La tragedia nel mare di Lampedusa

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pirotecnica
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La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da pirotecnica »

Questa tragedia non ci può che far riflettere. Quanti di quelle povere persone in cerca di una vita migliore trovino la morte, una morte sotto gli occhi di Lampedusani che nonostante i continui sbarchi, sono diventati volontari permanenti nell'accoglierli e molte volte salvarli insieme alle Autorità marittime di quel territorio. Solidarietà con la Comunita' Lampedusana e tanta tristezza per quei corpi allineati coperti dai teli.

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pierinodelgenio
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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da pierinodelgenio »

pirotecnica ha scritto:Questa tragedia non ci può che far riflettere. Quanti di quelle povere persone in cerca di una vita migliore trovino la morte, una morte sotto gli occhi di Lampedusani che nonostante i continui sbarchi, sono diventati volontari permanenti nell'accoglierli e molte volte salvarli insieme alle Autorità marittime di quel territorio. Solidarietà con la Comunita' Lampedusana e tanta tristezza per quei corpi allineati nei teli coperti.
Non c'è nulla su di essi se non solo il conforto di Gesù Cristo dall'aldilà.
Però su di essi chi ci guadagna??????????? ma comunque anche loro varcheranno quella soglia e non penso che avranno lo stesso conforto.
Anchio la mia prima gioventù lo passata da emigrante in Svizzera,con più fortuna rispetto a loro,ma vedere e restare inermi davanti a queste tragedie provo tanta tristezza.
Non ci resta che dire una preghiera verso coloro che per una vita migliore hanno trovato la morte.

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Horas
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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da Horas »

Siamo in una situazione davvero pessima, dove questi poveretti hanno perso la vita per poter sperare in un futuro migliore, qualcuno ci ha guadagnato, e questo qualcuno deve pagare, non si può far morire la gente come se fosse niente.
Una cosa su cui riflettere è la vita, quanto valore a volte non viene dato alla cosa più importante che possediamo.... La Vita.
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enzoprince
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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da enzoprince »

la cosa che mi rammarica parecchio è che con la situazione che abbiamo in Italia non possiamo neanche aiutarli, perché le nazioni limitrofe non si interessanoe noi che tra un po' faremo la stessa loro fine.
Mi viene solo di invitare tutti a fere una preghiera per i caduti di questa attraversata o meglio odissea
[b][color=#FF0000]La Fede nel cuore e la pirotecnica nell' anima[/color][/b]

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Raffaele2012
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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da Raffaele2012 »

La morte di una persona soltanto oppure di 1.000 persone rappresenta, senz'ombra di dubbio, un qualcosa di assai triste. A maggior ragione quando tutto comincia con un'emigrazione verso Paesi che si ritengono migliori del proprio.

Volendo tuttavia andare al di là dell'orribile episodio lampedusano, rimane importante sottolineare che l'Italia non si presta con facilità a divenire una nazione multietnica.

A parte gli aspetti socio-culturali, infatti, è proprio la struttura produttiva del nostro Paese a non poter reggere l'urto.

In Italia, in primo luogo, si trovano anzitutto piccole imprese di carattere familiare: soggetti difficilmente in grado di espandersi per assumere manodopera altrui ma anche, e soprattutto, difficilmente disporsi ad inglobarsi in realtà più grandi.
In secondo luogo, larga parte del settore industriale sta subendo un pesante processo di dismissione, data la decisione di non poche proprietà di spostarsi altrove.
L'agricoltura, in terzo luogo, rovinata dell'erosione edil-speculativa degli spazi e dall'alta meccanizzazione (fino a che punto opportune???), può al massimo richiedere braccia in esubero solo durante la stagione del raccolto.

Di certo resterebbero il settore del commercio e dell'edilizia, i quali, però, non rappresentano MAI il vero punto d'appoggio di uno sviluppo produttivo, dato che quest'ultimo si regge in prevalenza sulle VERE attività di produzione materiale come l'industria e l'agricoltura.

E quindi cosa rimane allo straniero? Il calcio, la malavita e la prostituzione: cosa bella la prima e bruttissime le altre due.

Se a tutto ciò si assomma la dilagante disoccupazione degli Italiani, è quanto mai auspicabile che il Governo di Roma irrigidisca negli anni a venire le proprie frontiere, onde evitare un inutile accumula di poverazzi.

