I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)

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Raffaele2012
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I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)

Messaggio da Raffaele2012 »

Salve a tutti. Con questo messaggio viene avviata la terza parte (sulle otto complessive) della trattazione del sottoscritto che ha per scopo la possibile individuazione di un UNICO LINGUAGGIO CONVENZIONALMENTE VALIDO, in modo da ottenere un MIGLIORAMENTO DIFFUSO DEI TESTI E DELLA GRAFICA DEI SUPPORTI CARTACEI (opuscoli, pieghevoli, volantini, manifesti) impiegati per l’annuncio dei programmi delle Feste Patronali Meridionali (quindi dall’Abruzzo fino alla Sicilia).

Si approfitta dell’occasione per effettuare, in misura antecedente alla pubblicazione di nuove considerazioni e raccomandazioni, un breve riepilogo di quanto già messo nero su bianco.

Nella prima parte (viewtopic.php?f=6&t=7712), valevole come «introduzione generale», sono stati condivisi: una serie di suggerimenti incentrati su quel sentimento di lealtà che dovrebbe guidare l’agire degli organizzatori, delle stesse figure esecutrici, della persona incaricata di scrivere il testo del programma e dei tipografi nella preparazione del programma cartaceo; un rapido ripasso di Grammatica Italiana; taluni rimanenti capitoli di carattere preliminare (parole colle iniziali in maiuscolo e minuscolo, l’uso di certi termini e verbi, la presentazione di figure fisiche e no, segni ideografici).

Nella seconda parte (viewtopic.php?f=6&t=7714) è stata illustrata l’idea di veder suddiviso piú opportunamente il supporto cartaceo di turno (opuscolo o pieghevole o volantino o manifesto) in differenti «sezioni», distinguendo fra quelle generalmente presenti e quelle soltanto facoltative.
In tale ottica, sono state avanzate delle proposte in merito a tre “sezioni generalmente presenti” e denominate: “Avviso Sacro”, “Intestazione” e “Frase introduttiva dell’annuncio dei festeggiamenti”.
Inoltre, hanno trovato spazio degli iniziali suggerimenti in merito a un’altra “sezione generalmente presente”: quella del “Calendario degli Eventi” (con particolare riferimento ai suoi immancabili elementi ‘strutturali’: la parola ‘Programma’, o un’altra simile; la data; il c.d. ‘passaggio orario’).

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Raffaele2012
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Messaggio da Raffaele2012 »

PRESENTAZIONE DEGLI ARGOMENTI CONSIDERATI IN QUESTO TERZO TOPIC

All’interno di codesto terzo topic si prosegue colla pubblicazione di proposte afferenti alla sezione del “Calendario degli Eventi”.

Per la precisione verrà dato spazio a una serie di suggerimenti per una migliore presentazione testuale delle appuntamenti religiosi di una kermesse patronale del Sud Italia.

Allo scopo di facilitare la conoscenza degli argomenti trattati in codesta terza parte, si anticipano i titoli esatti dei trentuno “capitoli” (dal 21 al 51) in cui essa è divisa.

La sezione ‘CALENDARIO DEGLI EVENTI’ ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO
CAPITOLO 21 ‒ Quando annunciare ogni possibile celebrazione della Religione Cattolica e quando no

La sezione ‘CALENDARIO DEGLI EVENTI’ ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO ‒ SANTE MESSE
CAPITOLO 22 ‒ Sante Messe
CAPITOLO 23 ‒ Una fattispecie oramai sempre piú frequente: la Santa Messa concelebrata
CAPITOLO 24 ‒ Sante Messe “votive”. Sante Messe “per varie necessità” e per altre particolari circostanze
CAPITOLO 25 ‒ Santa Messa della Dedicazione di un (intero) edificio di culto cattolico, già esistente oppure nuovo. Santa Messa della Dedicazione del solo altare maggiore

