I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
Paragrafo 6.2 ‒ Verbi alternativi dotate di maggiore specificità
In aggiunta a quanto condiviso nel precedente messaggio, s’invita comunque chi scrive un programma festaiolo ad andare alla ricerca di verbi differenti: in questo modo una persona o ditta una oppure un artista possono essere introdotti in maniera piú efficace.
Lo scorrere dei vari “capitoli” ‒ specie dal 21 in poi ‒ sarà certamente utile al riguardo. Per ora, quindi, diventa opportuno dare soltanto alcuni cenni a mo’ di sommario esempio.
Il verbo “interpretare” può divenire assai utile per indicare gli attori di una commedia.
Esempio positivo: << Rappresentazione della commedia "Natale in casa Cupiello" interpretata dalla compagnia Desica. >>.
Nell’ambito degli appuntamenti religiosi, la figura del clero incaricata di celebrare una Santa Messa può essere meglio introdotta attraverso verbi come “officiare”, “presiedere” e, appunto, “celebrare”.
Esempio positivo: << Santa Messa officiata da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. >>.
Sempre nell’ambito degli appuntamenti religiosi, il nome del rappresentante del clero incaricato di dar vita ad un panegirico può essere meglio introdotto attraverso il verbo “tenere”.
Esempio positivo: << Santa Messa con panegirico tenuto da don Agostino Ippona. >>.
In aggiunta a quanto condiviso nel precedente messaggio, s’invita comunque chi scrive un programma festaiolo ad andare alla ricerca di verbi differenti: in questo modo una persona o ditta una oppure un artista possono essere introdotti in maniera piú efficace.
Lo scorrere dei vari “capitoli” ‒ specie dal 21 in poi ‒ sarà certamente utile al riguardo. Per ora, quindi, diventa opportuno dare soltanto alcuni cenni a mo’ di sommario esempio.
Il verbo “interpretare” può divenire assai utile per indicare gli attori di una commedia.
Esempio positivo: << Rappresentazione della commedia "Natale in casa Cupiello" interpretata dalla compagnia Desica. >>.
Nell’ambito degli appuntamenti religiosi, la figura del clero incaricata di celebrare una Santa Messa può essere meglio introdotta attraverso verbi come “officiare”, “presiedere” e, appunto, “celebrare”.
Esempio positivo: << Santa Messa officiata da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. >>.
Sempre nell’ambito degli appuntamenti religiosi, il nome del rappresentante del clero incaricato di dar vita ad un panegirico può essere meglio introdotto attraverso il verbo “tenere”.
Esempio positivo: << Santa Messa con panegirico tenuto da don Agostino Ippona. >>.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
Paragrafo 6.3 ‒ CASO PARTICOLARISSIMO: persona/artista/ditta che si esibisce gratuitamente
Specie nel contesto del Sud Italia, una Festa Patronale può benissimo assomigliare alla classica mucca da spremere fino allo sfinimento da parte di tutti coloro che stanno sul libro paga. Ciò malgrado, seppure in percentuali drasticamente risibili, esperienza permette di notare la presenza di persone, artisti e ditte che organizzano tutto da soli (cioè senza rivolgersi a committenti di alcun tipo né per motivi finanziari né per motivi logistici) e che si esibiscono senza essere pagati da alcuno (cioè gratis).
Nell’eccezionale eventualità che ciò accada, si propone di ricorrere al verbo “offrire”.
Esempio positivo: << Sparo di fuochi artificiali offerto dal sig. Lorenzo La Rosa di Bagheria (PA). >>.
ATTENZIONE!!! Onde evitare qualsivoglia forma di confusione, si suggerisce vivamente di circoscrivere l’uso del verbo “offrire” soltanto alla fattispecie qui citata senza MAI E POI MAI abusarne in alcun modo.
Ciò significa, fra l’altro, non usarlo per tutti quegli aspetti festaioli la cui organizzazione riconduce totalmente ad enti diversi dal preposto Comitato.
Quindi, ad esempio, si propone assolutamente di scrivere: << Ore 18.00, piazza Centrale: raduno cinofilo a cura della Pro Loco di Massarò. >>;
anziché: << Ore 18.00, piazza Centrale: raduno cinofilo offerto dalla Pro Loco di Massarò. >>.
Circa la collaborazione organizzativa e/o finanziaria fra Comitato e soggetti esterni di ogni tipo, comunque, appositi suggerimenti saranno dati nel corso della seconda parte della trattazione, all'interno del “capitolo” 20 (viewtopic.php?f=6&t=7714&start=60).
