I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
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Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 3.3 ‒ Conclusioni
L’utilizzo all’interno di un supporto cartaceo festaiolo di immagini, di stemmi, di simboli e di marchi i quali sintetizzano dei valori o dei messaggi estranei alla dottrina della Chiesa Cattolica o, peggio ancora, addirittura in aperto contrasto con essa rappresenta uno spaventoso caso di trascuratezza da parte del tipografo e/o del Comitato organizzatore di turno.
Per l’esattezza, a difettare è l’intenzione di entrambi i soggetti di informarsi preventivamente e coscienziosamente sui significati che, talvolta, possono celarsi dietro, ad esempio, la riproduzione di un dipinto o un certo contrassegno.
Anche colla fattispecie negativa qui attenzionata, soprattutto, si assiste al fallimento dell’attività di comunicazione festaiola; e ciò, nonostante l’irrinunciabile e inderogabile necessità di fornire al popolo delle informazioni sempre corrette.
Di conseguenza, occorre che i tipografi e i committenti indaghino con grandissima attenzione su ciascuna immagine e ogni contrassegno visivo, in modo da evitare che un opuscolo o un pieghevole o una locandina vengano trasformati ‒ involontariamente ‒ in delle ingiustificabili manifestazioni di estraneità oppure perfino di ostilità nei confronti della Fede Cattolica, dato che è proprio da essa che traggono origine le medesime kermesse patronali.
L’utilizzo all’interno di un supporto cartaceo festaiolo di immagini, di stemmi, di simboli e di marchi i quali sintetizzano dei valori o dei messaggi estranei alla dottrina della Chiesa Cattolica o, peggio ancora, addirittura in aperto contrasto con essa rappresenta uno spaventoso caso di trascuratezza da parte del tipografo e/o del Comitato organizzatore di turno.
Per l’esattezza, a difettare è l’intenzione di entrambi i soggetti di informarsi preventivamente e coscienziosamente sui significati che, talvolta, possono celarsi dietro, ad esempio, la riproduzione di un dipinto o un certo contrassegno.
Anche colla fattispecie negativa qui attenzionata, soprattutto, si assiste al fallimento dell’attività di comunicazione festaiola; e ciò, nonostante l’irrinunciabile e inderogabile necessità di fornire al popolo delle informazioni sempre corrette.
Di conseguenza, occorre che i tipografi e i committenti indaghino con grandissima attenzione su ciascuna immagine e ogni contrassegno visivo, in modo da evitare che un opuscolo o un pieghevole o una locandina vengano trasformati ‒ involontariamente ‒ in delle ingiustificabili manifestazioni di estraneità oppure perfino di ostilità nei confronti della Fede Cattolica, dato che è proprio da essa che traggono origine le medesime kermesse patronali.
Ultima modifica di Raffaele2012 il lunedì 22 gennaio 2024, 20:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 2 ‒ RIPRODUZIONE DI IMMAGINI SACRE OPPURE FUMETTI?
La posizione numero due della Classifica delle 10 Impostazioni Grafiche piú incomprensibili consente di volgere lo sguardo in direzione di quei programmi cartacei delle Feste Patronali del Sud Italia che sono orribilmente contraddistinti da una versione “a fumetto” dell’immagine sacra.
Segue, sull’argomento, un negativo esempio.
Quarto (NA), festa di santa Maria Libera Nos a Scandalis, manifesto e volantino del c.d. programma civile 2019
Nel caso specifico, a modestissimo avviso dell’autore della trattazione in corso, la scelta del tipografo o del Comitato locale è da porre a pochi passi dalla blasfemia. Allo scopo di far comprendere il senso di codesta affermazione, viene qui sotto condiviso anche il supporto cartaceo afferente alle sole celebrazioni religiose.
Quarto (NA), festa di santa Maria Libera Nos a Scandalis, manifesto e volantino del c.d. programma religioso 2019
Le differenze fra i due programmi è impietosa. Mentre nel primo emerge una sorta di discutibile “libera rappresentazione artistica” dell’effige mariana, nel secondo fa da sfondo una piú normale riproduzione fotografica della stessa.
