I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
Moderatori: Gj Power, salvatore
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
LA CLASSIFICA DELLE 10 “IMPOSTAZIONI GRAFICHE” PIÚ INCOMPRENSIBILI PER QUALSIASI SUPPORTO CARTACEO CHE CONTIENE UN PROGRAMMA DI FESTA PATRONALE DEL SUD ITALIA
Salve a tutti. Il sottoscritto ha avviato una discussione con lo scopo di evidenziare una serie di criticità comunicative che oggigiorno sono, purtroppo, assai frequentemente ravvisabili all’interno dei supporti cartacei (opuscoli, pieghevoli, volantini e manifesti) che illustrano i programmi, religiosi e civili, delle Feste Patronali del Sud Italia.
Per l’esattezza, è stato previsto che questa discussione abbracci tre topic.
Nel primo topic (viewtopic.php?f=6&t=7681), dopo una premessa a titolo generalissimo ‒ incentrata su alcune dinamiche alla base della difficile situazione in cui versa grandissima parte della comunicazione dei programmi festaiola effettuata per mezzo dei supporti cartacei ‒ è stata condivisa una “Classifica dei dodici Errori Grammaticali piú evidenti” che concernono la stesura testuale dei programmi.
Nel secondo topic (viewtopic.php?f=6&t=7682), invece, è stata pubblicata una “Classifica delle diciotto Formulazioni Testuali piú malriuscite” per un programma cartaceo.
Nel presente terzo topic, infine, viene offerta alla lettura di chicchessia una “Classifica delle dieci Impostazioni Grafiche piú incomprensibili”.
L’evidenziazione delle prossime dieci fattispecie negative porterà, in particolare, a ragionare sulle alcune modalità di agire del tipografo, soggetto incaricato dal Comitato Festa di turno di completare la realizzazione di un supporto cartaceo.
Ci si soffermerà, fra l’altro, sull’utilizzo di un numero eccessivo di “tipi” di carattere, sull’ingrandimento inopportuno di certi caratteri testuali anziché di altri, sulla disposizione graficamente bizzarra delle date di una kermesse, sull’utilizzo infelice di talune immagini e fotografie (incluse quelli mostranti dei minorenni), sul ricorso a stemmi, simboli e marchi sbagliati o perfino anticattolici, sul maltrattamento visivo a cui sono sottoposte le raffigurazioni cartacee dei santi festeggiati.
In conclusione, si segnala quanto segue:
Esigenze di trasparenza e di correttezza nei riguardi di chi legge spingono ora il sottoscritto ad anticipare, seppur fugacemente, le “fattispecie negative” associate a ciascuna posizione in classifica, coi nomi delle località meridionali e delle rispettive ricorrenze festaiole da cui sono stati tratti gli “esempi negativi”.
Posizione n. 10: L’IMPRUDENTE IMPIEGO DI TROPPI “TIPI” DI CARATTERI TESTUALI
Colli a Volturno (IS), festa di sant’Antonio di Padova, 2013
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, 2014
Posizione n. 9: LA BIZZARRA DISTRIBUZIONE GRAFICA DELLE DATE CHE COMPONGONO IL CALENDARIO DEGLI EVENTI
Torremaggiore (FG), festa di Maria ss. del Rosario, 2010
Pescara, località Colli, festa della Madonna dei Sette Dolori, 2005
Posizione n. 8: LO SCIAGURATO RISALTO VISIVO DEGLI EVENTI CIVILI “SECONDARI”, NONCHÉ DELLE “SCENOGRAFIE” E DELLE “INSTALLAZIONI” VARIE, E IL PROBABILE DANNO CHE CONSEGUE SULLA PERCEZIONE COLLETTIVA DELLA CENTRALITÀ ARTISTICA E ARTIGIANALE DEI CONCERTI BANDISTICI E DEI FUOCHI PIROTECNICI
Viggiano (PZ), festa della Madonna del Sacro Monte di Viggiano, 2017
Valenzano (BA), festa di san Rocco, 2011
Santi Cosma e Damiano (LT), festa dei ss. Cosma e Damiano, 2013
Diso (LE), festa dei ss. Filippo e Giacomo, 2007
Posizione n. 7: L’INSENSATO “PRIMATO VISIVO” DEL C.D. PROGRAMMA CIVILE SUL C.D. PROGRAMMA RELIGIOSO
San Nicandro Garganico (FG), festa dei santi Patroni, 2013
Vallelunga Pratameno (CL), festa di santa Maria di Loreto, 2010
San Cassiano di Lecce (LE), festa di san Rocco da Montpellier, 2010
Posizione n. 6: L’INCONTROLLATA INQUIETANTE SOSTITUZIONE DELLE PAROLE DEGLI ANNUNCI CON IMMAGINI, STEMMI, SIMBOLI E MARCHI
Cittanova (RC), festa di san Girolamo, 2022
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, 2016
Gioia del Colle (BA), festa di san Filippo Neri, 2023
Lucera (FG), festa di santa Maria, 2010
Posizione n. 5: L’ASSURDA ESALTAZIONE VISIVA DEGLI ASPETTI PROFANI A DISCAPITO DELLE RIPRODUZIONI SU CARTA DELLE IMMAGINI DEI SANTI FESTEGGIATI
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, 2009
Sant’Agata di Militello (ME), festa della Madonna Immacolata del Telegrafo, 2022
Giugliano in Campania (NA), festa di s. Giuliano m.re, 2022
Colli a Volturno (IS), festa di s. Antonio abate, 2019
Alcamo (TP), festa di Maria ss. dei Miracoli, 2017
Fornelli (IS), festa dei ss. Pietro m.re e Domenico abate, 2019
Posizione n. 4: L’UTILIZZO DI IMMAGINI, STEMMI, SIMBOLI E MARCHI CHE SONO SBAGLIATI OPPURE FUORVIANTI
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, 2015
Otranto (LE), festa dei santi Martiri, 2013
San Martino, frazione di Taurianova (RC), festa di s. Martino vescovo, 2012
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, 2012
Posizione n. 3: L’UTILIZZO DI IMMAGINI, STEMMI, SIMBOLI E MARCHI CHE SONO ESTRANEI AL CATTOLICESIMO O CHE SONO ADDIRITTURA ANTICATTOLICI
San Vito Lo Capo (TP), festa di san Vito, 2022
Caltanissetta, festa di Gesú Nazareno, 2023
Baiano (AV), festa di santo Stefano protomartire, 2022
Posizione n. 2: RIPRODUZIONE SU CARTA DI IMMAGINI SACRE OPPURE FUMETTI?
