAVERA
Donnafugata (BK), nei giorni 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 e 12 Aprile 2015 >>.


<< Solenni festeggiamenti in onore di
SANTA PRIMAVERA
Donnafugata (BK), nei giorni 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12 Aprile e 7 Maggio 2015 >>.


<< Solenni festeggiamenti in onore di
SANTA PRIMAVERA
Donnafugata (BK), dal 5 al 12 Aprile 2015 >>.



Stando a quanto scritto, insomma, si tratta di EVITARE come la peste bubbonica LA GENERICA E FUMOSISSIMA INDICAZIONE DI PERIODI DELL’ANNO, come avviene nel seguente esempio negativissimo:

<< Solenni festeggiamenti in onore di
SANTA PRIMAVERA
Donnafugata (BK), Pasqua 2015 >>.


In questo caso, infatti, si nota un pessimo servizio di comunicazione a danno dei lettori. Da un punto di vista squisitamente liturgico, com’è noto a molti, il periodo di Pasqua dura ben 50 giorni (http://www.lachiesa.it/liturgia/ml_tempopasquale.html) culminando colla ricorrenza della Pentecoste.


  • ATTENZIONE!!! Neppure l’indicazione della prima e dell’ultima data dei festeggiamenti patronali può essere lasciata all’improvvisazione.
    In tal senso, va evidenziato ‒ e rammentato ‒ che le celebrazioni puramente religiose e quelle c.d. civili hanno in genere un’estensione temporale differente.
Da un punto di vista religioso, la kermesse patronale appare talvolta contrassegnata da un periodo di avvicinamento, di preparazione (tridui, novene, etc.), il quale, però, risulta difficilmente concepibile come parte integrante della “festa”.
A tale periodo segue comunemente una sola ‘giornata di festa’ in onore del santo protettore, spesso inquadrata liturgicamente come “solennità” o “festa” o “memoria”. Mancando però un vero e proprio riconoscimento canonico, si tende spesso a parlare in maniera piú semplice di ‘giorno principale’.
Infine, possono profilarsi ulteriori date, le quali tendono piú che altro a costituire un’appendice della suindicata ‘giornata di festa’, ma non delle aggiuntive date di riferimento assoluto; è possibile che codesto periodo possa abbracciare – consecutivamente oppure no – diverse settimane fino a concludere addirittura nel mese successivo a quello in cui ha avuto svolgimento la ricorrenza patronale.

Da un punto di vista c.d. civile, la kermesse per il santo protettore tende – per comprensibilissime ragioni di spesa – ad abbracciare meno giorni (2, 3 o al massimo una settimana), a volte consecutivi, altre volte no.
Ogni data è da considerarsi come ‘festa’ vera e propria; fra di esse, tuttavia, una funge da riferimento assoluto (c.d. giorno principale) e può coincidere o meno coll’unica “giornata di festa” in senso liturgico.
Non sono tuttavia da far rientrare nel novero quella/e che – una settimana, quindici o perfino 30 giorni prima – assolvono unicamente il compito di annunciare la kermesse oramai imminente.

Venendo finalmente al dunque, si scrive quanto qui segue.

A) Qualora la serie di appuntamenti ludici cominci proprio colla ‘giornata principale’ della kermesse patronale (o perfino nei giorni successivi), si suggerisce di indicare quale “PRIMA DATA” la giornata vigliare della “solennità” o “festa” o “memoria” liturgica del santo patrono di turno.
In alternativa, difettando un riconoscimento liturgico vero e proprio, si consiglia di menzionare, se possibile, la data immediatamente precedente il ‘giorno principale’.

B) Qualora la serie di appuntamenti ludici preceda di uno o piú giorni la data liturgica del santo patrono (o comunque il ‘giorno principale’, tanto religioso quanto civile), si menzioni la “PRIMA DATA” in cui han luogo codesti appuntamenti (ludici).

C) Come “ULTIMA DATA” della kermesse patronale, si consiglia di precisare quella che, fra cerimonie liturgiche e momenti civili, comporti il maggiore posticipo, purché resti evidente il legame colla kermesse medesima.

