AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Segnalazione e commenti su eventi collegati a manifestazioni pirotecniche.

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Gj Power
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AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da Gj Power »

AIROLA (Benevento) - 19 Settembre 2017
Festeggiamenti in onore di MARIA SS ADDOLARATA

ore 21:30 - Spettacolare gara di fuochi pirotecnici "2°Medaglia d'oro cav. Giuseppe Meccariello" con i seguenti artisti:
- Cav. CARMELA RONCA da Pietrastornina (Av)
- Cav. LUIGI DI MATTEO da Sant'Antimo (Na)
- Cav. VINCENZO SENATORE da Cava de Tirreni (Sa)

Ringraziamo il sig. Lorenzo Grasso per le info ossequi


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Raffaele2012
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Re: AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da Raffaele2012 »

Le bombe da tiro rappresentano il 50% del valore artistico-artigianale di uno sparo aereo nell'ambito delle Feste Patronali "Esterne" del Sud Italia. Di conseguenza, se tali artifici cilindrici hanno la sfortuna di riuscire male oppure sono deliberatamente impostati per avere uno scarso profilo dimensionale e/o qualitativo, le considerazioni sulla batteria conclusiva ne risentono inevitabilmente.

Nel caso di Airola 2017, purtroppo, le bombe da tiro sono state appositamente impostate in modo scarso. Dunque è venuta a mancare istantaneamente ogni ragione per visionare le parti restanti dei filmati.

Trattasi di un vero peccato perché, come ho avuto modo di leggere nella home page del sito di Pirovagando, ricorreva il centenario dei festeggiamenti patronali locali.


P.S. Nella mia esperienza di festaiolo ho potuto notare come, spesso e volentieri, i "festeggiamenti patronali centenari" riescano peggio delle edizioni precedenti. Chissà come mai...
I fuochi marciano nel tempo e nel silenzio. (Francesco Nicassio)

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robytranese
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Re: AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da robytranese »

Una bomba da tiro vale, sì e no, il 20% di una kermesse pirotecnica. Non è possibile liquidare spettacoli pirotecnici di dieci-quindici minuti nei quali è possibile vedere materiale artigianale di buona qualità e coreograficamente ben impostate e riuscite solo perchè non si ritengono all'altezza le bombe da tiro.
L'artigianato pirotecnico, come ogni artigianato artistico, risente di variazioni di gusto.
Ciò che non si è capito è che al gusto per la sparata "tradizionale" alla napoletana che ha il suo centro nella bomba lavorata si è lentamente sostituito -anche se non ovunque- il gusto per lo spettacolo "coreografico" e lo sforzo delle ditte (specialmente campane e pugliesi) è quello di far confluire nella sparata "coreografica" gli elementi della tradizione artigianale italiana, anche mutandone il significato e talvolta con risultati non troppo convincenti, come l'uso di lanciare bombe a più sfondi assieme nell'apertura o di lanciare durante il finale le fermate soltanto a più postazioni: sono queste, assieme a pochissime altre, le cose che contesto a questo nuovo tipo di esibizione che per il resto mi trova abbastanza d'accordo.
Il lancio delle bombe da tiro aveva prima molta più importanza di quanta possa averne adesso, e questo per un motivo semplice ma evidentemente non chiarissimo a tutti: in uno spettacolo pirotecnico tutto su una postazione, basato più sulla ritmica e sulla cadenza che su altro, i tiri sono non solo l'elemento tecnicamente più valido ma anche coreograficamente ed esteticamente più grande e bello. Difficile, anche se ovviamente non del tutto impossibile, in uno spettacolo pirotecnico ad esempio degli anni '90, è trovare un artificio o un gioco che eguagli la bomba da tiro. Anche i salici, che spesso ma non sempre sono cilindrici e lanciati ad una sola postazione, non hanno a che vedere da un punto di vista anche meramente ottico con una bomba da tiro, specie se del tipo "regina" o "stutata". Il motivo per cui durante la scarica si lancino spesso spacchi a cannoli e bombe stutate è proprio questo: sono considerati degli ottimi riempitivi per il cielo, in un momento storico nel quale l'uso delle "palle" è diffuso presso pochi all'interno dei quali la cerchia di quelli che sanno farle bene è ancor più ristretta.
Nel corso degli anni 2000 la sempre maggiore attenzione verso lo spettacolo pirotecnico nel suo insieme ha portato ad una lettura dello spettacolo pirotecnico non più in chiave gerarchica, ma ponderata: bombe da tiro importanti, sì, ma non così tanto a tal punto da arrivare a pesare da sole su un immaginario piatto di bilancia quanto tutto il resto dello spettacolo. E come le bombe, non c'è nessuna parte dello spettacolo che valga, da sola, quanto o più di tutto il resto. Com'è giusto che sia, a mio avviso, dato che è possibile vedere come in realtà gli spettacoli più illustri dell'ultimo decennio del secolo scorso (come quello eseguito dai Lieto a Mugnano nel 1996) tendano, pur rispettando nella struttura la "sparata alla napoletana", verso una impostazione più ponderata, più armoniosa e meno gerarchica dell'esecuzione pirotecnica.
Ad Airola si sono viste delle esibizioni, pur con qualche limite, belle e ricche di materiale artigianale di buona qualità e ben impostato; meglio riuscite quelle di Di Matteo e Senatore. Lo spettacolo di Ronca, pur ponendosi lo stesso obiettivo degli altri due e pur utilizzando del buon materiale soprattutto cilindrico, non ha avuto la stessa compiutezza. Spero possa rifarsi, perchè sarebbe curioso vedere quello stesso materiale in una impostazione più armoniosa: ne sortirebbero buoni risultati, più o meno sul livello della bella performance degli Schiattarella a Grottaminarda nel 2014.

