ECCESSO DI MONETA IN ENTRATA nelle Feste del Sud Italia – 2

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Raffaele2012
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ECCESSO DI MONETA IN ENTRATA nelle Feste del Sud Italia – 2

Messaggio da Raffaele2012 »

Salve a tutti. Apro questo topic valevole come seconda parte della riflessione del sottoscritto sull’Eccesso di Moneta in Entrata nell’ambito delle Feste Patronali “Esterne” del sud Italia.

Nella parte precedente, quella iniziale (https://forum.pirovagando.it/viewtopic.php?f=6&t=4973), dopo una serie di messaggi introduttivi valevoli per tutta la trattazione in corso [POST dal 3 al 5.1] , si è affrontato il cosiddetto “versante” dei Comitati e del popolo attraverso la descrizione di un caso-esempio e coll’elenco dei principali fattori che, nella realtà concreta, tendono ad incidere rispetto alla generalità delle kermesse patronali meridionali [POST dal 6 al 10] .

Nel corso di questo secondo topic, invece, trovano spazio:
  • il “versante” delle ditte esecutrici e/o organizzatrici di eventi, scenografie e quant’altro per conto di un Comitato F.P. Esterna/sud Italia;
  • una sintesi generale di quanto scritto fin qui separatamente fra i due “versanti”;
  • i possibili effetti dell’eccesso di moneta in entrata.
I post a seguire hanno, ovviamente, numerazione progressiva rispetto a quelli della prima parte.
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Raffaele2012
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Re: ECCESSO DI MONETA IN ENTRATA nelle Feste del Sud Italia

Messaggio da Raffaele2012 »

AVVISO “PRATICO” CIRCA LA PUBBLICAZIONE DEI MESSAGGI IN QUESTO SECONDO TOPIC

Per consentire ai lettori non solo una più agevole lettura ma anche una più rapida risposta, si è optato per una pubblicazione dei messaggi di questo secondo topic in modo scaglionato.

Il giorno 26-03-2013 con l’immediata pubblicazione di un blocco di otto messaggi dopo questo.
Il giorno 27-03-2013 con l’esposizione di altri sei.
Il giorno 28-03-2013, infine, con la pubblicazione di sei messaggi.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 27 marzo 2013, 10:44, modificato 3 volte in totale.
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Re: ECCESSO DI MONETA IN ENTRATA nelle Feste del Sud Italia

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 11 – “VERSANTE” delle DITTE ESECUTRICI e/o ORGANIZZATRICI DI EVENTI, SCENOGRAFIE E QUANT’ALTRO per conto del Comitato Festa

Fin qui si è preteso di fare una rassegna (per sintomi e cause che più incidono nella realtà concreta) dell’eccesso di moneta in entrata in grado di coinvolgere più da vicino Comitati e popolo.
Di seguito si cerca di esaminare l’argomento da un altro punto di vista: quello delle ditte esecutrici e/o organizzatrici di eventi, scenografie e quant’altro per conto di un Comitato F.P. Esterna/sud Italia.

Ossia: quali sono i modi oggettivi e prevalenti con i quali le ditte esecutrici e/o organizzatrici reagiscono ad una situazione di eccesso di moneta in entrata? E i Comitati, in quanto committenti, vi hanno o no un qualche ruolo? Un altro caso-esempio (che compare qui sotto) e tutto ciò che lo riguarda permetteranno di dare delle prime risposte.

Si ammetta una situazione di partenza nella quale la F.P. Esterna/sud Italia di turno consiste in un solo ed unico evento: la bancarella di acqua minerale allestita nella piazza centrale durante il giorno di celebrazioni. L’acqua minerale viene servita abitualmente in un bicchiere di vetro e il venditore ha un compenso stabile di 1 soldo.