La sezione ‘CALENDARIO DEGLI EVENTI’ ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO ‒ DALL’AMMINISTRAZIONE DI SACRAMENTI ALLE FORME DI PREDICAZIONE
CAPITOLO 26 ‒ Amministrazione dei sacramenti del Battesimo, della Confermazione, della Prima Comunione, dell’Unzione degli Infermi, della Riconciliazione
CAPITOLO 27 ‒ Amministrazione del sacramento dell’Ordine a presbiteri e a diaconi. Istituzione degli accoliti e dei lettori. Conferimento del mandato di Ministro Straordinario della Comunione. Ingresso del nuovo parroco nella parrocchia che è in festa patronale
CAPITOLO 28 ‒ Predicazione

La sezione ‘CALENDARIO DEGLI EVENTI’ ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO ‒ LE IMMAGINI E LE RELIQUIE DEI SANTI: DALLE ESPOSIZIONI ALLE PROCESSIONI
CAPITOLO 29 ‒ Le immagini e le reliquie dei santi: la loro presentazione all’interno del testo. Gli appuntamenti della loro esposizione e reposizione (nonché altro di simile)
CAPITOLO 30 ‒ Processioni con le immagini e le reliquie dei santi
CAPITOLO 31 ‒ Il percorso delle processioni con le immagini e le reliquie dei santi
CAPITOLO 32 ‒ Le soste, prolungate o brevi, di una singola processione con l’immagine e la reliquia di un santo. Gli eventi (generalmente) ludici svolti al semplice passaggio di una processione in un certo luogo senza che essa si arresti
CAPITOLO 33 ‒ Le Macchine Processionali

La sezione ‘CALENDARIO DEGLI EVENTI’ ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO ‒ PELLEGRINAGGI e FIACCOLATE
CAPITOLO 34 ‒ Pellegrinaggi di breve percorrenza, a piedi, a cadenza temporale prestabilita e senza l'immagine (o la reliquia) di un santo. Fiaccolate religiose non facenti parte di una processione

La sezione ‘CALENDARIO DEGLI EVENTI’ ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO ‒ ALTRE CELEBRAZIONI
CAPITOLO 35 ‒ Culto Eucaristico e Liturgia delle Ore
CAPITOLO 36 ‒ Veglie e incontri di preghiera. Rosari e coroncine, Litanie Lauretane e altre litanie non liturgiche. Preghiere singole e suppliche, nonché altro di simile
CAPITOLO 37 ‒ Settimana Santa e Incoronazioni delle immagini della Madonna
CAPITOLO 38 ‒ Benedizioni: annuncio in generale
CAPITOLO 39 ‒ Benedizione delle immagini sacre, nuove oppure restaurate, che sono custodite all’interno degli edifici di culto
CAPITOLO 40 ‒ Benedizione dei singoli elementi architettonici e dell’organo presenti in un edificio di culto, nuovi oppure restaurati
CAPITOLO 41 ‒ Benedizione per l’inizio dei lavori di costruzione di un nuovo edificio di culto

La sezione ‘CALENDARIO DEGLI EVENTI’ ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO ‒ IL PERIODO DEL TRIDUO (e di altro di simile)
CAPITOLO 42 ‒ Suggerimenti in via generale. L’eventuale ricorso anche alle espressioni specificative “di preparazione” e “di ringraziamento” (e ad altre somiglianti). La possibile puntualizzazione dei celebranti
CAPITOLO 43 ‒ I “titoli unici generali” e i “titoli singoli di ciascuna giornata”
CAPITOLO 44 ‒ Altre ipotesi di concentrazione dei dettagli all’interno del solo avviso d’inizio
CAPITOLO 45 ‒ Circostanze in cui la concentrazione dei dettagli all’interno del solo avviso d’inizio diventa sconsigliabile

