I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 4)

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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 4)

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Paragrafo 64.4 ‒ Località di provenienza degli artificieri: presentazione nel caso di “consociazione”

Peculiarità del mondo pirotecnico è quello di essere contrassegnato da “consociazioni” di due o piú artificieri. Al riguardo si danno i segg. suggerimenti.

  • Nel caso di consociazione dove due o piú fuochini gestiscono assieme un’unica fabbrica, si può, in linea di massima, ritenere ancora valido quanto scritto nel passato messaggio: paese di nascita o di residenza in un preciso momento storico; oppure, solo in caso di eventuale estrema necessità, il luogo di ubicazione della fabbrica.
    Ancor piú nel dettaglio, si aggiunge che nulla di grave vi sarebbe nello scegliere il paese di origine/residenza di uno dei fuochini-gestori, ove mai le località fossero differenti.
Esempio positivo (consociazione di qualche anno addietro fra i signori R. Bruscella e R. Pellicani):
<< Ore 22.00, contrada Marina: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dai sigg. Raffaele Bruscella e Raffaele Pellicani di Modugno (BA). >>.


  • Nel caso di consociazione dove però è un solo fuochino a gestire la fabbrica, si suggerisce di indicare il solo paese di origine o di residenza di quest’ultimo.
    Inoltre, fra i vari consociati, è comprensibile presentare dapprima l’artificiere che, appunto, risulta proprietario dell’attività.
    Anche in questo tipo di fattispecie, infine, si suggerisce di indicare il nome della località in cui sorge l’opificio solo in caso di eventuale estrema necessità.
Esempio positivo (consociazione di qualche anno addietro fra i signori Chiarappa e G. Vallefuoco):
<< Ore 22.00, contrada Marina: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dai sigg. Giuseppe Chiarappa e Gabriele Vallefuoco di San Severo (FG). >>.


  • Nel caso di consociazioni occasionali fra due o piú artificieri (proprietari di opifici distinti e separati) in vista, ad esempio, di una singola sparata, si suggerisce di indicare i paesi di orgine/di residenza oppure, qualora occorresse, le località di ubicazione delle fabbriche di tutti gli artisti.
    Caso mai non fosse chiaro, è altresí importante elencare tutti i fuochini per ordine alfabetico di cognome.
Esempio positivo: << Ore 22.00, contrada Marina: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dai sigg. Giuseppe Catapano di Ottaviano (NA) e f.lli Pannella di Ponte (BN). >>.


  • A margine di questo messaggio, si suggerisce vivamente di non indicare MAI qualsisasi tipo di consociazione fra artificieri attraverso l’uso della lettera & poiché, seppure di origine latina, essa va intesa oramai come straniera (anglosassone, per la precisione) a tutti gli effetti.
    Di conseguenza, si propone la semplicissima lettera italiana E.
Esempi positivi:
<< Raffaele Bruscella e Raffaele Pellicani >>
<< Giuseppe Chiarappa e Gabriele Vallefuoco >>
<< Giuseppe Catapano e f.lli Pannella >>.


Esempi negativi:
<< Raffaele Bruscella & Raffaele Pellicani >>.
<< Giuseppe Chiarappa & Gabriele Vallefuoco >>.
<< Giuseppe Catapano & f.lli Pannella >>.
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Paragrafo 64.5 ‒ Ordine alfabetico nel caso di una contemporanea esibizione di piú artificieri
  • Se piú artificieri si esibiscono in uno stesso posto, è opportuno elencarli rispettando un ordine alfabetico basato sulla prima lettera di ciascun cognome.
Esempio positivo (il pirotecnico Bruscella viene menzionato per primo perché il suo cognome comincia con la lettera "B"; i Romano sono citati per secondi a causa del loro cognome, che inizia con la lettera "R").
<< Ore 22.00, contrada Marina: spari di fuochi pirotecnici eseguiti dai sig.ri Raffaele Bruscella di Modugno (BA) e f.lli Romano di Angri (SA). >>.