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pierinodelgenio
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Re: AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da pierinodelgenio »

Robytranese; Complimenti per l'ottima spiegazione a riguardo il messaggio precedente.

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robytranese
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Re: AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da robytranese »

pierinodelgenio ha scritto:Robytranese; Complimenti per l'ottima spiegazione a riguardo il messaggio precedente.
Grazie!
Sarei curioso di sapere cosa ne pensano altri utenti del forum, primo tra tutti il caro maiorese che più volte è intervenuto sulla questione.

maiorese
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Re: AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da maiorese »

Anche io faccio i complimenti a Robytranese per la sua disamina sul nuovo corso della pirotecnica.Concordo con quanto da lui scritto e vorrei aggiungere qualcosa che forse ho già detto in altre discussioni.Purtroppo bisogna rassegnarsi e capire che i veri cultori dell'arte pirotecnica stanno scomparendo.Coloro che erano capaci di capire gli spacchi,le stelle,i cannoli,le difficoltà di fare in una bomba spacchi di con stelle di colore differente,di inserire nelle stesse riprese di pupatelle ecc.ecc.non ci sono più.Sono stati sostituiti da giovani volenterosi che negli anni scorsi consideravano solo la lunghezza di una bomba senza considerare niente altro.Poi la maggioranza delle persone apprezzano gli spettacoli coreografici (multi postazioni,piogge varie,aperture e chiusure mastodontiche e rumorosissime che poco hanno di artistico ma piacciono.Ricordatevi che gran parte di queste persone contribuiscono alle spese di una festa che non si può reggere solo su alcuni pseudo cultori delle pirotecnica.Questo a mio parere,ha spento in parte la voglia degli artisti pirotecnici a fare manufatti che verrebbero apprezzati solo da alcuni.Inoltre c'è il grosso problema della stretta sull'applicazione delle norme di legge.Negli anni scorsi i vari livelli di controllo applicavano una maggiore elasticità nelle ispezioni ,ora invece tutti e ripeto tutti applicano in modo,alcune volte anche eccessivo,la normativa vigente.Questo unito a quello detto prima inducono la maggior parte dei pirotecnici a non rischiare e a riempire il cielo non più con una sola grossa bomba ma con tante bombe nelle norma.Ci sarebbe da continuare a scrivere ma mi fermo perchè penso di aver già esagerato.