La sezione ‘CALENDARIO DEGLI EVENTI’ ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO ‒ L’ANIMAZIONE LITURGICA E IL SUONO DELLE CAMPANE
CAPITOLO 46 ‒ L’animazione liturgica: consigli in linea generale
CAPITOLO 47 ‒ L’esigenza di approfondire l’annuncio di quella componente dell’animazione liturgica effettuata per mezzo della musica
CAPITOLO 48 ‒ La necessità di dover annunciare contemporaneamente tutte le forme dell’animazione liturgica di una singola celebrazione
CAPITOLO 49 ‒ Il suono delle campane di una chiesa

La sezione ‘CALENDARIO DEGLI EVENTI’ ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO ‒ CONVEGNI (e simili) e RAPPRESENTAZIONI AVENTI UN TEMA RELIGIOSO
CAPITOLO 50 ‒ Convegni, Discussioni, Dibattiti, Incontri tematici, Seminari, Conferenze, Congressi, Presentazioni che vertono su temi riconducenti alla Religione Cattolica
CAPITOLO 51 ‒ “Rappresentazioni in forma teatrale con piú personaggi” e “monologhi” che vertono su un tema sacro


In chiusura, l’autore della trattazione in corso riformula fiducioso l’auspicio affinché pure tutti gli utenti di questo forum abbiano la possibilità e la voglia di partecipare alla discussione mediante la condivisione di proprie riflessioni, propri collegamenti ipertestuali e proprie immagini.
Ultima modifica di Raffaele2012 il sabato 9 novembre 2024, 22:02, modificato 15 volte in totale.

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CAPITOLO 21 ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO ‒ Quando annunciare ogni possibile celebrazione della Religione Cattolica e quando no

Una prolungata e minuziosa lettura dei testi dei programmi delle Feste Patronali Meridionali consente a chiunque di notare come l’annuncio dei riti religiosi cattolici sia negativamente condizionato dall’adozione di un registro linguistico a volte scarso di informazioni essenziali (orario, posto…) e a volte punteggiato di parole e/o di espressioni eccessivamente ricercate o assai confidenziali.

Scopo di tutti “capitoli” fino al 51 del corrente topic di trattazione è, allora, quello di fornire dei suggerimenti per meglio ovviare a simili carenze comunicative.


Precisazione fondamentale prima di entrare nel merito
Malgrado l’alto numero di fattispecie considerate, il sottoscritto non pretende di aver rappresentato la totalità assoluta delle celebrazioni religiose realizzabili nel Sud Italia in occasione delle Feste Patronali. Di conseguenza, egli si scusa anticipatamente con gli amici del forum per le carenze eventualmente riscontrate.
Ultima modifica di Raffaele2012 il sabato 19 ottobre 2024, 17:33, modificato 1 volta in totale.

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Paragrafo 21.1 ‒ Quando annunciare ogni cerimonia religiosa possibile e quando no

In linea di massima si ritengono validi i seguenti consigli.
  • Qualora la kermesse patronale (tanto sul versante liturgico quanto sul versante ludico) non superi i tre o i quattro giorni di durata, diventa auspicabile provare a riportare sul supporto cartaceo ogni possibile evento religioso.
  • Qualora la kermesse patronale (tanto sul versante liturgico quanto sul versante ludico) duri una settimana, dieci giorni oppure piú, diviene quanto mai opportuno limitarsi all’annuncio dei soli momenti di maggiore rilievo, specialmente di quelli legati in modo (pressoché) esclusivo a una ricorrenza patronale (Processioni, Sante Messe presiedute dal vescovo diocesano, Sante Messe al cimitero, e quant’altro di peculiare), evitando di aggiungere quegli appuntamenti che già fan parte della quotidianità di una comunità parrocchiale.
Ultima modifica di Raffaele2012 il sabato 19 ottobre 2024, 18:43, modificato 1 volta in totale.

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Paragrafo 21.2 ‒ DUE ESEMPI POSITIVI “DI RIEPILOGO”

Coerentemente con quanto proposto in questo breve “capitolo”, si postano due "esempi positivi" di stesura del testo del programma cartaceo dell’ipotetica festa patronale dell’inesistente paese di Massarò.