  • Ovvia eccezione vige nel caso in cui sussista un "ordine di sparo" già stabilito precedentemente dagli organizzatori (o concordato fra costoro e i fuochini).
    A tal proposito, si suggerisce di usare, all’interno dell’annuncio, l’espressione “...nell’ordine...”.
Esempio positivo: << Ore 22.00, contrada Marina: spari di fuochi pirotecnici eseguiti, nell’ordine, dai sigg. f.lli Romano di Angri (SA) e Raffaele Bruscella di Modugno (BA). >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il domenica 24 novembre 2024, 0:01, modificato 8 volte in totale.

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Paragrafo 64.6 ‒ ESEMPIO POSITIVO “DI RIEPILOGO”

Coerentemente con quanto proposto all’interno di codesto “capitolo”, si passa alla condivisione del testo di un programma cartaceo avente valore esemplificativo.

Al riguardo, si suppone anzitutto che la persona incaricata della stesura testuale abbia deciso di introdurre i vari artificieri mediante la semplice puntualizzazione dei loro nomi e cognomi, preceduti da degli abbreviativi “sig.”, “sigg.” e “sig.ri”.
In questo senso l'unica eccezione è stata data dalla presentazione degli ultimi fuochini (Pannella), raggruppati sotto l'abbreviazione "f.lli" (fratelli).

Inoltre, è stata immaginata la necessità di dover annunciare:
a) tre lanci di colpi scuri all'inizio di ogni giornata di festa (sempre alle ore 07.30) eseguiti sempre dallo stesso sparafuoco;
b) tre spari di fuochi pirotecnici serali, ignorando però l'ordine di esibizione (presumibilmente deciso all'ultimo istante), e optando perciò per la citazione degli artificieri in base all'ordine alfabetico basato sul cognome (Primo Maggio, ore 22.30);
c) uno sparo aereo diurno eseguito da un solo individuo (2 Maggio, ore 17.30);
d) tre spari pirotecnici notturni, conoscendo preventivamente l'ordine di accensione (2 Maggio, ore 23.00);
e) una singola esibizione serale, contraddistinta dalla consociazione occasionale di due fuochini (3 Maggio, ore 23.00).




Avviso Sacro

Parrocchia Santo Cielo

Comitato Festa Patronale


Festa in onore di sant’Agreste

Massarò (BK), nei giorni 1o, 2 e 3 Maggio 2024



Programma


1o Maggio
Ore 07.30, zona Diecignano: lancio di colpi scuri eseguito dal sig. Luigi Dario di Matino (LE).

Ore 18.00, per le vie del paese: sfilata della Grande Orchestra di Fiati Città di Barletta.

Ore 19.30, parrocchia Santo Cielo: esposizione della Sacra Immagine.

Ore 20.30, piazza G. Papini: servizio in cassa armonica prestato dal summenzionato concerto bandistico, diretto dalla prof.ssa Paola Vizzi.

Ore 22.30, zona Diecignano: spari di fuochi pirotecnici eseguiti dai sig.ri Carlo Di Muoio di Vatolla (SA), Raffaele Fucito di Giugliano in Campania (NA), Alberto Iannace di Montesarchio (BN).



2 Maggio
Ore 07.30, zona Diecignano: lancio di colpi scuri eseguito dal succitato sig. Dario.

Ore 08.00, per le vie del paese: passeggiata del Classico Concerto Bandistico Città di Benevento.

Ore 10.30, dalla parrocchia Santo Cielo: Processione con la Sacra Immagine.

Ore 17.30, zona Diecignano: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dal sig. Gerardo Scudo di Ercolano (NA).

Ore 20.00, piazza G. Papini: servizio in cassa armonica prestato dal summenzionato concerto bandistico, diretto dal prof. Gino Formichella.

Ore 23.00, zona Diecignano: spari di fuochi pirotecnici eseguiti, nell’ordine, dai sig.ri Carmine Senatore di Cava de' Tirreni (SA), Francesco Vaccalluzzo di Belpasso (CT) e Vincenzo Boccia di Nola (NA).



3 Maggio
Ore 07.30, zona Diecignano: lancio di colpi scuri eseguito dal sig. Dario.

Ore 08.00 e 18.00, per le vie del paese: passeggiate del Gran Concerto Bandistico "O. Margilio" Città di Squinzano.

