I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)
Paragrafo 35.4 ‒ ESEMPIO POSITIVO “DI RIEPILOGO”
In chiusura, è postato un "esempio positivo" di stesura del testo del programma festaiolo.
Stavolta, in relazione al Primo Maggio, vigilia della solennità liturgica del Protettore, sono stati supposti:
a) una recita delle Lodi Mattutine (ore 06.30) e dell'Ora Media (ore 09.00) che avviene in modo separato e che precede la S. Messa;
b) un canto dei Primi Vespri che avviene soltanto dopo lo svolgimento della S. Messa vespertina.
Per quanto concerne al 2 Maggio, solennità liturgica del Protettore, sono stati ipotizzati, in particolare:
a) una recita delle Lodi Mattutine che precede e che risulta "incorporata" nella successiva S. Messa (ore 06.30);
b) una recita dell'Ora Media che segue e che risulta "incorporata" nella S. Messa cominciata alle ore 09.00;
c) un Ufficio delle Letture nel pieno pomeriggio (ore 17.30) e una Compieta alla fine della serata (ore 22.30);
d) una Santa Messa seguita poscia dal canto dei secondi Vespri (ore 19.00).
Per quanto riguarda il 3 Maggio, è stata immaginata una S. Messa durante la quale avviene la consacrazione dell'ostia usata per i riti susseguenti: l'Adorazione Eucaristica comunitaria e la processione col SS. Sacramento.
Avviso Sacro
Parrocchia Santo Cielo
Comitato Festa Patronale
Festa in onore di sant’Agreste
Massarò (BK), nei giorni 1o, 2 e 3 Maggio 2024
Programma
1o Maggio ‒ Vigilia della solennità
Ore 06.30, parrocchia Santo Cielo: recita delle Lodi Mattutine e Santa Messa
Ore 09.00, parrocchia Santo Cielo: recita dell’Ora Media e Santa Messa.
Ore 16.00, parrocchia Santo Cielo: esposizione della Sacra Immagine.
Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa e canto dei Primi Vespri presieduti dal parroco don Pietro Crisologo.
2 Maggio ‒ Solennità di sant'Agreste
Ore 06.30, parrocchia Santo Cielo: S. Messa con recita delle Lodi Mattutine.
Ore 09.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa con recita dell’Ora Media presiedute dal viceparroco don Raimondo degli Antonelli. Al termine, Processione con la Sacra Immagine per le strade del centro storico.
Ore 17.00, parrocchia Santo Cielo: recita dell’Ufficio delle Letture.
Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa e canto dei secondi Vespri presieduti dal parroco don Pietro Crisologo. Al termine, Processione con la Sacra Immagine per le restanti strade principali del paese.
Ore 22.30, parrocchia Santo Cielo: recita della Compieta.
3 Maggio
Ore 18.00, chiesa Santa Dottrina: S. Messa e Adorazione Eucaristica comunitaria.
Ore 20.00, dalla chiesa Santa Dottrina: Processione con il SS. Sacramento lungo via Stretta, via Giardino, via Ponte, via Annibale, via Starza, viale degli Aranci, via J.M. De Maistre, piazza G. Papini, via Principale, corso M. Leopardi, piazza Rotatoria, via Ponte, via Basolato e via Stretta.
In chiusura, è postato un "esempio positivo" di stesura del testo del programma festaiolo.
Stavolta, in relazione al Primo Maggio, vigilia della solennità liturgica del Protettore, sono stati supposti:
a) una recita delle Lodi Mattutine (ore 06.30) e dell'Ora Media (ore 09.00) che avviene in modo separato e che precede la S. Messa;
b) un canto dei Primi Vespri che avviene soltanto dopo lo svolgimento della S. Messa vespertina.
Per quanto concerne al 2 Maggio, solennità liturgica del Protettore, sono stati ipotizzati, in particolare:
a) una recita delle Lodi Mattutine che precede e che risulta "incorporata" nella successiva S. Messa (ore 06.30);
b) una recita dell'Ora Media che segue e che risulta "incorporata" nella S. Messa cominciata alle ore 09.00;
c) un Ufficio delle Letture nel pieno pomeriggio (ore 17.30) e una Compieta alla fine della serata (ore 22.30);
d) una Santa Messa seguita poscia dal canto dei secondi Vespri (ore 19.00).
Per quanto riguarda il 3 Maggio, è stata immaginata una S. Messa durante la quale avviene la consacrazione dell'ostia usata per i riti susseguenti: l'Adorazione Eucaristica comunitaria e la processione col SS. Sacramento.
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Ore 06.30, parrocchia Santo Cielo: recita delle Lodi Mattutine e Santa Messa
Ore 09.00, parrocchia Santo Cielo: recita dell’Ora Media e Santa Messa.
Ore 16.00, parrocchia Santo Cielo: esposizione della Sacra Immagine.
Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa e canto dei Primi Vespri presieduti dal parroco don Pietro Crisologo.
2 Maggio ‒ Solennità di sant'Agreste
Ore 06.30, parrocchia Santo Cielo: S. Messa con recita delle Lodi Mattutine.
Ore 09.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa con recita dell’Ora Media presiedute dal viceparroco don Raimondo degli Antonelli. Al termine, Processione con la Sacra Immagine per le strade del centro storico.
Ore 17.00, parrocchia Santo Cielo: recita dell’Ufficio delle Letture.
Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa e canto dei secondi Vespri presieduti dal parroco don Pietro Crisologo. Al termine, Processione con la Sacra Immagine per le restanti strade principali del paese.
Ore 22.30, parrocchia Santo Cielo: recita della Compieta.
3 Maggio
Ore 18.00, chiesa Santa Dottrina: S. Messa e Adorazione Eucaristica comunitaria.
