I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le formulazioni testuali piú malriuscite

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POST 13.4 ‒ Conclusioni

In linea generale, si sostiene che l’enfasi impiegata per la presentazione di una “Novità” e il ricorso a dei veri e propri slogan (o parole d’ordine) trasformano la comunicazione cartacea festaiola in un disgustoso tentativo di imbonimento, il quale appare del tutto ingiustificabile se si considera che il contesto di riferimento rimane pur sempre quello di una ricorrenza patronale del Sud Italia.

Il lirismo di cui possono essere impregnati gli annunci risulta, a sua volta, perennemente in contrasto con la necessità di redigere un programma che sia conciso, al fine di garantirne una rapida lettura. Non va poi trascurato il pericolo di non trasmettere mai alcuna reale informazione poiché lo scrivente (o chi per esso) può facilmente perdersi nel mare delle sensazioni, emozioni e opinioni personali.

In buona sostanza, a prescindere dalla volontà dei committenti di solennizzare ulteriormente il periodo delle celebrazioni, permane il bisogno di effettuare le relative comunicazioni attraverso un registro linguistico consono.

In chiusura, segue un tentativo di riproposizione degli “esempi negativi” sopra condivisi, i quali ora riappaiono in una versione “migliorata”.

Palo del Colle (BA) 2010
<< Ore 23.30, contrada Petrara-Langilana: sparo di fuochi pirotecnici eseguito dal sig. Bartolomeo Bruscella di Modugno (BA). >>.

Aci Sant’Antonio (CT) 2018
<< Ore 09.00: ingresso e giro per le vie cittadine del corpo bandistico. >>.

Formicola (CE) 2007
<< Ore 08.00: «diana» eseguita dal sig. (???) di (???). >>.


Lecce, 2018, manifesti del programma religioso e del programma civile (sono da notare le linee orizzontali blu e verdi poste sopra lo slogan, a mo’ di cancellazione del medesimo)
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Cabbia fraz. di Montereale (PE), 2023 (sono da notare il segno “X” e la linea orizzontale, entrambi di colore rosso, posizionati sopra lo slogan, sempre a mo’ di cancellazione dello stesso)

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Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 16 gennaio 2024, 22:24, modificato 4 volte in totale.

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POST 12 ‒ UN’ULTERIORE EVOLUZIONE “PATOLOGICA” DELLE ENFASI: I “TITOLI DI FANTASIA”

La posizione numero dodici della Classifica delle 18 Formulazioni Testuali piú malriuscite consente di prendere atto della presenza di un’altra “evoluzione patologica” dell’enfasi testuale per i programmi cartacei festaioli del Sud Italia: i “Titoli di Fantasia”.

Trattasi di una fattispecie negativa che è andata sempre piú consolidandosi negli ultimi due decenni e che è riscontrabile sia per l’annuncio di un evento in senso stretto (ad esempio, una gara di fuochi pirotecnici) sia per gli avvisi afferenti alle scenografie e alle installazioni (ad esempio, un fantomatico “festival” delle luminarie).

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POST 12.1 ‒ Semplici “titoli di fantasia” per questo o quell’aspetto profano
  • In primis, si segnala che “intitolazioni di fantasia” appaiono diffuse fra le presentazioni di tutto ciò che è profano (dalla Pirotecnica Aerea ai Concerti Bandistici, dalle esibizioni canore alle performance di danza fino a giungere agli addobbi elettrici).

    Altrettanto tipica è l’usanza di affiancare il numero progressivo di edizione (1o, 2o… I, II… Primo, Secondo…) o l’anno (2012, 2013...) al medesimo titolo.
Segue, al riguardo, un gruppo di esempi negativi.