Quarto (NA), festa di santa Maria Libera Nos a Scandalis, 2019
Nola (NA), festa di san Felice vescovo e martire, 2022
Posizione n. 1: LA DEPRECABILE PUBBLICAZIONE DI FOTOGRAFIE CHE RITRAGGONO DEI “MINORENNI PROTAGONISTI ASSOLUTI DI UN PRECISO MOMENTO FESTAIOLO”
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, 2009
Palazzolo Acreide (SR), festa di s. Michele arcangelo, 2008.
L’autore della corrente trattazione augura nuovamente a tutti una buona, serena e gioiosa lettura, scusandosi altresí anticipatamente per quegli eventuali errori grammaticali che, malgrado i controlli effettuati di volta in volta, saranno individuati all’interno dei vari messaggi.
Salve a tutti. Il sottoscritto ha avviato una discussione con lo scopo di evidenziare una serie di criticità comunicative che oggigiorno sono, purtroppo, assai frequentemente ravvisabili all’interno dei supporti cartacei (opuscoli, pieghevoli, volantini e manifesti) che illustrano i programmi, religiosi e civili, delle Feste Patronali del Sud Italia.
Per l’esattezza, è stato previsto che questa discussione abbracci tre topic.
Nel primo topic (viewtopic.php?f=6&t=7681), dopo una premessa a titolo generalissimo ‒ incentrata su alcune dinamiche alla base della difficile situazione in cui versa grandissima parte della comunicazione dei programmi festaiola effettuata per mezzo dei supporti cartacei ‒ è stata condivisa una “Classifica dei dodici Errori Grammaticali piú evidenti” che concernono la stesura testuale dei programmi.
Nel secondo topic (viewtopic.php?f=6&t=7682), invece, è stata pubblicata una “Classifica delle diciotto Formulazioni Testuali piú malriuscite” per un programma cartaceo.
Nel presente terzo topic, infine, viene offerta alla lettura di chicchessia una “Classifica delle dieci Impostazioni Grafiche piú incomprensibili”.
L’evidenziazione delle prossime dieci fattispecie negative porterà, in particolare, a ragionare sulle alcune modalità di agire del tipografo, soggetto incaricato dal Comitato Festa di turno di completare la realizzazione di un supporto cartaceo.
Ci si soffermerà, fra l’altro, sull’utilizzo di un numero eccessivo di “tipi” di carattere, sull’ingrandimento inopportuno di certi caratteri testuali anziché di altri, sulla disposizione graficamente bizzarra delle date di una kermesse, sull’utilizzo infelice di talune immagini e fotografie (incluse quelli mostranti dei minorenni), sul ricorso a stemmi, simboli e marchi sbagliati o perfino anticattolici, sul maltrattamento visivo a cui sono sottoposte le raffigurazioni cartacee dei santi festeggiati.
In conclusione, si segnala quanto segue:
- i POST hanno numerazione decrescente (dalla posizione n. 10 alla n. 1) non per una clamorosa svista del sottoscritto, ma soltanto per andare di pari passo con la sottostante “classifica”;
- le “fattispecie negative” sono ordinate anzitutto sulla base della loro evidenza (cioè di gravità intuibile);
- piú che sul numero della posizione in classifica, chi legge è esortato a comprendere le motivazioni di volta in volta fornite a proposito di ogni “fattispecie negativa”.
Esigenze di trasparenza e di correttezza nei riguardi di chi legge spingono ora il sottoscritto ad anticipare, seppur fugacemente, le “fattispecie negative” associate a ciascuna posizione in classifica, coi nomi delle località meridionali e delle rispettive ricorrenze festaiole da cui sono stati tratti gli “esempi negativi”.