Col sottostante PRIMO ESEMPIO POSITIVO, si suppone che lo scrivente abbia ritenuto saggio annunciare ogni appuntamento religioso (in particolare, tutte le SS. Messe previste), vista la durata assai ridotta della ricorrenza (tre soli giorni).



Avviso Sacro

Parrocchia Santo Cielo

Comitato Festa Patronale


Festa in onore di sant’Agreste

Massarò (BK), nei giorni 1o, 2 e 3 Maggio 2024



Programma


1o Maggio
Ore 06.30, zona Diecignano: lancio di granate eseguito dal sig. Francesco Fedele di Martina Franca (TA).

Ore 07.00, 10.00, 12.00 e 19.00, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe.

Ore 14.30, parrocchia Santo Cielo: esposizione del venerato busto del Patrono.

Ore 20.00, piazza G. Papini: degustazione di prodotti tipici locali offerti dai sigg. Felice Casavecchia e Silvestro Aversano di Massarò.

Ore 23.00, parrocchia Santo Cielo: Veglia di Preghiera.



2 Maggio
Ore 06.30, zona Diecignano: lancio di granate eseguito dal sig. Francesco Fedele di Martina Franca (TA).

Ore 07.00, 10.00, 12.00 e 17.00, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe.

Ore 09.00, per le vie del paese: sfilata del Concerto Musicale Municipale Città di Francavilla Fontana.

Ore 10.30, piazza G. Papini: servizio sul palco del suddetto concerto bandistico diretto dal prof. Ermir Krantja.

Ore 18.30, dalla parrocchia Santo Cielo: Processione con il venerato busto del Patrono lungo le vie del paese.

Ore 21.00, piazza G. Papini: servizio sul palco del suddetto concerto bandistico.



3 Maggio
Ore 07.00, 10.00 e 12.00, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe.

Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa con amministrazione delle Cresime officiata da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. Al termine, reposizione del Venerato Busto.

Ore 22.00, piazza G. Papini: esibizione della cantante Dolcenera.

Ore 23.00, zona Diecignano: gara di fuochi pirotecnici fra i sigg. Luigi Di Matteo di Sant'Antimo (NA), Giuseppe Scudo di Ercolano (NA) e Alfredo Vaccalluzzo di Belpasso (CT).
Ultima modifica di Raffaele2012 il venerdì 25 ottobre 2024, 15:02, modificato 8 volte in totale.

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Paragrafo 21.2.1 ‒ segue dal precedente messaggio

Con la condivisione del sottostante SECONDO ESEMPIO POSITIVO, si suppone che lo scrivente abbia ritenuto saggio riportare solo gli appuntamenti religiosi legati in modo esclusivo alla ricorrenza patronale (l'esposizione e la reposizione dell'immagine del Patrono, la veglia di preghiera dell'1/5, la processione del 2/5, la Santa Messa con le Cresime del 10/5), vista la durata di ben dieci giorni del periodo di celebrazioni.



Avviso Sacro

Parrocchia Santo Cielo

Comitato Festa Patronale


Festa in onore di sant’Agreste

Massarò (BK), dal 1o al 10 Maggio 2024



Programma


1o Maggio
Ore 06.30, zona Diecignano: lancio di granate eseguito dal sig. Francesco Fedele di Martina Franca (TA).

Ore 14.30, parrocchia Santo Cielo: esposizione del venerato busto del Patrono.

Ore 20.00, piazza G. Papini: degustazione di prodotti tipici locali offerti dai sigg. Felice Casavecchia e Silvestro Aversano di Massarò.

Ore 23.00, parrocchia Santo Cielo: Veglia di Preghiera.



2 Maggio
Ore 06.30, zona Diecignano: lancio di granate eseguito dal sig. Francesco Fedele di Martina Franca (TA).

Ore 09.00, per le vie del paese: sfilata del Concerto Musicale Municipale Città di Francavilla Fontana.

Ore 10.30, piazza G. Papini: servizio sul palco del suddetto concerto bandistico diretto dal prof. Ermir Krantja.

