SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
bhe ... le feste patronali sono delle feste abstanza attese dalla popolazione .. e quindi bisogna dargli un po di importanza tipo luminarie fuochi concerti ecc.. se cominciamo a pensare che in una festa ce consumismo ... e che quei soldi potevano essere destinati in beneficenza .. raga ,.. allora noi viviamo senza un senso la vita deve essere vissuta
- pierpaolo
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
alla fine credo che la festa è di tutti ed è giusto che tutti partecipino affinchè la si realizzi per scopo devozionale per far festa tutti insieme, quindi la comunione e allo stesso tempo dar opportunità a tanta gente di lavorare ( vedi fuochisti, bande, luminarie, bancarelle ecc ecc ecc ecc).
Il parere agli appassionati e il giudizio a chi ha le mani sporche di polvere nera!
- robytranese
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
Condivido quanto detto da Pierp.
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- Raffaele2012
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
Di fronte ad un rappresentante del clero che impone di destinare X offerte per sfamare l'Africa; che impone di restaurare un intero edificio religioso manco il Comitato Feste fosse il Ministero dei Beni Culturali; che impone un aumento di spese religiose chiamando questi o quei predicatori; insomma davanti a situazioni via via logicamente più insostenibili:
è necessario che un Comitato di Festa Patronale Esterna sappia anche dire di NO.
Dire di NO però non basta. I NO vanno motivati. Ecco dunque che i Comitati di Festa Patronale Esterna non devono far altro che ricordare al clero cosa sono: enti di cultura specifica, che fanno cultura specifica, attraverso manifestazioni dal potenziale richiamo collettivo. Specie nel Sud Italia ciò non pone naturalmente problema di "ricerca teorica", pensando alla decisa importanza storica in seno alla Festa Patronale Esterna esercitata dalla Pirotecnica Aerea e dai Concerti Bandistici.
Logicamente tutti sappiamo che i NO in simili casi possono attrarre antipatie, sospetti, false voci, a cominciare proprio dal clero che potrebbe aizzare contro la Festa un'intera opinione pubblica (non dobbiamo escludere pure questa ipotesi). Ma solo i NO convinti e disinteressati (si badi all'importanza di quest'ultimo aggettivo) di un Comitato possono schiarire in maniera decisa i rapporti fra clero e organizzatori. In qualsiasi senso. Nel senso che si può andare avanti; ma anche nel senso di eliminare tutta la Festa Esterna.
In quest'ultima evenienza il clero dovrebbe però fornire al popolo due spiegazioni:
1) perchè non si spogliano anche gli altari e si aboliscono i calendari liturgici?
2) quale "teoria solidale" permette di sfamare i poveri in giro per il mondo, mettendo però in mezzo alla strada persone che in seno alla Festa Patronale svolgono attività professionale (tipo i pirotecnici)?
3) partendo dal punto di sopra, quali sarebbero le proposte clericali per sfamare "gli appiedati delle Feste"? Un'altra Festa Patronale? Ma a questo punto non saremmo davanti al gatto che si mangia la coda: cioè abolire la Festa per finanziare i poveri con un'altra Festa?
è necessario che un Comitato di Festa Patronale Esterna sappia anche dire di NO.
Dire di NO però non basta. I NO vanno motivati. Ecco dunque che i Comitati di Festa Patronale Esterna non devono far altro che ricordare al clero cosa sono: enti di cultura specifica, che fanno cultura specifica, attraverso manifestazioni dal potenziale richiamo collettivo. Specie nel Sud Italia ciò non pone naturalmente problema di "ricerca teorica", pensando alla decisa importanza storica in seno alla Festa Patronale Esterna esercitata dalla Pirotecnica Aerea e dai Concerti Bandistici.