Posizione n. 10: L’IMPRUDENTE IMPIEGO DI TROPPI “TIPI” DI CARATTERI TESTUALI
Colli a Volturno (IS), festa di sant’Antonio di Padova, 2013
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, 2014
Posizione n. 9: LA BIZZARRA DISTRIBUZIONE GRAFICA DELLE DATE CHE COMPONGONO IL CALENDARIO DEGLI EVENTI
Torremaggiore (FG), festa di Maria ss. del Rosario, 2010
Pescara, località Colli, festa della Madonna dei Sette Dolori, 2005
Posizione n. 8: LO SCIAGURATO RISALTO VISIVO DEGLI EVENTI CIVILI “SECONDARI”, NONCHÉ DELLE “SCENOGRAFIE” E DELLE “INSTALLAZIONI” VARIE, E IL PROBABILE DANNO CHE CONSEGUE SULLA PERCEZIONE COLLETTIVA DELLA CENTRALITÀ ARTISTICA E ARTIGIANALE DEI CONCERTI BANDISTICI E DEI FUOCHI PIROTECNICI
Viggiano (PZ), festa della Madonna del Sacro Monte di Viggiano, 2017
Valenzano (BA), festa di san Rocco, 2011
Santi Cosma e Damiano (LT), festa dei ss. Cosma e Damiano, 2013
Diso (LE), festa dei ss. Filippo e Giacomo, 2007
Posizione n. 7: L’INSENSATO “PRIMATO VISIVO” DEL C.D. PROGRAMMA CIVILE SUL C.D. PROGRAMMA RELIGIOSO
San Nicandro Garganico (FG), festa dei santi Patroni, 2013
Vallelunga Pratameno (CL), festa di santa Maria di Loreto, 2010
San Cassiano di Lecce (LE), festa di san Rocco da Montpellier, 2010
Posizione n. 6: L’INCONTROLLATA INQUIETANTE SOSTITUZIONE DELLE PAROLE DEGLI ANNUNCI CON IMMAGINI, STEMMI, SIMBOLI E MARCHI
Cittanova (RC), festa di san Girolamo, 2022
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, 2016
Gioia del Colle (BA), festa di san Filippo Neri, 2023
Lucera (FG), festa di santa Maria, 2010
Posizione n. 5: L’ASSURDA ESALTAZIONE VISIVA DEGLI ASPETTI PROFANI A DISCAPITO DELLE RIPRODUZIONI SU CARTA DELLE IMMAGINI DEI SANTI FESTEGGIATI
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, 2009
Sant’Agata di Militello (ME), festa della Madonna Immacolata del Telegrafo, 2022
Giugliano in Campania (NA), festa di s. Giuliano m.re, 2022
Colli a Volturno (IS), festa di s. Antonio abate, 2019
Alcamo (TP), festa di Maria ss. dei Miracoli, 2017
Fornelli (IS), festa dei ss. Pietro m.re e Domenico abate, 2019
Posizione n. 4: L’UTILIZZO DI IMMAGINI, STEMMI, SIMBOLI E MARCHI CHE SONO SBAGLIATI OPPURE FUORVIANTI
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, 2015
Otranto (LE), festa dei santi Martiri, 2013
San Martino, frazione di Taurianova (RC), festa di s. Martino vescovo, 2012
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, 2012
Posizione n. 3: L’UTILIZZO DI IMMAGINI, STEMMI, SIMBOLI E MARCHI CHE SONO ESTRANEI AL CATTOLICESIMO O CHE SONO ADDIRITTURA ANTICATTOLICI
San Vito Lo Capo (TP), festa di san Vito, 2022
Caltanissetta, festa di Gesú Nazareno, 2023
Baiano (AV), festa di santo Stefano protomartire, 2022
Posizione n. 2: RIPRODUZIONE SU CARTA DI IMMAGINI SACRE OPPURE FUMETTI?
Quarto (NA), festa di santa Maria Libera Nos a Scandalis, 2019
Nola (NA), festa di san Felice vescovo e martire, 2022
Posizione n. 1: LA DEPRECABILE PUBBLICAZIONE DI FOTOGRAFIE CHE RITRAGGONO DEI “MINORENNI PROTAGONISTI ASSOLUTI DI UN PRECISO MOMENTO FESTAIOLO”
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, 2009
Palazzolo Acreide (SR), festa di s. Michele arcangelo, 2008.
L’autore della corrente trattazione augura nuovamente a tutti una buona, serena e gioiosa lettura, scusandosi altresí anticipatamente per quegli eventuali errori grammaticali che, malgrado i controlli effettuati di volta in volta, saranno individuati all’interno dei vari messaggi.
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 23 gennaio 2024, 23:31, modificato 7 volte in totale.
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 10 ‒ L’IMPRUDENTE IMPIEGO DI TROPPI “TIPI” DI CARATTERI TESTUALI
La posizione numero dieci della Classifica delle 10 Impostazioni Grafiche piú incomprensibili permette di volgere un attento sguardo in direzione di quegli innumerevoli programmi cartacei delle Feste Patronali del Sud Italia che sono contraddistinti dall’imprudente impiego di troppi "tipi" di caratteri testuali.
Prima di entrare nel merito si chiarisce quanto segue.
Nell’ambito informatico e tipografico, il "tipo" (oppure il "font") è inteso come la determinata forma che assume ciascuna lettera presente in un testo.
Ad esempio, il semplicissimo software Word consente di scegliere il "tipo" di carattere da utilizzare puntando il cursore nella sezione Home, all’interno della barra delle applicazioni sita in alto. Fra i tantissimi, i piú noti sono: Times New Roman, Arial, Calibri, Cambria, Verdana.
La posizione numero dieci della Classifica delle 10 Impostazioni Grafiche piú incomprensibili permette di volgere un attento sguardo in direzione di quegli innumerevoli programmi cartacei delle Feste Patronali del Sud Italia che sono contraddistinti dall’imprudente impiego di troppi "tipi" di caratteri testuali.
Prima di entrare nel merito si chiarisce quanto segue.
Nell’ambito informatico e tipografico, il "tipo" (oppure il "font") è inteso come la determinata forma che assume ciascuna lettera presente in un testo.
Ad esempio, il semplicissimo software Word consente di scegliere il "tipo" di carattere da utilizzare puntando il cursore nella sezione Home, all’interno della barra delle applicazioni sita in alto. Fra i tantissimi, i piú noti sono: Times New Roman, Arial, Calibri, Cambria, Verdana.