Questo è, per quanto possa sembrare strano, l'unico vero modo per mostrare rispetto verso i morti lampedusani. Cioè non illudere nessuno dei Paesi poveri provando a stroncare nel frattempo ogni movimento speculativo a riguardo. E' quanto mai auspicabile, altresì, che l'opinione pubblica diffidi sempre più di personaggi come la presidentessa Boldrini e il ministro dell'integrazione (?) Kyenge poiché tipici politicanti in cerca dell'ennesimo "spazio della vita quotidiana del Nostro Paese" nel quale far breccia per guadagnare voti e potere solo personali e sempre a danno altrui.
I fuochi marciano nel tempo e nel silenzio. (Francesco Nicassio)

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pirotecnica
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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da pirotecnica »

Raffaele2012 ha scritto:La morte di una persona soltanto oppure di 1.000 persone rappresenta, senz'ombra di dubbio, un qualcosa di assai triste. A maggior ragione quando tutto comincia con un'emigrazione verso Paesi che si ritengono migliori del proprio.

Volendo tuttavia andare al di là dell'orribile episodio lampedusano, rimane importante sottolineare che l'Italia non si presta con facilità a divenire una nazione multietnica.

A parte gli aspetti socio-culturali, infatti, è proprio la struttura produttiva del nostro Paese a non poter reggere l'urto.

In Italia, in primo luogo, si trovano anzitutto piccole imprese di carattere familiare: soggetti difficilmente in grado di espandersi per assumere manodopera altrui ma anche, e soprattutto, difficilmente disporsi ad inglobarsi in realtà più grandi.
In secondo luogo, larga parte del settore industriale sta subendo un pesante processo di dismissione, data la decisione di non poche proprietà di spostarsi altrove.
L'agricoltura, in terzo luogo, rovinata dell'erosione edil-speculativa degli spazi e dall'alta meccanizzazione (fino a che punto opportune???), può al massimo richiedere braccia in esubero solo durante la stagione del raccolto.

Di certo resterebbero il settore del commercio e dell'edilizia, i quali, però, non rappresentano MAI il vero punto d'appoggio di uno sviluppo produttivo, dato che quest'ultimo si regge in prevalenza sulle VERE attività di produzione materiale come l'industria e l'agricoltura.

E quindi cosa rimane allo straniero? Il calcio, la malavita e la prostituzione: cosa bella la prima e bruttissime le altre due.

Se a tutto ciò si assomma la dilagante disoccupazione degli Italiani, è quanto mai auspicabile che il Governo di Roma irrigidisca negli anni a venire le proprie frontiere, onde evitare un inutile accumula di poverazzi.

Questo è, per quanto possa sembrare strano, l'unico vero modo per mostrare rispetto verso i morti lampedusani. Cioè non illudere nessuno dei Paesi poveri provando a stroncare nel frattempo ogni movimento speculativo a riguardo. E' quanto mai auspicabile, altresì, che l'opinione pubblica diffidi sempre più di personaggi come la presidentessa Boldrini e il ministro dell'integrazione (?) Kyenge poiché tipici politicanti in cerca dell'ennesimo "spazio della vita quotidiana del Nostro Paese" nel quale far breccia per guadagnare voti e potere solo personali e sempre a danno altrui.
Caro Raffaele,
Ti ricordo che i paesi europei, compreso il nostro, ed altri internazionali sono i primi responsabili a creare queste tragedie.

Siamo produttori di armi che servono a fare guerre, compriamo gli F 35 nonostante tutti i problemi economici che abbiamo.

Quante risorse sprechiamo per fare guerre e dopo controllare quei lughi di guerra.

Basterebbe aiutarli ad essere paesi più moderni visto che molto di loro ci danno materie prime come il petrolio, anzi , lo sottraiamo e quando rivendicano diritti diciamo che sono incivili creando guerre civili per poi intervenire, e giù morti, miseria e gente che scappa dalle tragedie incontrando la morte.

Costerebbe molto di meno in vite e in risorse se utilizziamo politiche di accoglienza.

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Raffaele2012
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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da Raffaele2012 »

Pirotecnica, in merito alla produzione di armi, mi permetto di far presente che se ci sono "criminali occidentali" che le costruiscono, è altrettanto vero che restano "pazzoidi terzomondisti" che poi le comprano per proprie mire personali.

In merito all'aiuto economico da dare ai Paesi poveri potremmo anche essere d'accordo io e te. Il problema, purtroppo, è che la stramaggioranza delle persone non ci verrebbe indietro. Anzi, ci spedirebbe subito su un gommone.