Ore 10.00 e 20.00, piazza G. Papini: servizi in cassa armonica prestati del suddetto concerto bandistico, diretto dalla prof.ssa Dominga Damato.

Ore 19.30, dalla parrocchia Santo Cielo: reposizione della Sacra Immagine.

Ore 23.00, zona Diecignano: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dai sigg. Giuseppe Catapano di Ottaviano (NA) e f.lli Pannella di Ponte (BN).
Ultima modifica di Raffaele2012 il giovedì 28 novembre 2024, 11:54, modificato 10 volte in totale.

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:) :) :) :) :)

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CAPITOLO 65 ‒ PIROTECNICA ‒ I Grandi Fuochi Aerei (1). Le parole «sparo» e «spari». Le espressioni «fuoco pirotecnico» e «fuoco artificiale». Gli aggettivi «aereo», «diurno» e «notturno»

I “capitoli” che vanno dal n. 65 al n. 68 sono incentrati sulla presentazione di proposte afferenti all’annuncio nei programmi cartacei dei Grandi Fuochi Aerei.

Con l’espressione “grandi fuochi aerei”, si vuole alludere alla produzione, al posizionamento all’interno di mortai e al lancio verso il cielo ‒ ove deflagrano emettendo semplicemente del fumo (piú o meno colorato) e del rumore, oppure anche delle scie (notturne) di varia cromatura ‒ di artifici che colpiscono l’occhio di chicchessia per la loro dimensione, quantità, qualità e complessità.

Piú esattamente, i “grandi fuochi aerei” incendiati in occasione delle Feste Patronali del Meridione risultano storicamente contraddistinti dalla presenza di due tipologie di manufatti cilindrici che rappresentano il massimo dell’espressività artistico-artigianale di tutto il comparto pirotecnico nazionale: le “bombe da tiro” e le “fermate” all’interno della batteria finale.

Le bombe da tiro recano abitualmente un numero di passaggi assai alto, ciascuno dei quali annoverante un “colpo” (o “botto”) singolo oppure una “ripresa” (o “pigliata”) di guarnizioni.
Le fermate appaiono contraddistinte in linea comune da un numero limitato di evoluzioni, pur somigliando alle citate bombe.

A bombe e fermate, in realtà, s’aggiunge oggigiorno la deflagrazione di sfere di calibro 30 e 40, le quali destano un certo interesse specialmente durante le esibizioni serali, come elementi di chiusura degli effetti “a pioggia”.

I “grandi fuochi aerei”, in breve, sono quelli che usufruiscono (di frequente) di stanziamenti importanti da parte di un gruppo committente e sui quali una comunità finisce per nutrire delle forti aspettative circa una loro buona riuscita.


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NOTA BENE

Dalla definizione di “grandi fuochi aerei” qui abbozzata, vanno esclusi:

  • gli eventuali effetti terra-aria (ad esempio, “sbuffi”), i quali, pur recando un ulteriore impatto scenografico che rallegra gli occhi, nulla (o assi poco) incidono sulla validità espressiva di una performance;
  • i c.d. famigerati piromusicali, che, colla loro pretesa di conciliare “fuochi in aria e musica (registrata in genere preliminarmente)”, costituiscono un infelice impiego di mezzi pirotecnici (mortai e artifici);
  • i c.d. fastidiosissimi pirobox (scatoloni cinesi), classificabili piú che altro come “banali scherzi pirici”, date le loro dimensioni assai ridotte.
Per i fantomatici piromusicali e i raccapriccianti pirobox, si rimanda quindi al “capitolo" 81, posto nella quinta parte della trattazione in corso.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 27 novembre 2024, 22:44, modificato 2 volte in totale.

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Paragrafo 65.1 ‒ La parola «sparo»

Vocabolario alla mano, si apprende che la parola “sparo” attiene ai momenti dell’accensione, del lancio e della deflagrazione in aria dell’artificio cilindrico o sferico.

Seguono suggerimenti.

  • Innanzitutto, si consiglia vivamente di impiegare la parola “sparo” qualora vi sia un’unica ditta a esibirsi.
Esempio positivo: << Ore 22.00, contrada Periferia: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dai sigg. f.lli Pannella di Ponte (BN). >>.