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robytranese
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Re: AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da robytranese »

maiorese ha scritto:chiusure mastodontiche e rumorosissime che poco hanno di artistico ma piacciono
Sono d'accordo con il resto del messaggio, ma vorrei capire (in particolare) a quali tipo di chiusure ci si riferisce. Non è una polemica, vorrei solo capire di cosa si sta parlando. Pienamente d'accordo su alcuni tipi in cui si vede solo tanto materiale scaricato a terra e sparato. Ma chiusure come quelle viste da Senatore nella stessa Airola, per esempio, sono mastodontiche e rumorosissime ma a mio avviso di artistico hanno qualcosa, che è la ricerca di creare un contrasto tra la grazia della coreografia proposta dalla pioggia bianca -o dorata o blinker- e dalle sbruffate disposte non a caso ma seguendo un preciso ordine e il rumore prepotente che caratterizza rendini e colpi scuri.
Quanto al discorso sulle bombe, occorre dire una cosa: ci sono artifici plasmati dalla tradizione napoletana, come la famosa bomba regina o l'altrettanto blasonata stutata con la croce (soprattutto nella versione "barese" dei Pellicani), che piacciono ancora, anche ai più inesperti. Non è un caso che spesso siano richieste dai comitati o proposte su iniziativa dei pirotecnici anche in realtà "giovani" (comuni nei quali da poco si è cominciato o ripreso a investire sui fuochi d'artificio) che hanno avuto un ruolo marginale nella pirotecnica dei '90-2000. Penso che sia possibile partire da queste bombe, famose ed apprezzate da tutti, per scrivere un nuovo capitolo nella storia di questo artigianato artistico dopo quello apertosi nel 2010.

maiorese
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Re: AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da maiorese »

Parto dalla risposta più facile.Quelle da te accennato,bombe regina e bombe a croce.sono già fuori calibro,normalmente 25 0 26 per non parlare del re delle regine che spara nel 28.Quindi puoi ben capire che se c'è una certa elasticità e una certa "diplomazia" dei comitati verso le autorità si possono sparare se no niente.Poi per quanto riguarda le scariche e le volate di chiusura senz'altro c'è nè sono di ben fatte e coreografiche ma per lo più sono solo rumore (che di artistico non hanno niente)e in aria fanno quello che io definisco il "pagliaio" dove viene lanciato di tutto e di più senza che si distingua niente tant'è che quasi tutti hanno optato con molta fantasia per le chiusure monocromatiche (bianco).

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Raffaele2012
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Re: AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da Raffaele2012 »

Il primo intervento di Robytranese è davvero assai interessante. Ciò malgrado sostenere, come egli fa, che allo stato attuale l'incidenza di una bomba da tiro cilindrica sia scesa al venti per cento rimane un'enorme forzatura. Difatti, proprio perché v'è la potenziale possibilità di ubicare al suo interno una varietà e una quantità di componenti difficilmente rintracciabili in altre parti di uno sparo aereo, la sua importanza non può che continuare a rimanere assai alta, e questo in misura separata dal numero dei lanci antecedente la batteria conclusiva: 2, 3, 4, 5 o quant'altro.

V'è tuttavia un passaggio dell'intervento di Robytranese che suscita ancor piú attenzione: quello legato al mutamento dei gusti collettivi. Su tale aspetto, ci si consente di replicare chiedendo a tutti i pirovaghi:
«Ma CHI incide anzitutto sui gusti della gente?» Ebbene, a riflettere con una certa ponderatezza, diventa possibile rispondere:
«Ciascun pirotecnico!». Ad esempio, se la bomba-regina da tiro non fosse stata proposta da qualche pirotecnico, nessuno avrebbe mai maturato una preferenza nei suoi riguardi; idem per i c.d. sciagurati piromusicali; idem per gli orripilanti lanci multipostazione delle fermate nella batteria finale o nell'apertura di spettacolo.
Gli uomini e le donne applaudivano anche venti, trenta e cinquant'anni fa; i battimani, le urla e le suonate di clacson di assenso non sono un'invenzione degli ultimi 10 anni targata Vaccalluzzo o Ugo Lieto o Di Candia.
Di conseguenza, viene avvertita l'impressione (peraltro riflessa anche nel post di Robytranese) che si voglia giocoforza ingigantire il fattore rappresentato dai gusti collettivi perché quest'ultimi sono, in un modo o nell'altro, sollecitati in primis da chi incendia gli artifici e non dalla maggior parte della gente (fra cui vanno inclusi i committenti) che, per mille ragioni, non ha tempo e né voglia di interessarsi alla pirotecnica in maniera periodica, come invece capita ad un appassionato del genere.
Insomma, il "gusto" consiste in qualcosa che "arriva" alla collettività, e non che scaturisce da essa.