Logicamente tutti sappiamo che i NO in simili casi possono attrarre antipatie, sospetti, false voci, a cominciare proprio dal clero che potrebbe aizzare contro la Festa un'intera opinione pubblica (non dobbiamo escludere pure questa ipotesi). Ma solo i NO convinti e disinteressati (si badi all'importanza di quest'ultimo aggettivo) di un Comitato possono schiarire in maniera decisa i rapporti fra clero e organizzatori. In qualsiasi senso. Nel senso che si può andare avanti; ma anche nel senso di eliminare tutta la Festa Esterna.
In quest'ultima evenienza il clero dovrebbe però fornire al popolo due spiegazioni:
1) perchè non si spogliano anche gli altari e si aboliscono i calendari liturgici?
2) quale "teoria solidale" permette di sfamare i poveri in giro per il mondo, mettendo però in mezzo alla strada persone che in seno alla Festa Patronale svolgono attività professionale (tipo i pirotecnici)?
3) partendo dal punto di sopra, quali sarebbero le proposte clericali per sfamare "gli appiedati delle Feste"? Un'altra Festa Patronale? Ma a questo punto non saremmo davanti al gatto che si mangia la coda: cioè abolire la Festa per finanziare i poveri con un'altra Festa?
- robytranese
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
L'antipatia dell'opinione pubblica è solo la reazione più lieve del Clero. In genere, si fa il possibile per sciogliere i Comitati, annullare i festeggiamenti civili oppure sequestrare i soldi che è lo stesso. Come ho già detto, la presenza di un Sacerdote nel Comitato è buona, ma nel momento in cui si approfitta della stessa presenza per comandare, non lo è più.raffi ha scritto: Logicamente tutti sappiamo che i NO in simili casi possono attrarre antipatie, sospetti, false voci, a cominciare proprio dal clero che potrebbe aizzare contro la Festa un'intera opinione pubblica (non dobbiamo escludere pure questa ipotesi).
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- Raffaele2012
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
"La calunnia è un venticello" esclamava già più di due secoli fa don Basilio. Però effettivamente esistono anche altri modi, più o meno eclatanti, per delegittimare l'azione di un Comitato di Festa Esterna.
Robytranese, a proposito di un clero che partecipa senza comandare è certo possibile che questo possa accadere.
Malgrado tutto, faccio però molta difficoltà ad ipotizzare un simile scenario.
Al di là di singole condotte clericali in questo o quel posto, infatti, vi sono due elementi che vanno sempre ricordati e che si intrecciano nel caso di una Festa Esterna:
1) l'approccio perennemente missionario dell'attività clericale che finisce per creare inevitabilmente una distanza, dall'alto verso il basso, separante rispettivamente autorità religiose e comunità;
2) il fine escatologico, ossia rivelatorio di verità dogmatiche che viene "urlato in maniera quasi ossessiva" attraverso i vari appuntamenti liturgici (e non soltanto attraverso questi).
In particolare io ritengo che il tentativo di imporre queste finalità escatologiche sia decisivo nel guastare i rapporti fra clero, da un lato, e Comitato e comunità, dall'altro.
Ovviamente il sottoscritto non suggerisce un ideale di Festa patronale Esterna senza il Buon Dio.
Infatti la Festa Patronale Esterna è anche un inno alla creatività umana. Cioè un inno alla creatività umana che è frutto di quel libero arbitrio umano a sua volta donato della volontà divina. Specie chi si professa cristiano non dovrebbe trovare nulla di offensivo in quanto scrivo giacchè nulla mi pare di stravolgere dal punto di vista della sensibilità religiosa.
Dunque il buon Dio non è lontano dalla bomba stutata o dal flicorno baritono. E proprio nel sud Italia questo inno alla creatività è stato scritto in primis dai nostri avi attraverso quegli elementi che maggiormente potevano richiamare il popolo all'unisono: Pirotecnica Aerea e Concerti Bandistici.
Robytranese, a proposito di un clero che partecipa senza comandare è certo possibile che questo possa accadere.
Malgrado tutto, faccio però molta difficoltà ad ipotizzare un simile scenario.