Ore 20.00, dalla chiesa Santa Dottrina: Processione con il SS. Sacramento lungo via Stretta, via Giardino, via Ponte, via Annibale, via Starza, viale degli Aranci, via J.M. De Maistre, piazza G. Papini, via Principale, corso M. Leopardi, piazza Rotatoria, via Ponte, via Basolato e via Stretta.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)
CAPITOLO 36 ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO ‒ Veglie e incontri di preghiera. Rosari e coroncine, Litanie Lauretane e altre litanie non liturgiche. Preghiere singole e suppliche, nonché altro di simile
Scopo del presente “capitolo” 36 è quello di tentare di fornire dei (seppur sommari) suggerimenti circa l’annuncio di ulteriori momenti religiosi tipicamente presenti all’interno di una Festa Patronale Meridionale.
Per l’esattezza, sono condivise delle proposte in merito a una migliore comunicazione cartacea:
a) delle veglie e degli incontri di preghiera;
b) dei Rosari e delle coroncine; delle Litanie Lauretane e delle altre litanie non liturgiche;
c) delle preghiere singole e delle suppliche, nonché altro di simile.
Scopo del presente “capitolo” 36 è quello di tentare di fornire dei (seppur sommari) suggerimenti circa l’annuncio di ulteriori momenti religiosi tipicamente presenti all’interno di una Festa Patronale Meridionale.
Per l’esattezza, sono condivise delle proposte in merito a una migliore comunicazione cartacea:
a) delle veglie e degli incontri di preghiera;
b) dei Rosari e delle coroncine; delle Litanie Lauretane e delle altre litanie non liturgiche;
c) delle preghiere singole e delle suppliche, nonché altro di simile.
Ultima modifica di Raffaele2012 il venerdì 25 ottobre 2024, 22:10, modificato 2 volte in totale.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)
Paragrafo 36.1 ‒ Veglie e incontri di preghiera
In primo luogo, si suggerisce di annunciare il singolo evento attraverso le semplici diciture: “Veglia di Preghiera” e “Incontro di Preghiera”.
Esempio positivo: << Ore 22.00, parrocchia Santo Cielo: Veglia di Preghiera. >>.
In secondo luogo, per le veglie, si propone di aggiungere alla suddetta espressione l’aggettivo qualificativo “… notturna” qualora l’appuntamento abbracci, appunto, un’intera notte.
Esempio positivo: << Ore 22.00, parrocchia Santo Cielo: Veglia di Preghiera notturna. >>.
- Comunemente una veglia di preghiera e un incontro di preghiera sono caratterizzati da una successione di orazioni e letture di brani biblici e no.
In primo luogo, si suggerisce di annunciare il singolo evento attraverso le semplici diciture: “Veglia di Preghiera” e “Incontro di Preghiera”.
Esempio positivo: << Ore 22.00, parrocchia Santo Cielo: Veglia di Preghiera. >>.
In secondo luogo, per le veglie, si propone di aggiungere alla suddetta espressione l’aggettivo qualificativo “… notturna” qualora l’appuntamento abbracci, appunto, un’intera notte.
Esempio positivo: << Ore 22.00, parrocchia Santo Cielo: Veglia di Preghiera notturna. >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il venerdì 25 ottobre 2024, 15:11, modificato 3 volte in totale.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)
Paragrafo 36.2 ‒ Rosario, coroncina e altro di simile. Litanie Lauretane ed altre litanie non liturgiche
Esempio positivo: << Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Rosario e Santa Messa. >>.
In secondo luogo, lo scrivente desideroso di conferire alla comunicazione festaiola una maggiore precisione può premettere alle suddette diciture le parole “recita del/della…”.
È infatti risaputo che le suddette preghiere sono oggetto di ‘recita’ da parte di colui che le proferisce.
Esempio positivo: << Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: recita del Rosario e Santa Messa. >>.
In terzo luogo, è possibile che codesto tipo di preghiere sia accompagnato da delle meditazioni. In tal caso, è possibile aggiungere dopo il sostantivo “Rosario” (o “Coroncina”) l’aggettivo qualificativo “meditato” (oppure "meditata”).
Esempio positivo: << Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Rosario meditato e Santa Messa. >>.
Esempio positivo: << Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Rosario, Litanie Lauretane e Santa Messa. >>.
In secondo luogo, lo scrivente desideroso di conferire alla comunicazione festaiola una maggiore precisione può puntualizzare che le litanie sono recitate oppure cantate.
In tale ipotesi, alla dicitura appena consigliata diviene possibile premettere le parole “recita delle…” oppure “canto delle…”.
Esempio positivo: << Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Rosario, canto delle Litanie Lauretane e Santa Messa. >>.
- Il Santo Rosario e le coroncine (come ad esempio quella al Sacro Cuore di Gesú) rappresentano delle preghiere che seguono uno svolgimento schematizzato.
Sotto quest’ultimo aspetto, si cita a titolo meramente esemplificativo proprio il S. Rosario, il quale è contraddistinto da una ripartizione in “misteri”, ciascuno dei quali caratterizzato dalla recita del Padre Nostro, di dieci Ave Maria, di una Gloria al Padre e di un Salve Regina.
Codesto tipo di preghiere è contraddistinto tipicamente dalla presenza di alcune parti recitate da un singolo orante e di altre proferite dalla gente accorsa.
Esempio positivo: << Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Rosario e Santa Messa. >>.
In secondo luogo, lo scrivente desideroso di conferire alla comunicazione festaiola una maggiore precisione può premettere alle suddette diciture le parole “recita del/della…”.
È infatti risaputo che le suddette preghiere sono oggetto di ‘recita’ da parte di colui che le proferisce.
Esempio positivo: << Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: recita del Rosario e Santa Messa. >>.