Se dunque il gusto collettivo viene stimolato dai pirotecnici, v'è da chiedersi cosa abbia contribuito (se non determinato in maniera esclusiva) negli ultimi anni a indirizzarlo in modo tale da penalizzare il livello artistico di una performance aerea. V'è da domandarselo tentando di rimanere nel Mondo Pirotecnico, senza cercare appigli (comunque da non trascurare) nell'ambito legale, nell'espansione edilizia avvenuta sproporzionatamente specie nelle zone metropolitane, nelle tasse, nelle assicurazioni, negli imbecilli (dentro e fuori le ditte di fuochi artificiali) che corrono su e giú a fotografare ogni dettaglio dei luoghi di posizionamento dei mortai come se fossero tanti poliziotti della Scientifica, nel pericolo di incendi, e compagnia bella.
Per quanto possa sembrare irrilevante ai piú, ci si permette di accennare nel corrente messaggio al ruolo giocato dalle centraline. Quest'ultime, nate soprattutto per garantire l'incolumità delle persone, difatti, si sono purtroppo tramutate negli anni in un malefico strumento per impostare le performance aeree in modalità videogioco o addirittura per sostituirle, nel peggiore dei casi.

A questo punto, s'invita cortesemente i pirovaghi a compiere un ulteriore sforzo. Se i gusti collettivi sono influenzati dai pirotecnici, e se pirotecnici li orientano in modo certamente penalizzante a causa anche di un assurdo ricorso alle centraline, infatti, è possibile che s'accresca un meccanismo nefasto per cui le Autorità locali col passare del tempo si mostrino sempre meno accondiscendenti all'uso di certi prodotti anziché di altri. D'altro canto, perché esse dovrebbero autorizzare lo sparo di certi calibri in un luogo semirurale quando è possibile far salire contemporaneamente verso il cielo un centinaio di granate calibro 10 o 13 nel giro di una decina di secondi? perché dovrebbero concedere dei nulla osta in relazione ad aree esterne al centro abitato quando diventa sempre piú "conveniente" bruciare scatoline o sfere cinesi dalla terrazza antistante la chiesetta di turno o dalla villetta comunale nei paraggi della piazza??? perché dare dei permessi per bombe da trio e fermate cilindriche quando conta soltanto "far emozionare" il prossimo accompagnandolo con qualche bella canzoncina proveniente da una cassa audio posizionata a qualche metro di distanza??? quando il piatto di spaghetti a casa del pirotecnico non verrebbe comunque a mancare???

Non è corretto pretendere un accantonamento delle centraline onde notare un peggioramento delle condizioni di lavoro sui campi di sparo. Tuttavia s'auspica da parte delle ditte un utilizzo della tecnologia in grado di esaltare seriamente la Pirotecnica Aerea, la quale poggia su bombe da tiro e fermate cilindriche di adeguata consistenza dimensionale e non in formato minions, evitando di tramutarla in un guazzabuglio inestricabile. Soprattutto s'augura che gli addetti del settore comprendano che essi rappresentano non soltanto sé stessi, ma un frammento di quella grande trama che va sotto il nome di "ambizione umana", la quale è perennemente e infinitamente votata al continuo miglioramento delle prestazioni e del livello di conoscenza.

