I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Sicuramente oltre la passione per i fuochi artificiali, altre passioni possono accumunare le persone. Questa pagina out vi permette di discutere su altri argomenti come auto, moto, sport e quant'altro possa diventare argomento di discussione e motivo di conoscenza.
Sono assolutamente vietate discussioni su sesso, warez e p2p.

Moderatori: Gj Power, salvatore

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 11 ‒ UN TRIPLICE PASTICCIO: GLI INDICATORI ORDINALI "a" E "o" ACCANTO AI NUMERI ROMANI; IL SIMBOLO DEL GRADO ANGOLARE E L'ACCENTO CIRCONFLESSO A FIANCO AI NUMERI ARABI E ROMANI

La posizione numero undici della Classifica dei 12 Errori Grammaticali piú evidenti permette di intrattenersi su tre equivoche usanze:
  • a) il posizionamento degli indicatori ordinali “a” e “o” accanto alle cifre romane (I, II, III… X, XX… ecc.);
  • b) l’utilizzo del simbolo del grado angolare (°) accanto alle cifre arabe (1, 2, 3…) e romane (I, II, III…);
  • c) l’impiego dell’accento circonflesso (^) a fianco alle cifre arabe e romane.
Ciò che accomuna queste tre fattispecie è il desiderio di tramutare i numeri cardinali (1, 2, 3… I, II, III) in numeri ordinali (1ª, 2ª, 3ª…), ma in sfregio a qualsiasi regola fissata al riguardo dalla Grammatica Italiana.

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 11.1 ‒ L’errato utilizzo degli indicatori ordinali “a” e “o” accanto ai numeri romani

La Grammatica Italiana stabilisce che le cifre romane (I, II, III… X, XX… ecc.) hanno sia valore di “numero cardinale” (uno, due, tre, ecc.) sia valore di “numero ordinale” (primo/prima, secondo/seconda, terzo/terza…). Ciò significa, ad esempio, che la cifra romana “V” va letta, a seconda dei casi, come “cinque” oppure come “quinto” senza che mai vi sia bisogno di apporre le vocali “a” e “o” in posizione di apice.

Quanto qui scritto celermente appare chiarito in numerose pagine Internet, fra le quali vi è la seguente: https://www.treccani.it/enciclopedia/ag ... aliana%29/).

Venendo rapidamente al dunque, si segnala che sotto quest’aspetto sono, purtroppo, innumerevoli i programmi cartacei festaioli che si distinguono infelicemente.

Esempio negativo:
Montenero di Bisaccia (CB), festa di s. Paolo ap., manifesto 2012, “intestazione in alto”

Immagine
Nello specifico (come conferma la freccetta verde), spicca l’inutile presenza della vocale “a” in posizione di apice accanto alla cifra romana XXVII, visto che quest’ultima andrebbe già letta come “ventisettesima”.

In breve per non incorrere nell’errore sarebbe bastato semplicemente scrivere:
«XXVII Festa in onore di SAN PAOLO APOSTOLO».

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 11.2 ‒ L’infausto utilizzo del simbolo del grado angolare (°) accanto alle cifre arabe e romane

Nell’ambito della comunicazione cartacea festaiola di oggigiorno è ancora assai diffusa, purtroppo, l’usanza di attribuire al grado angolare (°) il compito di rendere al maschile un numero ordinale.

Va tuttavia sottolineato che il simbolo (°) viene impiegato in Geometria come unità di misurazione dei gradi angolari. Ad esempio, si scriverà: angolo di 45° oppure angolo di 75°, a seconda dell’ampiezza dell’angolo di turno.

Il suo equivoco impiego fra manifesti e opuscoli delle ricorrenze patronali meridionali ‒ e non solo fra questi, a onor del vero ‒ nasce dalla confusione che persiste rispetto alla lettera vocale “o”.
In realtà, una certa attenzione consente di notare facilmente una forte differenza fra i due caratteri, se messi in posizione di apice: la lettera “o” appare di dimensione maggiore e, talvolta, con uno spessore variabile che tende a crescere lungo i lati; il grado angolare (°), invece, risulta di relativamente piú piccolo e con uno spessore sempre regolare.

