I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: le formulazioni testuali piú malriuscite

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POST 4 ‒ ANNUNCI VAGHI A CAUSA DEL RICORSO AI PUNTINI SOSPENSIVI, ALLA PAROLA “ECCETERA” E ALL’ESPRESSIONE “… E MOLTO ALTRO ANCORA”

La posizione numero quattro della Classifica delle 18 Formulazioni Testuali piú malriuscite permette di focalizzare l’attenzione su tutti quei casi in cui un singolo annuncio festaiolo su carta viene inopportunamente e sciaguratamente concluso mediante l’utilizzo:
  • dei tre puntini sospensivi (…)
  • della parola «eccetera», scritta per intero oppure in modo abbreviato
  • dell’espressione «…e molto altro ancora», nonché di altre simili, seguite o meno dal punto esclamativo.
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Raffaele2012
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POST 4.1
  • La fattispecie negativa qui attenzionata è piú diffusa di quanto si pensi, come confermano i tre sottostanti negativi esempi.
Palata (CB), festa della Madonna di Santa Giusta, manifesto 2011, 31 Luglio

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Marittima fraz. di Diso (LE), festa di s. Vitale, manifesto 2013, 27 Aprile

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Adelfia (BA), festa di s. Trifone m.re, opuscolo 2012, programma civile, 8 Novembre, puntualizzazione a margine

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Come ben si evince, all’interno del supporto cartaceo di Palata (CB) furono utilizzati sia la parola “eccetera” scritta in modo abbreviato (doppia linea rossa) sia i tre punti sospensivi (doppia linea verde).

La freccia e la breve linea azzurra confermano che pure nell’avviso festaiolo di Marittima di Diso fu impiegata l’abbreviazione del termine “eccetera”.

Per l’annuncio di Adelfia si fece perfino contemporaneo ricorso alla parola “eccetera” scritta nella maniera abbreviata (doppia linea rossa), ai tre punti sospensivi (evidenziazioni in verde) e all’espressione «e altro ancora!» (doppia linea blu).
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POST 4.2

Non è facile individuare la reale spiegazione che spinge lo scrivente di turno a concludere un singolo annuncio festaiolo addirittura con dei puntini sospensivi (…) o con la parola «eccetera» o con espressioni somiglianti a «…e molto altro ancora».
Fra quelle maggiormente probabili si può senz’altro annoverare l’idea di far pensare a chi legge di trovarsi innanzi a programmazione incredibilmente vasta.
Tuttavia nulla esclude che, a volte, la persona incaricata di effettuare un avviso nulla sappia della relativa manifestazione o della scenografia e scelga di affidarsi all’immaginazione della gente.

Ad ogni modo, s’osserva che il ricorso alle tre formulazioni testuali vaghe qui attenzionate tende a essere semplicemente deleterio, nonché perfino potenzialmente controproducente per il gruppo committente di una Festa Patronale del Sud Italia.
In primo luogo, perché la comunicazione afferente a un singolo evento (o a una scenografia) non appare né esaustiva né concisa, ma resta oggettivamente incompleta, “sospesa”. In un tale scenario, chicchessia potrebbe mostrarsi perplesso in merito alla capacità organizzativa di un Comitato Festa e supporre che quest’ultimo abbia programmato un appuntamento (o provveduto per un’installazione) soltanto all’ultimo istante e con grande approssimazione.
In secondo luogo, perché una comunicazione vaga potrebbe addirittura suscitare dei dubbi sulla medesima buonafede del Comitato di turno. Ad esempio, l’uso dei puntini sospensivi potrebbe far balenare a uomini e donne di essere invitati a partecipare a manifestazioni di modesta qualità, a causa dell’ipotetica decisione dei consociati di spartirsi una quota (financo significativa) dei proventi della questua porta a porta.

In buona sostanza, si auspica che la persona deputata a redigere un programma cartaceo festaiolo rammenti sempre ‒ e molto semplicemente ‒ di concludere ogni annuncio mediante il punto fermo (.) o, se è il caso, il punto e virgola (;), onde trasmettere a chi legge l’idea di una comunicazione esaustiva, priva di ambiguità, nonché di una seria pianificazione della kermesse da parte del gruppo preposto all’uopo.


In conclusione, alla luce di quanto evidenziato finora, si propone una “riscrittura” degli ‘esempi negativi’ in precedenza condivisi.

Palata (CB), Madonna di Santa Giusta 2011, 31 Luglio
<< Ore 10.00: Benedizione degli automezzi. >>.
<< Ore 20.30: esibizione del gruppo canoro I Mosaico e degustazione di cibi e bevande. >>.


Marittima, fraz. di Diso (LE), festa patronale 2013, 27 Aprile
<< Ore 16.30, piazza Principe Umberto: giochi per bambini. >>.