Ore 18.30, dalla parrocchia Santo Cielo: Processione con il venerato busto del Patrono lungo le vie del paese.

Ore 21.00, piazza G. Papini: servizio sul palco del suddetto concerto bandistico.



6 Maggio
Ore 22.00, piazza G. Papini: esibizione della cantante Dolcenera.



8 Maggio
Ore 23.00, zona Diecignano: gara di fuochi pirotecnici fra i sigg. Luigi Di Matteo di Sant'Antimo (NA), Giuseppe Scudo di Ercolano (NA) e Alfredo Vaccalluzzo di Belpasso (CT).



10 Maggio
Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa con amministrazione delle Cresime officiata da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. Al termine, reposizione del Venerato Busto.
Ultima modifica di Raffaele2012 il venerdì 25 ottobre 2024, 15:02, modificato 1 volta in totale.

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CAPITOLO 22 ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO ‒ Sante Messe

Come ogni buon cattolico sa (o almeno dovrebbe sapere), la Santa Messa rappresenta la piú importante celebrazione liturgica del Cattolicesimo.

Nella Santa Messa, infatti, avviene il miracolo per eccellenza: la Transustanziazione, ossia la “trasformazione” del pane (ostia) e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo.
Trattasi, dunque, di un accadimento non da poco, se si rammenta che senza il Sacrificio di Gesú, cosí cruento sulla Croce quanto incruento sull'altare, mai vi sarebbe stato modo, nel corso dei secoli, di conseguire quella stessa schiera di Santi e di Beati che tanto sono venerati da parte della gente.

Eppure, nonostante quanto appena premesso, va sottolineato che anche gli avvisi delle feste patronali afferenti alle Sante Messe non sfuggono, purtroppo, all'impiego di registri linguistici banali e di informazioni carenti o addirittura inesatte.

All’interno sia di codesto “capitolo” sia di quello immediatamente successivo, dunque, si condivideranno una serie di soluzioni comunicative che se da un lato si propongono di recare concisione ed esaustività, dall'altro lato si ripromettono di non trascurare l'indispensabile rispetto dovuto alla celebrazione qui attenzionata.

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Paragrafo 22.1 ‒ Presentazione in generale

A proposito della presentazione delle Sante Messe in un supporto cartaceo festaiolo (e fatti salvi tutti gli ulteriori suggerimenti condivisi nei “capitoli” della settima parte della trattazione in corso) si ritengono innanzitutto pertinenti i segg. consigli.

1) Prediligere una delle seguenti espressioni: "Santa Messa", "S. Messa” oppure “celebrazione di una Santa Messa”.
Ovviamente ciascuna di esse andrebbe resa al plurale nel caso in cui vi sia la necessità di annunciarne piú di una all’interno di uno stesso avviso.

2) Ricorrere all’espressione "Celebrazione Eucaristica/dell'Eucarestia" qualora sia utile per evitare della confusione con la 'messa' intesa come genere musicale a sé stante.
In maniera evidente, si afferma che anche la qui suggerita dicitura andrebbe resa al plurale nel momento in cui risulti necessario.
Ultima modifica di Raffaele2012 il sabato 9 novembre 2024, 14:00, modificato 1 volta in totale.

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Paragrafo 22.2 ‒ Quali Sante Messe sono da annunciare, in realtà?
  • In merito all'incertezza riguardante QUALI Sante Messe siano da annunciare in un testo-programma, l'assoluta centralità del Culto Eucaristico all'interno del Cattolicesimo consiglierebbe vivamente, in relazione a ciascun giorno di kermesse patronale, di menzionarle tutte.
Sotto questo aspetto, dunque, onde evitare qualsiasi caduta di stile, se non addirittura delle accuse peggiori, si può innanzitutto ritenere di aiuto quanto già esplicitato, per la generalità degli eventi religiosi, nel “paragrafo” 21.1 del corrente topic. Di conseguenza:
A) qualora la ricorrenza patronale (religiosa e civile) non superi i tre o i quattro giorni di durata, diventa praticabile il tentativo di riportare ogni Santa Messa da celebrarsi;
B) qualora, viceversa, la ricorrenza patronale duri una settimana, dieci giorni oppure piú, può risultare necessario il solo annuncio di alcune Sante Messe (ad esempio, quella presieduta dal vescovo diocesano, quella celebrata al cimitero in suffragio dei defunti, etc.).