Il software Word di Windows consente di evitare rapidamente l’errore mediante un’iniziale evidenziazione della “o” con il mouse, l’utilizzo del gruppo “Carattere” della scheda “Home”, il cliccare sulla freccetta che appare in basso a destra di tale gruppo, il premere sulla voce “Apice” della voce “Effetti” e sul conclusivo “OK”.

Immagine
Messa da parte codesta nota introduttiva, si procede nel merito.


  • In primo luogo, si nota un’infelice presenza del simbolo del grado angolare accanto alle cifre arabe, come mostra il sottostante esempio negativo:
Cocullo (AQ), festa di s. Domenico abate, manifesto 2013, parte superiore

Immagine
Circa l’episodio specifico, si evidenzia che non è stata messa nero su bianco l’espressione “Primo maggio”, bensí “Primo grado (angolare) maggio”.

In linea generale, nulla impedisce di tramutare un numero cardinale (ad esempio, 1) nel corrispondente numero cardinale (ad esempio, 1o), a patto che in posizione di apice venga utilizzata la vocale “o” anziché il simbolo del grado angolare (°).

Tornando al suindicato episodio abruzzese, in breve, si segnala che sarebbe stato corretto scrivere «1o Maggio», invece di «1° Maggio». Punto.


  • In secondo luogo, si nota un’infausta presenza del simbolo del grado angolare accanto alle cifre romane, come mostra l’esempio negativo che segue:
Pedalino fraz. di Comiso (RG), festa di Maria ss. del Rosario, opuscolo 2019, 13 Settembre

Immagine
Stavolta la persona incaricata di redigere il programma cartaceo dell’epoca ha incautamente messo nero su bianco la seguente espressione: “Trentunesimo GRADO (angolare) anniversario della dedicazione della Chiesa”.

In linea generale, si sostiene che errori di stesura simili a quello siciliano valgono addirittura doppio: da un lato perché ‒ va ricordato ‒ i numeri romani valgono contemporaneamente sia come cardinali sia come ordinali; dall’altro lato perché appare, appunto, il simbolo del grado angolare.

Considerando ancora il caso di Pedalino di Comiso 2019, si osserva che sarebbe bastato semplicemente scrivere «XXXI anniversario della dedicazione della Chiesa», evitando di posizionare qualsiasi tipo di carattere accanto al numero romano. Punto.
Ultima modifica di Raffaele2012 il lunedì 22 gennaio 2024, 11:40, modificato 3 volte in totale.

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 11.3 ‒ Il raccapricciante ricorso all’accento circonflesso (^) accanto ai numeri ordinali romani

Nell’ambito della comunicazione cartacea festaiola, sopravvive ancora oggi l’usanza di attribuire all’accento circonflesso il compito di rendere al femminile un numero ordinale.

La Grammatica Italiana ricorda, al contrario, che l’accento circonflesso vale per casi ben differenti; in particolare, esso serve per evidenziare il raddoppiamento della vocale “i” posta in chiusura di alcune parole (ad esempio: “olio”, al singolare; olii, e quindi olî con l’accento circonflesso, al plurale).

Si entra nel merito.


  • Innanzitutto non mancano accenti circonflessi posti sciaguratamente accanto alle cifre arabe, come mostra il sottostante esempio negativo:

Bari, quartiere Palese, festa di s. Michele arcangelo, opuscolo 2012, 10 Agosto

Immagine

In linea generale s’osserva che è assolutamente irrilevante ‒ e quindi inutile ‒ il posizionamento dell’accento circonflesso accanto al numero arabo.

Tornando al caso di Palese 2012, si ritiene che sarebbe stato decisamente sensato cominciare l’annuncio delle ore 19 del 10 Agosto nel modo che segue, sostituendo provvidenzialmente l’accento circonflesso con una lettera “a” in posizione di apice:

«19a edizione del corteo rievocativo dei pellegrinaggi a Monte Sant’Angelo (…).».