Ultima modifica di Raffaele2012 il lunedì 15 gennaio 2024, 19:33, modificato 1 volta in totale.
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 10.1
Colli a Volturno (IS), festa di sant’Antonio di Padova, manifesto 2013, 11, 12 e 13 Giugno
Nello specifico, soffermandosi soltanto su quanto annunciato in relazione ai giorni 11, 12 e 13 Giugno, emergono addirittura undici diversi “tipi” di carattere testuale.
Per il solo giorno undici, vi sono un tipo per le parole “piazza Sant’Antonio” (freccetta marrone alla sinistra di chi legge), un altro per l’espressione “Serenata a Sant’Antonio” (freccette rosse ai lati) e uno altro ancora per l’avviso del rinfresco (linea viola).
Unicamente per il dodici, appaiono un tipo per indicare la chiesa del santo (freccia arancione alla sinistra di chi legge) e un altro per le espressioni “Santa Messa” e “Processione Solenne” (linea blu scuro).
Esclusivamente per il tredici, spiccano un tipo per la dicitura “Riffa di Sant’Antonio” (linea rosa scuro), uno per le parole “serata musicale” (linea azzurra) e un altro per i termini “spettacolo pirotecnico” (linea verde scuro).
Infine, si distinguono un tipo di carattere testuale per le tre date (riquadri in verde chiaro), uno per l’annuncio del nome della banda musicale (sottolineature in giallo oro) e un altro ancora per le restanti parole del manifesto che, per ragioni di comodità e di celerità, non sono state evidenziate dal sottoscritto.
- A proposito della fattispecie negativa qui attenzionata, si segnala che essa tende a coinvolgere in primis i manifesti murari, presumibilmente a causa della loro esposizione all’aperto, lí dove, sembra (e talvolta diviene) piú difficile ottenere l’attenzione dei passanti.
Colli a Volturno (IS), festa di sant’Antonio di Padova, manifesto 2013, 11, 12 e 13 Giugno
Nello specifico, soffermandosi soltanto su quanto annunciato in relazione ai giorni 11, 12 e 13 Giugno, emergono addirittura undici diversi “tipi” di carattere testuale.
Per il solo giorno undici, vi sono un tipo per le parole “piazza Sant’Antonio” (freccetta marrone alla sinistra di chi legge), un altro per l’espressione “Serenata a Sant’Antonio” (freccette rosse ai lati) e uno altro ancora per l’avviso del rinfresco (linea viola).
Unicamente per il dodici, appaiono un tipo per indicare la chiesa del santo (freccia arancione alla sinistra di chi legge) e un altro per le espressioni “Santa Messa” e “Processione Solenne” (linea blu scuro).
Esclusivamente per il tredici, spiccano un tipo per la dicitura “Riffa di Sant’Antonio” (linea rosa scuro), uno per le parole “serata musicale” (linea azzurra) e un altro per i termini “spettacolo pirotecnico” (linea verde scuro).
Infine, si distinguono un tipo di carattere testuale per le tre date (riquadri in verde chiaro), uno per l’annuncio del nome della banda musicale (sottolineature in giallo oro) e un altro ancora per le restanti parole del manifesto che, per ragioni di comodità e di celerità, non sono state evidenziate dal sottoscritto.
Ultima modifica di Raffaele2012 il venerdì 19 gennaio 2024, 17:59, modificato 1 volta in totale.
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 10.2
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, opuscolo 2014, frontespizio (fonte: supporto cartaceo nella sola disponibilità del sottoscritto)
Nello specifico, all’interno di una semplice paginetta e all’interno di un pugno di parole, appaiono almeno sei “tipi” di caratteri differenti: quello sottostante l’immagine della Madonna e allo stemma comunale (cerchi in verde scuro); quello ai piedi dello stemma vescovile (riquadro arancione); quello afferente alle parole “Solenni festeggiamenti in onore di” (si vedano le due frecce rosa scuro); quello riguardante diverse lettere della dicitura “Maria ss. della Rotonda” (linee blu scuro); quello concernente l’espressione “Comprotettrice di Parete” (si vedano le due frecce rosso bordò); quello al di sotto dello stemma del Consiglio Regionale della Campania (riquadro rosso).
- Va tuttavia riferito come l’imprudente impiego di troppi “tipi” i caratteri testuali caratterizzi anche quei supporti cartacei destinati ad una piú agevole sul divano di casa come gli opuscoli e i pieghevoli.
Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, opuscolo 2014, frontespizio (fonte: supporto cartaceo nella sola disponibilità del sottoscritto)
Nello specifico, all’interno di una semplice paginetta e all’interno di un pugno di parole, appaiono almeno sei “tipi” di caratteri differenti: quello sottostante l’immagine della Madonna e allo stemma comunale (cerchi in verde scuro); quello ai piedi dello stemma vescovile (riquadro arancione); quello afferente alle parole “Solenni festeggiamenti in onore di” (si vedano le due frecce rosa scuro); quello riguardante diverse lettere della dicitura “Maria ss. della Rotonda” (linee blu scuro); quello concernente l’espressione “Comprotettrice di Parete” (si vedano le due frecce rosso bordò); quello al di sotto dello stemma del Consiglio Regionale della Campania (riquadro rosso).
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 10.3
L’impiego di un numero eccessivo di “tipi” di carattere testuale all’interno di un supporto cartaceo festaiolo costituisce qualcosa di assolutamente inopportuno.