Specie nel contesto del Sud Italia, una Festa Patronale può benissimo assomigliare alla classica mucca da spremere fino allo sfinimento da parte di tutti coloro che stanno sul libro paga. Ciò malgrado, seppure in percentuali drasticamente risibili, esperienza permette di notare la presenza di persone, artisti e ditte che organizzano tutto da soli (cioè senza rivolgersi a committenti di alcun tipo né per motivi finanziari né per motivi logistici) e che si esibiscono senza essere pagati da alcuno (cioè gratis).
Nell’eccezionale eventualità che ciò accada, si propone di ricorrere al verbo “offrire”.
Esempio positivo: << Sparo di fuochi artificiali offerto dal sig. Lorenzo La Rosa di Bagheria (PA). >>.
ATTENZIONE!!! Onde evitare qualsivoglia forma di confusione, si suggerisce vivamente di circoscrivere l’uso del verbo “offrire” soltanto alla fattispecie qui citata senza MAI E POI MAI abusarne in alcun modo.
Ciò significa, fra l’altro, non usarlo per tutti quegli aspetti festaioli la cui organizzazione riconduce totalmente ad enti diversi dal preposto Comitato.
Quindi, ad esempio, si propone assolutamente di scrivere: << Ore 18.00, piazza Centrale: raduno cinofilo a cura della Pro Loco di Massarò. >>;
anziché: << Ore 18.00, piazza Centrale: raduno cinofilo offerto dalla Pro Loco di Massarò. >>.
Circa la collaborazione organizzativa e/o finanziaria fra Comitato e soggetti esterni di ogni tipo, comunque, appositi suggerimenti saranno dati nel corso della seconda parte della trattazione, all'interno del “capitolo” 20 (viewtopic.php?f=6&t=7714&start=60).
Ultima modifica di Raffaele2012 il venerdì 18 ottobre 2024, 21:33, modificato 1 volta in totale.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
Paragrafo 6.4 ‒ ESEMPIO POSITIVO “DI RIEPILOGO”
Coerentemente con quanto proposto all'interno di questo "capitolo", si condivide un esempio positivo di stesura del programma cartaceo festaiolo, in relazione al quale si suppone che la persona incaricata della sua redazione abbia deciso:
a) di impiegare il verbo “eseguire” per l'annuncio di quegli eventi dai quali emergeva uno specifico rapporto di lavoro retribuito fra il committente e la persona incaricata (diana, fuochi serali, lancio di palloni aerostatici, paratura, addobbo floreale);
b) di ricorrere ai verbi “tenere” per il panegirico della Messa e “interpretare” per la commedia musicale;
c) di utilizzare il verbo "offrire" per lo sparo diurno, voluto e portato a termine direttamente dall'esecutore, senza esigere alcun compenso da chicchessia.
Parrocchia Santo Cielo
Comitato Festa Patronale
Festa in onore di sant’Agreste
Massarò (BK), 2 Maggio 2024
Programma
Ore 08.00, zona Diecignano: lancio di granate eseguito dal sig. Martino De Carlo di Gioia del Colle (BA).
Ore 09.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa officiata dal parroco don Pietro Crisologo e con panegirico tenuto da don Pietro Damiani, rettore del seminario della Diocesi di Montelusa.
Ore 13.00, zona Diecignano: sparo di fuochi artificiali offerto dal sig. Giovanni Vaccalluzzo di Belpasso (CT).
Ore 16.00, teatro D. Scala: rappresentazione della commedia musicale “Vienimi in sogno” interpretata dalla compagnia Orfeo.
Ore 18.00, largo Rotatoria: lancio di palloni aerostatici eseguito dal sig. Vittorio Vincente di Milano.
Ore 21.00, zona Diecignano: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dal sig. Antonio Russo di Melito di Napoli (NA).
Paratura eseguita dai sigg. f.lli D'Errico di Grumo Nevano (NA).
Addobbo floreale eseguito dal sig. Alessandro Botticelli di Filipepi (BK).