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Paragrafo 13.4 ‒ ESEMPIO POSITIVO “DI RIEPILOGO”

In chiusura di ragionamento, si posta un esempio positivo di stesura del testo-programma festaiolo avente valore “di riepilogo”.

Al riguardo, allo scopo di facilitare ulteriormente la comprensione altrui, si desidera premettere soltanto che:

a) la dicitura "Avviso Sacro" è rimarcata col colore blu;

b) la sezione “Intestazione” appare evidenziata in colore verde.
Nel dettaglio, è stato immaginato che l’organizzazione della ricorrenza patronale fosse riconducibile ad un ente religioso (Parrocchia Santo Cielo) e a un gruppo laico delegato per il versante ludico (Comitato Festa Patronale);

c) la sezione “Frase introduttiva dell’annuncio dei festeggiamenti” risulta messa in risalto evidenziata col colore rosso.
S'invita chiunque a notare le immediate citazioni della località (Massarò) e della sua provincia di appartenenza (BK), nonché l’esatta indicazione dei giorni interessati (1 e 2 Maggio 2024).



Avviso Sacro

Parrocchia Santo Cielo

Comitato Festa Patronale


Festa in onore di sant’Agreste

Massarò (BK), 1o e 2 Maggio 2024



Programma


1o Maggio ‒ Vigilia della solennità
Ore 16.00, per le vie del paese: sfilata del Concerto Musicale Municipale Città di Francavilla Fontana.

Ore 17.00, parrocchia Santo Cielo: esposizione della Sacra Immagine e S. Messa presieduta dal parroco don Pietro Crisologo.

Ore 20.00, piazza G. Papini: servizio sul palco del suddetto concerto bandistico diretto dal prof. Ermir Krantja.



2 Maggio ‒ Solennità di sant'Agreste
Ore 10.00, dalla parrocchia Santo Cielo: Processione con la Sacra Immagine.

Ore 16.00, zona Diecignano: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dal sig. Giuseppe Scudo di Ercolano (NA).

Ore 18.00, via Stretta: sparo di una moschettaria eseguito dai sigg. f.lli Chiarenza di Belpasso (CT).

Ore 22.00, zona Diecignano: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dal sig. Giuseppe Catapano di Ottaviano (NA).
Ultima modifica di Raffaele2012 il sabato 19 ottobre 2024, 18:32, modificato 6 volte in totale.

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:) :) :) :) :)

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CAPITOLO 14 ‒ La sezione “CALENDARIO DEGLI EVENTI” ‒ La ripartizione “strutturale” ‒ La parola “Programma” (o altra espressione simile)

Il “Calendario degli Eventi” costituisce la quarta sezione generalmente presente all’interno di un supporto cartaceo che annuncia il programma di una ricorrenza patronale meridionale.

Abitualmente essa occupa un ampio spazio, dato che vi sono collocati gli avvisi afferenti allo svolgimento degli “Eventi Festaioli” in senso stretto (dalle SS. Messe alle Processioni; dai Concerti Bandistici ai Fuochi Pirotecnici; dalle manifestazioni canore alle gare sportive).

Da un punto di vista prettamente “strutturale”, è possibile osservare come codesta ‘sezione’ annoveri sempre tre elementi immancabili:
  • la parola “Programma” (o altra espressione simile);
  • la data;
  • i cosiddetti passaggi orari.

Per l’esattezza, si chiarisce che:
  • la parola “Programma” (o altra espressione simile) funge da introduzione nella sezione qui considerata;
  • la programmazione si articola in una oppure in piú date;
  • ciascuna data contiene a sua volta uno o piú “passaggi orari”;
  • ogni “passaggio orario” reca, nel dettaglio, la descrizione dei singoli “eventi festaioli” in senso stretto, religiosi o ludici che siano.

Esempio positivo:
<< Programma
4 Maggio
Ore 08.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa.
Ore 09.00, zona Periferia: sparo di fuochi artificiali eseguito dal sig. Lorenzo La Rosa di Bagheria (PA). >>.