Montrone (BA), festa patronale 2012, 8 Novembre (l’originaria puntualizzazione a margine del testo è stata tramutata in un vero e proprio ‘passaggio orario’ incardinabile all’interno della data di riferimento; l’orario e l’indicazione geografica sono stati inventati di sana pianta dal sottoscritto al solo scopo di agevolare la comprensione altrui)
<< Ore 19.30, vie e piazze del centro storico: esibizioni canore, di artisti di strada, di giocolieri e di percussionisti; laboratori di manualità e giochi per bambini; mostre di ex voto e interviste; degustazione di specialità culinarie a cura della Caritas, delle associazioni e dei commercianti; presentazione di progetti di solidarietà promossi da associazioni locali e diocesane; proiezione di filmati e animazioni varie organizzate con la collaborazione dell’Azione Cattolica, del gruppo scautistico, dell’ANSPI e del comitato festa San Vittoriano. >>.
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POST 3 ‒ EVENTI FESTAIOLI IN SENSO STRETTO: "SÍ, MA DOVE?"

Si entra nell’olimpo dei 18 piú evidenti casi di formulazione testuale malriuscita per i programmi cartacei delle Feste Patronali Meridionali.

La posizione numero tre di questa classifica consente di prendere atto della pessima usanza dello scrivente di turno (o di chi per in sua vece) di annunciare un evento senza incredibilmente indicarne il luogo di svolgimento.



NOTA BENE

Nei quattro messaggi a seguire (e quindi fino al post 3.4), vengono condivise delle considerazioni legate agli eventi in senso stretto di una Festa Patronale Meridionale (fra cui, le Sante Messe, le Processioni, i Concerti Bandistici i Fuochi Pirotecnici).

Nulla è dunque aggiunto rispetto alle “scenografie” e alle “installazioni” piú propriamente intese (paratura, addobbo floreale, addobbo elettrico, supporto sonoro, gruppo elettrogeno, parco giostre, nonché quant’altro di assimilabile).
Ultima modifica di Raffaele2012 il lunedì 29 gennaio 2024, 14:23, modificato 3 volte in totale.

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POST 3.1
  • Per quanto concerne l’assenza di chiarimenti sul luogo di svolgimento di un evento festaiolo, si comincia anzitutto con due esempi negativi riguardanti il versante ludico.
San Giuliano del Sannio (CB), festa di s. Nicola, manifesto 2011, 9 Maggio

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Pietragalla (PZ), festa di s. Teodosio m.re, manifesto 2011, programma civile, 8 Maggio

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È evidente che tutti gli annunci appena riportati abbiano difettato di una preziosa informazione: il punto esatto in cui doveva avvenire una manifestazione.

Lo stralcio del supporto cartaceo di Pietragalla, in particolare, risulta indicativo di quello che spesso accade nell’ambito della comunicazione cartacea festaiola: scrivere (legittimamente) per righe e righe e righe, senza però fornire i ragguagli piú essenziali.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 10 gennaio 2024, 21:27, modificato 1 volta in totale.

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POST 3.2
  • Ovviamente l’assenza di chiarimenti sul luogo di svolgimento di un evento festaiolo coinvolge anche il calendario liturgico di una ricorrenza patronale del Sud Italia.
A tal proposito, si segnala che una prolungata consultazione di innumerevoli manifesti, volantini, opuscoli e pieghevoli è di grande aiuto per capire che a ripetersi con una frequenza imbarazzante sono soprattutto due tipi di carenze: la mancanza di indicazioni sul punto esatto di celebrazione delle SS. Messe e la latitanza di notizie sul punto di partenza delle processioni.

Negativo esempio.

Pianella (PE), festa dei ss. Ciriaca, Pantaleone e Silvestro, manifesto 2013, “programma religioso”

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Si sostiene che, proprio lungo il versante religioso, il difetto comunicativo qui oggetto di attenzione diventa onestamente inammissibile.
Regnando una situazione di incertezza simile a quella di Pianella, infatti, si evidenzia che chiunque potrebbe ‒ a torto o a ragione ‒ lasciar fluttuare liberamente la propria fantasia fino ad immaginare le piú incredibili localizzazioni: un parcheggio di periferia cosparso di cocci e schegge di vetri di bottiglia, una pista ciclabile rammendata alla meno peggio, un marciapiede dai cui imprevisti (?) solchi fuoriescono dei rigogliosi ciuffi d’erba, un capannone dismesso e puzzolente, una scintillante sala bingo, e cosí via.

Null’altro si desidera mettere nero su bianco.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 10 gennaio 2024, 21:30, modificato 2 volte in totale.