Ora si assuma, nel breve periodo, una fattispecie per cui alla bancarella di acqua minerale viene affiancato un venditore di zucchero filato. Questi si posiziona nella piazza centrale e serve lo zucchero su di un bastoncino di legno. Entrambi gli esercenti (di acqua e di zucchero filato) pretendono 1 soldo di compenso ciascuno e dunque la Festa Esterna/sud Italia di turno costa complessivamente 2 soldi. Tuttavia, sempre in questa fase temporale, si assuma pure che il venditore d’acqua cominci ad offrire alla gente un bicchiere di plastica, anziché di vetro.
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 26 marzo 2013, 10:50, modificato 1 volta in totale.
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Re: ECCESSO DI MONETA IN ENTRATA nelle Feste del Sud Italia

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POST 11.1

Si ipotizzi, nel medio periodo, che alle due succitate bancarelle se ne aggiunga una terza: quella delle patatine fritte, servite con tanto di sale, ketchup e maionese. La Festa Patronale Esterna/sud Italia di turno consiste adesso in tre punti vendita allestiti contemporaneamente in piazza centrale e dal costo ciascuno di 1 soldo.
Tuttavia, a partire da questa fase temporale, si assuma pure che il venditore d’acqua cominci ad usare “bicchieri di carta da quaderno”, mentre quello di zucchero filato a cedere la sua merce su bastoncini plastificati.

Nel lungo periodo, infine, alle bancarelle di acqua minerale, zucchero filato e patatine fritte si ipotizzi l’aggiunta di un quarto punto vendita, ubicato pur esso nella piazza centrale e nel giorno di Festa: quello di caviale. Il caviale è proposto ai clienti in comodi e coloratissimi piatti di porcellana, con posate scintillanti e tovaglioli di raso. La F.P. Esterna/sud Italia di turno costa in totale 4 soldi e ogni punto vendita comporta la spesa di 1 soldo. Nel frattempo i tre venditori di sopra pongono l’acqua e lo zucchero filato direttamente nelle mani dei clienti, mentre le patatine fritte sono servite senza ketchup e maionese.

Si ipotizzi ancora, e per ognuna delle quattro categorie succitate, che esista al Mondo un solo ed unico venditore. E cioè:
- una sola ed unica bancarella al Mondo di acqua minerale,
- una sola ed unica bancarella al Mondo di zucchero filato,
- una sola ed unica bancarella al Mondo di patatine fritte,
- una sola ed unica bancarella al Mondo di caviale.
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POST 12

Ma perché i venditori di acqua, zucchero filato e patatine fritte dovrebbero mostrare comportamenti al ribasso via via un nuovo venditore è aggiunto e malgrado che la cifra stanziata rimanga per tutti pari ad 1 soldo?

Volendo lasciare sempre a zero il grado di incidenza delle 7 variabili presentate nel POST 4https://forum.pirovagando.it/viewtopic.php?f=6&t=4973 – (andamenti dell’Economia a livello locale, nazionale e mondiale; processi di inflazione delle materie prime; tasse e similari; variazioni legislative per i settori qui più o meno accennati; problematiche logistiche; imprevisti per l’ente organizzatore; imprevisti per la ditta esecutrice contatta), il sottoscritto suggerisce l’idea di una perdita di stimoli all’arrivo di ogni nuovo esercente e in nome della quale (ad esempio) il venditore di acqua passa al bicchiere di plastica anziché puntare dritto al bicchiere di cristallo.

Inoltre, ritenendo come valide, invece, tutte le ipotesi dei POST 11.1 e 12, emerge – dalla situazione di partenza al lungo periodo – anche una doppia impossibilità.


La prima, che balza subito agli occhi, consiste nella mancanza di forme concorrenziali in ciascun settore.
La seconda consiste nell’incapacità di stabilire oggettivi metri di valutazione per soppesare con efficacia la sempre più variegata offerta alimentare delle varie bancarelle. D’altronde cos’hanno in comune fra loro acqua minerale, zucchero filato, patatine fritte e caviale?