Coerentemente con quanto proposto all'interno di questo "capitolo", si condivide un esempio positivo di stesura del programma cartaceo festaiolo, in relazione al quale si suppone che la persona incaricata della sua redazione abbia deciso:
a) di impiegare il verbo “eseguire” per l'annuncio di quegli eventi dai quali emergeva uno specifico rapporto di lavoro retribuito fra il committente e la persona incaricata (diana, fuochi serali, lancio di palloni aerostatici, paratura, addobbo floreale);
b) di ricorrere ai verbi “tenere” per il panegirico della Messa e “interpretare” per la commedia musicale;
c) di utilizzare il verbo "offrire" per lo sparo diurno, voluto e portato a termine direttamente dall'esecutore, senza esigere alcun compenso da chicchessia.
Parrocchia Santo Cielo
Comitato Festa Patronale
Festa in onore di sant’Agreste
Massarò (BK), 2 Maggio 2024
Programma
Ore 08.00, zona Diecignano: lancio di granate eseguito dal sig. Martino De Carlo di Gioia del Colle (BA).
Ore 09.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa officiata dal parroco don Pietro Crisologo e con panegirico tenuto da don Pietro Damiani, rettore del seminario della Diocesi di Montelusa.
Ore 13.00, zona Diecignano: sparo di fuochi artificiali offerto dal sig. Giovanni Vaccalluzzo di Belpasso (CT).
Ore 16.00, teatro D. Scala: rappresentazione della commedia musicale “Vienimi in sogno” interpretata dalla compagnia Orfeo.
Ore 18.00, largo Rotatoria: lancio di palloni aerostatici eseguito dal sig. Vittorio Vincente di Milano.
Ore 21.00, zona Diecignano: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dal sig. Antonio Russo di Melito di Napoli (NA).
Paratura eseguita dai sigg. f.lli D'Errico di Grumo Nevano (NA).
Addobbo floreale eseguito dal sig. Alessandro Botticelli di Filipepi (BK).
Ultima modifica di Raffaele2012 il giovedì 10 ottobre 2024, 22:30, modificato 3 volte in totale.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
CAPITOLO 7 ‒ LA PRESENTAZIONE DELLE VARIE FIGURE (fisiche e non fisiche) COINVOLTE IN UNA FESTA PATRONALE MERIDIONALE ‒ Nomi e cognomi; espressioni reverenziali; presentatori, direttori artistici e altro di simile
È pacifico affermare che non esiste un programma cartaceo festaiolo senza la specificazione di nome e cognome dei personaggi coinvolti: autorità religiose e civili, ditte esecutrici, devoti, eccetera.
Nei “paragrafi” a seguire, si formulano, al riguardo, diverse proposte di PRESENTAZIONE PERSONALE volte a definire una comunicazione asciutta e senza inutili equivoci o, peggio ancora, piaggerie.
È pacifico affermare che non esiste un programma cartaceo festaiolo senza la specificazione di nome e cognome dei personaggi coinvolti: autorità religiose e civili, ditte esecutrici, devoti, eccetera.
Nei “paragrafi” a seguire, si formulano, al riguardo, diverse proposte di PRESENTAZIONE PERSONALE volte a definire una comunicazione asciutta e senza inutili equivoci o, peggio ancora, piaggerie.
Ultima modifica di Raffaele2012 il giovedì 10 ottobre 2024, 22:04, modificato 1 volta in totale.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
Paragrafo 7.1 ‒ Nome e cognome di ogni persona fisica
<< Santa Messa presieduta da mons. Tommaso d’Aquino >>.
<< Paratura eseguita dal sig. Domenico Fragassone >>.
Esempi negativi:
<< Santa Messa presieduta da mons. d’Aquino Tommaso >>.
<< Paratura eseguita dal sig. Fragassone Domenico >>.
Esempio parimenti positivo (ma capace di occupare maggiore spazio testuale): << Sparo di fuochi pirotecnici eseguito dai sigg. Emilio e Michele Di Candia di Sassano (SA). >>.
anziché: << Addobbo floreale eseguito dai f.lli Crisantemo detti Portajella >>.
ATTENZIONE, PERÒ! Diventa comprensibilmente opportuno ‘derogare’ al presente suggerimento nel caso di nomi d’arte accettati ovunque come tali.
Ad esempio, rimane opportuno scrivere: << Esibizione canora di Patty Pravo >>;
anziché: << Esibizione canora di Nicoletta Strambelli >>.
Patty Pravo è, appunto, il nome d’arte del sig.ra Nicoletta Strambelli.