Al di là di singole condotte clericali in questo o quel posto, infatti, vi sono due elementi che vanno sempre ricordati e che si intrecciano nel caso di una Festa Esterna:
1) l'approccio perennemente missionario dell'attività clericale che finisce per creare inevitabilmente una distanza, dall'alto verso il basso, separante rispettivamente autorità religiose e comunità;
2) il fine escatologico, ossia rivelatorio di verità dogmatiche che viene "urlato in maniera quasi ossessiva" attraverso i vari appuntamenti liturgici (e non soltanto attraverso questi).
In particolare io ritengo che il tentativo di imporre queste finalità escatologiche sia decisivo nel guastare i rapporti fra clero, da un lato, e Comitato e comunità, dall'altro.
Ovviamente il sottoscritto non suggerisce un ideale di Festa patronale Esterna senza il Buon Dio.
Infatti la Festa Patronale Esterna è anche un inno alla creatività umana. Cioè un inno alla creatività umana che è frutto di quel libero arbitrio umano a sua volta donato della volontà divina. Specie chi si professa cristiano non dovrebbe trovare nulla di offensivo in quanto scrivo giacchè nulla mi pare di stravolgere dal punto di vista della sensibilità religiosa.
Dunque il buon Dio non è lontano dalla bomba stutata o dal flicorno baritono. E proprio nel sud Italia questo inno alla creatività è stato scritto in primis dai nostri avi attraverso quegli elementi che maggiormente potevano richiamare il popolo all'unisono: Pirotecnica Aerea e Concerti Bandistici.
Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
Amici da cattolico mi auguro che non succederà ,ma togli una tradizione, e ne togli un'altra,la gente per non essere accusata di paganesimo per stare un paio di serate insieme,organizzeranno solo sagre,perchè se i soldi li gestige il prete sei un paese mariano,altrimenti............Per fortuna la santa inquisizione fù abolita.
- Raffaele2012
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
Concordo colla tua riflessione, Eragon.
Hai centrato un aspetto importante della querelle Clero-Festa Patronale Esterna: la gestione delle entrate finanziarie. Il malloppo, tanto per intendersi.
Hai centrato un aspetto importante della querelle Clero-Festa Patronale Esterna: la gestione delle entrate finanziarie. Il malloppo, tanto per intendersi.
- paky18
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
Per fortuna noi a Molfetta non abbiamo problemi di questo genere per la festa patronale della Madonna dei Martiri.
I frati della Basilica gestiscono i riti religiosi e il Comitato Feste Patronali gestisce la festa esterna.
I frati non entrano mai in disaccordo con ciò che vuole fare il Comitato, anche perché capiscono che la festa esterna, quindi le luminarie, i fuochi, le bande, sono l'espressione del popolo e non potrebbero opporsi ad esso, in quanto è lo stesso che si rivolge sempre di più al patrocinio della Madonna e quindi da al tempo stesso importanza al Santuario.
Anzi vi dirò di più...sopratutto i frati che gestiscono ora il Santuario (che non sono nemmeno di Molfetta) vogliono dare sempre più carattere ai riti religiosi. Infatti se prima nel mese di maggio veniva esposto solamente il simulacro della Madonna sull'altare, da due anni i frati fanno allestire un grande trono per il mese mariano e ne fanno allestire un altro diverso da agosto a settembre per la festa patronale, lasciandolo fino ad ottobre per la festa di San Francesco.
Credo quindi che il problema sia soggettivo e non oggettivo, anche perché nella mia stessa città vedo confraternite che ogni anno sempre di più, con il supporto del sacerdote, cercano di dare importanza alla festa esterna e vedo altre chiese dove le confraternite fanno lite continuamente con il sacerdote o padre spirituale, per dare una certa rilevanza alla festa esterna... Credo che alla fine questo male che si espande a macchia di leopardo, sia un male incurabile...
I frati della Basilica gestiscono i riti religiosi e il Comitato Feste Patronali gestisce la festa esterna.