  • Una costante lettura dei programmi cartacei festaioli permette di notare come l’accento circonflesso venga persistentemente, e quindi scorrettamente, impiegato anche a fianco dei numeri romani.
Esempio negativo:

Pezzo, fraz. di Villa San Giovanni (RC), festa di Maria ss. delle Grazie, manifesto del programma religioso 2016, 26 Giugno (pagina Facebook “MadonnadelleGrazie Pezzo”)

Immagine
In breve, l’autore della suindicata frase ha sperato che la gente dell’epoca leggesse “Tredicesima Domenica del tempo ordinario”, aggiungendo scioccamente alla cifra romana XIII (che già di per sé avrebbe assunto valore ordinario) un superfluo quanto inutile accento circonflesso.
Ultima modifica di Raffaele2012 il domenica 24 dicembre 2023, 0:23, modificato 5 volte in totale.

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 11.4 ‒ Conclusioni

La Grammatica Italiana è piuttosto chiara sull’impiego degli indicatori ordinali “a” e “o”: essi possono essere utilizzati soltanto accanto ai numeri arabi (nell’intendo di conferirgli un valore “ordinale”), e non anche a fianco dei numeri romani.

Sempre le norme grammaticali statuiscono che il simbolo del grado angolare (°) e l’accento circonflesso (^) non possono mai essere posti accanto ai numeri sia arabi sia romani, essendo ciò semplicemente scorretto, senza alcuna possibile deroga al riguardo.

Stando cosí le cose, la persona incaricata di redigere un programma cartaceo festaiolo che commette simili errori dimostra, purtroppo, una conoscenza pressoché nulla delle regole grammaticali qui sommariamente richiamate.

Nell’ambito festaiolo, in particolare, occorre che la figura prescelta per la stesura del testo-programma sia guidata da un crescente desiderio di rispettare il maggior numero possibile di regole grammaticali, incluse quelle che, a prima vista, possono sembrare di scarsa importanza.

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

:smt023 :smt023 :smt023 :smt023 :smt023

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 10 ‒ IL RICORSO DISORDINATO AI TRATTINI BREVI, NONCHÉ L’IMPIEGO ERRATO DEI TRATTINI LUNGHI, QUALORA OCCORRA EVIDENZIARE L’ESISTENZA DI UNA RELAZIONE FRA DUE O PIÚ ENTITÀ

La posizione numero dieci della Classifica dei 12 Errori Grammaticali piú evidenti per i programmi cartacei delle Feste Patronali Meridionali permette di porre l’attenzione su due specifiche criticità:
  • a) il ricorso disordinato ai trattini brevi, che si verifica quando essi hanno lo spazio prima e dopo, nell’ipotesi in cui occorra evidenziare la sussistenza di una relazione fra due o piú entità (cioè due persone, due luoghi, due date, eccetera);
  • b) l’impiego assolutamente errato dei trattini lunghi proprio nella circostanza in cui sia necessario indicare l’esistenza di una relazione fra due o piú entità.

Prima di entrare nel merito, si ritengono quanto mai necessari alcuni chiarimenti.

La Grammatica Italiana stabilisce che i TRATTINI sono due “segni ideografici” i quali, a seconda della lunghezza, assumono delle differenti funzioni.

Il TRATTINO BREVE (-) ha principalmente due utilizzi.
In primo luogo, può indicare l’esistenza di una relazione tra due (o piú) termini in un modo analogo a quello che sarebbe stato ottenuto ricorrendo alla congiunzione “e” oppure a costrutti analitici del tipo: “da ... a”, “tra ... e”, “di ... e” (ad esempio: “conflitto anglo-italiano”, cioè conflitto tra Inghilterra e Italia).
In secondo luogo, può unire due (o piú) parole in modo tale che la successiva precisi il ‘senso’ della precedente (ad esempio: “medaglia-ricordo”, cioè medaglia che assume un valore di ricordo).
All’interno di un testo il trattino breve risulta posto a cavallo di due (o piú) parole e senza che sia lasciato alcuno spazio vuoto ai suoi lati.

Il TRATTINO LUNGO, oppure STANGHETTA (‒) viene soprattutto impiegato alfine di delimitare visivamente un “inciso testuale”, ossia una breve frase che sembra in modo apparente coordinata alla “frase ospite”, ma che in realtà non partecipa alla «configurazione logica e sintattica» della stessa.
Ad esempio: «Mentre lavoro ‒ ed è già tarda sera ‒ avverto ancora forti rumori che provengono dagli appartamento del piano di sopra».
Quando assolve la funzione appena segnalata, tuttavia, nulla ne impedisce la sostituzione con una coppia di parentesi tonde ().
All’interno di un testo il trattino lungo reca sempre uno spazio vuoto prima e dopo di sé.