Da un lato, un programma tende ad apparire come una sorta di guazzabuglio visivo, capace di rendere addirittura ardua la lettura (e quindi la comprensione) da parte della gente.
Dall’altro lato, nulla esclude che la stessa ricorrenza patronale venga percepita come un mero folclore da pollaio, priva di qualsiasi forma insita di solennità.
L’auspicio, allora, è che i Comitati e i tipografi acquisiscano la consapevolezza di circoscrivere la quantità di “tipi” di carattere da impiegare (ad esempio, due, al massimo, tre).
L’impiego di un numero eccessivo di “tipi” di carattere testuale all’interno di un supporto cartaceo festaiolo costituisce qualcosa di assolutamente inopportuno.
Da un lato, un programma tende ad apparire come una sorta di guazzabuglio visivo, capace di rendere addirittura ardua la lettura (e quindi la comprensione) da parte della gente.
Dall’altro lato, nulla esclude che la stessa ricorrenza patronale venga percepita come un mero folclore da pollaio, priva di qualsiasi forma insita di solennità.
L’auspicio, allora, è che i Comitati e i tipografi acquisiscano la consapevolezza di circoscrivere la quantità di “tipi” di carattere da impiegare (ad esempio, due, al massimo, tre).
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 9 ‒ LA BIZZARRA DISTRIBUZIONE GRAFICA DELLE DATE CHE COMPONGONO IL CALENDARIO DEGLI EVENTI
La posizione numero nove della Classifica delle 10 Impostazioni Grafiche piú incomprensibili consente di volgere un attento sguardo su quegli innumerevoli programmi cartacei delle Feste Patronali del Sud Italia che sono caratterizzati da una raccapricciante distribuzione grafica delle date.
Trattasi di un infelice accorgimento visivo adottato in modo autonomo da un tipografo allo scopo di “rendere originale” un supporto cartaceo, generalmente un manifesto. Tuttavia nulla esclude a priori una richiesta in tal senso proveniente dal Comitato di turno.
La posizione numero nove della Classifica delle 10 Impostazioni Grafiche piú incomprensibili consente di volgere un attento sguardo su quegli innumerevoli programmi cartacei delle Feste Patronali del Sud Italia che sono caratterizzati da una raccapricciante distribuzione grafica delle date.
Trattasi di un infelice accorgimento visivo adottato in modo autonomo da un tipografo allo scopo di “rendere originale” un supporto cartaceo, generalmente un manifesto. Tuttavia nulla esclude a priori una richiesta in tal senso proveniente dal Comitato di turno.
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 9.1
Si condivide un primo negativo esempio.
Torremaggiore (FG), festa di Maria ss. del Rosario, manifesto 2010
Considerando il caso specifico, ancora oggi viene da chiedersi se il tipografo locale (o chi per esso) abbia avuto l’innocua intenzione di annunciare i vari momenti di una ricorrenza patronale oppure l’ardire di avvisare dell’imminente avvio del gioco dell’oca.
In breve, s’osserva che la collocazione a spirale delle date potrebbe aver generato della confusione: nulla esclude, infatti, che una qualsiasi persona ‒ procedendo semplicemente e incautamente da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso ‒ abbia preso cognizione dapprima degli appuntamenti del 25 Ottobre e poi, soltanto dopo, di quelli del 7 Ottobre.
La riproposizione dell’esempio negativo mediante l’uso di frecce blu meglio fa comprendere il senso di quanto appena paventato.
Si condivide un primo negativo esempio.
Torremaggiore (FG), festa di Maria ss. del Rosario, manifesto 2010
Considerando il caso specifico, ancora oggi viene da chiedersi se il tipografo locale (o chi per esso) abbia avuto l’innocua intenzione di annunciare i vari momenti di una ricorrenza patronale oppure l’ardire di avvisare dell’imminente avvio del gioco dell’oca.
In breve, s’osserva che la collocazione a spirale delle date potrebbe aver generato della confusione: nulla esclude, infatti, che una qualsiasi persona ‒ procedendo semplicemente e incautamente da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso ‒ abbia preso cognizione dapprima degli appuntamenti del 25 Ottobre e poi, soltanto dopo, di quelli del 7 Ottobre.
La riproposizione dell’esempio negativo mediante l’uso di frecce blu meglio fa comprendere il senso di quanto appena paventato.
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 9.2
Si condivide un secondo esempio negativo.
Pescara, località Colli, festa della Madonna dei Sette Dolori, manifesto 2005
È ferma opinione dell’autore della trattazione in corso che il riportato manifesto sia stato caratterizzato da una distribuzione assolutamente inadeguata delle date della ricorrenza mariana comprese fra il 3 e il 7 Giugno. Difatti i giorni dispari sono stati collocati all’interno di una colonna diversa da quelli pari, eccetto il 7 Giugno, accodato al giorno 6.
In sintesi, niente impedisce di ipotizzare che qualsiasi persona abbia, all’epoca, provato una grande difficoltà nel leggere il supporto cartaceo: assai forte, infatti, può essere stato il pericolo ‒ procedendo semplicemente e incautamente da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso ‒ di prender nota dapprima degli appuntamenti previsti per il 3 e il 5 giugno e poi dei momenti programmati per il 4, 6 e 7 giugno.
La riproposizione dell’ulteriore esempio negativo mediante l’uso di frecce rosse meglio fa comprendere la portata del rischio appena supposto.
Si condivide un secondo esempio negativo.