Il “fumetto” del manifesto e del volantino del calendario degli appuntamento ludici presenta, in particolare, la Madonna e il Cristo con dei volti inebetiti e degli occhi assenti (cerchietti arancioni). V’è altresí trascuratezza rispetto ai dettagli: per esempio, la mano destra del Bambino sembra quasi priva delle dita (cerchietto viola), facendo sfuggire a chicchessia la portata del gesto benedizionale compiuto; la croce all’estremità della corona di Maria ss. pare essersi tramutata in una banale di stella a sei punte (cerchietto verde).
La posizione numero due della Classifica delle 10 Impostazioni Grafiche piú incomprensibili consente di volgere lo sguardo in direzione di quei programmi cartacei delle Feste Patronali del Sud Italia che sono orribilmente contraddistinti da una versione “a fumetto” dell’immagine sacra.
Segue, sull’argomento, un negativo esempio.
Quarto (NA), festa di santa Maria Libera Nos a Scandalis, manifesto e volantino del c.d. programma civile 2019
Nel caso specifico, a modestissimo avviso dell’autore della trattazione in corso, la scelta del tipografo o del Comitato locale è da porre a pochi passi dalla blasfemia. Allo scopo di far comprendere il senso di codesta affermazione, viene qui sotto condiviso anche il supporto cartaceo afferente alle sole celebrazioni religiose.
Quarto (NA), festa di santa Maria Libera Nos a Scandalis, manifesto e volantino del c.d. programma religioso 2019
Le differenze fra i due programmi è impietosa. Mentre nel primo emerge una sorta di discutibile “libera rappresentazione artistica” dell’effige mariana, nel secondo fa da sfondo una piú normale riproduzione fotografica della stessa.
Il “fumetto” del manifesto e del volantino del calendario degli appuntamento ludici presenta, in particolare, la Madonna e il Cristo con dei volti inebetiti e degli occhi assenti (cerchietti arancioni). V’è altresí trascuratezza rispetto ai dettagli: per esempio, la mano destra del Bambino sembra quasi priva delle dita (cerchietto viola), facendo sfuggire a chicchessia la portata del gesto benedizionale compiuto; la croce all’estremità della corona di Maria ss. pare essersi tramutata in una banale di stella a sei punte (cerchietto verde).
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 23 gennaio 2024, 21:30, modificato 1 volta in totale.
- Raffaele2012
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Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 2.1
Nola (NA), festa di san Felice vescovo e martire, manifesto 2022
Anche stavolta è convinzione dell’autore della trattazione in corso che la scelta del tipografo o degli organizzatori nolani sia da ritenere pressoché blasfema. Al fine di far capire il senso di quanto appena sostenuto, ebbene, si desidera condividere pure una riproduzione fotografica del dipinto originario (https://www.santodelgiorno.it/san-felice-di-nola/).
La differenza fra le due immagini crea sconcerto. L’immagine stilizzata, in particolare, fa svanire ogni idea di sacralità: la mitra (il copricapo vescovile) diviene una sorta di frutto tagliuzzato a metà (vedasi il cerchietto azzurro); il mantello, privato dei dettagli delle pieghe e dei lembi, appare simile a una macchia rossastra sparsa a terra (si notino i cerchietti verdi); scompare altresí il crocefisso al collo (cerchietto blu); il volto, persa ogni espressività a causa dell’assenza degli occhi, del naso e della bocca, si tramuta in una vaga maschera cadaverica capace di suscitare perfino del ribrezzo o, peggio ancora, dell’orrore (cerchietto viola).
- Alla tristissima fattispecie qui segnalata, è possibile assimilare un’altra deleteria usanza: la pubblicazione di immagini stilizzate del santo festeggiato.
Nola (NA), festa di san Felice vescovo e martire, manifesto 2022
Anche stavolta è convinzione dell’autore della trattazione in corso che la scelta del tipografo o degli organizzatori nolani sia da ritenere pressoché blasfema. Al fine di far capire il senso di quanto appena sostenuto, ebbene, si desidera condividere pure una riproduzione fotografica del dipinto originario (https://www.santodelgiorno.it/san-felice-di-nola/).