  • In aggiunta, s’invita a ricorrere alla parola “sparo” qualora si esibiscano due o piú fuochini i quali, consociandosi occasionalmente, danno vita ad un’unica performance aerea.
Esempio positivo (consociazione occasionale di due distinte ditte):
<< Ore 22.00, contrada Periferia: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dai sigg. f.lli Pannella di Ponte (BN) e Gaetano Russo di Pannarano (BN). >>.


  • Sempre in riferimento all’ipotesi di una consociazione occasionale di due o piú pirotecnici, è proposto di ricorrere all’espressione “sparo di un...”, qualora si ritenga che la presenza sul manifesto di troppi nomi e cognomi possa spingere la gente a pensare erroneamente all’effettuazione di diverse performance, anziché di una soltanto.
Esempio positivo (sempre di unico sparo e sempre di consociazione occasionale fra due diverse ditte):
<< Ore 22.00, contrada Periferia: sparo di un fuoco pirotecnico eseguito dai sigg. f.lli Pannella di Ponte (BN) e Gaetano Russo di Pannarano (BN). >>.


  • ATTENZIONE! Si suggerisce di ricorrere al participio passato senza verbo ausiliare “eseguito” e di ritenerlo concordato con la parola “sparo”.
Esempio positivo: << Ore 22.00, contrada Periferia: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dai sigg. f.lli Pannella di Ponte (BN). >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 27 novembre 2024, 22:44, modificato 3 volte in totale.

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Paragrafo 65.2 ‒ La parola «spari»

  • In primis, si consiglia cortesemente di impiegare la parola “spari” qualora due o piú ditte diano vita a delle distinte performance aeree nella medesima circostanza.
Esempio positivo (due spari aerei distinti e separati svolti nella stessa serata e nello stesso luogo):
<< Ore 22.00, contrada Periferia: spari di fuochi pirotecnici eseguiti dai sigg. f.lli Pannella di Ponte (BN) e dal sig. Gaetano Russo di Pannarano (BN). >>.


  • Ovviamente nulla impedisce addirittura di puntualizzare il numero di spari da eseguire qualora si pensi che un lettore possa avere dei dubbi al riguardo.
    È suggerito perciò di ricorrere all’espressione “spari di [n.] due/tre/quattro...”, stando ben attenti a scrivere il numero complessivo delle esibizioni in lettere, anziché in cifre arabe.
Esempio positivo, immaginando di scongiurare una potenziale situazione di equivoco sul numero di performance aeree previste (due o quattro?):
<< Ore 22.00, contrada Periferia: spari di due fuochi pirotecnici eseguiti dai sigg. Maurizio e Paolo La Rosa di Bagheria (PA) e dai sigg. Giuseppe e Ciro Scudo di Ercolano (NA). >>.


  • ATTENZIONE! Si chiede di ricorrere al participio passato senza verbo ausiliare “eseguiti” e di ritenerlo concordato con la parola “spari”.
Esempio positivo: << Ore 22.00, contrada Periferia: spari di fuochi pirotecnici eseguiti dai sigg. f.lli Pannella di Ponte (BN) e dal sig. Gaetano Russo di Pannarano (BN). >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 27 novembre 2024, 22:45, modificato 2 volte in totale.

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Paragrafo 65.3 ‒ Le espressioni “fuochi pirotecnici” (o “fuoco pirotecnico”) e “fuochi artificiali” (o “fuoco artificiale”)

  • Si suggerisce accoratamente di impiegare l’espressione “fuochi pirotecnici” qualora lo sparo aereo da annunciare sia caratterizzato dalla presenza di “bombe da tiro” e di “fermate” cilindriche (all’interno del c.d. “finale”) aventi un CALIBRO ALMENO PARI al 21.
Esempio positivo: << Ore 22.00, contrada Periferia: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dai sigg. f.lli Pannella di Ponte (BN). >>.


