Dopo Haiti è la volta del Cile

Sicuramente oltre la passione per i fuochi artificiali, altre passioni possono accumunare le persone. Questa pagina out vi permette di discutere su altri argomenti come auto, moto, sport e quant'altro possa diventare argomento di discussione e motivo di conoscenza.
Sono assolutamente vietate discussioni su sesso, warez e p2p.

Moderatori: Gj Power, salvatore

Rispondi
Avatar utente
Cobrix3000
Pirovago Senior
Messaggi: 1938
Iscritto il: domenica 18 marzo 2007, 16:13
Località: CASA MIA!
Dopo Haiti è la volta del Cile

Messaggio da Cobrix3000 »

Amici cari c'è stato un terremoto terribile in Cile ben 30mile volte superiore in potenza al sisma che ha colpito l'Abruzzo.Ecco le notizie,che tutti questi eventi possano veramente avere come spiegazione la fine del nostro pianeta?

Violentissima scossa di terremoto nella notte al largo del Cile: le vittime accertate finora sono un'ottantina, ma il bilancio è destinato purtroppo a salire. L'epicentro è stato localizzato 117 chilometri a nord nord-est della seconda città del Cile, Concepcion, e 99 chilometri a ovest sud-ovest di Talca, a una profondità di 55 chilometri. La fortissima scossa, durata più di un minuto, ha fatto crollare alcuni edifici della capitale, dove la gente si è riversata in strada. La scossa, di magnitudo 8,8, ha avuto come epicentro un punto nell'oceano al largo dalla costa centrale cilena (LA MAPPA). Ne sono seguite, a distanza di due ore e mezza, altre due di assestamento: una di magnitudo 6,2 e una di magnitudo 5,6. Il bilancio, come sempre in questi casi, è solo provvisorio e il numero dei morti sembra purtroppo destinato a crescere via via che vengono ripristinate le comunicazioni e si ha notizia dei corpi ritrovati. L'aeroporto della capitale, Santiago, è stato chiuso e restano difficili le comunicazioni.

L'ALLARME TSUNAMI - L'Istituto geologico Usa per le coste di Cile e Perù ha subito lanciato un allarme tsunami: secondo il Centro per il monitoraggiodel Pacifico «il livello del mare indica che è stato generato uno tsunami che potrebbe esser devastante per le coste vicino all'epicentro e potrebbe anche minacciare le coste più lontane». Anche quelle sul fronte opposto dell'oceano, ovvero Giappone - dove venerdì si era registrata una scossa di terremoto pari a 7 gradi della scala Richter - e Australia. Le prime onde hanno raggiunto l'isola di Juan Fernandez, davanti a Valparaiso, dove sarebbero stati causati, secondo le notizie della radio locale, ingenti danni. E presto le onde raggiungeranno anche l'Isola di Pasqua, abitata da 3800 persone: la presidente cilena Michelle Bachelet ha informato che le autorità stanno evacuando gli abitanti delle coste dell'isola di Pasqua verso le zone più elevate dell'isola: «Esiste un chiaro pericolo di onde violente e molto intense», ha riferito. Allarme anche nelle isole dell'arcipelago statunitense della Hawaii, dove la prima onda di tsunami dovrebbe arrivare alle 11.19 ora locale, le 22 in Italia.

VISTO DALL'ITALIA - Dall'Italia sta monitorando la situazione anche l'istituto nazionale di vulcanologia e il suo presidente, Enzo Boschi, ha spiegato che dai primi dati «lo tsunami appare essere meno devastante di quanto si pensasse. Le prime misure effettuate dai mareografi - ha spiegato - danno infatti un'altezza delle onde di maremoto pari a 1,5 metri». Lo tsunami, ha confermato Boschi, dovrebbe colpire per primi i Paesi del Sudamerica e dell'America Centrale: «Le onde di maremoto - ha spiegato - si stanno propagando ad una velocità di 500-600 chilometri l'ora e si prevede che arriveranno anche in Giappone e alle Hawaii». Nessun allarme, invece, per i Paesi occidentali: «Il fenomeno dello tsunami in atto - ha chiarito Boschi - interessa infatti solo l'Oceano Pacifico». Secondo l'esperto, interpellato anche da Rcd, il fenomeno è di vaste proporzioni e le scosse di assestamento si protrarranno per mesi (ASCOLTA l'intervista). Un esperto interpellato dal network statunitense Cnn ha detto che quello registrato in Cile è un terremoto mille volte più potente di quello che ha devastato Haiti.

LE VITTIME - La notizia della prima vittima era arrivata attorno alle 9, ora italiana. Si tratta di un uomo deceduto nel crollo di un muro nella regione di Araucania. Era stata poi la presidente cilena, Michelle Bachelet ad annunciare in tv che i morti accertati erano almeno sei. E da quel momento il bilancio è stato via via aggiornato con le notizie arrivate a fatica dalle diverse regioni colpite. Le difficoltà nelle telecomunicazioni rendono tuttavia impossibile quantificare in maniera attendibile gli effetti dell'evento sismico. Le stime della World Agency of planetary monitoring and earthquake risk reduction (Wapmerr), citate in queste ore dai sismologi, dicono che il disastro in atto potrebbe provocare dagli 800 ai 6000 morti.