Fonti cartacee e informatiche:
1) C. Iandolo, “Parole in moto”, tomo II “Fonetica”, Napoli 1994, pp. 183 e segg., pp. 203 e segg.
2) https://www.treccani.it/enciclopedia/tr ... D%E2%80%BA)%20(%E2%9E%94%20).
3) https://www.treccani.it/vocabolario/inciso2/

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 10.1 ‒ L’ingiustificabile spazio lasciato prima e dopo i trattini brevi quando occorre esprimere una relazione fra due o piú entità

Stando a quanto riportato nel precedente messaggio, la Grammatica Italiana è piuttosto chiara: soltanto i trattini brevi possono essere impiegati in sostituzione della congiunzione “e” oppure di costrutti analitici del tipo “da… a” e “di… e” qualora occorra evidenziare l’esistenza di una relazione fra due o piú entità.

In tal senso, è ancora la Grammatica Italiana a statuire che il trattino breve sia sempre posto a cavallo dei termini senza che venga lasciato alcuno spazio ai suoi lati.

Eppure proprio quest’ultimo dettato sembra essere dimenticato in tantissime circostanze, come confermano i sottostanti esempi negativi:

San Nicolò fraz. di Ricadi (VV), festa di Maria ss. delle Grazie, manifesto 2019, avviso a margine del programma religioso

Immagine

Petilia Policastro (KR), festa di san Francesco di Paola, manifesto 2018 (pagina Facebook: Comitato San Francesco di Paola - Petilia Policastro)

Immagine

All'interno dei due programmi cartacei calabresi, la scelta di ricorrere al trattino breve è stata, in via di principio, giusta.
Nel primo perché bisognava mettere in relazione due date interessate dallo svolgimento di una kermesse patronale, evitando di ricorrere alla congiunzione “e” (e quindi la dicitura “1 e 2 Luglio”)
Nel secondo perché occorreva evidenziare il legame fra due date entro le quali aveva luogo la ricorrenza in onore del santo, evitando di impiegare il costrutto analitico “da… a” (e quindi l’espressione “dal 3 al 20 Maggio”).

In entrambi i casi, però, la pessima notizia è consistita nella scelta di lasciare dello spazio a destra e a sinistra dei trattini brevi, vanificando (da un punto di vista grammaticale) il ricorso ai medesimi.

In breve, l’annuncio afferente alla festività di San Nicolò di Ricadi avrebbe dovuto essere scritto in questa maniera: «1-2 Luglio»; anziché «1 - 2 Luglio».
La comunicazione afferente alla ricorrenza di Petilia Policastro avrebbe dovuto essere messa nero su bianco in cotal guisa: «3-20 Maggio»; anziché «3 - 20 Maggio».
Punto.
Ultima modifica di Raffaele2012 il domenica 24 dicembre 2023, 11:43, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 10.2 ‒ La scelta illogica di ricorrere ai trattini lunghi quando occorre esprimere una relazione fra due o piú entità

La Grammatica Italiana esclude tassativamente che i trattini lunghi possano assolvere alla funzione di esprimere una correlazione fra due entità. Ciò nonostante moltissimi supporti cartacei festaioli sembrano rappresentare una malsana eccezione in tal senso.

Esempio negativo:

Matera, festa di Maria ss. della Bruna, opuscolo 2022

Immagine
Nello specifico l’espressione “Arcidiocesi di Matera ‒ Irsina” appare contraddistinta da un uso illogico del trattino lungo, in sostituzione del costrutto analitico “Arcidiocesi di Matera e Irsina”.
Per comprendere l’insensatezza della scelta compiuta dallo scrivente dell’epoca basterebbe immaginare la dicitura riformulata nel seguente modo: “Arcidiocesi di Matera ‒ e Irsina” oppure “Arcidiocesi di Matera (e Irsina)”.