- Opuscoli, pieghevoli, volantini e manifesti contenenti i programmi festaioli non sono giammai paragonabili all’elenco dei latitanti piú pericolosi redatto dal Ministero degli Interni. Di conseguenza si suggerisce vivamente di presentare ogni persona fisica prima col nome e poi col cognome. Guai a fare il contrario!!!
<< Santa Messa presieduta da mons. Tommaso d’Aquino >>.
<< Paratura eseguita dal sig. Domenico Fragassone >>.
Esempi negativi:
<< Santa Messa presieduta da mons. d’Aquino Tommaso >>.
<< Paratura eseguita dal sig. Fragassone Domenico >>.
- Ovviamente nulla impedisce di raggruppare i fratelli e le sorelle di una singola famiglia attraverso l'impiego della dicitura "f.lli" (fratelli).
Trattasi, per l'esattezza, di un accorgimento testuale di particolare utilità qualora i membri di una famiglia da indicare siano tre o ancor piú.
Esempio parimenti positivo (ma capace di occupare maggiore spazio testuale): << Sparo di fuochi pirotecnici eseguito dai sigg. Emilio e Michele Di Candia di Sassano (SA). >>.
- Inoltre, si suggerisce di non riportare nomignoli e vezzeggiativi vari accanto al nome e cognome di una persona (fisica) oppure, addirittura, al loro posto. D’altro canto ci si riferisce pur sempre ad una solennità patronale e non ad una partita di biliardo al bar.
anziché: << Addobbo floreale eseguito dai f.lli Crisantemo detti Portajella >>.
ATTENZIONE, PERÒ! Diventa comprensibilmente opportuno ‘derogare’ al presente suggerimento nel caso di nomi d’arte accettati ovunque come tali.
Ad esempio, rimane opportuno scrivere: << Esibizione canora di Patty Pravo >>;
anziché: << Esibizione canora di Nicoletta Strambelli >>.
Patty Pravo è, appunto, il nome d’arte del sig.ra Nicoletta Strambelli.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
Paragrafo 7.2 ‒ Espressioni “reverenziali” legate all’autorità di turno (religiosa o laica che sia)
Onde evitare inutili piaggerie, si propone di non utilizzarne mai NESSUNA, neanche se riferita ad un re oppure al Papa.
Segue un elenco, seppure incompleto, delle espressioni da non riportare per alcuna ragione al Mondo (fra parentesi le piú frequenti abbreviazioni):
a) "Sua Santità" (S.S.). Impiegata per annunciare il Papa.
b) "Sua Altezza" (S.A.)
c) "Sua Maestà" (S.M.)
d) "Sua Eminenza" (S.E. o S. Em.) ed Eminentissimo (Em.mo, E.mo). Usate per presentare un cardinale cattolico.
e) "Sua Eccellenza" (S. Ecc. oppure Sua Ecc.). Da intendersi sia in senso ecclesiastico (vescovo o alto prelato) sia di autorità pubblica laica (prefetti, questori, ecc.).
f) "Grand'Ufficiale" (Gr. Uff.)
g) "Chiarissimo" (Chiar.mo, Chiar.ma). Utilizzata in genere per l'annuncio dei professori e delle professoresse, specialmente se universitari.
h) “Illustrissimo/a” (Ill.mo/a)
i) "Reverendo" (Rev. / Rev.do) e “Reverendissima/o” (Rev.mo / Rev.ma). impiegata per riferirsi ai piú disparati esponenti del clero.
Di conseguenza, ad esempio, si propone di scrivere: << S. Messa presieduta da mons. Tommaso d’Aquino. >>;
anziché: << S. Messa presieduta da S. Ecc. Rev.ma Mons. Tommaso d’Aquino. >>.
Sulla scia di quanto qui scritto, infine, si suggerisce di non utilizzare nei programmi festaioli delle espressioni capaci di evocare soltanto della mera adulazione come: "Nostro Amato Pastore", "Nostro Primo Concittadino", "Nostro Illustre Deputato", e altre simili.
Onde evitare inutili piaggerie, si propone di non utilizzarne mai NESSUNA, neanche se riferita ad un re oppure al Papa.