Bellona (CE), festa di Maria ss. di Gerusalemme, pieghevole 2011, Giovedí 28 Aprile (si precisa che il file immagine relativo all’intera programmazione non è piú visibile, malgrado la collegata pagina web sia ancora esistente: http://www.festadibellona.it/indexa.php ... ma&lang=it)

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Militello in Val di Catania (CT), festa di Maria ss. della Stella, pieghevole 2008, Giovedí 11 Settembre

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Vasto (CH), festa di s. Michele Arcangelo, manifesto 2010, 30 Settembre

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Gaeta (LT), festa della SS. Odigitria, pieghevole 2013, Sabato 17 Agosto

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Alcamo (TP), festa di Maria ss. dei Miracoli, opuscolo 2013, Domenica 23 Giugno

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Cefalú (PA), festa del ss. Salvatore, manifesto 2012, Sabato 4 Agosto

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Diso (LE), festa dei ss. Filippo e Giacomo, manifesto 2012, “programma civile” (file del programma cartaceo oramai nella sola disponibilità del sottoscritto)

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Caso mai non fosse chiaro a qualche utente, si ribadisce che per le suelencate ricorrenze patronali furono organizzati degli eventi e commissionati degli allestimenti scenografici ai quali furono assegnati i rispettivi titoli di fantasia: “Bellona in… fuochi (III edizione)”, “Cantatibus Organis”, “Vasto Mediterranea… Suoni e colori del Mediterraneo”, “Serapo sotto le stelle”, “Ballando sotto le stelle”, “Il bello delle donne”, “Bimbi in festa (I edizione)”, “Festival Salentino delle Luminarie”.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 3 gennaio 2024, 14:52, modificato 4 volte in totale.

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POST 12.2 ‒ Titoli di fantasia, per questo o quell’aspetto profano, con l’aggiunta del nome del santo festeggiato
  • In secundis, si puntualizza che, sempre fra gli eventi profani e le scenografie, fanno capolino dei casi di “titoli di fantasia” addirittura contraddistinti dal discutibile inserimento del nome del santo festeggiato.

    In alternativa, vengono messi in bella mostra dei particolari appellativi o quant’altro del genere che rimandano esplicitamente al Protettore di turno.
Ecco, sull’argomento, una coppia di esempi negativi.

Formia (LT), festa di s. Erasmo v. e m., opuscolo 2019, 2 Giugno

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Solofra (AV), festa di s. Michele arcangelo, pieghevole 2013, Venerdí 14 Giugno

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Come ben si evince, all’interno del “titolo” inventato di sana pianta per avvisare dello sparo dei fuochi di Formia 2019 è apparso direttamente il nome del santo festeggiato (“La Notte di Sant’Erasmo).

Cosa inversa è stata fatta per l’annuncio della c.d. Notte Bianca di Solofra 2013, in relazione alla quale il titolo (“La Notte dell’Arcangelo”) recava soltanto il grado angelico (“… Arcangelo”) per alludere al santo protettore Michele.

Altra peculiarità della comunicazione avellinese è stata l’aggiunta ‒ come se non bastasse ‒ perfino di un sottotitolo: “…un sogno lungo una NOTTE”.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 3 gennaio 2024, 13:44, modificato 1 volta in totale.

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POST 12.3 ‒ Appuntamenti religiosi che recano un titolo di fantasia
  • In tertiis, va sottolineato che, purtroppo, i “titoli di fantasia” vengono utilizzati talvolta pure per la presentazione di un evento religioso, come mostrano i tre sottostanti esempi negativi.

Itri (LT), festa di Maria ss. della Civita, pieghevole 2013, Sabato 13 Luglio

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Crispiano (TA), festa della Madonna della Neve, manifesto 2022, programma religioso, 1 Agosto

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Giardini Naxos (ME), festa di Santa Maria Raccomandata, manifesto 2014, Lunedí 25 Agosto

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Malgrado l’evidenza, si desidera comunque puntualizzare che all’interno degli annunci afferenti alle ricorrenze patronali di Itri 2013 e Crispiano 2022 sono stati impiegati dei titoli inventati di sana pianta.

L’avviso rimandante alla kermesse mariana di Giardini Naxos consente di focalizzare l’attenzione su una particolare usanza, parimenti diffusa: il ricorso a parole di altri scritti (nello specifico, il primo verso del celeberrimo brano mariano “Aurora”, assai cantato durante le processioni).