In terzo luogo, è possibile che codesto tipo di preghiere sia accompagnato da delle meditazioni. In tal caso, è possibile aggiungere dopo il sostantivo “Rosario” (o “Coroncina”) l’aggettivo qualificativo “meditato” (oppure "meditata”).
Esempio positivo: << Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Rosario meditato e Santa Messa. >>.
- Le Litanie Lauretane e le altre litanie non liturgiche consistono in una serie di invocazioni del singolo orante, a cui l’assemblea risponde generalmente con un “prega per noi”, rivolte rispettivamente alla Madonna e ai santi. Esse sono catalogate come “non liturgiche” perché sono esterne alla cerimonia liturgica vera e propria (es. Santa Messa).
Esempio positivo: << Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Rosario, Litanie Lauretane e Santa Messa. >>.
In secondo luogo, lo scrivente desideroso di conferire alla comunicazione festaiola una maggiore precisione può puntualizzare che le litanie sono recitate oppure cantate.
In tale ipotesi, alla dicitura appena consigliata diviene possibile premettere le parole “recita delle…” oppure “canto delle…”.
Esempio positivo: << Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Rosario, canto delle Litanie Lauretane e Santa Messa. >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il venerdì 25 ottobre 2024, 22:08, modificato 2 volte in totale.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)
Paragrafo 36.3 ‒ Preghiere singole. Suppliche e altro di simile
a) “Preghiera a/ai… (seguita dal nome del santo a cui ci si rivolge)”;
b) “Preghiera al Santo Patrono/ai Santi Patroni…”.
In secondo luogo, nulla impedisce di aggiungere una specificazione della preghiera stessa (ad esempio: “…di Ringraziamento”, “…di Intercessione”, “di Consacrazione…”, etc.).
Esempi parimenti positivi:
<< Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Preghiera al Santo Patrono e S. Messa. >>.
<< Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Preghiera di Intercessione al Santo Patrono e S. Messa. >>.
In terzo luogo, lo scrivente desideroso di conferire alla comunicazione festaiola una maggiore precisione può premettere alle suddette diciture le parole “recita della preghiera (eventuale aggiunta di una specificazione) al/ai…”.
È infatti risaputo che le preghiere singole possono essere recitate.
Esempi positivi:
<< Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: recita della Preghiera al Santo Patrono e S. Messa. >>.
<< Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: recita della Preghiera di Intercessione al Santo Patrono e S. Messa. >>.
Esempi positivi:
<< Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Angelus. >>.
<< Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Regina Caeli. >>.
Inoltre, lo scrivente desideroso di conferire alla comunicazione festaiola una maggiore precisione può premettere alle suddette diciture le parole “recita del…”.
Va infatti ribadito che le preghiere possono essere semplicemente recitate.
Esempi positivi:
<< Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Recita dell'Angelus. >>.
<< Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Recita del Regina Caeli. >>.
a) “Supplica a/ai… (seguita dal nome del santo a cui ci si rivolge)”;
b) “Supplica al Santo Patrono/ai Santi Patroni…”.
Esempio positivo: << Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Supplica alla Beata Vergine del Rosario di Pompei. >>.
In secundis, lo scrivente desideroso di conferire alla comunicazione festaiola una maggiore precisione può puntualizzare che la supplica è recitata.
In tale ipotesi, alla dicitura appena consigliata diviene possibile premettere le parole “recita della…”.
Esempio positivo: << Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: recita della Supplica alla Beata Vergine del Rosario di Pompei. >>.
- Nell’ambito delle Feste Patronali Meridionali, la preghiera singola è abitualmente rivolta al santo patrono di turno. Nulla però impedisce che possa essere rivolta anche al Buon Dio, a Gesú, allo Spirito Santo, alla Madonna e comunque ad altri santi o beati.
Tipicamente la preghiera singola è pronunciata in contemporanea da tutti i presenti in un dato posto.
a) “Preghiera a/ai… (seguita dal nome del santo a cui ci si rivolge)”;
b) “Preghiera al Santo Patrono/ai Santi Patroni…”.
In secondo luogo, nulla impedisce di aggiungere una specificazione della preghiera stessa (ad esempio: “…di Ringraziamento”, “…di Intercessione”, “di Consacrazione…”, etc.).
Esempi parimenti positivi:
<< Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Preghiera al Santo Patrono e S. Messa. >>.
<< Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Preghiera di Intercessione al Santo Patrono e S. Messa. >>.
In terzo luogo, lo scrivente desideroso di conferire alla comunicazione festaiola una maggiore precisione può premettere alle suddette diciture le parole “recita della preghiera (eventuale aggiunta di una specificazione) al/ai…”.
È infatti risaputo che le preghiere singole possono essere recitate.
Esempi positivi:
<< Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: recita della Preghiera al Santo Patrono e S. Messa. >>.
<< Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: recita della Preghiera di Intercessione al Santo Patrono e S. Messa. >>.
- L’Angelus (o Angelus Domini) e il Regina Caeli (qualora quest’ultima non venga utilizzata come un canto, si badi) rappresentano due preghiere mariane contraddistinte dalla presenza di parti recitate da un singolo orante e di altre proferite, a mo’ di risposta, dal popolo.
La prima nasce per essere recitata giornalmente all’aurora, a mezzogiorno e al tramonto; la seconda la sostituisce per tutto il tempo compreso fra la Pasqua e la Pentecoste.
Esempi positivi:
<< Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Angelus. >>.
<< Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Regina Caeli. >>.
Inoltre, lo scrivente desideroso di conferire alla comunicazione festaiola una maggiore precisione può premettere alle suddette diciture le parole “recita del…”.
Va infatti ribadito che le preghiere possono essere semplicemente recitate.
Esempi positivi:
<< Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Recita dell'Angelus. >>.
<< Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Recita del Regina Caeli. >>.
- La supplica consiste sovente in una preghiera, recitata da un singolo orante, suddivisa in piú parti e intervallata dalla recita di altre brevi preci, proferite dalla folla accorsa.