Il rispetto delle regole grammaticali, al contrario, avrebbe dovuto spingere la persona incaricata all’epoca di redigere il programma festaiolo a correggere l’espressione attraverso un piú salvifico ricorso al trattino breve, in modo da scrivere: «Arcidiocesi di Matera-Irsina».

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 10.3 ‒ Conclusioni

Nella circostanza in cui occorra evidenziare la sussistenza di una relazione fra due o piú entità, il disordinato impiego dei trattini brevi (che si verifica quando viene lasciato dello spazio vuoto lasciato ai suoi lati) e l’utilizzo semplicemente errato dei trattini lunghi rappresentano l’indizio di un’incompleta conoscenza della Lingua Italiana da parte della persona incaricata di redigere il programma cartaceo festaiolo.

In linea ipotetica, anche le difficoltà per qualsiasi lettore potrebbero essere significative.
Ad esempio, una persona potrebbe far fatica a capire se, all’interno di un singolo annuncio, un’informazione che segue a un trattino lungo abbia un ruolo meramente incidentale, perfino secondario (cosí come dovrebbe essere qualora fossero rispettate le regole grammaticali), oppure, al contrario, una rilevanza identica a tutte le altre notizie circostanti.

È compito degli organizzatori di una Festa Patronale Meridionale vigilare, dunque, anche sotto codesto aspetto.

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

:smt023 :smt023 :smt023 :smt023 :smt023

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 9 ‒ L’IMPIEGO CERVELLOTICO DEI TRATTINI LUNGHI E DEI TRATTINI BREVI QUANDO ESSI NON SERVONO

La posizione numero nove della Classifica dei 12 Errori Grammaticali piú evidenti consente di riflettere su una discutibilissima tendenza consolidatasi fra i programmi cartacei delle Feste Patronali Meridionali: l’impiego cervellotico dei trattini lunghi e dei trattini brevi anche quando essi, molto semplicemente, non servono.

Circa i chiarimenti riguardanti quegli usi dei trattini brevi e dei trattini lunghi che sono accettati dalla Grammatica Italiana, il lettore è rimandato a quanto sommariamente riassunto nel POST 10 della trattazione in corso.

Si entra perciò subito nel merito.

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 9.1
  • Si registra un impiego francamente cervellotico dei trattini lunghi e dei trattini brevi qualora sia necessario effettuare un elenco di persone oppure di strade, nonché raggruppare in un solo rigo differenti orari di inizio di un certo evento che si ripete piú volte nell’arco di una stessa giornata (ad esempio, di svariate Sante Messe).
Al riguardo, si condividono i seguenti esempi negativi.

Messina, quartiere Giostra, festa di Maria Ausiliatrice, manifesto 2008

Immagine

Collepasso (LE), festa di Maria ss. delle Grazie, opuscolo 2016, itinerario della processione del 7 Settembre

Immagine

Ginosa (TA), festa dei ss. Medici e di Maria ss. del Rosario, opuscolo 2022, “Componenti del Comitato Santi Medici”

Immagine
In relazione al caso del quartiere messinese di Giostra, l’esigenza di dover elencare gli orari di inizio di ognuna delle tre Sante Messe mattutine ha indotto lo scrivente dell’epoca a utilizzare in maniera insensata i trattini lunghi al posto della virgola “seriale”.
L’assurdità di tale scelta appare nitidamente nel momento in cui si immagina di inserire all’interno di due parentesi tonde l’orario di avvio della seconda S. Messa.

Anche per quanto concerne la kermesse patronale di Collepasso, si nota un ingiustificato impiego del trattino lungo alfine di separare gli appellativi delle vie coinvolte nella processione del 2016.
Per l’esattezza, la poca pertinenza di una simile scelta diviene palese nell’istante in cui si suppone di introdurre all’interno di due parentesi tonde il nome di ogni strada successiva alla prima.

Nel caso di Ginosa, infine, lo scopo dello scrivente dell’epoca è stato quello di limitarsi a elencare semplicemente i nomi delle persone aventi la qualifica di “componente”. In quest’ottica, non appare chiaro perché non siano state saggiamente impiegate la “virgola seriale” e la congiunzione “e” al posto del trattino breve circondato da dello spazio.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 24 gennaio 2024, 15:25, modificato 3 volte in totale.