La differenza fra le due immagini crea sconcerto. L’immagine stilizzata, in particolare, fa svanire ogni idea di sacralità: la mitra (il copricapo vescovile) diviene una sorta di frutto tagliuzzato a metà (vedasi il cerchietto azzurro); il mantello, privato dei dettagli delle pieghe e dei lembi, appare simile a una macchia rossastra sparsa a terra (si notino i cerchietti verdi); scompare altresí il crocefisso al collo (cerchietto blu); il volto, persa ogni espressività a causa dell’assenza degli occhi, del naso e della bocca, si tramuta in una vaga maschera cadaverica capace di suscitare perfino del ribrezzo o, peggio ancora, dell’orrore (cerchietto viola).
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 23 gennaio 2024, 21:35, modificato 3 volte in totale.
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Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 2.2
La pubblicazione sui programmi cartacei delle Feste Patronali Meridionali di versioni “a fumetto” (oppure “stilizzate”) delle effigi dei santi o dei beati costituisce un gesto tremendamente offensivo nei confronti della stessa figura che si vorrebbe venerare ‒ fino a coinvolgere, secondo un moto ascendente, la SS. Trinità ‒ nonché un atto incredibilmente irrispettoso del sentimento devozionale della gente.
L’auspicio, dunque, è che i tipografi e i Comitati cerchino di evitare con fermezza il ricorso a simili accorgimenti visivi, i quali di certo non stimolano un corretto approccio degli individui alla dimensione del sacro e della trascendenza e ne ostacolano l’acquisizione della consapevolezza della vastità e della complessità della Fede Cattolica.
La pubblicazione sui programmi cartacei delle Feste Patronali Meridionali di versioni “a fumetto” (oppure “stilizzate”) delle effigi dei santi o dei beati costituisce un gesto tremendamente offensivo nei confronti della stessa figura che si vorrebbe venerare ‒ fino a coinvolgere, secondo un moto ascendente, la SS. Trinità ‒ nonché un atto incredibilmente irrispettoso del sentimento devozionale della gente.
L’auspicio, dunque, è che i tipografi e i Comitati cerchino di evitare con fermezza il ricorso a simili accorgimenti visivi, i quali di certo non stimolano un corretto approccio degli individui alla dimensione del sacro e della trascendenza e ne ostacolano l’acquisizione della consapevolezza della vastità e della complessità della Fede Cattolica.
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 23 gennaio 2024, 21:25, modificato 2 volte in totale.
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Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 1 ‒ LA DEPRECABILE PUBBLICAZIONE DI FOTOGRAFIE CHE RITRAGGONO DEI “MINORENNI PROTAGONISTI ASSOLUTI DI UN PRECISO MOMENTO FESTAIOLO”
La posizione numero uno della Classifica delle 10 Impostazioni Grafiche piú incomprensibili per i programmi cartacei delle Feste Patronali del Sud Italia consente di prender nota della deprecabile usanza di aggiungere delle fotografie ritraenti dei “minorenni che sono protagonisti assoluti di un preciso momento religioso o ludico.
Prima di entrare nel merito, è da precisare che per minorenne qui s’intende ogni persona che va da 0 a 16 anni.
La posizione numero uno della Classifica delle 10 Impostazioni Grafiche piú incomprensibili per i programmi cartacei delle Feste Patronali del Sud Italia consente di prender nota della deprecabile usanza di aggiungere delle fotografie ritraenti dei “minorenni che sono protagonisti assoluti di un preciso momento religioso o ludico.
Prima di entrare nel merito, è da precisare che per minorenne qui s’intende ogni persona che va da 0 a 16 anni.
- Raffaele2012
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Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 1.1
Ecco due esempi negativi, i quali aiutano meglio a comprendere il tipo di fattispecie che si sta mettendo a fuoco.
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, opuscolo 2009, pag. 96
Palazzolo Acreide (SR), festa di s. Michele arcangelo, opuscolo 2008, Sabato 4 Ottobre
Nel caso di Parete (CE) risultano pubblicate le fotografie dei visi di due fanciulle, le quali sono state protagoniste assolute dell’edizione 2009 del “Volo degli angeli”, manifestazione idealmente posizionabile tra il c.d. programma religioso e il c.d. programma civile della locale ricorrenza patronale.