In particolare:
“Programma” è, appunto, la parola che introduce il lettore nella sezione “Calendario degli Eventi”;
“4 Maggio” è la data;
“Ore 08.00…” e “Ore 09.00…” i due ‘passaggi orari’ all’interno dei quali è annunciato ogni singolo ‘evento festaiolo’ (nello specifico, rispettivamente, la celebrazione di una S. Messa e lo sparo di fuochi artificiali).

In buona sostanza, si puntualizza che prima di dare spazio a una (lunga) serie di suggerimenti per una migliore presentazione testuale degli “eventi festaioli” in senso stretto di una ricorrenza patronale meridionale, emerge la necessità di condividere delle proposte riguardanti piú da vicino i succitati elementi immancabili.

Di conseguenza, il presente “capitolo” sarà incentrato sull’impiego della parola “Programma”.
Il successivo “capitolo” 15 sarà dedicato alla “data”.
I “capitoli” dal 16 al 20 saranno focalizzati sul “passaggio orario”.

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Paragrafo 14.1 ‒ La parola “Programma” (o altra espressione simile)

L’impiego della parola “Programma” da parte dello scrivente del supporto cartaceo festaiolo si rivela assai utile per introdurre il lettore all’interno della sezione “Calendario degli Eventi”.


Oltre a tale vocabolo, si ritengono serenamente utilizzabili anche le seguenti espressioni:

“Programma dei festeggiamenti”
“Programma generale dei festeggiamenti”
“Calendario dei festeggiamenti”
“Diario dei festeggiamenti”.



Parimenti utilizzabili sono le sottostanti diciture:

“Programma degli appuntamenti/degli eventi/delle manifestazioni religiose e civili”
“Programma generale degli appuntamenti/degli eventi/delle manifestazioni religiose e civili”
“Calendario degli appuntamenti/degli eventi/delle manifestazioni religiose e civili”
“Diario degli appuntamenti/degli eventi/delle manifestazioni religiose e civili”.



Nell’ipotesi in cui la sezione “Calendario degli Eventi” preveda un annuncio separato delle celebrazioni puramente religiose e dei momenti ludici, si suggerisce di ricorrere a espressioni simili a quelle poste qui sotto:

“Programma religioso”
“Programma liturgico”
“Programma/Calendario/Diario degli appuntamenti/degli eventi/delle manifestazioni religiose/liturgiche”.

“Programma civile”
“Programma/Calendario/Diario degli appuntamenti/degli eventi/delle manifestazioni civili”.

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Paragrafo 14.1.1 ‒ Precisazione fondamentale

A partire da codesto “capitolo” 14 e fino al “capitolo” 100 (ubicato nella quinta parte della trattazione in corso), saranno avanzate delle proposte legate, appunto, alla presentazione degli “Eventi Festaioli” in senso stretto di una ricorrenza patronale meridionale.

Nulla sarà dunque suggerito rispetto agli “addobbi scenografici” e alle “installazioni varie” piú propriamente intese (paratura, addobbo floreale, supporto sonoro, gruppo elettrogeno, addobbo elettrico, proiezione di immagini statiche e dinamiche e il parco giostre).

Per gli avvisi afferenti agli addobbi e alle installazioni, infatti, il sottoscritto rimanda alla sesta parte della trattazione. Ovviamente ciò non vieta ai gentili utenti di aggiungere fin da adesso qualsiasi contributo al riguardo.
I fuochi marciano nel tempo e nel silenzio. (Francesco Nicassio)

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Paragrafo 14.2 ‒ ESEMPIO POSITIVO “DI RIEPILOGO”

Si è supposto che la persona incaricata di redigere il programma cartaceo abbia semplicemente impiegato la parola "Programma" (evidenziata in blu al solo scopo di agevolare la sua individuazione da parte degli utenti) in apertura della sezione 'Calendario degli Eventi'.



Avviso Sacro

Parrocchia Santo Cielo

Comitato Festa Patronale


Festa in onore di sant’Agreste

Massarò (BK), 1o e 2 Maggio 2024



Programma


1o Maggio ‒ Vigilia della solennità
Ore 16.00, per le vie del paese: sfilata del Concerto Musicale Municipale Città di Francavilla Fontana.

Ore 17.00, parrocchia Santo Cielo: esposizione della Sacra Immagine e S. Messa presieduta dal parroco don Pietro Crisologo.