  • Specie sul versante religioso, poi, l’impiego dei “titoli di fantasia” appare non soltanto disastroso sotto il profilo comunicativo, ma perfino distorsivo della realtà, come conferma codesto esempio in negativo:
Foglianise (BN), festa di s. Rocco, pieghevole 2007, Giovedí 16 Agosto

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Nello specifico va brevemente sottolineato, infatti, come ci si trovi innanzi a un evidentissimo episodio di trasfigurazione «a fini turistici» di una cerimonia religiosa. E ciò perché la traslazione della statua del santo verso il centro abitato viene totalmente eclissata dalla sfilata dei Carri di Grano.

Nulla a pretendere dai carri di grano, per carità. Resta tuttavia evidente che quest’ultimi sono esclusivi protagonisti solo per la prima parte della mattinata del 16 Agosto, mentre nella seconda essi retrocedono al rango di “accompagnatori” della statua patronale portata in processione.


N.B. Per ulteriori informazioni sulle celebrazioni del 16 Agosto di Foglianise, si rimandano i piú curiosoni alle seguenti pagine web:
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 3 gennaio 2024, 13:55, modificato 1 volta in totale.

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POST 12.4 ‒ Conclusioni

La presentazione di un evento (religioso o ludico) e di una scenografia mediante un “Titolo di Fantasia” costituisce un vero e proprio disastro comunicativo per una duplice ragione.

Da un lato, l’uso del “titolo” può trasmettere la fastidiosa sensazione di voler separare un singolo momento dall’intera festa patronale a cui esso appartiene, quasi a voler creare una kermesse “indipendente”.
In quest’ottica, ad esempio, appare ancora oggi una forzatura la scelta dello scrivente (o di chi per esso) del programma della ricorrenza di Bellona (CE) 2011 di inventare un titolo di sana pianta per la rassegna di fuochi pirotecnici del Giovedí in Albis, tenendo conto che essi sono sempre stati storicamente incendiati proprio in onore della Madonna di Gerusalemme.

Dall’altro lato, va rammentato come l’uso di un “titolo di fantasia” possa tradursi in un boomerang per il Comitato di turno, visto il pericolo di ottenere una banalizzazione ‒ percettiva ed emotiva ‒ della portata del rispettivo evento (o scenografia) agli occhi di un lettore.


In chiusura, ecco la riproposizione di alcuni degli “esempi negativi” sopra condivisi, i quali ora riappaiono in una versione “migliorata”.

Alcamo (TP), Maria ss. dei Miracoli 2013, 23 Giugno
<< Ore 21.00, piazza Bagolino: esibizioni di danza.
Ore 23.00, piazza Bagolino: passerella di moda. >>.


Cefalú (PA), ss. Salvatore 2012, 4 Agosto
<< Ore 09.30, campetto Artigianelli: giochi per bambini. >>.

Formia (LT), sant’Erasmo 2019, 2 Giugno
<< Ore 24.00, Molo Foraneo: sparo di fuochi pirotecnici notturni eseguito dal sig. Vincenzo Senatore di Cava de’ Tirreni (SA). >>.

Solofra (AV), s. Michele arcangelo 2013, 14 Giugno
<< Ore 20.30, piazza San Michele: degustazione di specialità culinarie, proiezioni di immagini ed esibizioni canore, di artisti di strada e di magia. >>.

Crispiano (TA), Madonna della Neve, 2022, 1 Agosto
<< Ore 20.00: Santo Rosario animato dagli operatori e dai volontari della Caritas interparrocchiale. >>.

Per Foglianise (BN) 2007, in particolare, si ritiene che sarebbe stata decisamente opportuna una riorganizzazione testuale in grado di dare maggior senso "logico" e "cronologico" alla giornata del 16 Agosto.
<< Ore 09.00, da piazza Santa Maria: sfilata dei Carri di Grano.
Ore 11.00, cappella San Rocco: Benedizione dei Carri di Grano impartita da mons. Andrea Mugione, arcivescovo della Metropolia di Benevento, e traslazione della Sacra Immagine verso la chiesa Santa Maria di Costantinopoli. >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 3 gennaio 2024, 15:21, modificato 2 volte in totale.