Emblematico è in tal senso la celeberrima supplica alla Madonna di Pompei nella quale la parte pronunziata dall’orante è frammezzata da una serie di Ave Maria.
a) “Supplica a/ai… (seguita dal nome del santo a cui ci si rivolge)”;
b) “Supplica al Santo Patrono/ai Santi Patroni…”.
Esempio positivo: << Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Supplica alla Beata Vergine del Rosario di Pompei. >>.
In secundis, lo scrivente desideroso di conferire alla comunicazione festaiola una maggiore precisione può puntualizzare che la supplica è recitata.
In tale ipotesi, alla dicitura appena consigliata diviene possibile premettere le parole “recita della…”.
Esempio positivo: << Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: recita della Supplica alla Beata Vergine del Rosario di Pompei. >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il venerdì 1 novembre 2024, 14:00, modificato 6 volte in totale.
- Raffaele2012
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)
Paragrafo 36.4 ‒ Suggerimenti comuni
Ciascuno dei summenzionati momenti è comunemente presieduto da un esponente del clero.
<< Ore 22.00, parrocchia Santo Cielo: Veglia di Preghiera. >>.
<< Ore 22.00, parrocchia Santo Cielo: Veglia di Preghiera presieduta dal parroco don Pietro Crisologo. >>.
i) a ritenere sempre facoltativa la menzione della diversa figura chiamata a presiedere;
ii) a impiegare il verbo “guidare” per, eventualmente, introdurla all’interno del programma cartaceo festaiolo.
Esempi parimenti positivi:
<< Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: recita del Rosario. >>.
<< Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: recita del Rosario guidata dalle Suore dei Quattro Coronati di Donnafugata (BK). >>.
Ciascuno dei summenzionati momenti è comunemente presieduto da un esponente del clero.
- Sulla scia di quanto proposto nel “paragrafo” 22.3 (pagina 1 di questo topic, a proposito della citazione dell’officiante unico di una S. Messa), s’invita a ritenere sempre facoltativa, la menzione della figura del clero che presiede siffatti riti (ad esempio, parroco oppure viceparroco, vicario episcopale, etc.).
Tuttavia, ove mai la si voglia citare, è possibile fare una buona introduzione attraverso il verbo “presiedere”.
<< Ore 22.00, parrocchia Santo Cielo: Veglia di Preghiera. >>.
<< Ore 22.00, parrocchia Santo Cielo: Veglia di Preghiera presieduta dal parroco don Pietro Crisologo. >>.
- Occhio, però! Può talvolta accadere che una delle cerimonie oggetto del corrente “capitolo” non sia presieduta da un presbitero (parroco, viceparroco, vescovo, etc.), bensí che sia guidata, ad esempio, da appartenenti a un ordine religioso non officiante (es. suore).
i) a ritenere sempre facoltativa la menzione della diversa figura chiamata a presiedere;
ii) a impiegare il verbo “guidare” per, eventualmente, introdurla all’interno del programma cartaceo festaiolo.
Esempi parimenti positivi:
<< Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: recita del Rosario. >>.
<< Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: recita del Rosario guidata dalle Suore dei Quattro Coronati di Donnafugata (BK). >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il sabato 9 novembre 2024, 19:52, modificato 7 volte in totale.
- Raffaele2012
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)
Paragrafo 36.5 ‒ ESEMPIO POSITIVO “DI RIEPILOGO”
In chiusura, è postato un "esempio positivo" di stesura del programma cartaceo festaiolo avente valore “di riepilogo” per il "capitolo” 36.
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Programma
1o Maggio
Ore 16.00, parrocchia Santo Cielo: esposizione della Sacra Immagine.
Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: canto delle Litanie Lauretane e recita del Rosario guidati dalle Suore dei Quattro Coronati di Donnafugata (BK). Al termine, Santa Messa officiata dal parroco don Pietro Crisologo.
Ore 23.00, parrocchia Santo Cielo: Veglia di Preghiera notturna presieduta dal viceparroco don Raimondo Degli Antonelli.
2 Maggio
Ore 08.30, parrocchia Santo Cielo: S. Messa. Segue Processione con la Sacra Immagine per le strade del centro storico.
Ore 11.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa e recita del Regina Caeli presiedute da mons. Tommaso d'Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa.
Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: S. Rosario meditato, S. Messa e recita della Preghiera di Intercessione al Santo Patrono.
In chiusura, è postato un "esempio positivo" di stesura del programma cartaceo festaiolo avente valore “di riepilogo” per il "capitolo” 36.
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Programma
1o Maggio
Ore 16.00, parrocchia Santo Cielo: esposizione della Sacra Immagine.
Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: canto delle Litanie Lauretane e recita del Rosario guidati dalle Suore dei Quattro Coronati di Donnafugata (BK). Al termine, Santa Messa officiata dal parroco don Pietro Crisologo.
Ore 23.00, parrocchia Santo Cielo: Veglia di Preghiera notturna presieduta dal viceparroco don Raimondo Degli Antonelli.
2 Maggio
Ore 08.30, parrocchia Santo Cielo: S. Messa. Segue Processione con la Sacra Immagine per le strade del centro storico.
Ore 11.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa e recita del Regina Caeli presiedute da mons. Tommaso d'Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa.
Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: S. Rosario meditato, S. Messa e recita della Preghiera di Intercessione al Santo Patrono.
Ultima modifica di Raffaele2012 il venerdì 25 ottobre 2024, 15:13, modificato 3 volte in totale.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)
CAPITOLO 37 ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO ‒ Settimana Santa e Incoronazioni delle immagini della Madonna
Obiettivo del presente “capitolo” è quello di condividere delle proposte a proposito dell’annuncio all’interno di un programma cartaceo di Festa Patronale Meridionale:
a) di alcune celebrazioni di rilievo della Settimana Santa, con particolare riferimento alla Domenica delle Palme, al Giovedí, al Venerdí e al Sabato Santo;
b) del rito di incoronazione delle immagini della Madonna.