Ore 20.00, piazza G. Papini: servizio sul palco del suddetto concerto bandistico diretto dal prof. Ermir Krantja.



2 Maggio ‒ Solennità di sant'Agreste
Ore 10.00, dalla parrocchia Santo Cielo: Processione con la Sacra Immagine.

Ore 16.00, zona Diecignano: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dal sig. Giuseppe Scudo di Ercolano (NA).

Ore 18.00, via Stretta: sparo di una moschettaria eseguito dai sigg. f.lli Chiarenza di Belpasso (CT).

Ore 22.00, zona Diecignano: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dal sig. Giuseppe Catapano di Ottaviano (NA).
Ultima modifica di Raffaele2012 il venerdì 18 ottobre 2024, 22:15, modificato 4 volte in totale.

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CAPITOLO 15 ‒ La sezione “CALENDARIO DEGLI EVENTI” ‒ La ripartizione “strutturale” ‒ La “Data”

Nel precedente “capitolo” 14 è stato scritto che, da un punto di vista prettamente “strutturale”, la ‘sezione’ del “Calendario degli Eventi” poggia sempre su tre elementi immancabili:

a) la parola “Programma” (o altra espressione simile);
b) la data;
c) i cosiddetti passaggi orari.

All’interno di questo “capitolo” 15, per la precisione, saranno forniti dei consigli circa i modi utili di riportare la data.

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Paragrafo 15.1 ‒ Le parti di una data

Ogni Festa Patronale Meridionale copre abitualmente (ma non necessariamente) diversi giorni. Si evince allora la necessità di associare ogni evento alla propria data.

In linea generale, si rammenta che la data risulta costituita dalle seguenti parti:
  • il giorno del mese (espresso in genere in numeri cardinali e con le cifre arabe);
  • il mese dell’anno (espresso abitualmente in lettere, ma talvolta anche in numeri cardinali e con cifre arabe);
  • l’anno (espresso in numeri cardinali e con cifre arabi).
Talvolta, il giorno del mese, è preceduto dal giorno della settimana (espresso in lettere).

Scrivendo, ad esempio, la data << Giovedí 2 Maggio 2024 >>, appare evidente che "Giovedí" rappresenti il giorno della settimana, "2" il giorno del mese, "Maggio" sia il mese dell’anno, "2024" sia l’anno.



La natura (quanto piú possibile) formale del testo di un testo del programma festaiolo impone in particolare di scrivere il primo giorno del mese con il numero ordinale: cifra araba seguita dall’indicatore ordinale “o” in posizione di apice.

Ad esempio, occorre che sia messo nero su bianco: << 1o Febbraio >>, << 1o Giugno >> e << 1o Ottobre >>;
mentre bisogna evitare diciture come: << 1 Febbraio >>, << 1 Giugno >> e << 1 Ottobre >>.



Tornando a considerare l’ambito festaiolo, è comune che la sezione ‘Calendario degli Eventi’ del testo-programma spinga a puntualizzare in maniera pressoché continua il “giorno del mese” e il “mese dell’anno”.
Al contrario, si pensa che il solo chiarimento del “anno” possa rimanere circoscritto alla sezione “Frase Introduttiva dell’annuncio dei festeggiamenti”, di cui ai “paragrafi” 13.3, 13.3.1 e 13.3.2.

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Paragrafo 15.2 ‒ L’ulteriore aggiunta dei giorni di una settimana

Per quanto una Festa Patronale Meridionale possa coinvolgere abitualmente due o piú giorni, la data di riferimento resta sempre unica: quella classificabile come “giorno principale”.
Ad esempio, la kermesse patronale in onore di san Trifone, che ogni anno si svolge in quel di Montrone (BA), giunge ad abbracciare una decina di giorni autunnali, ma possiede un’unica data di riferimento: il 10 Novembre.

Fatta brevemente codesta premessa, si suggerisce quanto qui segue.
  • Qualora la festa patronale ruoti attorno ad una data fissa (es. 15 Agosto), si consiglia di riportare soltanto il giorno del mese e il mese dell’anno.
Esempio positivo di elencazione delle date riguardante un’immaginaria ricorrenza patronale, la quale abbia come data di riferimento il giorno 4 del mese di Luglio:
<< 2 Luglio
3 Luglio
4 Luglio
5 Luglio
(…) >>.