  • Si esorta a utilizzare la dicitura “fuochi artificiali” in due circostanze.
    In primo luogo, qualora uno sparo aereo rechi esclusivamente delle “bombe da tiro” e delle “fermate cilindriche” (all’interno del c.d. “finale”) di CALIBRO INFERIORE al 21.
    Inoltre, qualora una performance aerea sia contraddistinta dalla totale mancanza di “bombe da tiro” e di “fermate” cilindriche (all’interno del c.d. “finale”).
Esempio positivo (supponendo la totale assenza di manufatti cilindrici):
<< Ore 22.00, contrada Periferia: sparo di fuochi artificiali eseguito dal sig. Michele Martarello di Arquà Polesine (RO). >>.


  • Nell’ipotesi in cui occorra annunciare una “gara” o un “concorso” di fuochi pirotecnici (come tratteggiati due punti addietro), si ritengono ugualmente accettabili le diciture: “gara di fuochi pirotecnici”, “gara pirotecnica”, “concorso di fuochi pirotecnici”, “concorso pirotecnico”.

    Al contrario, nella circostanza in cui occorra avvisare dello svolgimento di una “gara” o un “concorso” di fuochi artificiali (come descritti nel punto precedente), si vedono accettabili le diciture “gara di fuochi artificiali” e “concorso di fuochi artificiali”.
Esempi parimenti positivi (supponendo il lancio di bombe da tiro e di fermate che hanno un calibro almeno pari al 21 da parte di ogni ditta):
<< Ore 22.00, contrada Periferia: gara di fuochi pirotecnici fra i sigg. Vincenzo Boccia di Ottaviano (NA) e Gerardo Scudo di Ottaviano (NA). >>.
<< Ore 22.00, contrada Periferia: gara pirotecnica fra i sigg. Vincenzo Boccia di Ottaviano (NA) e Gerardo Scudo di Ottaviano (NA). >>.


Esempio positivo (immaginando il solo lancio di artifici sferici da parte di ciascuna ditta):
<< Ore 22.00, contrada Periferia: gara di fuochi artificiali fra i sigg. Michele Martarello di Arquà Polesine (RO) e i sigg. f.lli Parente di Melara (RO). >>.


  • A margine, si precisa che la differenza fra le espressioni “fuochi pirotecnici” e “fuochi artificiali” è stata individuata in modo del tutto arbitrario dall’autore della trattazione in corso.

    Ciò nonostante, egli pensa che l’aggettivo “pirotecnici/o” possa meglio evocare in chi legge la maggiore "varietà" e l'ulteriore "difficoltà" che contraddistinguono storicamente la produzione e il processo di deflagrazione delle bombe da tiro e delle fermate cilindriche, specialmente se aventi un calibro almeno pari al 21.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 27 novembre 2024, 22:46, modificato 2 volte in totale.

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Paragrafo 65.4 ‒ Gli aggettivi qualificativi “aereo”, “diurno” e “notturno”
  • In linea comune, nulla osta all’impiego (o al mancato impiego) dell’aggettivo qualificativo “aerei/a/o” dopo l’espressione “fuochi pirotecnici” (o “fuochi artificiali”).
Tuttavia, l’impiego di siffatto aggettivo può tornare davvero utile qualora lo scrivente avverta il rischio che un lettore possa confondere tra loro differenti tipi sparo (aerei, a terra, c.d. simulazioni di incendio al campanile, etc.).

Esempi ugualmente positivi:
<< Ore 22.00, contrada Periferia: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dai sigg. f.lli Pannella di Ponte (BN). >>.
<< Ore 22.00, contrada Periferia: sparo di fuochi pirotecnici aerei eseguito dai sigg. f.lli Pannella di Ponte (BN). >>.


Esempio positivo (stessa giornata di festa durante la quale hanno luogo due spari di fuochi, uno a terra e uno aereo):
<< Ore 18.00, piazza Rotatoria: sparo di una batteria sanseverese eseguito dal sig. Giacomo Del Vicario di San Severo (FG).
Ore 22.00, contrada Periferia: sparo di fuochi pirotecnici aerei eseguito dai sigg. f.lli Pannella di Ponte (BN). >>.