Segue un elenco, seppure incompleto, delle espressioni da non riportare per alcuna ragione al Mondo (fra parentesi le piú frequenti abbreviazioni):
a) "Sua Santità" (S.S.). Impiegata per annunciare il Papa.
b) "Sua Altezza" (S.A.)
c) "Sua Maestà" (S.M.)
d) "Sua Eminenza" (S.E. o S. Em.) ed Eminentissimo (Em.mo, E.mo). Usate per presentare un cardinale cattolico.
e) "Sua Eccellenza" (S. Ecc. oppure Sua Ecc.). Da intendersi sia in senso ecclesiastico (vescovo o alto prelato) sia di autorità pubblica laica (prefetti, questori, ecc.).
f) "Grand'Ufficiale" (Gr. Uff.)
g) "Chiarissimo" (Chiar.mo, Chiar.ma). Utilizzata in genere per l'annuncio dei professori e delle professoresse, specialmente se universitari.
h) “Illustrissimo/a” (Ill.mo/a)
i) "Reverendo" (Rev. / Rev.do) e “Reverendissima/o” (Rev.mo / Rev.ma). impiegata per riferirsi ai piú disparati esponenti del clero.
Di conseguenza, ad esempio, si propone di scrivere: << S. Messa presieduta da mons. Tommaso d’Aquino. >>;
anziché: << S. Messa presieduta da S. Ecc. Rev.ma Mons. Tommaso d’Aquino. >>.
Sulla scia di quanto qui scritto, infine, si suggerisce di non utilizzare nei programmi festaioli delle espressioni capaci di evocare soltanto della mera adulazione come: "Nostro Amato Pastore", "Nostro Primo Concittadino", "Nostro Illustre Deputato", e altre simili.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
Paragrafo 7.3 ‒ Espressioni "reverenziali” rivolte alle figure (fisiche e non fisiche) “compaesane” e “concittadine” (religiose o laiche che siano)
Come arcinoto, le F.P. Meridionali possono prevedere la partecipazione a vario titolo anche di persone fisiche che siano, nel contempo, “compaesane” o “concittadine”.
Se un lumista residente nell’immaginaria località di Massarò (BK) fosse ingaggiato per la kermesse patronale proprio di questo paese, resterebbe di gran lunga piú opportuno scrivere:
<< Addobbo elettrico eseguito dal sig. Manfredi Lavolpe di Massarò. >>;
anziché: << Addobbo elettrico eseguito dal nostro illustrissimo compaesano Manfredi Lavolpe. >>.
Ecco un secondo caso-esempio.
Se un'associazione sportiva avente sede nell’immaginaria località di Massarò (BK) organizzasse un torneo di calcio da svolgersi durante i giorni della kermesse patronale proprio di questo paese, resterebbe di gran lunga piú opportuno scrivere:
<< Torneo di calcio organizzato dall'associazione Maradona di Massarò. >>;
anziché: << Torneo di calcio organizzato dalla nostra pregiatissima associazione compaesana Maradona. >>.
anziché: << Ore 21.00, Stadio comunale: torneo di calcio in memoria del nostro compaesano Tommaso Tommi, tragicamente deceduto per motivi di indigestione. >>.
Come arcinoto, le F.P. Meridionali possono prevedere la partecipazione a vario titolo anche di persone fisiche che siano, nel contempo, “compaesane” o “concittadine”.
- Al riguardo, si suggerisce calorosamente di NON USARE espressioni assolutamente mielose e arcaiche come “nostro compaesano”, “nostro caro concittadino”, e quant’altro di identico. Piuttosto è molto meglio indicare soltanto il paese (o la città) di appartenenza, dato che, fra l’altro, neppure il forestiero avrebbe qualcosa da condividere col “personaggio compaesano/concittadino di turno”.
Se un lumista residente nell’immaginaria località di Massarò (BK) fosse ingaggiato per la kermesse patronale proprio di questo paese, resterebbe di gran lunga piú opportuno scrivere:
<< Addobbo elettrico eseguito dal sig. Manfredi Lavolpe di Massarò. >>;
anziché: << Addobbo elettrico eseguito dal nostro illustrissimo compaesano Manfredi Lavolpe. >>.
Ecco un secondo caso-esempio.
Se un'associazione sportiva avente sede nell’immaginaria località di Massarò (BK) organizzasse un torneo di calcio da svolgersi durante i giorni della kermesse patronale proprio di questo paese, resterebbe di gran lunga piú opportuno scrivere:
<< Torneo di calcio organizzato dall'associazione Maradona di Massarò. >>;
anziché: << Torneo di calcio organizzato dalla nostra pregiatissima associazione compaesana Maradona. >>.