  • Qualora la festa patronale ruoti attorno ad una data mobile (es. ultima domenica di Agosto), si propone di riportare il giorno della settimana, il giorno del mese e il mese dell’anno.
Esempio positivo di elencazione delle date riguardante un’immaginaria kermesse patronale, la quale abbia come data di riferimento il primo giovedí di Luglio (nello specifico dell’anno 2024):
<< Martedí 2 Luglio
Mercoledí 3 Luglio
Giovedí 4 Luglio
Venerdí 5 Luglio
(…) >>.


  • Ad ogni modo ‒ che la data di riferimento sia fissa o mobile ‒ si ritiene sempre inopportuno posticipare l’indicazione del giorno della settimana a quella del mese dell’anno.
Esempi, quindi, ugualmente inopportuni:
<< 3 Luglio, Mercoledí >>.
<< 3 Luglio ‒ Mercoledí >>.

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Paragrafo 15.3 ‒ Ulteriore specificazione testuale accanto alla data di riferimento di una festa patronale (c.d. giorno principale)

La lettura di svariati programmi festaioli fa notare come la data di riferimento (il c.d. “giorno principale”) della kermesse in onore di un determinato santo (oppure della Madonna oppure di Gesú Cristo) sia frequentemente accompagnata da qualche altra espressione, avente un ruolo di ulteriore specificazione. Ad esempio: “Solennità di…”, “Festa di…”, “Memoria di…”, “Giorno principale…”, “Ricordo…”, “Commemorazione…”, etc.

Sull’argomento, si desidera suggerire quanto qui segue.

  • In primo luogo, in corrispondenza della data di riferimento della kermesse patronale dedicata a un determinato santo (oppure alla Madonna oppure a Gesú Cristo), l’uso delle diciture “Solennità di…”, “Festa di…” e “Memoria di…” va effettuato soltanto nell’ipotesi in cui si apprenda che il Calendario Liturgico (Cattolico) Generale oppure un Calendario Liturgico (Cattolico) Particolare ‒ validi entrambi per il Rito Romano ‒ stabiliscano per la medesima giornata (liturgica) un grado di celebrazione dello stesso santo (oppure della Madonna oppure di Gesú Cristo) pari, rispettivamente, alla “solennità” o alla “festa” o alla “memoria”.
Si desidera rammentare per sommi capi che il Calendario Liturgico Generale, redatto direttamente presso la Santa Sede (in breve, l’ente di governo della Chiesa Cattolica esercitante la propria sovranità sullo stato di Città del Vaticano), è efficace rispetto a tutta la Chiesa Cattolica.
Allo stadio attuale, una versione aggiornata di tale calendario è reperibile all’interno del Messale Romano, edizione 2020, pagine LXIV-LXXVII (https://liturgico.chiesacattolica.it/me ... -italiana/).

Ciascun Calendario Liturgico Particolare, redatto da una determinata autorità ecclesiastica e approvato dalla Santa Sede, è invece valido per un ambito relativamente circoscritto che, a seconda delle circostanze, può afferire a una singola nazione o regione o provincia, a una certa città o paese, a una diocesi oppure a piú diocesi oppure a una singola chiesa o parrocchia, a un intero ordine religioso oppure a una specifica componente territoriale di esso.
La reperibilità di ogni calendario particolare risulta riconducibile all’ente ecclesiastico oppure all’ordine religioso di riferimento, risultando perciò impossibile per l’autore della corrente trattazione fornire un unico ed esauriente collegamento ipertestuale.

Esempio positivo in cui si suppone che il calendario particolare dell’immaginaria Diocesi di Montelusa stabilisca che il 2 Maggio di ogni anno le celebrazioni liturgiche in onore dell’ipotetico sant’Agreste abbiano il grado di “solennità”:
<< 2 Maggio ‒ Solennità di sant’Agreste >>.