Pescara, località Colli, festa della Madonna dei Sette Dolori, manifesto 2005
È ferma opinione dell’autore della trattazione in corso che il riportato manifesto sia stato caratterizzato da una distribuzione assolutamente inadeguata delle date della ricorrenza mariana comprese fra il 3 e il 7 Giugno. Difatti i giorni dispari sono stati collocati all’interno di una colonna diversa da quelli pari, eccetto il 7 Giugno, accodato al giorno 6.
In sintesi, niente impedisce di ipotizzare che qualsiasi persona abbia, all’epoca, provato una grande difficoltà nel leggere il supporto cartaceo: assai forte, infatti, può essere stato il pericolo ‒ procedendo semplicemente e incautamente da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso ‒ di prender nota dapprima degli appuntamenti previsti per il 3 e il 5 giugno e poi dei momenti programmati per il 4, 6 e 7 giugno.
La riproposizione dell’ulteriore esempio negativo mediante l’uso di frecce rosse meglio fa comprendere la portata del rischio appena supposto.
Ultima modifica di Raffaele2012 il lunedì 15 gennaio 2024, 20:38, modificato 1 volta in totale.
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 9.3
Qualsiasi supporto cartaceo (manifesto, opuscolo, pieghevole e volantino) che presenta l’intero programma di una Festa Patronale Meridionale non può tramutarsi in una sorta di rompicapo visivo. Deve sempre rappresentare, al contrario, uno strumento di comunicazione rivolta a chicchessia, a prescindere dal livello di conoscenze raggiunto da costui, nonché dalle sue condizioni sociali ed economiche.
Ciò significa, in particolare, che, all’interno della sezione del calendario degli eventi, la distribuzione grafica delle date di una ricorrenza religiosa e civile deve procedere in modo ordinato, onde consentire una veloce visione e una piú proficua cognizione degli appuntamenti previsti.
Ad esempio, qualora sia utilizzato un manifesto o un volantino, occorre che le giornate siano collocate innanzitutto dall’alto verso il basso e, nel caso di un’ulteriore ripartizione per colonne, da sinistra verso destra.
Al contrario, nella circostanza in cui venga impiegato un opuscolo o un pieghevole, bisogna che le date siano innanzitutto ubicate a partire dalle pagine iniziali fino a quelle finali.
Ancora una volta, insomma, occorre ribadire l’assoluta necessità che ciascun tipografo e ogni Comitato Festa si mettano sempre nei panni di chi legge, anteponendo la chiarezza dell’annuncio dei vari appuntamenti alla mera bellezza grafica di un supporto cartaceo, visto il sommo rischio che quest’ultima da “fattore in piú” tramuti in “fattore in meno”.
Qualsiasi supporto cartaceo (manifesto, opuscolo, pieghevole e volantino) che presenta l’intero programma di una Festa Patronale Meridionale non può tramutarsi in una sorta di rompicapo visivo. Deve sempre rappresentare, al contrario, uno strumento di comunicazione rivolta a chicchessia, a prescindere dal livello di conoscenze raggiunto da costui, nonché dalle sue condizioni sociali ed economiche.
Ciò significa, in particolare, che, all’interno della sezione del calendario degli eventi, la distribuzione grafica delle date di una ricorrenza religiosa e civile deve procedere in modo ordinato, onde consentire una veloce visione e una piú proficua cognizione degli appuntamenti previsti.
Ad esempio, qualora sia utilizzato un manifesto o un volantino, occorre che le giornate siano collocate innanzitutto dall’alto verso il basso e, nel caso di un’ulteriore ripartizione per colonne, da sinistra verso destra.
Al contrario, nella circostanza in cui venga impiegato un opuscolo o un pieghevole, bisogna che le date siano innanzitutto ubicate a partire dalle pagine iniziali fino a quelle finali.
Ancora una volta, insomma, occorre ribadire l’assoluta necessità che ciascun tipografo e ogni Comitato Festa si mettano sempre nei panni di chi legge, anteponendo la chiarezza dell’annuncio dei vari appuntamenti alla mera bellezza grafica di un supporto cartaceo, visto il sommo rischio che quest’ultima da “fattore in piú” tramuti in “fattore in meno”.
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 8 ‒ LO SCIAGURATO RISALTO VISIVO DEGLI EVENTI CIVILI “SECONDARI”, NONCHÉ DELLE “SCENOGRAFIE” E DELLE “INSTALLAZIONI” VARIE, e il probabile danno che consegue sulla percezione collettiva della centralità artistica e artigianale dei Concerti Bandistici e dei Fuochi Pirotecnici
La posizione numero otto della Classifica delle 10 Impostazioni Grafiche piú incomprensibili permette di soffermarsi quegli innumerevoli programmi cartacei delle Feste Patronali del Sud Italia che sono contraddistinti da uno sciagurato risalto visivo ‒ operato dal tipografo in modo autonomo oppure su richiesta del Comitato Festa ‒ degli eventi civili “secondari”, nonché delle “scenografie” e delle “installazioni” varie, il quale tende a danneggiare la percezione collettiva della centralità artistica e artigianale dei Concerti Bandistici e dei Fuochi Pirotecnici.
Prima di entrare nel merito della posizione di classifica, si ritiene opportuno effettuare un doppio chiarimento. Il primo attiene alla dicotomia fra eventi civili “specifici” ed eventi civili “secondari”.
Nell’ambito del c.d. programma civile delle ricorrenze patronali meridionali, storia e buon senso aiutano a distinguere due grandi categorie di appuntamenti: quelli “specifici” e quelli “secondari”.