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POST 11 ‒ GLI STRANIERISMI

La posizione numero undici della Classifica delle 18 Formulazioni Testuali piú malriuscite consente di prendere atto dell’inopportuno ‒ e, purtroppo, crescente ‒ impiego degli stranierismi all’interno dei programmi cartacei delle Feste Patronali del Sud Italia.


Secondo la Linguistica Italiana, per «stranierismo» s’intende la parola o l’espressione di origine straniera (ad esempio, inglese o francese) che arriva a circolare nell’ambito della Lingua Italiana diventandone progressivamente parte integrante.


Allo scopo di facilitare la comprensione di tutti gli utenti, si precisa (al pari di quanto già avvenuto colle posizioni n. 13 e n. 12) che ognuno dei messaggi a seguire avrà un proprio titolo.
I POST 11.1, 11.2 e 11.3 avranno come oggetto la presenza degli stranierismi in seno agli annunci profani.
Il POST 11.4 concernerà la presenza di parole ed espressioni straniere in seno agli annunci religiosi.
Il POST 11.5 varrà come conclusione.

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POST 11.1 ‒ Le singole parole straniere all’interno degli avvisi profani
  • In primo luogo, per quanto concerne gli avvisi profani, si segnala l’adozione di singole parole straniere ‒ soprattutto inglesi e, talvolta, francesi ‒ sciaguratamente entrate a far parte del “vocabolario” delle ricorrenze patronali meridionali.
Considerando la Terra di Albione, fra i vocaboli maggiormente utilizzati spiccano: «band» (traducibile in “gruppo canoro” oppure “gruppo musicale”), «show» (“esibizione”), «musical» (“commedia musicale”) e «contest» (“gara”, “competizione” oppure “concorso”); «sponsor» (corrispondente a “ditte”, “aziende”, “attività commerciali”, “esercizi commerciali”, “negozi”, “operatori economici”) e «stand» (“chiosco” oppure “padiglione”).

Guardando alla realtà transalpina, emerge indubbiamente la parola «tour», la quale ‒ va osservato ‒ non trova posto soltanto all’interno degli annunci canori, ma anche a proposito di altri tipi di manifestazione ludica.
Si registra altresí un uso crescente del termine «chef», traducibile nell’italiano “capocuoco”.

La parola «festival», infine, può risultare francese o inglese a seconda della minore o maggiore accentuazione tonica della lettera “A”.
Appartenenza linguistica a parte, esperienza conferma la possibilità di utilizzarla anche per la presentazione di svariati momenti profani.

Segue adesso la condivisione di una serie di esempi negativi.


Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, opuscolo 2018, Mercoledí 4 Aprile (fonte: materiale cartaceo nella sola disponibilità del sottoscritto; s'invita a prestare attenzione alle evidenziazioni in rosso)

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Aliano (MT), festa di s. Luigi Gonzaga, manifesto 2013, Domenica 23 Giugno

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Regalbuto (EN), festa di s. Vito m.re, opuscolo 2010, 9 Agosto

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Ragusa, festa di s. Giovanni Battista, opuscolo 2013, Domenica 25 Agosto, “stralcio”

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Celano (AQ), festa del Sacro Cuore, opuscolo 2010, “ringraziamenti”

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Casali fraz. di Faicchio (BN), festa di s. Vincenzo Ferreri, manifesto 2012, “chiusura di fondo”

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Foglianise (BN), festa di s. Rocco, manifesto 2013, Domenica 18 Agosto

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Aragona (AG), festa di s. Vincenzo Ferreri, manifesto 2013, Domenica 8 Settembre

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Mezzojuso (PA), festa di Maria ss. dei Miracoli, manifesto 2011, Lunedí 5 Settembre

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POST 11.2 ‒ Brevi espressioni straniere all’interno degli avvisi profani
  • In secondo luogo, sempre per quanto concerne avvisi profani, si riferisce del tristissimo ricorso anche a brevi espressioni in lingua straniera.
Seguono i sottostanti negativi esempi.