La necessità di effettuare degli avvisi per gli appuntamenti di cui al punto a) può emergere soprattutto per quelle kermesse festaiole che hanno luogo nei giorni della solennità di Pasqua.
Sotto codesto versante urge rammentare che i tre giorni che precedono la Domenica di Pasqua ‒ Giovedí, Venerdí e Sabato Santo ‒ costituiscono il Triduo Pasquale, ossia il periodo piú importante dell’intero anno liturgico della Chiesa Cattolica, visto che con esso viene celebrata la Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesú Cristo.
Le comunicazioni afferenti agli appuntamenti di cui al punto b) sono certamente piú rare, dato che le prime incoronazioni delle immagini mariane, nonché i successivi anniversari, tendono a essere solennizzati liturgicamente ogni venticinque, cinquanta oppure cent’anni. Ciò rafforza, però, l’assoluta importanza di ricorrere a un linguaggio chiaro, sobrio, rispettoso del culto locale di turno e, perciò, mondato, fra l’altro, di qualsivoglia enfasi verbale.
------------------------------------
NOTE A MARGINE
A proposito delle celebrazioni di rilievo della Settimana Santa, s’invita a visionare il “Messale Romano”, ed. 2020 (https://liturgico.chiesacattolica.it/me ... -italiana/), con particolare riferimento alle pagine: 118 (Domenica delle Palme), 136 e 137 (Messa in cena Domini del Giovedí Santo), 151 e segg. (Celebrazione pomeridiana della Passione del Signore del Venerdí Santo), 169 e segg. (Veglia Pasquale del Sabato Santo).
Per quanto concerne delle rapide informazioni afferenti all’incoronazione delle immagini della B.V. Maria, si rimanda al “Benedizionale”, ed. 1992, pagine 829 e segg. (https://liturgico.chiesacattolica.it/wp ... ITIVO-.pdf).
Obiettivo del presente “capitolo” è quello di condividere delle proposte a proposito dell’annuncio all’interno di un programma cartaceo di Festa Patronale Meridionale:
a) di alcune celebrazioni di rilievo della Settimana Santa, con particolare riferimento alla Domenica delle Palme, al Giovedí, al Venerdí e al Sabato Santo;
b) del rito di incoronazione delle immagini della Madonna.
La necessità di effettuare degli avvisi per gli appuntamenti di cui al punto a) può emergere soprattutto per quelle kermesse festaiole che hanno luogo nei giorni della solennità di Pasqua.
Sotto codesto versante urge rammentare che i tre giorni che precedono la Domenica di Pasqua ‒ Giovedí, Venerdí e Sabato Santo ‒ costituiscono il Triduo Pasquale, ossia il periodo piú importante dell’intero anno liturgico della Chiesa Cattolica, visto che con esso viene celebrata la Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesú Cristo.
Le comunicazioni afferenti agli appuntamenti di cui al punto b) sono certamente piú rare, dato che le prime incoronazioni delle immagini mariane, nonché i successivi anniversari, tendono a essere solennizzati liturgicamente ogni venticinque, cinquanta oppure cent’anni. Ciò rafforza, però, l’assoluta importanza di ricorrere a un linguaggio chiaro, sobrio, rispettoso del culto locale di turno e, perciò, mondato, fra l’altro, di qualsivoglia enfasi verbale.
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NOTE A MARGINE
A proposito delle celebrazioni di rilievo della Settimana Santa, s’invita a visionare il “Messale Romano”, ed. 2020 (https://liturgico.chiesacattolica.it/me ... -italiana/), con particolare riferimento alle pagine: 118 (Domenica delle Palme), 136 e 137 (Messa in cena Domini del Giovedí Santo), 151 e segg. (Celebrazione pomeridiana della Passione del Signore del Venerdí Santo), 169 e segg. (Veglia Pasquale del Sabato Santo).
Per quanto concerne delle rapide informazioni afferenti all’incoronazione delle immagini della B.V. Maria, si rimanda al “Benedizionale”, ed. 1992, pagine 829 e segg. (https://liturgico.chiesacattolica.it/wp ... ITIVO-.pdf).
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)
Paragrafo 37.1 ‒ Settimana Santa: primi suggerimenti
Esempio positivo: << Ore 09.30, piazza Centrale: Benedizione dei rami d’ulivo e Processione verso la parrocchia Santo Cielo per la celebrazione di una Santa Messa. >>.
Occhio, però. Nel caso in cui non abbia luogo la processione esterna e tutto abbia luogo all’interno dell’edificio di culto (o nelle sue pertinenze), si propone di menzionare direttamente la benedizione delle palme e il successivo inizio della Santa Messa, come proposto nel seguente esempio positivo:
<< Ore 09.30, parrocchia santo Cielo: Benedizione dei rami d’ulivo e Santa Messa. >>.
<< Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Santa Messa nella Cena del Signore. >>
<< Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Santa Messa in Cena Domini. >>.
Per quanto attiene all’annuncio del primo evento, si propone di impiegare la dicitura “celebrazione della Passione del Signore”, integrandola, laddove sia ritenuto opportuno da chi scrive, con l’espressione “con adorazione della Santa Croce”.
Esempi, dunque, parimenti positivi:
<< Ore 15.00, parrocchia Santo Cielo: celebrazione della Passione del Signore. >>,
<< Ore 15.00, parrocchia Santo Cielo: celebrazione della Passione del Signore con adorazione della Santa Croce. >>.
Per quanto riguarda la comunicazione del secondo evento, si consiglia di impiegare semplicemente l’espressione “Via Crucis”.