Gli eventi “specifici” sono riconducibili alle esibizioni, itineranti e sul palco, dei Concerti Bandistici (da intendersi quali orchestre di fiati e percussioni), nonché agli spari di Fuochi Pirotecnici, tanto aerei (soprattutto se corredati di ‘bombe da tiro’, ‘fermate’ cilindriche e ‘spacchi e botta nel caso di performance serali) quanto a terra (fra cui, le accensioni di bengala, di moschettarie e di mascoli, e le simulazioni di incendi di castelli, campanili e torri).
Gli eventi “secondari” rappresentano, in quest’ottica, tutto il resto. Dai cantanti ai cabarettisti, dalle competizioni sportive alle degustazioni enogastronomiche, dalle passerelle di moda ai cortei storici. Trattasi, per l’esattezza, di appuntamenti “non indispensabili”, la cui presenza mai aggiunge qualcosa alla peculiarità delle kermesse festaiole del Sud Italia in cui sono ostentatamente e financo forzatamente inserite.
A questo punto, si desidera fornire qualche delucidazione anche in merito alle “scenografie” e alle “installazioni” varie.
Ai fini della trattazione in corso, per “scenografie” e “installazioni” s’intende tutto ciò che non costituisce un “evento” (“specifico” o “secondario) festaiolo in senso stretto a causa dell’impossibilità di ricondurre ad esso uno schema di “inizio, svolgimento e conclusione” (e quindi di individuare al suo interno una percezione di “logica evoluzione” da un “punto di partenza” a un “punto finale”) entro un arco circoscritto di tempo.
È possibile catalogare fra “scenografie” e “installazioni”: la paratura, l’addobbo floreale, il supporto sonoro, il gruppo elettrogeno, le luminarie, nonché le proiezioni di immagini statiche o dinamiche e il parco giostre.
In particolare, s’osserva che le suddette scenografie e installazioni acquisiscono un ‘senso’ proprio solo vi è la contemporanea presenza di “veri eventi”.
Ad esempio, la paratura, l’apporto floreale, il supporto audio e perfino il gruppo elettrogeno (laddove sia ancora richiesto) non avrebbero alcuna rilevanza all’interno di una kermesse patronale se non vi fossero in programma delle celebrazioni liturgiche (generalmente svolte in una chiesa) oppure dei servizi sul palco dei Concerti Bandistici o delle esibizioni canore.
La posizione numero otto della Classifica delle 10 Impostazioni Grafiche piú incomprensibili permette di soffermarsi quegli innumerevoli programmi cartacei delle Feste Patronali del Sud Italia che sono contraddistinti da uno sciagurato risalto visivo ‒ operato dal tipografo in modo autonomo oppure su richiesta del Comitato Festa ‒ degli eventi civili “secondari”, nonché delle “scenografie” e delle “installazioni” varie, il quale tende a danneggiare la percezione collettiva della centralità artistica e artigianale dei Concerti Bandistici e dei Fuochi Pirotecnici.
Prima di entrare nel merito della posizione di classifica, si ritiene opportuno effettuare un doppio chiarimento. Il primo attiene alla dicotomia fra eventi civili “specifici” ed eventi civili “secondari”.
Nell’ambito del c.d. programma civile delle ricorrenze patronali meridionali, storia e buon senso aiutano a distinguere due grandi categorie di appuntamenti: quelli “specifici” e quelli “secondari”.
Gli eventi “specifici” sono riconducibili alle esibizioni, itineranti e sul palco, dei Concerti Bandistici (da intendersi quali orchestre di fiati e percussioni), nonché agli spari di Fuochi Pirotecnici, tanto aerei (soprattutto se corredati di ‘bombe da tiro’, ‘fermate’ cilindriche e ‘spacchi e botta nel caso di performance serali) quanto a terra (fra cui, le accensioni di bengala, di moschettarie e di mascoli, e le simulazioni di incendi di castelli, campanili e torri).
Gli eventi “secondari” rappresentano, in quest’ottica, tutto il resto. Dai cantanti ai cabarettisti, dalle competizioni sportive alle degustazioni enogastronomiche, dalle passerelle di moda ai cortei storici. Trattasi, per l’esattezza, di appuntamenti “non indispensabili”, la cui presenza mai aggiunge qualcosa alla peculiarità delle kermesse festaiole del Sud Italia in cui sono ostentatamente e financo forzatamente inserite.
A questo punto, si desidera fornire qualche delucidazione anche in merito alle “scenografie” e alle “installazioni” varie.
Ai fini della trattazione in corso, per “scenografie” e “installazioni” s’intende tutto ciò che non costituisce un “evento” (“specifico” o “secondario) festaiolo in senso stretto a causa dell’impossibilità di ricondurre ad esso uno schema di “inizio, svolgimento e conclusione” (e quindi di individuare al suo interno una percezione di “logica evoluzione” da un “punto di partenza” a un “punto finale”) entro un arco circoscritto di tempo.
È possibile catalogare fra “scenografie” e “installazioni”: la paratura, l’addobbo floreale, il supporto sonoro, il gruppo elettrogeno, le luminarie, nonché le proiezioni di immagini statiche o dinamiche e il parco giostre.
In particolare, s’osserva che le suddette scenografie e installazioni acquisiscono un ‘senso’ proprio solo vi è la contemporanea presenza di “veri eventi”.
Ad esempio, la paratura, l’apporto floreale, il supporto audio e perfino il gruppo elettrogeno (laddove sia ancora richiesto) non avrebbero alcuna rilevanza all’interno di una kermesse patronale se non vi fossero in programma delle celebrazioni liturgiche (generalmente svolte in una chiesa) oppure dei servizi sul palco dei Concerti Bandistici o delle esibizioni canore.