LA PRIMA SCOSSA - La prima scossa con epicentro nel Pacifico, di 8,8 gradi della scala Richter, ha provocato onde alte 1,3 metri di altezza. In stato di allerta - anche se a scopo precauzionale - anche l'Ecuador, la Colombia, Panama e Costa Rica. La scossa è stata avvertita violenta nella capitale cilena, dove gli edifici hanno tremato per decine di secondi ed è saltata la corrente elettrica. Disagi e blocco delle linee telefoniche anche a Valparaiso. La popolazione delle grandi città si è riversata nelle strade in preda al panico. Le autorità cilene hanno reso noto che in seguito al terremoto risultano isolate due regioni nel sud del Paese, Biobio e Talca.

I PRECEDENTI - Il Cile ha il triste primato del terremoto più forte mai registrato, quello di magnitudo 9,5 del maggio 1960, che fece 1.655 morti. La città di Concepcion, una delle più antiche del Paese (fu fondata nel 1550), nel 1751 fu letteralmente cancellata dalle carte geografiche a seguito di un terremoto associato ad un violento maremoto. Concepcion vive del suo porto, di pesca e dell'industria che si è sviluppata nei sobborghi di Talcahuano e di Huachipato. Vicino alla città si trovano alcune delle principali miniere di carbone del Cile e una grande base navale. Nel cuore dell'area colpita dal terremoto, fra le città di Concepcion e Talca, si trova anche la città natale del poeta Pablo Neruda, Parral.

GLI ITALIANI IN CILE E IL RUOLO DELLA UE - La Farnesina ha avviato contatti con l'ambasciata e con le autorità locali per verificare la situazione degli italiani dopo il terremoto che ha colpito il Cile. Nel Paese sudamericano vivono 40mila connazionali se si tiene conto di chi ha il doppio passaporto, ma si stima che siano quasi 800mila i residenti con origini italiane. Intanto la Commissione Ue si è detta «pronta a fornire assistenza immediata e a coordinare gli sforzi europei se necessario». Il commissario Ue alla cooperazione e aiuti umanitari Kristalina Gheorghieva, riferisce un comunicato, non appena avuta notizia del terremoto devastante in Cile, ha attivato l'unità di crisi del centro di monitoraggio e informazione della Commissione Ue (Mic) e ha mobilitato gli esperti del dipartimento Ue per gli aiuti umanitari (Echo).

Avatar utente
pyro-roby
Pirovago Senior
Messaggi: 1562
Iscritto il: venerdì 16 ottobre 2009, 22:48
Re: Dopo Haiti è la volta del Cile

Messaggio da pyro-roby »

Non se ne può più di queste notizie terribili

Avatar utente
Cobrix3000
Pirovago Senior
Messaggi: 1938
Iscritto il: domenica 18 marzo 2007, 16:13
Località: CASA MIA!
Re: Dopo Haiti è la volta del Cile

Messaggio da Cobrix3000 »

Come mai a nessuno interessa l'argomento?Eppure è una realtà che il pianeta sta cambiando con tutti questi sismi!

Avatar utente
pierinodelgenio
Pirovago Senior
Messaggi: 8588
Iscritto il: lunedì 18 febbraio 2008, 9:06
Re: Dopo Haiti è la volta del Cile

Messaggio da pierinodelgenio »

Cobrix3000 ha scritto:Come mai a nessuno interessa l'argomento?Eppure è una realtà che il pianeta sta cambiando con tutti questi sismi!
Ma questi sismi purtroppo ci sono sempre stati,e non è che non interessa tanto l'argomento,tutti i giorni
la tv da notizie in merito,poi a riguardo il pianeta che sta cambiando,cosa possiamo fare noi piccoli,quando
poi i grandi della terra tutti riuniti un mesetto fa x discutere del pianeta non trovano un accordo in merito.

Avatar utente
Cobrix3000
Pirovago Senior
Messaggi: 1938
Iscritto il: domenica 18 marzo 2007, 16:13
Località: CASA MIA!
Re: Dopo Haiti è la volta del Cile

Messaggio da Cobrix3000 »

Contro la natura accordi non se ne possono fare purtroppo stimatissimo Pierino!

Avatar utente
pierinodelgenio
Pirovago Senior
Messaggi: 8588
Iscritto il: lunedì 18 febbraio 2008, 9:06
Re: Dopo Haiti è la volta del Cile

Messaggio da pierinodelgenio »

Cobrix3000 ha scritto:Contro la natura accordi non se ne possono fare purtroppo stimatissimo Pierino!
Allora quando la natura ogni tanto ci presenta il conto non facciamo i piagnistei,perchè in molti casi siamo noi a rovinarla.

Avatar utente
pierpaolo
Pirovago Senior
Messaggi: 13266
Iscritto il: domenica 4 febbraio 2007, 20:33
Località: Bari-Carbonara
Contatta:
Re: Dopo Haiti è la volta del Cile

Messaggio da pierpaolo »

Non direi in molti casi, siamo noi e basta. Un'altra tragedia, quando finirà.....
Il parere agli appassionati e il giudizio a chi ha le mani sporche di polvere nera!
   


Rispondi

Torna a “Oltre la pirotecnica”