Canicattini Bagni (SR), festa di s. Michele arcangelo, opuscolo 2012, Venerdí 28 Settembre

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Altavilla Milicia (PA), festa della Madonna della Milicia, manifesto 2008, Sabato 6 Settembre

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Lago (CS), festa di s. Maria delle Grazie, manifesto 2013, “indicazioni a lato”

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San Ferdinando di Puglia (BAT), festa di s. Ferdinando re, manifesto 2022, indicazioni sul fondo (fonte: pagina Facebook “Comitato Festa Patronale San Ferdinando Re”)

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Per chiarezza di informazione, si ricorda che «sky lanterns» (Canicattini Bagni 2012) appare traducibile in “lanterne cinesi”; e che «on the road» (Altavilla Milicia 2008) è italianizzabile mediante l’espressione “in strada”.

Le espressioni «Luna Park» e «(Area) Fast Food» (San Ferdinando di Puglia 2022) possono essere riscritte in modo da divenire, rispettivamente: “Parco giostre (o divertimenti)” e “(Area per il) consumo rapido di pasti”.

«E-mail» (Lago 2013) rappresenta l’abbreviazione di “electronic mail”, la quale può essere fatta corrispondere all’espressione nostrana “posta elettronica”.
Ultima modifica di Raffaele2012 il giovedì 4 gennaio 2024, 12:30, modificato 1 volta in totale.

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POST 11.3 ‒ Espressioni straniere all’interno degli avvisi profani costruite secondo le regole grammaticali di una Nazione estera
  • In terzo luogo, sempre per quanto concerne gli avvisi profani, si osserva che l'infausto ricorso agli stranierismi comprende anche l’adozione di espressioni interamente costruite secondo le regole grammaticali di questa o quella Nazione estera.
Ecco due negativi esempi.

Santa Croce di Magliano (CB), festa di s. Flaviano m.re, manifesto 2012, 22 Agosto

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Girifalco (CZ), festa di s. Rocco, volantino 2013, 16 Agosto

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In entrambi i riportati casi, in particolare, è stata seguita quella regola della Lingua Inglese che permette alle parole e alle espressioni aventi “valore di aggettivo” di precedere il nome di riferimento.

Nel caso molisano, il nome dell’artista E. Aureli ha assunto valore “di aggettivo” rispetto alla parola britannica “show”.
L’intera espressione, tuttavia, poteva essere tranquillamente italianizzata in: “Esibizione (cabarettistica) di Emanuela Aureli”.

Anche nel caso calabrese, “show” era il nome di riferimento.
“Music”, invece, ha stavolta avuto il valore di aggettivo e dunque ha preceduto il citato sostantivo: in casi simili, s'osserva che questa parola potrebbe essere sempre tradotta in: “di musica” oppure “musicale”.
Il vocabolo “Live” ‒ traducibile nell’espressione italiana “dal vivo” ‒ ha avuto anch’esso valore aggettivale e quindi ha preceduto non di meno il nome.
Insomma, coll’uso dell’Italiano il risultato (parimenti dignitoso) sarebbe piú o meno stato: “Esibizione musicale dal vivo”.
Ultima modifica di Raffaele2012 il giovedì 4 gennaio 2024, 12:27, modificato 1 volta in totale.

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POST 11.4 ‒ Gli stranierismi ubicati negli annunci religiosi
  • Chi pensa che l’adozione degli stranierismi riguardi soltanto la comunicazione degli appuntamenti profani di una kermesse patronale del Sud Italia, si sbaglia di grosso. Difatti esperienza insegna, purtroppo, che pure la presentazione degli appuntamenti liturgici può essere accompagnata da termini di origine estera.
Esempio negativo.