Ciò perchè in un Mondo sciaguratamente globalizzato come questo non possono che esistere due tipi di Nazioni: quelle ricche che sfruttano risorse e quelle povere che "le mettono a disposizione".
In poche parole: chi aiutarebbe i poveri a discapito di sé stessi pagando un prezzo maggiorato per le loro risorse prime?
Ecco perché trovo assolutamente ipocriti certi inviti all'integrazione come quelli della Boldrini.
D'altro canto ogni emigrazione resta pur sempre l'ennesimo modo per sfruttare genti che vivono lontano da casa propria.

A questo punto mi farai presente che vi sono Nazioni "ex povere sempre più ricche", come la Cina e il Brasile. Ma alla fine il comportamento di quest'ultime non è dissimile da quello di Usa o GB, come mostrano i rispettivi sviluppi economici all'insegna dell'inquinamento e dello stravolgimento delle risorse naturali, proprie ed altrui.
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robytranese
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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da robytranese »

Raffaele2012 ha scritto:Pirotecnica, in merito alla produzione di armi, mi permetto di far presente che se ci sono "criminali occidentali" che le costruiscono, è altrettanto vero che restano "pazzoidi terzomondisti" che poi le comprano per proprie mire personali.

In merito all'aiuto economico da dare ai Paesi poveri potremmo anche essere d'accordo io e te. Il problema, purtroppo, è che la stramaggioranza delle persone non ci verrebbe indietro. Anzi, ci spedirebbe subito su un gommone.

Ciò perchè in un Mondo sciaguratamente globalizzato come questo non possono che esistere due tipi di Nazioni: quelle ricche che sfruttano risorse e quelle povere che "le mettono a disposizione".
In poche parole: chi aiutarebbe i poveri a discapito di sé stessi pagando un prezzo maggiorato per le loro risorse prime?
Ecco perché trovo assolutamente ipocriti certi inviti all'integrazione come quelli della Boldrini.
D'altro canto ogni emigrazione resta pur sempre l'ennesimo modo per sfruttare genti che vivono lontano da casa propria.

A questo punto mi farai presente che vi sono Nazioni "ex povere sempre più ricche", come la Cina e il Brasile. Ma alla fine il comportamento di quest'ultime non è dissimile da quello di Usa o GB, come mostrano i rispettivi sviluppi economici all'insegna dell'inquinamento e dello stravolgimento delle risorse naturali, proprie ed altrui.
Due mirabilissimi interventi quelli scritti in questa pagina da Raffaele. ossequi

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pirotecnica
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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da pirotecnica »

Secondo voi meglio produrre armi e con quelle fare guerre e non migliorare i rapporti internazionali e il mondo con le stesse risorse.

Ho capito che in un mondo migliore non ci credete e che devono esistere gli sfruttatori e gli sfruttati i ricchi e i poveri.

E se ho capito bene queste tragedie invece di farle finire c'è ne saranno anche altre.

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Raffaele2012
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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da Raffaele2012 »

Pirotecnica, mi spiego meglio.

Non ho scritto che bisogna produrre le armi e far ammazzare con esse la gente. Ho scritto, invece, che la realtà mondiale (come di certo puoi insegnarmi pure tu) è infinitamente più complessa di quello che appare a prima vista. Sicché non tutti i "ricchi" sono sanguinari sfruttatori e non tutti i "poveri" sono dei miserabili sfruttati. Per farla in breve: così come il sottoscritto, cittadino italiano, non è d'accordo col traffico d'armi; così il dittatorello del paese povero spera, invece, di averne sempre in più per esercitare il proprio potere.

Ovviamente anche il sottoscritto vorrebbe un Mondo migliore innanzi ai propri occhi. Ma nel mio precedente messaggio, ho cercato di far capire che, purtroppo, la cosa non è facile da realizzarsi. In primo luogo a causa dei "poteri forti"; in secondo luogo a causa della stesse masse popolari dei Paesi ricchi (Europa occidentale, Nord America, Giappone) e dei Paesi in arricchimento (Cina, India, Brasile), ciecamente protese ad inseguire un sempre più insostenibile "mito del progresso".