- Sulla scia di quanto qui scritto, inoltre, si suggerisce, per motivi di assoluto decoro, di non ricorrere a un registro linguistico sgradevolmente dolce anche in relazione a quei passaggi testuali in cui occorra menzionare il nome del compaesano/concittadino defunto.
anziché: << Ore 21.00, Stadio comunale: torneo di calcio in memoria del nostro compaesano Tommaso Tommi, tragicamente deceduto per motivi di indigestione. >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il giovedì 10 ottobre 2024, 22:05, modificato 3 volte in totale.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
Paragrafo 7.4 ‒ CASO PARTICOLARE: Presentatori, padrini/madrine, direttori artistici, e quant’altro di simile
Nell'ambito delle Feste Patronali Meridionali possono essere previsti degli appuntamenti contraddistinti dall'agire di presentatori, di padrini e madrine, di direttori artistici e di quant’altro di simile.
Ebbene, al riguardo, si ritiene opportuno NON ANNUNCIARE MAI E POI MAI delle personalità del genere all’interno del testo-programma in quanto i rispettivi nomi costituiscono semplicemente un “dettaglio secondario” della relativa “notizia prevalente”.
Ad esempio, si suggerisce di scrivere: << Ore 21.00, piazza Rotatoria: passerella di moda. >>;
anziché: << Ore 21.00, piazza Rotatoria: passerella di moda presentata dal noto conduttore radiofonico Pippo Pappa. >>.
Nell'ambito delle Feste Patronali Meridionali possono essere previsti degli appuntamenti contraddistinti dall'agire di presentatori, di padrini e madrine, di direttori artistici e di quant’altro di simile.
Ebbene, al riguardo, si ritiene opportuno NON ANNUNCIARE MAI E POI MAI delle personalità del genere all’interno del testo-programma in quanto i rispettivi nomi costituiscono semplicemente un “dettaglio secondario” della relativa “notizia prevalente”.
Ad esempio, si suggerisce di scrivere: << Ore 21.00, piazza Rotatoria: passerella di moda. >>;
anziché: << Ore 21.00, piazza Rotatoria: passerella di moda presentata dal noto conduttore radiofonico Pippo Pappa. >>.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
Paragrafo 7.5 ‒ ESEMPIO POSITIVO “DI RIEPILOGO”
Coerentemente con quanto proposto all'interno di questo "capitolo", si condivide un esempio positivo di stesura del programma cartaceo festaiolo, in relazione al quale si suppone che la persona incaricata della sua redazione abbia deciso:
a) di presentare il direttore della banda musicale, il vescovo, il cantante, il lumista e perfino la persona deceduta a cui è stato intitolato il torneo di calcio sempre alla stessa maniera: dapprima col nome e poi col cognome;
b) in relazione allo sparo di fuochi pirotecnici, raggruppare i fuochini nell'unica dicitura "f.lli", onde conseguire anche un maggiore risparmio di spazio all'interno del supporto cartaceo;
c) di far precedere il nome e il cognome del vescovo dalla parola abbreviata “mons.” (monsignore), senza aggiungere alcuna espressione reverenziale;
d) di limitarsi semplicemente a menzionare il nome e il cognome della persona a cui è intitolato il torneo di pallacanestro;
e) di non aggiungere i nomi e i cognomi del presentatore e della madrina della passarella di moda, pur essendo entrambi presenti, presupponendo la scarsa utilità di informazioni simili.
Parrocchia Santo Cielo
Comitato Festa Patronale
Festa in onore di sant’Agreste
Massarò (BK), 2 Maggio 2024
Programma
Ore 08.30, per le vie del paese: sfilata della banda musicale Città di Bellodi diretta dal resp.le artistico Tito Tiburzi.
Ore 09.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa presieduta da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. Al termine, Processione con la Sacra Immagine per le strade del centro storico.
Ore 12.00, zona Diecignano: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dai sigg. f.lli Scudo di Roccarainola (NA).
Ore 15.00, circolo sportivo Ercole: torneo di pallacanestro “G. Lombardi”.
Ore 20.00, piazza G. Papini: passerella di moda.
Ore 22.00, piazza Rotatoria: esibizione del cantante Franco Ricciardi.
Paratura eseguita dai sigg. f.lli D'Errico di Grumo Nevano (NA).
Addobbo elettrico eseguito dal sig. Antonio Criscuolo di Lusciano (CE).