I frati non entrano mai in disaccordo con ciò che vuole fare il Comitato, anche perché capiscono che la festa esterna, quindi le luminarie, i fuochi, le bande, sono l'espressione del popolo e non potrebbero opporsi ad esso, in quanto è lo stesso che si rivolge sempre di più al patrocinio della Madonna e quindi da al tempo stesso importanza al Santuario.
Anzi vi dirò di più...sopratutto i frati che gestiscono ora il Santuario (che non sono nemmeno di Molfetta) vogliono dare sempre più carattere ai riti religiosi. Infatti se prima nel mese di maggio veniva esposto solamente il simulacro della Madonna sull'altare, da due anni i frati fanno allestire un grande trono per il mese mariano e ne fanno allestire un altro diverso da agosto a settembre per la festa patronale, lasciandolo fino ad ottobre per la festa di San Francesco.
Credo quindi che il problema sia soggettivo e non oggettivo, anche perché nella mia stessa città vedo confraternite che ogni anno sempre di più, con il supporto del sacerdote, cercano di dare importanza alla festa esterna e vedo altre chiese dove le confraternite fanno lite continuamente con il sacerdote o padre spirituale, per dare una certa rilevanza alla festa esterna... Credo che alla fine questo male che si espande a macchia di leopardo, sia un male incurabile...
- robytranese
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
Paky, naturalmente non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, ma credo che i Sacerdoti "menefreghisti" siano in gran numero... magari fosse ovunque come nella Basilica della Madonna dei Martiri!
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- pacofiremortaiole77
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
le feste rimango e un ricordo un sparo
i comitati falliscono voi vuole questo
ragazzi pensateci per comitati feste patronali
pensateci tutti i soldi stanno finire mo le famiglie devono pagare 1000 euro
a testa ma i soldi lo prende lo stato ragazzi che benificenza di tasse lo stato ci riempe di tasse
scusate ragazzi io lo dico per voi a ragione il sacedote
Modugno diventera povera , molfetta diventa povera la festa si fa ridotta pocco illuminaire
1000 euro di tasse le famiglie usciranno le ditte pirotecniche muoiono le feste dinueranno a poce feste dal 2012 si vedrà la povera pierpaolo scusa per il mio comportamento
io lo detto no alla beneficenza poi ci levano di tasse pierpaolo non serve niente
ciao da paco
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Modugno diventera povera , molfetta diventa povera la festa si fa ridotta pocco illuminaire
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Ultima modifica di pacofiremortaiole77 il domenica 17 luglio 2011, 21:32, modificato 3 volte in totale.
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
Ma cosa ai fumato rugola baresepacofiremortaiole77 ha scritto:le feste rimango e un ricordo un sparo
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
eragon scusa ma vero lo stato ci togliera , soldi alla pensione , aumenta la benzina e gasolio la tassa , aumenta luce gas e corrente sono 1000 euro di tasse lo stato come posiamo campar
hanno ragione sacerdoti io non voglio la beneficenza come posso pagare la festa le persono stanno diventanto povere fino al 2012 diverteremo poveri senza soldi
scusate tutti perdonatemi pierpaolo e Salvatore non bannare e la verità
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Pasquale Colonna
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
ciao tutti
le tradizioni del 1948 rimango
i comitato feste patronale decide
non sacedoti e papi
pierpaolo questo mio discorso
e cittadini e comitato festa patronale decide
la tradizione dei nonni rimane anche comitato
delle tradizioni rimangono dai padri e padri
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Re: SACERDOTI E FESTE: POCO LEGAME?
però poi le persone che ci sbattono la porta in faccia quando andiamo a chiedere i soldi per la festa poi sono in piazza nei giorni dei festeggiamenti a godersela senza aver contribuitopacofiremortaiole77 ha scritto:eragon scusa ma vero lo stato ci togliera , soldi alla pensione , aumenta la benzina e gasolio la tassa , aumenta luce gas e corrente sono 1000 euro di tasse lo stato come posiamo campar
hanno ragione sacerdoti io non voglio la beneficenza come posso pagare la festa le persono stanno diventanto povere fino al 2012 diverteremo poveri senza soldi
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Vito Lattanzi