Ora resta da stabilire in che direzione possa incidere tale doppia impossibilità. Ebbene il Comitato, stanziando ogni volta 1 soldo in più per una nuova bancarella, non fa altro che predisporre la stessa F.P. Esterna/sud Italia di turno ad un generalizzato peggioramento quantitativo/qualitativo nel lungo periodo. E questo accade non tanto per l’assenza di forme concorrenziali, ma perché appare e si consolida l’incapacità di valutare correttamente ogni proposta di vendita in più (con tutte le precedenti) e le tante variazioni proposte in totale da tutte e quattro gli esercenti.
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 26 marzo 2013, 10:53, modificato 1 volta in totale.
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Re: ECCESSO DI MONETA IN ENTRATA nelle Feste del Sud Italia

Messaggio da Raffaele2012 »

POST 12.1

Vi sarebbe però un modo molto semplice per evitare il succitato peggioramento quantitativo/qualitativo. Esso consiste nel proporre ad ogni bancarella precedente un aumento di compenso che è pari alla stessa quantità di soldi offerta di volta in volta ai rivenditori successivi, così da conservare perlomeno lo stesso tipo di trattamento.

In parole più semplici e sulla falsariga dei POST 11.1 e 12: la vendita di acqua minerale proseguirà più facilmente coi bicchieri di vetro solo attraverso lo stanziamento di 2 soldi (anziché di 1 soltanto) all’omonimo commerciante; in questo modo meglio sarà mandato giù… l’arrivo (quello sì, ad 1 soldo) dell’esercente di zucchero filato.

Tuttavia la soluzione suggerita può rivelarsi solo tampone. Infatti pure ipotizzando che oltre lo zucchero filato non arrivi più nulla, nel medio e nel lungo periodo rimane altrettanto probabile un’esitazione pure di codesto venditore, per cui il ritocco a 2 soldi diverrà necessario per “scongiurare” l’introduzione di bastoncini plastificati (anziché di legno). E nell’eventualità che anche il venditore di zucchero venga accontentato, la Festa comunque passa a 4 soldi e colla metà di eventi ipotizzati rispetto ai POST 11.1 e 12.

Insomma ragionando coi suddetti esempi: o nel lungo periodo il Comitato F.P. Esterna/sud Italia di turno accetta di far bere l’acqua minerale direttamente dal rubinetto al costo di 1 soldo per fare comunque la Festa più bella, oppure lo stesso s’impegna a farla bere dal bicchiere di vetro ma ad un prezzo doppio a causa della bancarella di zucchero filato.
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POST 13

Ora, per proprietà transitiva, si provi ad associare ad ogni rivenditore alimentare più tipologie di ditte esecutrici e/o organizzatrici che nel tempo si sono affermate come presenza fissa in occasione delle F.P. Esterne/sud Italia.

Si propone di seguito qualche abbinamento:
  • l’acqua minerale valevole come Concerti Bandistici e Pirotecnica Aerea;
  • lo zucchero filato valevole come il cantante di musica leggera e gli Addobbi Luminosi che divengono sempre più impegnativi in termini manifatturiero/finanziari;
  • le patatine fritte con ketchup e maionese valevoli come “Serate danzanti” e “Gare sportive”;
  • il caviale valevole come Addobbi Luminosi a LED, cosiddetti Piromusicali, fontane danzanti, scatoloni cinesi, sagre, cortei storici, e chi più ne ha più ne metta.
Da notare come il passaggio da un alimento indispensabile (acqua) ad uno per nulla indispensabile (caviale) sia stato fatto volutamente equivalere ad un prevalente (ahinoi!) modello di evoluzione festaiola sì legittimo, ma francamente inopportuno nel merito. Cioè ad un modello di evoluzione che parte dagli eventi storici e specifici dei Concerti Bandistici e della Pirotecnica Aerea e che però finisce per disperdersi in scenografie secondarie e appuntamenti incompatibili col tipo di kermesse patronale meridionale.