Coerentemente con quanto proposto all'interno di questo "capitolo", si condivide un esempio positivo di stesura del programma cartaceo festaiolo, in relazione al quale si suppone che la persona incaricata della sua redazione abbia deciso:
a) di presentare il direttore della banda musicale, il vescovo, il cantante, il lumista e perfino la persona deceduta a cui è stato intitolato il torneo di calcio sempre alla stessa maniera: dapprima col nome e poi col cognome;
b) in relazione allo sparo di fuochi pirotecnici, raggruppare i fuochini nell'unica dicitura "f.lli", onde conseguire anche un maggiore risparmio di spazio all'interno del supporto cartaceo;
c) di far precedere il nome e il cognome del vescovo dalla parola abbreviata “mons.” (monsignore), senza aggiungere alcuna espressione reverenziale;
d) di limitarsi semplicemente a menzionare il nome e il cognome della persona a cui è intitolato il torneo di pallacanestro;
e) di non aggiungere i nomi e i cognomi del presentatore e della madrina della passarella di moda, pur essendo entrambi presenti, presupponendo la scarsa utilità di informazioni simili.
Parrocchia Santo Cielo
Comitato Festa Patronale
Festa in onore di sant’Agreste
Massarò (BK), 2 Maggio 2024
Programma
Ore 08.30, per le vie del paese: sfilata della banda musicale Città di Bellodi diretta dal resp.le artistico Tito Tiburzi.
Ore 09.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa presieduta da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. Al termine, Processione con la Sacra Immagine per le strade del centro storico.
Ore 12.00, zona Diecignano: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dai sigg. f.lli Scudo di Roccarainola (NA).
Ore 15.00, circolo sportivo Ercole: torneo di pallacanestro “G. Lombardi”.
Ore 20.00, piazza G. Papini: passerella di moda.
Ore 22.00, piazza Rotatoria: esibizione del cantante Franco Ricciardi.
Paratura eseguita dai sigg. f.lli D'Errico di Grumo Nevano (NA).
Addobbo elettrico eseguito dal sig. Antonio Criscuolo di Lusciano (CE).
Ultima modifica di Raffaele2012 il domenica 6 ottobre 2024, 21:27, modificato 1 volta in totale.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
CAPITOLO 8 ‒ LA PRESENTAZIONE DELLE VARIE FIGURE (fisiche e non fisiche) COINVOLTE IN UNA FESTA PATRONALE MERIDIONALE ‒ Il luogo d'origine e la provenienza geografica
Nel precedente “capitolo” n. 7, sono stati dati alcuni suggerimenti circa la presentazione a livello "individuale” delle figure (persone fisiche e non fisiche) le quali, a svariato titolo, possono prender parte ad una Festa Patronale Meridionale.
In merito a tali figure, tuttavia, si ritiene giusto dare dei suggerimenti pure sul modo di indicare il loro LUOGO D'ORIGINE e la loro PROVENIENZA GEOGRAFICA.
Nel precedente “capitolo” n. 7, sono stati dati alcuni suggerimenti circa la presentazione a livello "individuale” delle figure (persone fisiche e non fisiche) le quali, a svariato titolo, possono prender parte ad una Festa Patronale Meridionale.
In merito a tali figure, tuttavia, si ritiene giusto dare dei suggerimenti pure sul modo di indicare il loro LUOGO D'ORIGINE e la loro PROVENIENZA GEOGRAFICA.
- Raffaele2012
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
Paragrafo 8.1 ‒ Preposizioni "DI" e "DA" per esprimere l’origine o la provenienza geografica
b) “DA” è una preposizione semplice indicante “la provenienza da un determinato luogo”.
Di conseguenza, scrivendo << Giuseppe Scudo di Ercolano (NA) >> si indica “il luogo di origine”;
scrivendo << Giuseppe Scudo da Ercolano (NA) >> si indica “la località di partenza” del personaggio.
La domanda, a questo punto, viene spontanea: «È meglio ricorrere alla preposizione "DI" oppure alla preposizione "DA"?».
In linea generale, occorre osservare che tutto dipende dalla decisione di chi ha la penna in mano.
Ad esempio, se capitasse di leggere un manifesto afferente alla festa patronale di Melito di Napoli (NA), risulterebbe decisamente opportuna l'espressione: << sig. Antonio Russo di Melito di Napoli >>, anziché << sig. Antonio Russo da Melito di Napoli >>.
- Per quanto riguarda la presente discussione è da precisare che:
b) “DA” è una preposizione semplice indicante “la provenienza da un determinato luogo”.