Inoltre, qualora si tratti di una funzione itinerante, si suggerisce di indicare il punto di partenza subito accanto all’orario e l’eventuale percorso nella parte descrittiva dell’avviso.
Primo esempio positivo, supponendo una Via Crucis svolta unicamente all’interno di un edificio di culto:
<< Ore 20.00, parrocchia Santo Cielo: Via Crucis. >>.
Secondo esempio positivo, immaginando una Via Crucis itinerante:
<< Ore 20.00, dalla chiesa Santa Dottrina: Via Crucis verso la parrocchia Santo Cielo. >>.
Sempre in merito alle Vie Crucis, si consiglia di tenere a mente anche altro che è già stato riportato nei “capitoli” 30, 31 e 32 a proposito delle processioni colle immagini e colle reliquie dei Santi Patroni (pagine 5 e 6 di questa discussione): in particolare, i suggerimenti di ritenere soltanto facoltativa la citazione la figura ecclesiale che presiede la funzione e i consigli sull’annuncio (eventuale) del percorso da compiere.
<< Ore 21.30, parrocchia Santo Cielo: Veglia Pasquale. >>.
<< Ore 21.30, parrocchia Santo Cielo: Veglia Pasquale con Liturgia della Luce, Liturgia della Parola, Liturgia del Battesimo e Liturgia Eucaristica. >>.
- La Domenica delle Palme, in un luogo prestabilito (di culto o meno, all’aperto o al chiuso), poco prima della S. Messa contraddistinta dal maggior concorso di popolo, ha comunemente luogo la benedizione dei rami di palma (o di ulivo) in ricordo dell’ingresso di Gesú in Gerusalemme; a questa segue una processione verso la chiesa adibita per la celebrazione eucaristica.
Esempio positivo: << Ore 09.30, piazza Centrale: Benedizione dei rami d’ulivo e Processione verso la parrocchia Santo Cielo per la celebrazione di una Santa Messa. >>.
Occhio, però. Nel caso in cui non abbia luogo la processione esterna e tutto abbia luogo all’interno dell’edificio di culto (o nelle sue pertinenze), si propone di menzionare direttamente la benedizione delle palme e il successivo inizio della Santa Messa, come proposto nel seguente esempio positivo:
<< Ore 09.30, parrocchia santo Cielo: Benedizione dei rami d’ulivo e Santa Messa. >>.
- L’annuncio di rilievo del Giovedí Santo è, in genere, quello della Messa dell’ora vespertina, detta “nella Cena del Signore” (o, in latino, “in Cena Domini”).
Al riguardo, si suggerisce di ricorrere soprattutto alla dicitura: “[celebrazione della] Santa Messa nella Cena del Signore” oppure “[celebrazione della] Santa Messa in Cena Domini”.
<< Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Santa Messa nella Cena del Signore. >>
<< Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Santa Messa in Cena Domini. >>.
- Gli annunci di rilevo del Venerdí Santo sono comunemente due.
Il primo è quello relativo alla Celebrazione della Passione del Signore, destinata a svolgersi in modo abituale dalle tre del pomeriggio e che consta di tre fasi: la Liturgia della Parola, l’Adorazione della Santa Croce e la distribuzione della Comunione.
Il secondo è quello concernente il rito della Via Crucis, in genere effettuata durante le ore serali.
Per quanto attiene all’annuncio del primo evento, si propone di impiegare la dicitura “celebrazione della Passione del Signore”, integrandola, laddove sia ritenuto opportuno da chi scrive, con l’espressione “con adorazione della Santa Croce”.
Esempi, dunque, parimenti positivi:
<< Ore 15.00, parrocchia Santo Cielo: celebrazione della Passione del Signore. >>,
<< Ore 15.00, parrocchia Santo Cielo: celebrazione della Passione del Signore con adorazione della Santa Croce. >>.
Per quanto riguarda la comunicazione del secondo evento, si consiglia di impiegare semplicemente l’espressione “Via Crucis”.
Inoltre, qualora si tratti di una funzione itinerante, si suggerisce di indicare il punto di partenza subito accanto all’orario e l’eventuale percorso nella parte descrittiva dell’avviso.
Primo esempio positivo, supponendo una Via Crucis svolta unicamente all’interno di un edificio di culto:
<< Ore 20.00, parrocchia Santo Cielo: Via Crucis. >>.
Secondo esempio positivo, immaginando una Via Crucis itinerante:
<< Ore 20.00, dalla chiesa Santa Dottrina: Via Crucis verso la parrocchia Santo Cielo. >>.
Sempre in merito alle Vie Crucis, si consiglia di tenere a mente anche altro che è già stato riportato nei “capitoli” 30, 31 e 32 a proposito delle processioni colle immagini e colle reliquie dei Santi Patroni (pagine 5 e 6 di questa discussione): in particolare, i suggerimenti di ritenere soltanto facoltativa la citazione la figura ecclesiale che presiede la funzione e i consigli sull’annuncio (eventuale) del percorso da compiere.
- L’annuncio di rilevo del Sabato Santo è quello della Veglia Pasquale di Resurrezione, avente comunemente luogo nelle ore serali e che si suddivide in quattro fasi: Lucernario, Liturgia della Parola, Liturgia del Battesimo e Liturgia Eucaristica.
Al riguardo, si consiglia di scrivere semplicemente “Veglia Pasquale” oppure, alfine di evidenziare la somma importanza della stessa per la comunità cattolica universale, di integrare codesta espressione attraverso le parole “con Lucernario (oppure Rito/Liturgia della Luce), Liturgia della Parola, Liturgia del Battesimo e Liturgia Eucaristica”.
<< Ore 21.30, parrocchia Santo Cielo: Veglia Pasquale. >>.