Per quanto concerne Palazzolo Acreide (SR) 2008, spicca un riquadro dove appaiono ancora distinguibili le facce di fanciulli che sono stati protagonisti di qualche precedente edizione della rassegna canora del posto.
NOTA BENE
Si puntualizza che le immagini incredibilmente nitide dell’esempio paretano del 2009 hanno spinto l’autore della trattazione in corso a oscurare i nomi e parte dei volti delle giovani protagoniste al solo scopo di evitare qualsiasi forma di equivoco gratuito.
Di conseguenza si RIMANDA TOTALMENTE A TERZI UTENTI LA RESPONSABILITÀ della ripubblicazione su questo sito internet dell’indicata pagina 96 senza ritocchi.
Ecco due esempi negativi, i quali aiutano meglio a comprendere il tipo di fattispecie che si sta mettendo a fuoco.
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, opuscolo 2009, pag. 96
Palazzolo Acreide (SR), festa di s. Michele arcangelo, opuscolo 2008, Sabato 4 Ottobre
Nel caso di Parete (CE) risultano pubblicate le fotografie dei visi di due fanciulle, le quali sono state protagoniste assolute dell’edizione 2009 del “Volo degli angeli”, manifestazione idealmente posizionabile tra il c.d. programma religioso e il c.d. programma civile della locale ricorrenza patronale.
Per quanto concerne Palazzolo Acreide (SR) 2008, spicca un riquadro dove appaiono ancora distinguibili le facce di fanciulli che sono stati protagonisti di qualche precedente edizione della rassegna canora del posto.
NOTA BENE
Si puntualizza che le immagini incredibilmente nitide dell’esempio paretano del 2009 hanno spinto l’autore della trattazione in corso a oscurare i nomi e parte dei volti delle giovani protagoniste al solo scopo di evitare qualsiasi forma di equivoco gratuito.
Di conseguenza si RIMANDA TOTALMENTE A TERZI UTENTI LA RESPONSABILITÀ della ripubblicazione su questo sito internet dell’indicata pagina 96 senza ritocchi.
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Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 1.2
A prescindere dalle località e dalle ricorrenze patronali del Sud Italia considerate, s’osserva che il deplorevole impiego, all’interno dei programmi cartacei, di fotografie che ritraggono dei “minorenni protagonisti assoluti di un preciso avvenimento” può produrre tre evidentissime implicazioni negative.
In primo luogo, si sostiene che la pubblicazione di immagini di bambini e di ragazzi potrebbe favorire una loro sovraesposizione visiva già nel corto periodo.
In breve, nulla esclude che a un eventuale e iniziale stato di stress psico-fisico determinato dall’impegno festaiolo imminente (ad esempio, la recita di una poesia innanzi all’effige del santo protettore), possa aggiungersi un’ulteriore forma di disagio stimolata proprio da un’improvvisa “notorietà” conseguita tra la gente.
In secondo luogo, si afferma che la citata sovraesposizione visiva potrebbe far sentire i propri effetti negativi addirittura nel medio e lungo periodo.
In pratica, è ipotizzabile che, col passare dei lustri, l’adulto (un tempo minorenne) provi ancora del sincero imbarazzo (o del fastidio) nel venire ricordato da chicchessia come colui che, per esempio, ha preso parte a un concorso canoro durante la ricorrenza patronale di dieci anni prima.
In terzo luogo, va evidenziato, colla dovuta delicatezza, che non si sa davvero mai fino in fondo in quali mani possano andare a finire degli opuscoli, dei manifesti, dei volantini e dei pieghevoli contenenti delle fotografie che ritraggono il viso o l’intera figura di minorenni.
Alla luce delle ragioni appena riportate, si formula l’auspicio che i tipografi e i Comitati Festa decidano di abbandonare la biasimevole usanza che è stata qui messa sotto i riflettori, lasciando ai fanciulli di oggi la spensierata gioia di partecipare nell’immediato a questa o quella cerimonia, nonché riconoscendo agli adulti di domani il diritto di rammentare in futuro quanto accaduto nel modo piú intimo, sereno e consapevole possibile.
