Festa di S. Alfio Trecastagni (CT) 2013

Segnalazione e commenti su eventi collegati a manifestazioni pirotecniche.

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Horas
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Re: TRECASTAGNI (Ct) - "SS. Alfio, Filadelfio e Cirino 2013"

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Piromusicale Fuochi di Chiarenza

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Re: TRECASTAGNI (Ct) - "SS. Alfio, Filadelfio e Cirino 2013"

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Piromusicale Vaccalluzzo :)
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Raffaele2012
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Re: Festa di S. Alfio Trecastagni (CT) 2013

Messaggio da Raffaele2012 »

In attesa dei video “ufficiali”, che di certo non tarderanno ad arrivare, mi permetto di aggiungere qualche considerazione sui fuochi notturni di Trecastagni 2013.

Ad ogni fuochino, in particolare, premetto il filmato di riferimento tratto da Youtube. Quindi ogni post a seguire non può che risentire pure dell’ubicazione dei filmaker (a cui vanno i miei più vivi ringraziamenti) e della qualità audio-video delle immagini.
I fuochi marciano nel tempo e nel silenzio. (Francesco Nicassio)

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Raffaele2012
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Re: Festa di S. Alfio Trecastagni (CT) 2013

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GENNARO e LUIGI DI MATTEO - (1)

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“Volate” a 3, a 6, a 9, a 12 granate aventi otto colpi a sfera; “volate” a 3 per 5 volte di granate aventi un intreccio cadauna; “volata” con 4 controbombe. In pratica un’apertura con 50 fermate: quanto un finale, insomma. La strage di innocenti fermate tocca, in cotal guisa, vette enormi in quel di Trecastagni 2013.

Peraltro il lancio di granate a un intreccio pare confermare ancora una volta la pochezza dimensionale di ciascuna artifizio.

Buona, invece, la riuscita della prima bomba da tiro a 9 pigliate con terza ripresa di botti in cui ogni pacca successiva alla prima s’apre in maniera separata rispetto all’ultimo giro di guarnizioni dello sfondo precedente.
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 14 maggio 2013, 14:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: Festa di S. Alfio Trecastagni (CT) 2013

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GENNARO e LUIGI DI MATTEO - (2)

Seconda bomba da tiro con 2 intrecci e 5 controbombe in cui lo sviluppo cadenzato di ogni passaggio è sovrastato, in primis, dalla sfortunata apertura ascensionale di ogni controbomba; cosa che invece dovrebbe limitarsi al primo spacco, mentre gli altri scenderebbero in successione.

Ciò malgrado le maggiori perplessità sono destate dall’impostazione della prima controbomba in cui i giri di cannoli sono fatti con una doppia cromatura rosso-verde la quale determina (a parità di numero di cannoli aventi invece un unico colore) una sorta di effetto riempitivo che inganna l’occhio dello spettatore.

Per comprendere quanto qui scritto si può immaginare ciascuna controbomba come una corona in testa al re. Quest’ultima è realizzata generalmente in oro, il quale non viene “mischiato” ad altri materiali come bronzo o ferro o legno, ed è talvolta ulteriormente impreziosita con diamanti e non con elementi di bijoutteria.

In buona sostanza: come la corona in testa al re è creata in oro e orlata di diamanti (e giammai realizzata coll’aggiunta di “materiali inferiori” che ne farebbero perdere il valore), così una più valida controbomba è fatta di soli due colori di stelle: uno per i cannoli e l’altro per le stelle interne. L’alternativa a ciò non può essere che un artifizio contrassegnato da un guazzabuglio cromatico che, a parità di “roba”, inganna, appunto, l’occhio spettatore.