<< Ore 21.30, parrocchia Santo Cielo: Veglia Pasquale con Liturgia della Luce, Liturgia della Parola, Liturgia del Battesimo e Liturgia Eucaristica. >>.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)
Paragrafo 37.2 ‒ Settimana Santa: altri suggerimenti
Ciascuno dei summenzionati momenti è presieduto da un esponente del clero.
Venendo subito al dunque, sulla scia di quanto proposto nel “paragrafo” 22.3 (pagina 1 di questo topic, a proposito della citazione dell’officiante unico di una S. Messa), s’invita a ritenere sempre facoltativa, la menzione della figura del clero che presiede siffatti riti (ad esempio, parroco oppure viceparroco, vicario episcopale, etc.).
Tuttavia, ove mai la si voglia citare, è possibile fare una buona introduzione mediante i verbi “presiedere” e “officiare”.
Esempi parimenti positivi:
<< Ore 21.30, parrocchia Santo Cielo: Veglia Pasquale. >>.
<< Ore 21.30, parrocchia Santo Cielo: Veglia Pasquale presieduta dal parroco don Pietro Crisologo. >>.
Ciascuno dei summenzionati momenti è presieduto da un esponente del clero.
Venendo subito al dunque, sulla scia di quanto proposto nel “paragrafo” 22.3 (pagina 1 di questo topic, a proposito della citazione dell’officiante unico di una S. Messa), s’invita a ritenere sempre facoltativa, la menzione della figura del clero che presiede siffatti riti (ad esempio, parroco oppure viceparroco, vicario episcopale, etc.).
Tuttavia, ove mai la si voglia citare, è possibile fare una buona introduzione mediante i verbi “presiedere” e “officiare”.
Esempi parimenti positivi:
<< Ore 21.30, parrocchia Santo Cielo: Veglia Pasquale. >>.
<< Ore 21.30, parrocchia Santo Cielo: Veglia Pasquale presieduta dal parroco don Pietro Crisologo. >>.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)
Paragrafo 37.3 ‒ Incoronazioni delle immagini della Madonna
i) "[Celebrazione di una] S. Messa (oppure “Celebrazione Eucaristica/dell’Eucarestia”) con rito di Incoronazione dell’immagine della Madonna"
ii) "Vespri/Recita dei Vespri/Canto dei Vespri con rito di Incoronazione dell’immagine della Madonna"
iii) "rito di Incoronazione dell’immagine della Madonna".
Ovviamente nulla impedisce di sostituire la parola "immagine" con altre, come ad esempio “simulacro”, "statua", "busto", "quadro" o "icona"; ciascuna delle quali eventualmente precedute pure da qualche aggettivo qualificativo ("sacro/a" oppure "venerato/a").
Inoltre niente vieta di cambiare la suindicata parola “Madonna” con altre diciture, come ad esempio “Maria ss.”, “Beata Vergine Maria”; né tantomeno appare proibita la puntualizzazione del titolo locale sotto il quale la Madre di Dio è venerata (“delle Grazie”, “della Pace”, eccetera).
Infine, se è il caso, nulla proibisce di ricorrere a piú immediati termini ed espressioni come “Patrona” o “Santa Patrona”.
<< Ore 10.00, parrocchia Santo Cielo: Celebrazione Eucaristica con rito di Incoronazione della statua di Maria ss. del Vicinale presieduta da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. >>.
Esempio positivo di incoronazione effettuata durante i Vespri (in relazione al quale si evidenzia che il participio passato senza ausiliare “presieduto” concorda col sostantivo al maschile “canto”):
<< Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: canto dei Vespri con rito di Incoronazione della statua di Maria ss. del Vicinale presieduto da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. >>.
Esempio positivo di incoronazione effettuata durante una celebrazione Parola Dio (in relazione al quale si evidenzia che il participio passato senza ausiliare “presieduta” concorda col sostantivo al maschile “rito”):
<< Ore 20.00, parrocchia Santo Cielo: rito di Incoronazione della statua di Maria ss. del Vicinale presieduto da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. >>.
- Stando al Benedizionale della Chiesa Cattolica, codesto rituale può avere luogo durante una S. Messa oppure nel corso dei Vespri oppure in occasione di una celebrazione della Parola di Dio.
i) "[Celebrazione di una] S. Messa (oppure “Celebrazione Eucaristica/dell’Eucarestia”) con rito di Incoronazione dell’immagine della Madonna"
ii) "Vespri/Recita dei Vespri/Canto dei Vespri con rito di Incoronazione dell’immagine della Madonna"
iii) "rito di Incoronazione dell’immagine della Madonna".
Ovviamente nulla impedisce di sostituire la parola "immagine" con altre, come ad esempio “simulacro”, "statua", "busto", "quadro" o "icona"; ciascuna delle quali eventualmente precedute pure da qualche aggettivo qualificativo ("sacro/a" oppure "venerato/a").
Inoltre niente vieta di cambiare la suindicata parola “Madonna” con altre diciture, come ad esempio “Maria ss.”, “Beata Vergine Maria”; né tantomeno appare proibita la puntualizzazione del titolo locale sotto il quale la Madre di Dio è venerata (“delle Grazie”, “della Pace”, eccetera).
Infine, se è il caso, nulla proibisce di ricorrere a piú immediati termini ed espressioni come “Patrona” o “Santa Patrona”.
- Data la forte rilevanza abitualmente riconosciuta al rito qui considerato, si ritiene opportuno menzionare sempre la figura religiosa celebrante, da introdursi mediante il verbo “presiedere” oppure “officiare”.
- Esempi positivi che sintetizzano quanto finora suggerito.
<< Ore 10.00, parrocchia Santo Cielo: Celebrazione Eucaristica con rito di Incoronazione della statua di Maria ss. del Vicinale presieduta da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. >>.