In chiusura, menzionando di nuovo i cattivi esempi di Parete (CE) 2009 e di Palazzolo Acreide (SR) 2008, si ritiene che sarebbe stato molto meglio evitare la pubblicazione di foto ritraenti dei minorenni, come cercano di far comprendere i sottostanti segni “X” di cancellazione.
A prescindere dalle località e dalle ricorrenze patronali del Sud Italia considerate, s’osserva che il deplorevole impiego, all’interno dei programmi cartacei, di fotografie che ritraggono dei “minorenni protagonisti assoluti di un preciso avvenimento” può produrre tre evidentissime implicazioni negative.
In primo luogo, si sostiene che la pubblicazione di immagini di bambini e di ragazzi potrebbe favorire una loro sovraesposizione visiva già nel corto periodo.
In breve, nulla esclude che a un eventuale e iniziale stato di stress psico-fisico determinato dall’impegno festaiolo imminente (ad esempio, la recita di una poesia innanzi all’effige del santo protettore), possa aggiungersi un’ulteriore forma di disagio stimolata proprio da un’improvvisa “notorietà” conseguita tra la gente.
In secondo luogo, si afferma che la citata sovraesposizione visiva potrebbe far sentire i propri effetti negativi addirittura nel medio e lungo periodo.
In pratica, è ipotizzabile che, col passare dei lustri, l’adulto (un tempo minorenne) provi ancora del sincero imbarazzo (o del fastidio) nel venire ricordato da chicchessia come colui che, per esempio, ha preso parte a un concorso canoro durante la ricorrenza patronale di dieci anni prima.
In terzo luogo, va evidenziato, colla dovuta delicatezza, che non si sa davvero mai fino in fondo in quali mani possano andare a finire degli opuscoli, dei manifesti, dei volantini e dei pieghevoli contenenti delle fotografie che ritraggono il viso o l’intera figura di minorenni.
Alla luce delle ragioni appena riportate, si formula l’auspicio che i tipografi e i Comitati Festa decidano di abbandonare la biasimevole usanza che è stata qui messa sotto i riflettori, lasciando ai fanciulli di oggi la spensierata gioia di partecipare nell’immediato a questa o quella cerimonia, nonché riconoscendo agli adulti di domani il diritto di rammentare in futuro quanto accaduto nel modo piú intimo, sereno e consapevole possibile.
In chiusura, menzionando di nuovo i cattivi esempi di Parete (CE) 2009 e di Palazzolo Acreide (SR) 2008, si ritiene che sarebbe stato molto meglio evitare la pubblicazione di foto ritraenti dei minorenni, come cercano di far comprendere i sottostanti segni “X” di cancellazione.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 24 gennaio 2024, 21:44, modificato 1 volta in totale.
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- Raffaele2012
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Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
Termina qui la terza parte della trattazione del sottoscritto incentrata sugli opuscoli, sui pieghevoli, sui volantini e sui manifesti mediante i quali vengono presentati i programmi delle Feste Patronali del Sud Italia.
Ciò malgrado, si spera che anche altri utenti non intervenuti finora abbiano qualcosa da aggiungere sulla presente Classifica delle 10 Impostazioni Grafiche piú incomprensibili attraverso la condivisione di proprie riflessioni e fotografie, nonché di collegamenti ipertestuali, in modo da rendere piacevole e duratura nel tempo la discussione in corso.
------------------------------
NOTA BENE
Il sottoscritto approfitta dell'occasione per segnalare nuovamente i collegamenti ipertestuali delle precedenti parti della sua "trattazione".
1a parte: viewtopic.php?f=6&t=7681
2a parte: viewtopic.php?f=6&t=7682
Ciò malgrado, si spera che anche altri utenti non intervenuti finora abbiano qualcosa da aggiungere sulla presente Classifica delle 10 Impostazioni Grafiche piú incomprensibili attraverso la condivisione di proprie riflessioni e fotografie, nonché di collegamenti ipertestuali, in modo da rendere piacevole e duratura nel tempo la discussione in corso.
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NOTA BENE
Il sottoscritto approfitta dell'occasione per segnalare nuovamente i collegamenti ipertestuali delle precedenti parti della sua "trattazione".
1a parte: viewtopic.php?f=6&t=7681
2a parte: viewtopic.php?f=6&t=7682