  • In linea di principio, si ritiene che aggiungere gli aggettivi qualificativi “diurni/a/o” e “notturni/a/o” dopo l’espressione “fuochi pirotecnici” (o “fuochi artificiali”) sia semplicemente superfluo qualora in un annuncio appaia anche l’indicazione oraria.
Ciò nonostante, niente impedisce di impiegarli nel momento in cui la persona incaricata della stesura testuale del programma cartaceo decida di porre l’accento sulla particolare forma espressiva proposta dalle ditte pirotecniche.

Esempi ugualmente positivi:
<< ore 23.00, contrada Periferia: sparo di fuochi artificiali eseguito dai sigg. f.lli Parente di Melara (RO). >>.
<< ore 23.00, contrada Periferia: sparo di fuochi artificiali notturni eseguito dai sigg. f.lli Parente di Melara (RO). >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 27 novembre 2024, 22:47, modificato 7 volte in totale.

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Paragrafo 65.5 ‒ ESEMPIO POSITIVO “DI RIEPILOGO”

Stavolta, per la festa patronale di Massarò, è stata immaginata la necessità di mettere nero su bianco i seguenti appuntamenti pirotecnici.

Per il Primo Maggio: un singolo sparo di “fuochi artificiali” caratterizzato dall’impiego di artifici cilindrici di calibro inferiore al 21 (ore 12.00).

Per il 2 Maggio: due distinti “spari di fuochi artificiali”, ognuno dei quali recanti dei manufatti cilindrici di calibro inferiore al 21 (ore 08.00); due appuntamenti con “spari di fuochi pirotecnici”, caratterizzati dal ricorso a bombe da tiro e a fermate cilindriche di calibro almeno pari al 21 (ore 16.00 e ore 23.00).
In relazione agli eventi delle ore 16.00 e delle ore 23.00, è emersa altresí la decisione dello scrivente di ricorrere, rispettivamente, agli aggettivi qualificativi “diurni” e “notturni”, presumibilmente nell’intento di evidenziarne la specificità artistica.

Per il 3 Maggio: un singolo “sparo” di fuochi pirotecnici, caratterizzato dall’occasionale consociazione di due artisti (ore 17.00) e dal ricorso ad artifici cilindrici aventi un calibro almeno pari al 21; l’accensione di una batteria di fuochi a terra (ore 19.30); gli “spari di due fuochi pirotecnici”, sempre contraddistinti dal ricorso ai citati tipi di artifici (ore 22.30).
Infine, è emersa pure la volontà dello scrivente di posizionare gli aggettivi qualificativi “aereo” e “aerei” all’interno degli avvisi afferenti agli appuntamenti delle ore 17.00 e delle ore 22.30, forse nel tentativo di scongiurare qualsivoglia equivoco dei lettori con la proposta pirotecnica delle ore 19.30.




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Festa in onore di sant’Agreste

Massarò (BK), nei giorni 1o, 2 e 3 Maggio 2024



Programma


1o Maggio
Ore 12.00, contrada Traliccio: sparo di fuochi artificiali eseguito dal sig. Nicola Occhino di Santa Venerina (CT).

Ore 18.00, per le vie del paese: passeggiata della Grande Orchestra di Fiati Città di Barletta.

Ore 20.30, piazza G. Papini: servizio in cassa armonica prestato dal suddetto concerto bandistico, diretto dalla prof.ssa Paola Vizzi.



2 Maggio
Ore 08.00, contrada Traliccio: spari di fuochi artificiali eseguiti dai sigg. Francesco Fedele di Martina Franca (TA) e Claudio Mattei di Castelliri (FR).

Ore 08.30, per le vie del paese: passeggiata del Classico Concerto Bandistico Città di Benevento.

Ore 10.30, dalla parrocchia Santo Cielo: Processione con la Sacra Immagine.

Ore 16.00, contrada Traliccio: spari di fuochi pirotecnici diurni eseguiti dai sigg. Sergio Paolelli di Tagliacozzo (AQ) e f.lli Romano di Angri (SA).

Ore 20.00, piazza G. Papini: servizio in cassa armonica prestato dal suddetto concerto bandistico, diretto dal prof. Gino Formichella.

Ore 23.00, zona Diecignano: spari di fuochi pirotecnici notturni eseguiti dai sigg. Giuseppe Catapano di Ottaviano (NA) e Giovanni Padovano di Genzano di Lucania (PZ).