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POST 3.3
  • Nella bruttissima fattispecie qui considerata è possibile far rientrare non solo quegli annunci festaioli completamente privi di qualsivoglia chiarimento sul luogo di svolgimento di un evento, ma anche quelli contraddistinti da indicazioni geografiche infinitamente imprecise o addirittura anacronistiche, ma sempre e comunque prive di utilità nel concreto.
Al riguardo, per la presentazione sia dei momenti religiosi sia degli appuntamenti ludici, si segnalano: “in piazza/lungo il corso (ma senza specificarne il nome), “all’aperto (ma senza ricordare dove), “in parrocchia/in chiesa (ma senza puntualizzare il santo a cui è intitolata).

Seguono due negativi esempi.

Messina, zona Tremestieri, festa di s. Domenica v. e m., manifesto 2013, 8 Luglio

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Brattirò fraz. di Dràpia (VV), festa dei ss. medici Cosma e Damiano, manifesto 2012, 27 settembre

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In casi simili, insomma, le incertezze di un qualsiasi lettore (non soltanto forestiero) del supporto cartaceo di turno rimangono irrisolte.

È giusto, perciò, per l’autore della corrente trattazione procedere in modo celere alla pubblicazione dell’ultimo messaggio che riguarda codesta posizione numero 3 della classifica, evitando prudentemente ogni imprecazione scritta. Punto.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 10 gennaio 2024, 21:34, modificato 3 volte in totale.

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POST 3.4

Malgrado la mancata puntualizzazione del luogo in cui accade un evento festaiolo in senso stretto costituisca una fattispecie assolutamente grave, un’ampia maggioranza degli scriventi e dei Comitati pare continuare, imperterrita, a fare orecchie da mercante.

In linea generale, l’impressione è che la carenza qui attenzionata dipenda anzitutto da due fattori: una programmazione degli appuntamenti effettuata del gruppo preposto solo nell’imminenza della kermesse patronale e quindi (magari) portatrice di incertezze sul piano logistico fino all’ultimo istante oppure un dare tutto perennemente e flemmaticamente per scontato da parte dei committenti e di chi scrive, come se perfino qualsiasi chiarimento geografico costituisse un inutile esercizio di stile.

Ad ogni modo, un Comitato Festa dovrebbe sempre rammentare che la comunicazione cartacea costituisce il suo biglietto da visita, un indizio della serietà insita al proprio interno, a maggior ragione se si tiene conto del carattere originariamente sacro delle ricorrenze patronali del Sud Italia. L’auspicio, dunque, è che esso sia sempre guidato dalla voglia di curare con dedizione, nei tempi e nei modi migliori possibili, ciascun aspetto della propria attività, inclusi quelli che sembrano avere una minore rilevanza, come l’indicazione (anticipata) su un manifesto o su un opuscolo del posto di svolgimento dei vari eventi.


In conclusione, alla luce di quanto osservato nelle righe di sopra, il sottoscritto desidera pubblicare una versione “riveduta e corretta” di tre dei cinque annunci riportati a mo’ di esempio negativo.
Si anticipa che i toponimi relativi a San Giuliano del Sannio e a Tremestieri sono stati palesemente inventati al solo scopo di agevolare la comprensione di chiunque, mentre la titolazione della chiesa di Pianella è stata rintracciata mediante mediante la consultazione di diverse pagine del Web (sito istituzionale del comune abruzzese; relativa voce di Wikipedia; portale web dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne, sezione dedicata alla forania di Spoltore).

San Giuliano del Sannio (CB), 2011
<< Ore 21.00, piazza Centrale: servizio d’orchestra dello Storico Premiato Gran Concerto Bandistico “G. Piantoni” Città di Conversano.
Ore 22.30, zona Periferia: sparo di fuochi pirotecnici.
Ore 23.30, piazza Centrale: sorteggio dei biglietti vincenti della lotteria. >>.


Pianella (PE), 2013
<< Venerdí 26 Luglio
Ore 09.00, chiesa parrocchiale Sant'Antonio Abate: esposizione dell’urna di Santa Ciriaca e Santa Messa. >>.


Messina, zona Tremestieri, 2013
<< Ore 21.30, piazza Centrale: torneo di briscola. >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il lunedì 29 gennaio 2024, 14:32, modificato 4 volte in totale.

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POST 2 ‒ EVENTI FESTAIOLI IN SENSO STRETTO: "SÍ, MA A CHE ORA?"

La posizione numero due della Classifica delle 18 Formulazioni Testuali piú malriuscite per i programmi cartacei delle Feste Patronali Meridionali permette di evidenziare la sgradevole usanza dello scrivente di turno (o di chi in sua vece) di annunciare un evento senza incredibilmente indicarne l’orario di inizio.



NOTA BENE

Anche nei cinque messaggi sottostanti (e quindi fino al post 2.5), vengono condivise delle considerazioni legate agli eventi in senso stretto di una Festa Patronale Meridionale (fra cui, le Sante Messe, le Processioni, i Concerti Bandistici i Fuochi Pirotecnici).