Esempio positivo in cui si suppone che il calendario particolare dell’immaginaria Diocesi di Montelusa stabilisca che il 2 Maggio di ogni anno le celebrazioni liturgiche in onore dell’ipotetico sant’Agreste abbiano il grado di “festa”:
<< 2 Maggio ‒ Festa di sant’Agreste >>.

Esempio positivo in cui si suppone che il calendario particolare dell’immaginaria Diocesi di Montelusa stabilisca che il 2 Maggio di ogni anno le celebrazioni liturgiche in onore dell’ipotetico sant’Agreste abbiano il grado di “solennità”:
<< 2 Maggio ‒ Memoria di sant’Agreste >>.


  • In secondo luogo, sulla scia di quanto chiarito nel punto precedente, può ritenersi accettabile anche un’ulteriore specificazione accanto alla data della “vigilia della giornata di riferimento”.
    In quest’ottica, diviene ammissibile impiegare, a seconda dei casi, una di queste espressioni: “Vigilia della solennità” oppure “Vigilia della festa” oppure “Vigilia della memoria”.
Esempio positivo: << 1o Maggio ‒ Vigilia della solennità >>.


  • In terzo luogo, mancando il presupposto evidenziato nel primo punto di codesto messaggio, si invita piú semplicemente, a concentrarsi sulla sola data di riferimento dell’intera kermesse patronale, ricorrendo a parole o a espressioni dotate di maggiore genericità come “Giornata principale della festa/dei festeggiamenti”, “Ricordo…”, “Commemorazione…”.
Esempio positivo:
<< 2 Maggio ‒ Giornata principale dei festeggiamenti >>.


  • In quarto e ultimo luogo, si suggerisce di ritenere comunque facoltativo l’inserimento di un’ulteriore specificazione testuale accanto alla data di riferimento di una festa patronale (c.d. giorno principale).
Esempi, dunque, parimenti positivi:
<< 2 Maggio ‒ Solennità di sant’Agreste >>
<< 2 Maggio ‒ Giornata principale dei festeggiamenti >>
<< 2 Maggio >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il domenica 13 ottobre 2024, 22:48, modificato 1 volta in totale.

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Messaggio da Raffaele2012 »

Paragrafo 15.4 ‒ Accorgimento semplicemente visivo di evidenziazione della data di riferimento di una festa patronale (c.d. giorno principale)

In sostituzione delle ulteriori specificazioni testuali considerate nel precedente messaggio 15.3 (“Solennità di…”, “Festa di…”, “Memoria di…”, “Giorno principale…”, “Ricordo…”, “Commemorazione…”, etc.), lo scrivente di turno, qualora lo ritenga necessario, può ricorrere (o far ricorrere) ad un diverso accorgimento, di natura appena visiva.
In tale ottica, si consiglia una colorazione distinta dei caratteri per quanto attiene la data di riferimento rispetto a tutte le altre date di cui consta un’intera kermesse patronale.

Esempio positivo di elencazione delle date riguardante un’immaginaria kermesse patronale, la quale abbia come data di riferimento il giorno 4 del mese di Luglio (evidenziato col colore blu e col grassetto):
<< 2 Luglio
3 Luglio
4 Luglio
5 Luglio
(…) >>.

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Messaggio da Raffaele2012 »

Paragrafo 15.5 ‒ Ancora sulle parole “solennità”, “festa” e “memoria” qualora la data delle celebrazioni liturgiche fissata dal Calendario Liturgico (Cattolico) Generale ‒ oppure da un Calendario Liturgico (Cattolico) Particolare ‒ non coincida col giorno di riferimento presso il popolo di una kermesse patronale
  • Rispetto al culto riguardante un determinato santo in una certa località, può verificarsi una mancata coincidenza fra il giorno liturgico di “solennità” o di “festa” o di “memoria”, da un lato, e il giorno di riferimento cosí come invece concepito dal popolo, dall’altro lato.
In tale circostanza, si consiglia di:
1) aggiungere l’aggettivo “liturgica” accanto alla data (liturgica) che è soltanto di “solennità” o di “festa” o di “memoria” del santo, secondo il Calendario Liturgico Generale o Particolare;
2) aggiungere l’aggettivo “esterna” accanto alla data che è abitualmente concepita dal popolo come di riferimento per la kermesse patronale.