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 8.1
Viggiano (PZ), festa della Madonna del Sacro Monte di Viggiano, pieghevole 2017, “programma civile”
Valenzano (BA), festa di san Rocco, manifesto 2011
Nel caso del c.d. programma civile di Viggiano 2017, si nota che l’annuncio delle esibizioni canore del 4 e del 5 Settembre (frecce rosse) è stato effettuato attraverso l’impiego di caratteri testuali anche molto grandi.
Al contrario gli avvisi relativi alla formazione bandistica di Lecce (frecce blu) e ai fuochini Di Candia (freccia verde) sono stati effettuati mediante dei caratteri testuali relativamente piú piccoli.
In riferimento a Valenzano 2011, invece, si nota che la denominazione della ditta degli addobbi elettrici (Paulicelli) non solo è stato scritta attraverso dei caratteri testuali assai grandi, ma che essa risulta incardinata in una posizione esattamente centrale del manifesto, come se il tipografo avesse voluto rendere l’idea di un buco nero in grado di attrarre ogni aspetto della programmazione ludica (si vedano le frecce e i cerchi in verde).
Paragonati al nome dell’impresa di luminarie, nel dettaglio, emerge che gli appellativi dei concerti bandistici di Conversano e di Lecce (cerchietti blu) e quelli dei tre pirotecnici del 17 Agosto (cerchietti viola) appaiono contrassegnati da caratteri testuali decisamente piccoli e ubicati in posizioni assai marginali, fin quasi ancillari.
- In primis, è possibile notare l’assai discutibile usanza di ingigantire (soltanto) i caratteri testuali che afferiscono agli eventi ludici “secondari”, alle “scenografie” e alle “installazioni”.
Viggiano (PZ), festa della Madonna del Sacro Monte di Viggiano, pieghevole 2017, “programma civile”
Valenzano (BA), festa di san Rocco, manifesto 2011
Nel caso del c.d. programma civile di Viggiano 2017, si nota che l’annuncio delle esibizioni canore del 4 e del 5 Settembre (frecce rosse) è stato effettuato attraverso l’impiego di caratteri testuali anche molto grandi.
Al contrario gli avvisi relativi alla formazione bandistica di Lecce (frecce blu) e ai fuochini Di Candia (freccia verde) sono stati effettuati mediante dei caratteri testuali relativamente piú piccoli.
In riferimento a Valenzano 2011, invece, si nota che la denominazione della ditta degli addobbi elettrici (Paulicelli) non solo è stato scritta attraverso dei caratteri testuali assai grandi, ma che essa risulta incardinata in una posizione esattamente centrale del manifesto, come se il tipografo avesse voluto rendere l’idea di un buco nero in grado di attrarre ogni aspetto della programmazione ludica (si vedano le frecce e i cerchi in verde).
Paragonati al nome dell’impresa di luminarie, nel dettaglio, emerge che gli appellativi dei concerti bandistici di Conversano e di Lecce (cerchietti blu) e quelli dei tre pirotecnici del 17 Agosto (cerchietti viola) appaiono contrassegnati da caratteri testuali decisamente piccoli e ubicati in posizioni assai marginali, fin quasi ancillari.
Ultima modifica di Raffaele2012 il venerdì 19 gennaio 2024, 18:02, modificato 2 volte in totale.
- Raffaele2012
- Pirovago Senior
- Messaggi: 3270
- Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le impostazioni grafiche piú incomprensibili
POST 8.2
Santi Cosma e Damiano (LT), festa dei ss. Cosma e Damiano, manifesto 2013, 26 e 27 Settembre
Diso (LE), festa dei ss. Filippo e Giacomo, manifesto 2007 (la pagina web originaria non risulta piú raggiungibile; il sottostante file immagine è nella sola disponibilità del sottoscritto)
Nel caso di Santi Cosma e Damiano 2013, l’annuncio è stato contraddistinto sia da caratteri testuali ingigantiti sia, purtroppo, dall’immagine fotografica di due componenti del gruppo canoro: la cantante nettamente primo piano, il chitarrista piú indietro.
Nel caso di Diso 2007, si nota, invece, come la presentazione della ditta di lumi sia stata caratterizzata, in special modo, da una maxi riproduzione della parte apicale di un suo prospetto frontale, in grado addirittura di occupare tutta la colonna sinistra del c.d. programma civile.
- In secundis, spicca l’assai inopportuna usanza di descrivere l’evento “secondario”, le “scenografie” e le “installazioni” anche attraverso l’impiego di immagini fotografiche, piú o meno grandi e piú o meno sgargianti.
Santi Cosma e Damiano (LT), festa dei ss. Cosma e Damiano, manifesto 2013, 26 e 27 Settembre
Diso (LE), festa dei ss. Filippo e Giacomo, manifesto 2007 (la pagina web originaria non risulta piú raggiungibile; il sottostante file immagine è nella sola disponibilità del sottoscritto)
Nel caso di Santi Cosma e Damiano 2013, l’annuncio è stato contraddistinto sia da caratteri testuali ingigantiti sia, purtroppo, dall’immagine fotografica di due componenti del gruppo canoro: la cantante nettamente primo piano, il chitarrista piú indietro.
Nel caso di Diso 2007, si nota, invece, come la presentazione della ditta di lumi sia stata caratterizzata, in special modo, da una maxi riproduzione della parte apicale di un suo prospetto frontale, in grado addirittura di occupare tutta la colonna sinistra del c.d. programma civile.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 24 gennaio 2024, 20:29, modificato 5 volte in totale.