  • In aggiunta a quanto appena rammentato, e a prescindere dal numero di giorni di una kermesse patronale, si considerano appropriate pure le segg. proposte.
I) Per ciascun giorno di festa patronale, raggruppare in unico annuncio tutte le Sante Messe svolte nel medesimo luogo (chiesa) e in relazione alle quali non è prevista alcuna aggiuntiva peculiarità cerimoniale o rituale.
Rientrano nel novero, a titolo puramente esemplificativo, le SS. Messe non presiedute dal vescovo diocesano, quelle prive dell’amministrazione di Sacramenti, quelle mancanti di un’animazione musicale commissionata per la circostanza dal Comitato Festa, quelle non includenti una speciale benedizione (come quella impartita agli anziani).
Fan parte di questa categoria anche le SS. Messe che non presentano “incorporati al loro interno” i seguenti momenti afferenti alla c.d. Liturgia delle Ore: Lodi Mattutine, Ora Media (oppure Ore Minori) e Vespri.

Esempio positivo: << 2 Maggio ‒ Ore 07.00, 09.30, 12.00, 17.00, 19.30, parrocchia Santo Cielo: celebrazione di SS. Messe. >>.


II) Per ciascun giorno di festa patronale e in relazione a uno stesso luogo di culto (chiesa), tenere separati l'unico annuncio di tutte le “Sante Messe raggruppate” di cui al punto precedente da ogni altra comunicazione afferente alle SS. Messe contraddistinte, invece, da aggiuntive peculiarità cerimoniali o rituali.
Rientrano nel novero, a titolo puramente esemplificativo, le SS. Messe presiedute dal vescovo diocesano, quelle con l’amministrazione di Sacramenti, quelle dotate di un’animazione musicale commissionata per la circostanza dal Comitato Festa, quelle includenti una speciale benedizione (come quella impartita agli anziani).
Fan parte di questa categoria anche le SS. Messe che presentano “incorporati al loro interno” i seguenti momenti afferenti alla c.d. Liturgia delle Ore: Lodi Mattutine, Ora Media (oppure Ore Minori) e Vespri.

Esempio positivo:
<< 2 Maggio
Ore 07.00, 09.30, 17.00, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe. >>.
Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa officiata da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa.
Ore 19.30, parrocchia Santo Cielo: S. Messa con Vespri. >>.


In buona sostanza, le celebrazioni delle ore 07.00, 09.30 e 17.00 sono raggruppate poiché per esse non viene prevista alcuna aggiuntiva peculiarità cerimoniale o rituale; le celebrazioni di mezzogiorno e delle 19.30, al contrario, appaiono ciascuna in solitaria poiché contraddistinte da particolarità cerimoniali (rispettivamente, la presenza del vescovo officiante e le preghiere dei Vespri).


III) A margine, si segnala l'esistenza di un'ulteriore soluzione in grado di offrire supporto allo scrivente di turno a proposito delle Sante Messe svolte sempre in uno stesso luogo di culto (chiesa).
Da un lato, si potrebbero posizionare nella sezione "Calendario degli Eventi" di un supporto cartaceo i soli annunci delle SS. Messe contraddistinte da aggiuntive peculiarità cerimoniali o rituali (ad esempio, una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo diocesano, le Lodi Mattutine “incorporate” nella S. Messa).
Dall'altro lato, si potrebbero incardinare nella sezione "Altri Avvisi" delle "Parti Facoltative Finali" di un testo-programma gli avvisi afferenti alle Sante Messe prive di qualsiasi aggiuntiva peculiarità cerimoniale o rituale.
In quest’ultima sezione, poi, potrebbero essere ubicati anche gli annunci relativi a quelle celebrazioni religiose quotidiane e periodiche che avrebbero luogo a prescindere da un Festa Patronale (ad esempio, i momenti della c.d. Liturgia delle Ore immediatamente a ridosso oppure ben temporalmente distanti da una S. Messa, un'Adorazione Eucaristica mensile, etc.).