Sarebbe bello che i pirotecnici capissero tutto ciò da soli, anche senza leggere quanto appare qui scritto. Temo tuttavia che essi trovino di maggior diletto continuare a togliersi il cotone dall'ombelico, disquisendo in maniera assai dotta sull'irrinunciabile necessità di abolire le gare pirotecniche e i premi.
I fuochi marciano nel tempo e nel silenzio. (Francesco Nicassio)

maiorese
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Re: AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da maiorese »

Raffaele2012,inutile che insisti su questa linea,condivisa certamente dai pochi appassionati rimasti,I TEMPI SONO CAMBIATI nessuno più rischia licenze e patentini per accontentare pochi e la storia ci insegna che indietro non si torna.Godiamoci fin quanto dura l'elasticità in alcuni paesi e zone delle autorità competenti che permettono ancora lo sparo di alcune tipologie di artifici.Come penso ben sai ci sarebbe la famosa omologazione CEE che permetterebbe di accendere artifici di qualsiasi lunghezza e calibro,sempre autorizzati dalle autorità di P.S-del posto,ma in essa omologazione sono variate le distanze di sicurezza,per esempio se vuoi sparare un 26 omologato lo devi fare ad una distanza di circa 400 metri da case e dalle persone.Dimmi tu con la cementificazione che ormai esiste in Italia dove andresti a sparare???

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Raffaele2012
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Re: AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da Raffaele2012 »

La prima replica di Maiorese va letta in maniera complementare all'esordio di Robytranese nel corrente topic perché essa pone l'accento su due aspetti: il rapporto fra le vecchie e nuove generazioni di committenti di spari artificiali e il rapporto fra la maggior parte dei contribuenti e la Pirotecnica in genere.


Circa il rapporto fra vecchie e nuove generazioni di committenti, occorre anzitutto provare a tracciare un profilo, seppure assai sommario, delle une e delle altre.
Le vecchie generazioni provenivano da un ceto sociale medio e basso, assai frequentemente legato al mondo dei campi e comunque al settore primario dell'economia, che, non godendo di enormi quantità di occasioni per vivere il tempo libero, avevano saputo tuttavia individuare delle circostanze assai particolari di diletto, come, appunto, perfino il "saper leggere" le bombe da tiro e le fermate cilindriche.
Le nuove generazioni (intendendo per esse quelle degli ultimi venti o trent'anni), pur non provenendo giocoforza da ambienti socio-economici privilegiati, si ritrovano, per aspirazione (ma anche per il rimbambimento operato dai mass media e dal ceto politico-amministrativo di ogni livello), a veleggiare in maniera piú massiccia verso un settore terziario dell'economia che, per caratteristiche intrinseche, è costantemente alla ricerca di modi e strumenti per accalappiare rapidamente la clientela; una controindicazione di ciò, sta tuttavia nel fatto che il messaggero finisce per adeguarsi egli stesso al messaggio promozionale, perdendo in capacità di analisi e di comprensione di qualsivoglia aspetto (grande o piccolo che sia) della realtà circostante.
Soprattutto, però, le vecchie generazioni adeguavano i loro diletti al territorio senza mutarlo, mentre le nuove, per mille motivi, sono inevitabilmente spinte a cambiare l'ambiente circostante.

Su queste premesse, purtroppo, si è assistiti non poche volte a un muro contro muro, coi "giovani" che, senza alcuna ponderazione, hanno assai frequentemente cancellato usanze di questo o quel tipo, senza valutare adeguatamente le conseguenze.
Attenzione, però, poiché questo messaggio non vuole diventare un monologo contro le nuove generazioni: difatti anche le vecchie hanno le loro responsabilità. Responsabilità che vanno dal tentativo indiscriminato di scalare le gerarchie sociali ed economiche, evitando però di indagare sulle conseguenze scaturite da un indebolimento del reale tessuto produttivo (agricoltura e manifattura, si badi, e non turismo, edilizia e centri commerciali!), all'incapacità e perfino alla supponenza nel momento di comunicare alle nuove l'importanza di questa o quella usanza in occasione di eventi ludici, come quelli afferenti alla Pirotecnica Aerea.