3 Maggio
Ore 17.00, contrada Traliccio: sparo di un fuoco pirotecnico aereo eseguito dai sigg. f.lli Pannella di Ponte (BN) e Gaetano Russo di Pannarano (BN).

Ore 19.30, Villa Comunale: sparo di una batteria sanseverese eseguito dal sig. Michele Altrui di San Severo (FG).

Ore 22.30, zona Diecignano: spari di due fuochi pirotecnici aerei eseguiti dai sigg. Fabiola, Simone e Matteo Spina di Santa Venerina (CT) e dai sigg. Antonio Palmieri e Mino De Candia di Apricena (FG).
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:) :) :) :) :)

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CAPITOLO 66 ‒ PIROTECNICA ‒ I Grandi Fuochi Aerei (2). Le gare

La storia della Pirotecnica Aerea nell’ambito delle ricorrenze patronali dell’Italia meridionale è piena zeppa di veri e propri confronti, con tanto di premi in palio, fra i vari artigiani del settore.

Due “paragrafi” accompagnano, in particolare, il corrente “capitolo”: uno col quale viene condiviso qualche suggerimento in merito all’impiego delle parole “gara” e “concorso”; un altro con cui sono considerate delle ipotesi di annuncio di una singola competizione, qualora quest’ultima giunga addirittura ad abbracciare diversi giorni di un calendario festaiolo.

Si procede oltre.
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Paragrafo 66.1 ‒ Le parole «gara» e «concorso»
  • In linea generale, si propone di impiegare la parola “gara” nell’ipotesi in cui il confronto consenta alle ditte una libertà, parziale o totale, di scelta fra gli artifici da impiegare.

    Inoltre, si consiglia di impiegarla anche qualora la sfida non interessi ogni sequenza di uno sparo aereo, bensí una o alcune specifiche fasi (ad esempio: soltanto la prima bomba da tiro oppure un certo tipo di bomba da tiro; il gruppo di bombe da tiro antecedenti il “finale” e/o le fermate cilindriche presenti in quest’ultimo; un particolare effetto visivo e/o la scarica conclusiva).
Esempio positivo (immaginando che agli artisti sia stata permessa una totale libertà in merito ai manufatti da far deflagrare):
<< Ore 22.00, contrada Periferia: gara di fuochi pirotecnici fra i sigg. Vincenzo Boccia di Ottaviano (NA) e Gerardo Scudo di Ottaviano (NA). >>.

  • Sempre in via generale, s’invita a impiegare la parola “concorso” in due differenti circostanze. La prima come alternativa a “gara” (e quindi per le stesse ragioni del punto precedente). La seconda per alludere a un confronto fra pirotecnici che, per un’intera performance, lanciano verso l’alto le medesime tipologie di granate (ovvero sia sempre le stesse “aperture”, bombe da tiro e fermate cilindriche, nonché i medesimi effetti scenografici e la scarica conclusiva).
Esempio positivo (supponendo che a ciascun artista, e per tutto lo spettacolo, siano state commissionate delle tipologie identiche di granate):
<< Ore 22.00, contrada Periferia: concorso di fuochi pirotecnici fra i sigg. Vincenzo Boccia di Ottaviano (NA) e Gerardo Scudo di Ottaviano (NA). >>.

  • Soprattutto si raccomanda di utilizzare i termini “gara” e “concorso” soltanto nel caso in cui gli organizzatori assegnino un reale riconoscimento ai pirotecnici (ad esempio, una somma in denaro, un trofeo, una targa, una medaglia, etc.).
    In caso contrario, infatti, rimane sempre disponibile il sostantivo “spari”, già menzionato nel “paragrafo 65.2”
.

Esempio positivo (immaginando che i Comitato di turno abbia messo in palio un trofeo, da assegnarsi allo spettacolo migliore):
<< Ore 22.00, contrada Periferia: gara di fuochi pirotecnici fra i sigg. Vincenzo Boccia di Ottaviano (NA) e Gerardo Scudo di Ottaviano (NA). >>.