Concludo scrivendo che neppure il sottoscritto si augura di vedere morti oltre 100 immigrati al giorno. E' però altrettanto vero che ipotesi di indiscriminata apertura delle frontiere e di applicazione automatica dello ius soli (principio giuridico che dà la cittadinanza di un Paese ad ogni automatica nascita di persone straniere) non rappresentano soluzioni efficaci.
Serve, insomma, chiarezza: da un lato perché l'Italia è destinata ad uscire dal club delle Nazioni più ricche, dall'altro lato per evitare un collegato assommarsi di poveri "forestieri" coi poveri "autoctoni" proprio all'intero dello Stivale.
I fuochi marciano nel tempo e nel silenzio. (Francesco Nicassio)

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pirotecnica
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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da pirotecnica »

Certamente non saremo noi a risolvere le sorti mondiali, ma con l'aiuto di tutti e dei Paesi piu' progrediti sicuramente ci pssono essere buone speranze.
Gli Stati Uniti, grazie agli immigrati, e' diventata una grande Nazione ed il suo Presidente e' di colore.

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Raffaele2012
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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da Raffaele2012 »

pirotecnica ha scritto:Certamente non saremo noi a risolvere le sorti mondiali, ma con l'aiuto di tutti e dei Paesi piu' progrediti sicuramente ci pssono essere buone speranze.
Ammetto di essere alquanto pessimista a riguardo anche se sperare nulla costa.
pirotecnica ha scritto:Gli Stati Uniti, grazie agli immigrati, e' diventata una grande Nazione ed il suo Presidente e' di colore.
Anche la storia degli Stati Uniti, in effetti, si presenta più complessa di quello che appare.
Ne faccio un breve riepilogo, partendo dal presupposto che tutti i pirovaghi già ne sappiano abbastanza a riguardo.

La "grande nazione americana" che vediamo oggi è sorta anzitutto sull'eccidio di milioni di indiani, roba che se i Nordafricani provassero a farla con noi Italiani staremmo tutti lì a invocare la bomba H sui barbari invasori, altro che la Boldrini e la Kyenge!

Va poi sottolineato che il continuo afflusso di stranieri europei nel corso di secoli ha potuto sfruttare milioni di ettari disabitati, terreni mai coltivati e risorse naturali pressoché intatte. Eppure all'inizio del Ventesimo secolo, la legislazione americana sugli immigrati era già divenuta assai rigida; ad esempio tutti gli stranieri che arrivavano erano sottoposti a visita sanitaria nei porti e solo quelli più in salute rimanevano... ma a patto di soggiornare in quarantena all'interno di apposite strutture!
E' evidente, insomma, che l'Europa e la stessa Italia non si troverebbero mai e poi mai nella stessa situazione americana del '700 o del '800.

Circa Barack Obama, infine, vale la massima citata pure in un film di Bud Spencer e Terence Hill:
Il Mondo non si divide in bianchi e neri, ma in ricchi e poveri.
I fuochi marciano nel tempo e nel silenzio. (Francesco Nicassio)

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Horas
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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da Horas »

Gli Stati ricchi, lo sono, perché hanno sfruttato anche le risorse degli Stati poveri, tutti dobbiamo fare in modo che si esca da questa vergogna vecchia come il mondo, ancora oggi c'è tantissima gente che muore per un banale raffreddore... Riflettiamoci....
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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da pirotecnica »

Horas ha scritto:Gli Stati ricchi, lo sono, perché hanno sfruttato anche le risorse degli Stati poveri, tutti dobbiamo fare in modo che si esca da questa vergogna vecchia come il mondo, ancora oggi c'è tantissima gente che muore per un banale raffreddore... Riflettiamoci....
Grazie Horas, hai riportato la discussione dove era iniziata. Riflettiamoci. :smt023

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Re: La tragedia nel mare di Lampedusa

Messaggio da sparatore »

"l'Italia un ponte naturale nel Mediterraneo posizione strategica da utilizzare per incrementare l'interscambio tra l'Europa e l'Africa e l'Oriente" sono anni che sento questa buffonata, ma cosa vi è da scambiarci con questi poveri cristi martoriati da guerre e povertà, quale ricchezza potrebbero portare o noi andare a prendere, fatto salvo il petrolio che ha già i suoi padroni e le sue rotte ben definite da tempo, non diciamo idiozie. Sappiamo bene che quello che possiamo dare è un pò di umanità e quello che possiamo avere è un sorriso di riconoscenza, il resto è tutta ipocrisia e all'occorrenza povera speculazione politica e povera falsa esternazione di fratellanza.
Saluti


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