Mettendo ora da parte le implicazioni socio-economiche legate alla vita quotidiana, viene a questo punto da chiedersi come risolvere il corto circuito fra vecchie e nuove generazioni almeno per quanto concerne la Pirotecnica Aerea. Di certo, le vecchie dovrebbero cominciare a mettere a disposizione la propria esperienza senza portarla nella tomba; esperienza che dovrebbe cominciare coll'illustrare l'imprescindibilità, la varietà e la complessità degli artifici legati alle bombe da tiro e alle fermate cilindriche. Dal loro canto, le nuove generazioni dovrebbero esordire facendo voti di umiltà e di disponibilità.

Fare voti di umiltà e disponibilità, si badi, non implica cospargersi concretamente il capo di cenere e battersi il petto coi cocci di vetro. Significa INDAGARE (spesso e volentieri la gioventú odierna possiede titoli di studio che quella di appena 50 anni poteva solo sognare di notte) sul perché gli spari erano impostati fino a qualche anno addietro impostati pressoché totalmente in un modo anziché in un altro; RICERCARE le ragioni per cui una bomba da tiro è (e lo è, senz'altro) artisticamente e artigianalmente migliore di cinquanta fermatine cilindriche in apertura); CAPIRE che la Vera Pirotecnica Aerea è LENTEZZA: un lancio alla volta, una serie di guarnizioni alla volta, una controbomba alla volta, un controcolpo alla volta.
Allenare la lentezza, quindi; e non per trovare un ennesimo modo per dormire di notte, ma per cominciare ad allenare la propria capacità di comprensione anche in vista delle tante insidie poste oltre i giorni festivi.

Ma soprattutto le nuove generazioni, se veramente migliori di quelle precedenti, dovrebbero evitare l'errore di intendere le manifestazioni pirotecniche come un'occasione di lucro personale o di visibilità per ragioni che nulla hanno a che vedere col benessere collettivo; ergo, sarebbe meglio se approdassero in altri lidi anziché appestare l'ambiente pirico.


Circa il rapporto fra la maggior parte dei contribuenti e la Pirotecnica in genere, si può ribadire in principio quanto scritto nel corrente messaggio a proposito dei profili sociali ed economici per cui è inutile ripeterlo due volte. A ciò mi permetto di aggiungere un'altra osservazione esposta in un altro post: si contribuiva in passato come oggi; non è il caso di ingigantire né di farne un alibi per imporre mutamenti assurdi in una performance aerea. Per il resto, osservo altresí che il popolo paga e il popolo vede. Se esso smettesse di contribuire sarebbe per mancanza di interesse (a sua volta dipendente da decine e decine di variabili che per ragioni di spazio qui non sono citate neppure vagamente); di conseguenza, sarebbe assai piú dignitoso per i committenti evitargli di correre appresso come tanti cagnolini scodinzolanti onde evitare l'insorgere e/o la prosecuzione di inutili agonie.
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Re: AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da Raffaele2012 »

maiorese ha scritto:Raffaele2012,inutile che insisti su questa linea,condivisa certamente dai pochi appassionati rimasti,I TEMPI SONO CAMBIATI nessuno più rischia licenze e patentini per accontentare pochi e la storia ci insegna che indietro non si torna.Godiamoci fin quanto dura l'elasticità in alcuni paesi e zone delle autorità competenti che permettono ancora lo sparo di alcune tipologie di artifici.Come penso ben sai ci sarebbe la famosa omologazione CEE che permetterebbe di accendere artifici di qualsiasi lunghezza e calibro,sempre autorizzati dalle autorità di P.S-del posto,ma in essa omologazione sono variate le distanze di sicurezza,per esempio se vuoi sparare un 26 omologato lo devi fare ad una distanza di circa 400 metri da case e dalle persone.Dimmi tu con la cementificazione che ormai esiste in Italia dove andresti a sparare???
Comprendo, ma come altrettanto tu sai, esiste la norma e l'applicazione della norma. Siti come Pirovagando possono aiutare ad auspicare cambiamenti normativi in positivo, educando nel contempo chiunque a comprendere cosa sia la VERA PIROTECNICA AEREA, da non confondere coi "peto-musicali" e compagnia bella.
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robytranese
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Re: AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da robytranese »