Altro esempio positivo (artisti ai quali nulla è stato promesso come premio):
<< Ore 22.00, contrada Periferia: spari di fuochi pirotecnici eseguiti dai sigg. Vincenzo Boccia di Ottaviano (NA) e Gerardo Scudo di Ottaviano (NA). >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il giovedì 28 novembre 2024, 9:00, modificato 2 volte in totale.

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Raffaele2012
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Paragrafo 66.2 ‒ Gara (o concorso) di fuochi che occupa due o piú giorni

In un passato neppure troppo lontano (si vedano i manifesti di www.santrifone.it degli anni 1994 e 1995) non era raro imbattersi in una singola competizione di fuochi aerei che, invece, di completarsi nel giro di appena qualche ora, appariva spalmata su due o piú giorni. Va purtroppo segnalato come oggigiorno un’usanza del genere sia pressoché scomparsa.

  • Prendendo spunto da quanto messo nero su bianco nel “paragrafo” 4.1 (viewtopic.php?f=6&t=7712&start=30), si suggerisce di introdurre l’avviso con un’espressione del genere:

    “inizio/prosecuzione/conclusione della gara pirotecnica/di fuochi pirotecnici (oppure del concorso pirotecnico/di fuochi pirotecnici) con lo/gli sparo/i eseguito/i…”.

Esempio positivo (due annunci concernenti una “gara” pirotecnica spalmata su due giorni, supponendo altresí la decisione dello scrivente di ricorrere anche all’aggettivo “notturni”):
<< 2 Maggio ‒ Ore 22.00, contrada Periferia: inizio della gara di fuochi pirotecnici notturni con lo sparo eseguito dal sig. Gerardo Scudo di Ercolano (NA).
3 Maggio ‒ Ore 22.00, contrada Periferia: conclusione della gara di fuochi pirotecnici notturni con gli spari eseguiti dai sigg. f.lli Di Candia di Sassano (SA) e dai sigg. f.lli Romano di Angri (SA). >>.



  • Per l’annuncio del tipo di evento qui considerato, un’ipotetica formulazione alternativa (assai frequente nei programmi cartacei del passato, e comunque in deroga rispetto a quanto proposto nel citato “paragrafo” 4.1 della trattazione in corso) potrebbe basarsi sull’espressione:

    “sparo/i di fuochi pirotecnici eseguito/i dal/i sig./sigg. […], in gara/concorso con quello/i del/dei giorno/i (delle sere del) … [specificando il giorno o i giorni]”.
    Se una gara (o un concorso) abbracciasse due o piú date consecutive, inoltre, si potrebbe pensare all'impiego degli aggettivi "precedente/i" (oppure "successivo/i") in luogo della specificazione delle stesse.

Esempio positivo (due annunci concernenti una “gara” pirotecnica spalmata su due giorni):
<< 2 Maggio ‒ Ore 22.00, contrada Periferia: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dal sig. Gerardo Scudo di Ercolano (NA), in gara con quelli del giorno 3.
3 Maggio ‒ Ore 22.00, contrada Periferia: gara di fuochi pirotecnici fra i sigg. f.lli Di Candia di Sassano (SA) e f.lli Romano di Angri (SA). >>.


Esempio positivo (due comunicazioni afferenti a un “concorso” pirotecnico spalmato su due giorni):
<< 2 Maggio ‒ Ore 22.00, contrada Periferia: concorso di fuochi pirotecnici fra i sigg. f.lli Di Candia di Sassano (SA) e f.lli Romano di Angri (SA).
3 Maggio ‒ Ore 22.00, contrada Periferia: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dal sig. Gerardo Scudo di Ercolano (NA), in concorso con quelli del giorno 2. >>.



  • Ovviamente, qualora si verificasse una delle ipotesi menzionate nel “paragrafo” 65.3 (bombe da tiro e fermate cilindriche completamente assenti oppure impiegate, ma con un calibro inferiore al 21) resta il consiglio di ricorrere alla dicitura “fuochi artificiali”, anziché “fuochi pirotecnici" (o al vocabolo “pirotecnica”).
Ultima modifica di Raffaele2012 il giovedì 28 novembre 2024, 9:13, modificato 4 volte in totale.


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