Nulla è dunque aggiunto rispetto alle “scenografie” e alle “installazioni” piú propriamente intese (paratura, addobbo floreale, addobbo elettrico, supporto sonoro, gruppo elettrogeno, parco giostre, nonché quant’altro di assimilabile).
Ultima modifica di Raffaele2012 il lunedì 29 gennaio 2024, 14:35, modificato 1 volta in totale.

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POST 2.1
  • Per quanto concerne l’assenza di chiarimenti sull’orario di inizio di un evento festaiolo, si comincia con un esempio negativo riguardante il versante ludico.

Alberobello (BA), festa dei ss. Cosma e Damiano, opuscolo 2017, 25 Settembre

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Innanzi a casi come quello pugliese, la principale obiezione formulabile attiene al numero delle ore complessive giornaliere: ventiquattro. Troppe anche rispetto a una manifestazione civile potenzialmente capace di attrarre gente da ogni dove.
Ultima modifica di Raffaele2012 il giovedì 11 gennaio 2024, 21:20, modificato 3 volte in totale.

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POST 2.2
  • Ovviamente l’assenza di chiarimenti sull’orario di inizio di un evento festaiolo coinvolge anche il versante liturgico di una ricorrenza patronale meridionale.
Segue dunque un negativo esempio.

Fontana Liri (FR), festa di Maria ss. di Loreto, pieghevole 2013, 3 Agosto

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Nello specifico caso, annunziare soltanto lo svolgimento di una veglia di preghiera non poteva bastare, dato che una “notte”, come è ben noto, ha fin troppe ore per potersi affidare allegramente all’intuito del lettore. Tutto qui.

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POST 2.3
  • Nella terribile fattispecie qui considerata, in realtà, è possibile annoverare non solo quegli annunci festaioli completamente privi di qualsivoglia chiarimento sull’orario di inizio di un evento, ma anche quelli contraddistinti soltanto da indicazioni infinitamente imprecise o addirittura anacronistiche, e soprattutto prive di una successiva e seria puntualizzazione temporale.
Al riguardo, per la presentazione sia dei momenti religiosi sia degli appuntamenti ludici, si segnalano: “all’alba”, “durante la giornata”, “nel corso della mattinata”, “nel pomeriggio”, “in serata”.

L’annuncio delle SS. Messe, in particolare, appare infelicemente caratterizzato da apposite fumose espressioni del tipo: “secondo il consueto orario”, “secondo l’orario festivo”, e cosí via.

Coppia di esempi in negativo.

Succivo (CE), festa di Gesú Trasfigurato, opuscolo 2012, 1o Luglio

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Torchiarolo (BR), festa di Maria ss. di Galeano, opuscolo 2011, 24 Aprile

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In avvisi simili a quelli di Succivo 2012, le parole “in serata” (o altre dello stesso genere) non sarebbero ‒ di per sé ‒ inopportune, se fossero immediatamente seguite da una vera delucidazione concernente l’orario di svolgimento di una manifestazione.

Comunicazioni somiglianti a quelle di Torchiarolo 2011, a loro volta, destano sempre delle enormi perplessità. Difatti, malgrado il diritto delle autorità religiose di stabilire gli orari ritenuti piú consoni per la celebrazione delle SS. Messe, resta altrettanto vero che il “consueto orario” o il “secondo l’orario festivo” risultano conosciuti soltanto dagli assidui frequentanti. Con buona pace dei penitenti, dei pellegrini e (perfino) dei turisti del caso.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 10 gennaio 2024, 21:15, modificato 1 volta in totale.

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POST 2.4
  • Adesso, approfittando della circostanza, qualsiasi utente di Pirovagando potrebbe eventualmente chiedere a sé stesso che cosa rappresenti il peggio per una collettività in festa: se non ricevere informazioni sull’orario di inizio di un evento festaiolo in senso stretto oppure se non possedere alcuna notizia circa il luogo di svolgimento dello stesso.
L’autore di questo messaggio, ebbene, ritiene che la prima mancanza sia assai piú grave della seconda perché impedisce a chi legge di avere almeno un punto di riferimento temporale, che invece resta utile per poter eventualmente organizzarsi fin dai giorni o dalle settimane precedenti.

Il sottostante negativo esempio può rivelarsi chiarificatore di quanto appena considerato.


Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, opuscolo 2001, Venerdí 20 Aprile

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Nello specifico caso, a difettare è stata innanzitutto la denominazione della piazza; ciò nonostante, all’epoca, può essere apparsa molto piú fastidiosa la latitanza di qualsivoglia ragguaglio sul momento di inizio dell’esibizione canora.

E ciò vale, ovviamente, per ogni programma cartaceo che ha effettuato o effettuerà una comunicazione simile a quella paretana del 2001.
Ultima modifica di Raffaele2012 il lunedì 29 gennaio 2024, 15:21, modificato 2 volte in totale.


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