Tuttavia, onde evitare di appesantire eccessivamente la lettura altrui, ogni proposta che concerne gli "Altri Avvisi" è rinviata al “capitolo” 114, pubblicato nella settima parte trattazione in corso.
Ultima modifica di Raffaele2012 il sabato 9 novembre 2024, 14:01, modificato 1 volta in totale.

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Paragrafo 22.3 ‒ Citazione dell’officiante (unico) di una Santa Messa
  • Qualora sia necessario, si suggerisce di menzionare il celebrante (parroco, viceparroco o qualsiasi altro presbitero che presta servizio nella Parrocchia in festa; vescovo diocesano, cardinale, Papa, altro officiante “esterno”, etc.) successivamente all’annuncio del rito.
Esempi parimenti positivi (riguardanti l'immaginaria Parrocchia Santo Cielo, nel cui territorio si svolge la festa patronale; nel secondo appare citato anche il preposto parroco, tale don P. Crisologo):
<< Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Celebrazione Eucaristica. >>.
<< Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Celebrazione Eucaristica officiata dal parroco don Pietro Crisologo. >>.


Altro esempio positivo (S. Messa presieduta da un celebrante “esterno”):
<< Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Celebrazione dell’Eucarestia officiata da mons. Tommaso d'Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa. >>.



  • Se citata, la figura dell'officiante può essere utilmente introdotta da verbi quali "presiedere", "celebrare", "officiare".
Esempio positivo: << Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa officiata dal parroco don Pietro Crisologo. >>.


  • Se menzionato nel testo cartaceo e se di recente ordinazione, il celebrante può essere altresí annunciato ricorrendo appena ad un'espressione breve ma assai chiarificatrice come “novello sacerdote”, seguita da un’ulteriore puntualizzazione della Diocesi di appartenenza.
Esempio positivo: << Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa officiata da don Raimondo Degli Antonelli, novello sacerdote della Diocesi di Montelusa. >>.

Esempio negativo: << Ore 18.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa officiata da don Raimondo Degli Antonelli, novello sacerdote agli inizi della propria attività missionaria. >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il sabato 9 novembre 2024, 14:04, modificato 1 volta in totale.

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Paragrafo 22.4 ‒ ESEMPIO POSITIVO “DI RIEPILOGO”

In chiusura è postato un "esempio positivo" di programma cartaceo festaiolo avente valore “di riepilogo” per il corrente “capitolo” 22.

In relazione al testo riportato a mo' di esempio positivo, s'immagina che la persona incaricata della stesura del testo:

1) abbia potuto annunciare tutte le Sante Messe, a causa del breve periodo di festeggiamenti (appena due giorni);
2) abbia deciso, in relazione a ciascun giorno di festa, di raggruppare in un unico annuncio le Sante Messe prive di qualsiasi aggiuntiva peculiarità cerimoniale o rituale (per l’esattezza, quelle delle ore 07.00 e delle ore 08.00);
3) abbia scelto, sempre in rapporto a ogni data dei festeggiamenti, di annunciare separatamente le SS. Messe delle ore 12.00, poiché caratterizzate dalla presenza di un’animazione musicale ad hoc, e delle ore 19.00, poiché in esse risultano “incorporate” delle parti rimandanti ai Vespri;
4) abbia voluto comunque menzionare il parroco “titolare” della Parrocchia Santo Cielo (don Pietro Crisologo), già ente di riferimento per l’aspetto religioso dei festeggiamenti patronali in onore del patrono (immaginario) sant’Agreste (celebrazione dell’Eucarestia delle ore 12.00 del 2/5).