In buona sostanza quello che si cerca di far comprendere è principalmente questo. Ad ogni serie di entrate aggiuntive aumenta la possibilità che le ditte precedenti mostrino sempre più evidenti segni di tensione, di logoramento, di scadimento quantitativo/qualitativo nelle performance.

E ciò in primis perché chi sta prima può eventualmente risentire di una mancanza di stimoli
, se percepisce che i performer arrivati dopo godono di una “identica o maggiore attenzione” da parte di un Comitato.
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 26 marzo 2013, 10:55, modificato 1 volta in totale.
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POST 13.1

Ma può bastare la sola mancanza di stimoli delle ditte precedenti a spiegare ogni cosa su questo secondo “versante”?

In realtà no, perchè anche per le Feste Patronali Esterne/sud Italia vale quanto scritto nel caso delle bancarelle. Dunque più svariate categorie di ditte sono messe sotto contratto, più vengono meno criteri oggettivi per soppesare queste fra di loro e soppesare la successione delle variazioni quantitative/qualitative introdotte di volta in volta per ogni performance.
D’altronde, e ad esempio, come possono raffrontarsi un cosiddetto piromusicale, un Concerto Bandistico, un apparato a LED, una sera di musica leggera e uno scatolone pirico cinese?

Si potrebbe obiettare che in caso di insoddisfazione, a differenza di quanto scritto per i bancarellari, rimane sempre aperta la strada di sostituire una ditta coll’altra. Giusto. Tuttavia va sempre ricordato che per quanto vasto possa essere il “Mercato delle Feste Patronali Esterne del sud Italia” (includendo in esso Concerti Bandistici, sparafuochi, lumisti, paratori, e chi più ne ha più ne metta), ognuno degli operatori al suo interno non tende a seguire logiche infinitamente concorrenziali. Ossia: pure cambiando la ditta che pretende, non è detto che si abbiano risultati complessivamente migliori sul fronte delle prestazioni.

Rimane allora valida la pista dei progressivi rinforzi contrattuali che però, con una Festa sempre più bella, rischiano di essere solo dei palliativi. E questo perchè nuovi mal di pancia stanno sempre dietro l’angolo con vecchie e nuove ditte pronte a lamentarsi anche all’unisono (ma sempre tirando ognuna l’acqua al proprio mulino). Perciò si corre il rischio di spendere di più senza reali e duraturi miglioramenti di sorta.
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POST 14

L’atteggiamento delle ditte esecutrici e/o organizzatrici quasi quasi fa venire il capogiro. Se si cambiano non è detto che il tipo di performance migliori; se restano con adeguamenti contrattuali idem; se restano senza adeguamenti può andare pure peggio. E la situazione può volgere “al peggio” nel caso di ditta esecutrice e/o organizzatrice di eventi, scenografie e quant’altro avente in contemporanea degli iscritti al Comitato (conflitto di interessi).

A questo punto va però assolutamente precisata una cosa: che i comportamenti dei vari performer rimangono sempre legittimi.
Ed il sottoscritto è pronto a difendere a spada tratta suddetta liceità, la quale è doppia. E che sta tanto nella carenza di stimoli (attraverso un peggioramento quantitativo/qualitativo delle varie esibizioni), e tanto in una successiva richiesta di innalzamenti dei compensi. Altrimenti i primi a finire in galera (non me ne vogliano gli sportivi!) dovrebbero essere i procuratori dei calciatori, sempre pronti a reclamare adeguamenti contrattuali per i propri assistiti appena, da mille miglia, ne sentono l’odore a riguardo di quegli atleti che non rientrano nelle loro scuderie.