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 9.2
  • Un’altra casistica di impieghi francamente cervellotici dei trattini lunghi e dei trattini brevi è quella che ne annovera l’utilizzo in sostituzione delle preposizioni “di” e “da”, qualora vi sia il bisogno di chiarire soltanto un’origine o una provenienza geografica.

Seguono due esempi negativi.


Parete (CE), festa di Maria ss. della Rotonda, opuscolo 2003, Sabato 19 Aprile

Immagine

Gasponi fraz. di Drapia (VV), festa di s. Acindino m.re, manifesto 2014, avviso a margine del programma civile

Immagine

All’interno del supporto cartaceo di Parete, ebbene, la persona incaricata di redigere il testo del programma festivo del 2003 ha avuto la poco saggia idea di impiegare il trattino breve (con gli spazi su entrambi i lati) al posto della preposizione semplice “DI”, la quale invece, a modestissimo parere del sottoscritto, era piú molto pertinente per trasmettere al meglio l’informazione di natura geografica riguardante la ditta di luminarie.

Nel caso del manifesto di Gasponi, si nota la poco edificante presenza del trattino breve (con gli spazi su entrambi i lati) al posto della preposizione semplice “DA”, che, a umilissimo parere dell’autore di questo messaggio, era molto piú adatta per dare ragguagli sul paese di origine della ditta di addobbi elettrici ingaggiata.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 24 gennaio 2024, 15:35, modificato 3 volte in totale.

Avatar utente
Raffaele2012
Pirovago Senior
Messaggi: 2907
Iscritto il: giovedì 22 marzo 2007, 16:49
Re: I programmi cartacei e le Feste del Sud Italia: gli errori grammaticali piú evidenti

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 9.3 ‒ Conclusioni

Un impiego semplicemente cervellotico dei trattini lunghi e brevi in sfregio a qualsiasi regola grammaticale costituisce un’importante prova del basso livello di padronanza della Lingua Italiana posseduto dalla persona incaricata di redigere il programma cartaceo festaiolo.

Null’altro si desidera aggiungere sull’argomento.

A margine, tornando ai riportati esempi negativi, s’osserva soltanto che una piú attenta e corretta stesura delle informazioni avrebbe potuto far conseguire dei migliori risultati, simili ai sottostanti.

Messina, quartiere Giostra, 2008 (da evidenziare il solo utilizzo delle virgole):
<< S. Messe: ore 08.00, 09.30, 11.15. >>.

Collepasso (LE), 2016 (da premettere il solo utilizzo delle virgole):
<< Itinerario: largo Fede, via Matteotti, via Puccini, via Pascoli, via Ovidio, via Molloni, via Masaniello, via Perasso, via P. Giuliani, via Del Gado, via P. di Piemonte, via Rinascita, via Paglialonga, via Taranto, via Giardini, via Cairoli, via C. Alberti, via Veneto, piazza Dante, via Sauro, chiesa. >>.

Ginosa (TA), 2022 (da sottolineare l’utilizzo delle virgole e, in chiusura, della congiunzione “e”):
<< Angelo CARLUCCI, Pietro PARISI, Antonio CATUCCI, Cosima PUNZI, Damiano PIZZULLI, Marco MORO, Domenico GIGANTE, Giuseppe LOSPINUSO, Dora DI CARDINE, Agostino TOCCI, Antonio VIZZIELLI, Antonio PIGNALOSA, Gennaro BRADASCIO, Uccio SPINELLI, Nicola CARENZA, Luigi PIZZULLI e Cornelia DI TARANTO. >>.

Parete (CE), 2003 (da osservare sia una piú consona riscrittura dell’annuncio, privato di qualsiasi effetto enfatico, sia, soprattutto, la presenza della preposizione semplice “di” accanto alla località):
<< Ore 20.00: accensione dell’illuminazione installata dalla ditta Criscuolo S.r.l. di Parete. >>.

Gasponi di Drapia (VV), 2004 (da vedere la presenza della preposizione semplice “da” accanto al paese di Cessaniti):
<< L’illuminazione sarà curata dalla ditta Luminarie Pugliese da Cessaniti (VV). >>.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 24 gennaio 2024, 15:55, modificato 1 volta in totale.


Rispondi

Torna a “Oltre la pirotecnica”