Avviso Sacro

Parrocchia Santo Cielo

Comitato Festa Patronale


Festa in onore di sant’Agreste

Massarò (BK), 1o e 2 Maggio 2024



Programma


1o Maggio
Ore 07.00, 08.00, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe.

Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: Celebrazione Eucaristica officiata da mons. Tommaso d’Aquino, vescovo della Diocesi di Montelusa.
Servizio di animazione liturgica svolto dalla corale polifonica Vetus Ordo, diretta dal prof. Domenico Cimarosa, con esecuzione della “Missa Benedicamus Domino”, composta da Lorenzo Perosi.

Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa con Vespri.



2 Maggio
Ore 07.00, 08.00, parrocchia Santo Cielo: SS. Messe.

Ore 09.30, dalla parrocchia Santo Cielo: Processione con la Sacra Immagine.

Ore 12.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa officiata dal parroco don Pietro Crisologo con animazione musicale eseguita dalla corale foranea, diretta dal prof. Gregorio Allegri.

Ore 19.00, parrocchia Santo Cielo: S. Messa con Vespri.
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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)

Messaggio da Raffaele2012 »

:) :) :) :) :)

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Re: I programmi cartacei e le F.P. del Sud Italia: proposte migliorative (p. 3)

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CAPITOLO 23 ‒ IL PROGRAMMA RELIGIOSO ‒ Una fattispecie oramai sempre piú frequente: la Santa Messa concelebrata

A differenza di qualche decennio addietro, quando erano in special modo circoscritte a limitatissime occasioni, le SS. Messe concelebrate tendono a rappresentare un momento maggiormente diffuso nell’ambito delle Feste Patronali Meridionali.

Peculiarità della S. Messa concelebrata è che tutti i sacerdoti sono contemporaneamente officianti della medesima Messa-rito.
Tuttavia, si suole distinguere (anche nella documentazione ecclesiastica) fra “celebrante principale”, colui che pronuncia ad alta voce la maggior parte delle parole di una celebrazione, e “altro/i celebrante/i”, il quale/i quali proferisce/proferiscono parola in maniera forte solo in taluni frangenti.

In linea comune, la S. Messa concelebrata ha luogo qualora il “celebrante principale” sia un vescovo oppure un piú alto prelato (es. cardinale); ciò nonostante nulla esclude il suo ricorso a circostanze in cui concorrono, ad esempio, semplicemente due o piú parroci, con uno di essi che assume il citato ruolo.

Allo stato odierno la S. Messa concelebrata non ha un numero massimo predeterminato di concelebranti poiché i documenti ecclesiastici nulla statuiscono a riguardo. Dunque essi possono ascendere a due o tre unità oppure raggiungere addirittura le dieci o venti.

Due sono le condizioni che debbono verificarsi affinché si possa parlare di S. Messa concelebrata.
Per un verso, la pronuncia delle formule della “consacrazione eucaristica” ‒ quelle che vengono recitate nella momento della Transustanziazione, cioè della “trasformazione” del pane (ostia) e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo ‒ da parte di tutti i celebranti (col solo “celebrante principale” che però le proferisce ad alta voce), i quali dovrebbero altresí ritrovarsi a ridosso dell'altare della celebrazione.
Per l’altro verso, la circostanza in cui tutti i sacerdoti si comunichino sull'altare (o nei suoi piú immediati pressi).

Solo al compiersi delle due suddette condizioni è possibile riferirsi alla concelebrazione della S. Messa nel senso inteso nel corrente “capitolo”; cioè nel senso di “concelebrazione sacramentale”.


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NOTA A MARGINE

Per informazioni dotate di maggiore specificità sulla S. Messa concelebrata, s’invita a visionare il “Messale Romano”, ed. 2020, pagine XXXVI-XXIX, punti dal 199 al 251 (https://liturgico.chiesacattolica.it/me ... -italiana/).
Ultima modifica di Raffaele2012 il sabato 19 ottobre 2024, 23:37, modificato 2 volte in totale.


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