Tuttavia non è scritto da nessuna parte che la legittimità dei comportamenti succitati coincida con una loro opportunità. Ossia: davanti a ininterrotti eccessi monetari in entrata e a Feste sempre più belle, fino a che punto è accettabile nel lungo periodo una continua alzata dell'asticella finanziaria da parte delle svariate ditte al fine di lasciare almeno immutata la propria prestazione in termini di qualità e quantità?
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 26 marzo 2013, 10:58, modificato 1 volta in totale.
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POST 15

C’è però un fondamentale passaggio che corre il rischio di essere saltato. Occorre perciò soffermarsi su di esso. In particolare, chi o cosa deve soppesare le performance delle svariate categorie di ditte? Chi o cosa provvedere a sostituirne una? Chi o cosa eseguire gli adeguamenti contrattuali? I Comitati! Sicché si torna punto e a capo. Ossia: il “versante” delle ditte esecutrici e/o organizzatrici prevede una sorta di compartecipazione degli enti organizzatori. In parole più semplici: comportamenti delle ditte e scelte dei Comitati s’intrecciano come fattori incidenti lungo questo secondo versante.

Un’esauriente sintesi del secondo “versante” di analisi può essere la seguente. Un allargamento incontrollato delle entrate tende a stressare, lacerare, stravolgere gli “equilibri” fra i Comitati F.P. Esterna/sud Italia e le varie categorie di ditte. Tentennamenti, mal di pancia e costanti adeguamenti contrattuali non evitano alla lunga lo scadimento complessivo delle svariate performance da un punto di vista quantitativo e qualitativo.

E ciò a causa di due fattori incidenti:
  • una mancanza di stimoli maturata nelle ditte precedenti per l’arrivo continuo di altri operatori, e non importa se di categorie diverse;
  • l’erosione progressiva di parametri oggettivi coi quali raffrontare fra loro le differenti categorie di performer e le variazioni di prestazione messe in atto da questi di volta in volta. E’ chiaro che tale fattore rimanda ai Comitati, giacché le imprese tendono naturalmente a soppesarsi fra loro con una maggiore o minore faziosità.


In data 27-03-2013 si prosegue coll'esposizione di altri sei post.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 27 marzo 2013, 10:34, modificato 1 volta in totale.
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Come preannunciato, in data 27-03-2013 si passa alla pubblicazione di altri sei seguenti messaggi.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 27 marzo 2013, 10:35, modificato 2 volte in totale.
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POST 16 – SINTESI CONCETTUALE dei DUE “VERSANTI”: quello dei COMITATI e del POPOLO e quello delle DITTE ESECUTRICI e/o ORGANIZZATRICI DI EVENTI, SCENOGRAFIE E QUANT’ALTRO per conto del Comitato Festa (parte 1)

Si prova ora ad effettuare una "somma" delle riflessioni fin qui esposte separatamente. In essa Comitati di F.P. Esterna/sud Italia, popolo, ditte esecutrici e/o organizzatrici, e i vari fattori incidenti sono messi assieme per produrre un vero e proprio schema logico (e cronologico).

Durante una prima lunga fase temporale, i Comitati aumentano i canali di entrata (sponsor privati, richieste di contributi pubblici in moneta, ad esempio) oltre quelli tradizionali (come la questua domiciliare) ed il popolo versa prevedibilmente di più. Nel frattempo gli stessi organizzatori aumentano le dimensioni del programma festaiolo contattando un numero molto alto di ditte esecutrici e/o organizzatrici. Quest’ultime variano pure per tipologia e si ritiene che quelle precedenti possano cominciare a manifestare i primi tentennamenti. L’eccesso di moneta in entrata, allora, emerge e si consolida.