Esempio positivo di incoronazione effettuata durante i Vespri (in relazione al quale si evidenzia che il participio passato senza ausiliare “presieduto” concorda col sostantivo al maschile “canto”):
<< Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: canto dei Vespri con rito di Incoronazione della statua di Maria ss. del Vicinale presieduto da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. >>.
Esempio positivo di incoronazione effettuata durante una celebrazione Parola Dio (in relazione al quale si evidenzia che il participio passato senza ausiliare “presieduta” concorda col sostantivo al maschile “rito”):
<< Ore 20.00, parrocchia Santo Cielo: rito di Incoronazione della statua di Maria ss. del Vicinale presieduto da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il sabato 26 ottobre 2024, 0:30, modificato 1 volta in totale.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)
Paragrafo 37.4 ‒ ESEMPIO POSITIVO “DI RIEPILOGO”
In chiusura, è postato un "esempio positivo" di stesura del programma cartaceo avente valore “di riepilogo”. Questa volta, in via del tutto "eccezionale", si supporrà che l'immaginario paese di Massarò festeggi durante il periodo pasquale la B.V. Maria, venerata localmente col titolo "dei Pescatori".
Avviso Sacro
Parrocchia Santo Cielo
Comitato Festa Patronale
Festa in onore della Madonna dei Pescatori
Massarò (BK), dal 24 Marzo al 3 Aprile 2024
Programma
Domenica 24 Marzo
Ore 09.30, piazza G. Papini: Benedizione dei rami d’ulivo e Processione verso la parrocchia Santo Cielo per la celebrazione di una Santa Messa.
Giovedí Santo 28 Marzo
Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Santa Messa nella Cena del Signore. A seguire, Adorazione Eucaristica personale.
Venerdí Santo 29 Marzo
Ore 15.00, parrocchia Santo Cielo: celebrazione della Passione del Signore.
Ore 20.00, dalla chiesa Santa Dottrina: Via Crucis verso la parrocchia Santo Cielo. Itinerario: via Ponte, piazza Rotatoria, corso M. Leopardi, via dei Panettieri, via J.M. De Maistre, piazza G. Papini, via Principale e via Stretta.
Sabato Santo 30 Marzo
Ore 21.30, parrocchia Santo Cielo: Veglia Pasquale, con Liturgia della Luce, Liturgia della Parola, Liturgia del Battesimo e Liturgia Eucaristica, presieduta dal parroco don Pietro Crisologo.
Domenica di Pasqua 31 Marzo
Ore 07.00, 10.00, 12.00, 19.00, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe.
Lunedí in Albis 1o Aprile
Ore 07.00, 10.00, 12.00, 20.30, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe.
Ore 19.00, dalla chiesa Santa Misericordia: Processione con la statua della Madonna verso la parrocchia Santo Cielo.
Martedí in Albis 2 Aprile
Ore 07.00, 10.00, 12.00, 23.30, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe.
Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: canto dei Vespri con rito di Incoronazione della statua della Madonna presieduto da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. A seguire, Processione con la Sacra Immagine per le vie principali del paese.
Mercoledí in Albis 3 Aprile
Ore 07.00, 19.00, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe.
Ore 19.45, dalla parrocchia Santo Cielo: Processione di ritorno della statua della Madonna nella chiesa Santa Misericordia.
In chiusura, è postato un "esempio positivo" di stesura del programma cartaceo avente valore “di riepilogo”. Questa volta, in via del tutto "eccezionale", si supporrà che l'immaginario paese di Massarò festeggi durante il periodo pasquale la B.V. Maria, venerata localmente col titolo "dei Pescatori".
Avviso Sacro
Parrocchia Santo Cielo
Comitato Festa Patronale
Festa in onore della Madonna dei Pescatori
Massarò (BK), dal 24 Marzo al 3 Aprile 2024
Programma
Domenica 24 Marzo
Ore 09.30, piazza G. Papini: Benedizione dei rami d’ulivo e Processione verso la parrocchia Santo Cielo per la celebrazione di una Santa Messa.
Giovedí Santo 28 Marzo
Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: Santa Messa nella Cena del Signore. A seguire, Adorazione Eucaristica personale.
Venerdí Santo 29 Marzo
Ore 15.00, parrocchia Santo Cielo: celebrazione della Passione del Signore.
Ore 20.00, dalla chiesa Santa Dottrina: Via Crucis verso la parrocchia Santo Cielo. Itinerario: via Ponte, piazza Rotatoria, corso M. Leopardi, via dei Panettieri, via J.M. De Maistre, piazza G. Papini, via Principale e via Stretta.
Sabato Santo 30 Marzo
Ore 21.30, parrocchia Santo Cielo: Veglia Pasquale, con Liturgia della Luce, Liturgia della Parola, Liturgia del Battesimo e Liturgia Eucaristica, presieduta dal parroco don Pietro Crisologo.
Domenica di Pasqua 31 Marzo
Ore 07.00, 10.00, 12.00, 19.00, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe.
Lunedí in Albis 1o Aprile
Ore 07.00, 10.00, 12.00, 20.30, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe.
Ore 19.00, dalla chiesa Santa Misericordia: Processione con la statua della Madonna verso la parrocchia Santo Cielo.
Martedí in Albis 2 Aprile
Ore 07.00, 10.00, 12.00, 23.30, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe.
Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: canto dei Vespri con rito di Incoronazione della statua della Madonna presieduto da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. A seguire, Processione con la Sacra Immagine per le vie principali del paese.
Mercoledí in Albis 3 Aprile
Ore 07.00, 19.00, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe.
Ore 19.45, dalla parrocchia Santo Cielo: Processione di ritorno della statua della Madonna nella chiesa Santa Misericordia.
Ultima modifica di Raffaele2012 il sabato 9 novembre 2024, 22:53, modificato 2 volte in totale.
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