In breve, nel primo caso si potrà ricorrere a una delle diciture “Solennità liturgica di…”, “Festa liturgica di…”, “Memoria liturgica di…”.
Nel secondo caso, sarà possibile impiegare semplicemente l’espressione “Solennità esterna” o “Festa esterna” o “Memoria esterna”, senza null’altro puntualizzare.

Esempio positivo, riguardante una stessa immaginaria kermesse patronale:
<< 2 Giugno ‒ Festa liturgica delle ss. Gioia e Letizia >>
<< 5 Giugno ‒ Festa esterna >>.



  • Si ritiene che quanto appena suggerito possa valere anche nel caso in cui la discordanza temporale non rientri interamente nel periodo di kermesse patronale, ma veda la data di celebrazione liturgica essere fissata in un periodo dell’anno completamente diverso.
Esempio positivo riguardante una kermesse patronale svolta nel mese di ottobre:
<< 2 Giugno ‒ Festa liturgica delle ss. Gioia e Letizia >>
<< 10 Ottobre ‒ Festa esterna >>.



  • Inoltre si suggerisce di ritenere comunque facoltativo l’inserimento delle ulteriori specificazioni attenzionate nel presente messaggio.
Esempi, dunque, parimenti positivi:
<< 2 Giugno ‒ Festa liturgica delle ss. Gioia e Letizia >>
<< 2 Giugno >>
<< 5 Giugno ‒ Festa esterna >>.
<< 5 Giugno >>.



  • ATTENZIONE!!! In sostituzione delle ulteriori specificazioni testuali considerate nel corrente messaggio (“Solennità liturgica di…”, “Festa liturgica di…”, “Memoria liturgica di…”, “Solennità esterna”, “Festa esterna”, “Memoria esterna”, etc.), lo scrivente di turno, qualora lo ritenga necessario, può ricorrere (o far ricorrere) ad un diverso accorgimento, di natura appena visiva.
    In tale ottica, si ribadisce l’idea di una colorazione distinta dei caratteri per quanto attiene (almeno) la data di riferimento popolare rispetto a tutte le altre date (inclusa eventualmente quella di rilievo soltanto liturgica) di cui consta un’intera kermesse patronale.
Esempio positivo di elencazione delle date riguardante un’immaginaria kermesse patronale, la quale abbia come data di rilievo solo liturgica il 2/6 e come giornata di riferimento popolare il 5/6 (evidenziata col blu e col grassetto):

<< 2 Giugno
4 Giugno
5 Giugno
6 Giugno
7 Giugno
(…) >>.
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Raffaele2012
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 2)

Messaggio da Raffaele2012 »

Paragrafo 15.6 ‒ Altre eventuali specificazioni testuali accanto a qualsiasi altra data di una kermesse patronale

Per svariate ragioni ‒ tanto religiose quanto prettamente ludiche ‒ potrebbe prefigurarsi la necessità (se non addirittura l’obbligo) di effettuare una specificazione testuale accanto a una data della kermesse patronale di turno che non sia quella di riferimento (c.d. giorno principale).

Sull’argomento, data l’impossibilità di circoscrivere a priori (almeno) alcune tipologie di ricorrenze e, quindi, di individuare delle relative espressioni, valide in ogni circostanza, viene suggerito soprattutto di procedere con siffatta specificazione solo qualora i diversi eventi dei quali si compone la singola giornata risultino tradizionalmente riconducibili a quanto puntualizzato accanto alla data.


Esempio positivo in cui si suppone che il giorno 4 Aprile giochi il ruolo di "annuncio" della ricorrenza patronale, destinata poi a svolgersi in un successivo periodo dell'anno:

<< 4 Aprile ‒ Annuncio dei festeggiamenti
Ore 15.00, per le vie paese: sfilata della banda musicale Città di Tuoro.
Ore 16.00, via Stretta: cerimonia dell’Alzabandiera.
Ore 17.00, zona Periferia: sparo di fuochi artificiali eseguito dal sig. Lorenzo La Rosa di Bagheria (PA). >>.
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