Nei due post sottostanti, la "somma" dei fattori più evidenti che incidono nel corso di questa prima lunga fase temporale.
Ultima modifica di Raffaele2012 il mercoledì 27 marzo 2013, 10:39, modificato 1 volta in totale.
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POST 16.1 (segue da sopra)

* Quelli derivanti dai Comitati di F.P. Esterna/sud Italia:
  • la convinzione soggettiva di un legame inscindibile fra la “Festa più bella” e il ricavo di 1 soldo in più maturata da moltissimi iscritti;
  • la presenza di finalità extrafestaiole che ispirano talaltri associati.
    In primo luogo nel caso di “iscritti che in contemporanea lavorano per ditte esecutrici e/o organizzatrice di eventi, scenografie e quant’altro (conflitto di interessi)”.
    In secondo luogo nel caso di “iscritti al Comitato che, essendo anche esercenti nella vita quotidiana, cercano di sfruttare l’esperienza festaiola per ottenere un diretto profitto commerciale solo per loro o principalmente per loro”.
    In terzo luogo nel caso di “iscritti al Comitato che sfruttano la visibilità festaiola solo per fini politici” in vista, ad esempio, di un’imminente candidatura elettorale. Oppure ad esempio perché, ricoprendo un ruolo dirigenziale di partito a qualsiasi livello (dal coordinatore della sezione cittadina di un movimento politico fino al segretario nazionale e addirittura internazionale), si presume la possibilità di tessere delle “proprie speciali relazioni”;
  • un’erosione progressiva dei parametri oggettivi coi quali raffrontare fra loro le differenti categorie di performer e le variazioni di prestazione messe in atto da queste di volta in volta. Ovviamente l’erosione è più forte quando più ditte vengono messe sul libro paga.
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Re: ECCESSO DI MONETA IN ENTRATA nelle Feste del Sud Italia

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POST 16.2 (segue da sopra)

* Quelli derivanti dal popolo:
  • la continua sensazione di novità;
  • se consapevole dell’esistenza di casi di finalità extrafestaiole nel Comitato, il desiderio di ottenere da quei “componenti coinvolti” una convenienza personale pure per sè.
* Quelli derivanti dalle ditte esecutrici e/o organizzatrici di eventi, scenografie e quant’altro:
  • alcuni iniziali casi di mancanza di stimoli maturati nelle ditte precedenti per l’arrivo continuo di altri operatori, pure di categorie diverse;
  • la presenza di finalità extrafestaiole che scaturiscono da ditte esecutrici e/o organizzatrici aventi in contemporanea degli iscritti al Comitato (conflitto di interessi).
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POST 17 – SINTESI CONCETTUALE dei DUE “VERSANTI”: quello dei COMITATI (e del POPOLO) e quello delle DITTE ESECUTRICI e/o ORGANIZZATRICI DI EVENTI, SCENOGRAFIE E QUANT’ALTRO per conto del Comitato Festa (parte 2)

Coll’altrettanto lunga fase temporale successiva, i Comitati F.P. Esterna/sud Italia predispongono ulteriori allargamenti dei canali di entrata, ma nel complesso il livello dei ricavi cresce a rilento ovvero non cresce più. Il popolo, deluso in buonafede dalla programmazione degli eventi oppure insoddisfatto per il mancato riconoscimento delle proprie finalità extrafestaiole, comincia a versare di meno. I Comitati provocano un calo quantitativo/qualitativo delle varie esibizioni un po’ per le loro scelte fantasiose e un po’ perché i continui adeguamenti contrattuali e gli ulteriori ingaggi di nuove imprese lasciano sempre scoperto qualche altro mal di pancia. L’eccesso di moneta in entrata cessa di essere manifestazione in sé ma si fa ancora sentire nel tempo come sintomo di una più generale crisi artistico-artigianale dell’intera Festa Esterna.

In questo post e in quello successivo, ecco la "somma" dei fattori più evidenti che incidono nel corso della seconda lunga fase temporale.

* Quelli derivanti dal popolo:
  • delusione causa insoddisfazione;
  • stanchezza per prolungato sforzo contributivo;
  • se consapevole della reiterata esistenza di casi di finalità extrafestaiole nel Comitato, la ritorsione popolare per non aver ottenuto da quei medesimi “componenti coinvolti” una convenienza personale pure per sé.
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