Di conseguenza, scrivendo << Giuseppe Scudo di Ercolano (NA) >> si indica “il luogo di origine”;
scrivendo << Giuseppe Scudo da Ercolano (NA) >> si indica “la località di partenza” del personaggio.
La domanda, a questo punto, viene spontanea: «È meglio ricorrere alla preposizione "DI" oppure alla preposizione "DA"?».
In linea generale, occorre osservare che tutto dipende dalla decisione di chi ha la penna in mano.
- Attenzione, però, perché va considerata un’importantissima eccezione a tale libertà!
Ad esempio, se capitasse di leggere un manifesto afferente alla festa patronale di Melito di Napoli (NA), risulterebbe decisamente opportuna l'espressione: << sig. Antonio Russo di Melito di Napoli >>, anziché << sig. Antonio Russo da Melito di Napoli >>.
- Raffaele2012
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
Paragrafo 8.2 ‒ Comuni (e frazioni) di origine/provenienza
I suggerimenti circa l’indicazione delle località (comuni e frazioni) di origine/provenienza della persona fisica (e non fisica) di turno sono i seguenti.
Ovviamente sono riconosciute delle possibilità di abbreviazione in caso di nomi particolarmente lunghi; ad esempio: Barcellona P. di G. (ME) anziché Barcellona Pozzo di Goto (ME).
<< sig. AA BC di Luzzano (BN) >>
<< sig. AA BC di Luzzano di Moiano (BN) >>
<< sig. AA BC di Moiano (BN) >>.
I suggerimenti circa l’indicazione delle località (comuni e frazioni) di origine/provenienza della persona fisica (e non fisica) di turno sono i seguenti.
- In linea generale, si consiglia di scrivere per intero il nome del comune.
Ovviamente sono riconosciute delle possibilità di abbreviazione in caso di nomi particolarmente lunghi; ad esempio: Barcellona P. di G. (ME) anziché Barcellona Pozzo di Goto (ME).
- Nello specifico caso delle frazioni, diventa ammissibile un certo potere di discrezionalità a favore dello scrivente. Ciò significa che è possibile limitarsi al solo nome della frazione oppure che è possibile specificare anche quello del comune di cui fa parte oppure che è possibile indicare il solo appellativo del comune.
<< sig. AA BC di Luzzano (BN) >>
<< sig. AA BC di Luzzano di Moiano (BN) >>
<< sig. AA BC di Moiano (BN) >>.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 1)
Paragrafo 8.3 ‒ Provincia di origine/provenienza
In linea generale, si consiglia di indicare sempre il nome della provincia amministrativa italiana. In particolare, di rappresentarla tramite la sigla automobilistica, di scriverla con tutte le lettere in maiuscolo e di racchiuderla fra due parentesi tonde.
Esempio positivo: << Giuseppe Scudo di Ercolano (NA) >>.
Esempi negativi:
<< Giuseppe Scudo di Ercolano (Na) >>
<< Giuseppe Scudo di Ercolano (Napoli) >>.
<< Giuseppe Scudo di Ercolano (NAPOLI) >>.
<< Giuseppe Scudo di Ercolano, Napoli >>.
Ovviamente, si rammenta di non indicare soltanto la provincia di origine/provenienza, ma di procedere anzitutto col nome del comune o della frazione.
Ad esempio, si consiglia di scrivere: << Giuseppe Scudo di Ercolano (NA) >>,
e giammai: << Giuseppe Scudo di Napoli >>.
In linea generale, si consiglia di indicare sempre il nome della provincia amministrativa italiana. In particolare, di rappresentarla tramite la sigla automobilistica, di scriverla con tutte le lettere in maiuscolo e di racchiuderla fra due parentesi tonde.
Esempio positivo: << Giuseppe Scudo di Ercolano (NA) >>.
Esempi negativi:
<< Giuseppe Scudo di Ercolano (Na) >>
<< Giuseppe Scudo di Ercolano (Napoli) >>.
<< Giuseppe Scudo di Ercolano (NAPOLI) >>.
<< Giuseppe Scudo di Ercolano, Napoli >>.
Ovviamente, si rammenta di non indicare soltanto la provincia di origine/provenienza, ma di procedere anzitutto col nome del comune o della frazione.
Ad esempio, si consiglia di scrivere: << Giuseppe Scudo di Ercolano (NA) >>,
e giammai: << Giuseppe Scudo di Napoli >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il domenica 6 ottobre 2024, 20:32, modificato 1 volta in totale.