Raffaele2012 ha scritto: «Ma CHI incide anzitutto sui gusti della gente?» Ebbene, a riflettere con una certa ponderatezza, diventa possibile rispondere:
«Ciascun pirotecnico!».
Una semplificazione della realtà molto irreale e, sembra, volta soltanto a dire "i gusti sono pilotati dai pirotecnici quindi non bisogna prenderli sul serio".
Bisogna partire dal presupposto che non sono soltanto i pirotecnici a proporre a pubblico e committenza dei cambiamenti, ma anche chi paga (sia quando ha certe competenze, sia quando non ne ha) a chiedere degli inserimenti di novità che spesso e volentieri sono concepite dalla loro fantasia. Conosco persone che hanno chiesto anni addietro di "provare a far partire i fuochi da più parti" senza aver però mai visto uno spettacolo del genere. E questa cosa l'ho riscontrata in persone molto differenti tra loro, di città diverse, che spesso non hanno mai conosciuto altro se non il proprio paese.
Perchè? Alla base c'è una tendenza molto comune, ed è quella della conquista dello spazio aereo. Tendenza che così come si è sviluppata nella scultura e nella pittura, si è sviluppata anche nella pirotecnica -anche se con tempi ed in modi diversissimi, prima attraverso il singolo artificio, ora attraverso la mai troppo (ed a torto) martoriata "logica della multipostazione".
Questa logica sta permettendo alla pirotecnica italiana di esprimersi in un altro linguaggio, con esiti molto più armoniosi della "sola cosa per volta", e di porsi davanti a nuovi problemi per i quali si sono trovate delle soluzioni e sperimentazioni molto interessanti, che stanno piano piano permettendo di rivedere anche i criteri di valutazione di una esecuzione pirotecnica, non più meramente pseudo-tecnici e concentrati su bombe da tiro e fermate; ma più ampi ed estesi a tutto l'insieme della performance.
In un altro topic, che credo aprirò a parte essendo questo dedicato alle esibizioni di Airola, con più spazio e tempo a disposizione argomenterò meglio le mie tesi a riguardo.

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Raffaele2012
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Re: AIROLA (Bn) - Maria Ss Addolorata 2017 - 19 Settembre

Messaggio da Raffaele2012 »

Robytranese, prendo atto della tua testimonianza, ma col mio precedente intervento ci tenevo a sottolineare chi concretizzava il mutamento dei gusti della gente aldilà delle pur legittime richieste della committenza. E a concretizzare non era e non è che il pirotecnico.

A parte questo, faccio umilmente presente che lo spazio aereo è stato conquistato non poche volte in passato dalla Pirotecnica Aerea, dando vita a delle vere e proprie "sculture in movimento". Segue un esempio molto chiaro a riguardo.

[video][/video]

Partendo da questo presupposto, viene in mente una sola semplicissima considerazione: e cioè che il web offre, malgrado tutti gli aspetti negativi possibili, importanti informazioni per approfondire la cultura pirotecnica di ciascuno e migliorare la percezione del percorso storico compiuto da quest'ultima.
Ovviamente questo vale anzitutto per il sottoscritto. Ma non dovrebbe valere solo per lui. :smt023
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Messaggio da robytranese »

Come ho detto, ho intenzione di aprire un Topic a parte sull'argomento.
Ma ci tengo a una precisazione: sono d'accordo con il definire il capolavoro dei Farinaro come una scultura in movimento; essa è una validissima e potente soluzione al problema della conquista dello spazio (vedo quel video molto spesso, assieme a quelli della grande Mugnano dell'ultimo novecento). Qui è risolta con un solo, grande, mastodontico e riuscitissimo artificio; in altre circostanze è stata risolta diversamente.
Non me ne si voglia: per me vale altrettanto l'apertura fatta da Del Vicario a San Severo nel 2015, per tante e tante ragioni di cui renderò conto.
La bomba citata da Raffaele2012 è lo Zeus di Olimpia, l'apertura del foggiano è l'altare di Pergamo.


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