Napoli, quartiere Ponticelli, festa di Maria ss. della Neve, opuscolo 2010, Mercoledí 4 Agosto

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Proprio l’annuncio delle cosiddette “processioni aux flambeaux” rappresenta, lungo codesto versante, una delle fattispecie piú frequenti in assoluto.

Nelle intenzioni degli scriventi (generalmente facenti parte del clero), una “processione aux flambeaux” vorrebbe indicare un corteo religioso caratterizzato dall’accensione di torce o candele o altro di simile.

Tuttavia va fatto rapidamente notare che l’equivalente francese della parola italiana “fiaccolata” è “retraite aux flambeaux”. Di conseguenza, a voler spaccare il capello, si afferma che occorrerebbe scrivere “processione con retraite aux flambeaux”.
Ultima modifica di Raffaele2012 il giovedì 4 gennaio 2024, 12:11, modificato 1 volta in totale.

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POST 11.5 ‒ Conclusioni

Dall’ampia carrellata di esempi negativi (ludici e liturgici) qui riportata, emerge che il ricorso a parole ed espressioni in lingua straniera (Inglese Francese, su tutte) tende a coinvolgere qualsiasi parte di un supporto cartaceo delle Feste Patronali del Sud Italia.

A modesto avviso dell’autore della trattazione in corso, il massiccio uso degli stranierismi trova una triplice spiegazione: il desiderio di velocizzare la trasmissione delle informazioni, specie se qualora l’impiego dell’equivalente termine o espressione italiana richieda troppo spazio testuale; l’esigenza di dare enfatizzare ulteriormente la comunicazione; piú semplicemente, la mancata conoscenza di vocaboli e diciture corrispondenti in Lingua Italiana da parte della persona incaricata di effettuare la stesura del testo del programma.

Eppure le controindicazioni legate all’utilizzo degli stranierismi appaiono decisamente di maggior rilievo.

Innanzitutto, emerge il pericolo di rendere poco comprensibile (o totalmente incomprensibile) un annuncio festaiolo. E ciò, in particolare, potrebbe mettere a disagio quella fascia di popolazione meno istruita.

Inoltre, nulla esclude una reazione a cavallo tra il perplesso e il divertito da parte della gente che legge.
In breve, chiunque potrebbe immaginare di trovarsi innanzi all’annuncio di un evento (o di una scenografia) di modesta importanza, nonostante l’uso al suo interno di parole di origine inglese o francese volto (magari) a stimolare un’aspettativa di segno opposto.

In linea generale, è quindi assolutamente doveroso che un programma festaiolo sia impregnato in modo pressoché esclusivo di termini in Lingua Italiana onde evitarne l’involontaria trasformazione in una sorta di babele cartacea.


Allo scopo di far comprendere a chicchessia il vantaggio che ancora si cela nell’uso della Lingua Italiana nell’ambito della comunicazione cartacea festaiola, vengono condivisi, in una versione “riveduta e corretta”, alcuni degli esempi negativi visti in precedenza.

Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda 2018, 4 Aprile
<< Ore 21.00, piazza E. Berlinguer: esibizione del gruppo canoro Napoli Punto E A Capo. >>.

Regalbuto (EN), festa di s. Vito m.re 2010, 9 Agosto
<< Ore 22.00: rappresentazione della commedia musicale “Romeo e Giulietta… dall’odio all’amore” interpretata dal gruppo Corincanto. >>.

Foglianise (BN), festa di s. Rocco 2013, 18 Agosto
<< Ore 16.00, da piazza Santa Maria: visita guidata del paese a cura della Pro Loco di Foglianse. >>.

Mezzojuso (PA), festa di Maria ss. dei Miracoli 2011, 5 Settembre
<< Ore 22.30: esibizioni canore a cura dell’associazione Voltalacarta di Mezzojuso. >>.

Napoli, quartiere Ponticelli, festa di Maria ss. della Neve 2010, 4 Agosto
<< Ore 23.00: Veglia mariana; segue fiaccolata. >>.

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