La stutata conclusiva ad 1 intreccio e 1 controbomba è senz’altro la migliore della serata poiché tende ad “allargarsi” pure al di sotto della linea dello spacco; e ciò non può che essere interessante indizio di ambizione realizzativa per un simile tipo di bomba da tiro.
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 14 maggio 2013, 15:28, modificato 2 volte in totale.
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Re: Festa di S. Alfio Trecastagni (CT) 2013

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GENNARO e LUIGI DI MATTEO - (3)

Il finale esordisce con giochi a tre capi e ciò azzera ogni possibilità di presenza degli "spacchi e botta" abbassando altresì il grado di difficoltà di riuscita di tutta la prima parte.

Nella prima serie di fermate, spicca come immancabile, e non per questo meno inopportuna, la presenza di granate a più sfondi e di altre di accompagnamento dotate di controbomba. Alcune di queste riescono bene sia nell’apertura a parte delle pacche successive alla prima sia per le controbombe che vanno sostanzialmente a calare dopo il primo spacco; altre, però, non fanno che confermarne la loro inefficacia a causa dell’esigenza di dotare il finale di un ritmo pur sempre tambureggiante e, quindi, a causa della necessità di anticipare i vari tempi di deflagrazione.

La seconda serie di fermate s’apre con delle 2 intrecci e 3 controbombe (di cui le prime due a regina) che danno l’ennesima prova della concreta possibilità di impostazione dei finali con granate tutte ad unico sfondo, tutte dotate di controbomba e tutte dimensionalmente a crescere. Poi si vira, nuovamente e inopinatamente, verso quelle a più sfondi e si conclude perfino con le c.d. stutate cilindriche, la cui conformazione circolare dello spacco alimenta ancora una volta l’equivoco di artifizi “gigantissimi” rispetto a quelli cilindrici, ovviamente se vale la parità di diametro.

Da ricordare che la precisazione legata alle cilindriche e alle sferiche di pari diametro avviene anche qui al netto di ogni considerazione legata alla composizione della polvere di spacco e, quindi, alla percentuale di volume interno al cartoccio occupata da quest’ultima.

Segue poi la ripetizione (!) a più capi di “volate” ad 8 colpi a sfera prive di controbomba. A riguardo mi si farà senz’altro presente che questo era costume pure di qualche anno addietro, ed io rispondo che neppure del passato pirotecnico era tutto oro ciò che luccicava.

La scarica, infine, è caratterizzata dal massiccio uso di sbragate, sfere e rendini diurni con quest’ultimi che alimentano assai rapidamente il “volume” di questa parte della sparata.
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 21 maggio 2013, 20:49, modificato 7 volte in totale.
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GIACOMO DEL VICARIO - (1)

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Apertura con un numero di fermate pari a quello di tanti finali: quasi una cinquantina. A questo uso fuoriluogo si accompagna poi una successione caotica, con qualche contrattempo, che infine tende soltanto a sovraeccitare i sensi dello spettatore.

La prima bomba da tiro è una 2 intrecci e 4 controbombe con una buona cadenza nelle varie deflagrazioni e dove la III e la IV controbomba danno, infine, l’impressione di voler scendere l’una dietro l’altra verso il suolo.

Buona anche la riuscita della seconda bomba da tiro, la stutata avente 1 intreccio e 1 controbomba, dove quest’ultima dà ampie impressioni di esplodere al centro della propria ideale corona di stucchi.
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 14 maggio 2013, 15:33, modificato 2 volte in totale.
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GIACOMO DEL VICARIO - (2)

Prima parte del finale anche in questo caso con uno sviluppo prevalente a tre capi che “neutralizza”, in maniera legittima ma alquanto inopportuna, la presenza di spacchi e botta contibuendo così al calo del “livello di riuscita” di questa fase della sparata.

La prima serie di fermate è caratterizzata da una certa idea di progressione che si conclude con le 3 intrecci 1 ripresa e 1 controbomba.

Nella seconda serie di fermate, invece, vi è l’inopportuna presenza di granata a più pacche per le quali, tuttavia, va ammessa una frequente riuscita in termini di apertura del secondo sfondo in misura separata dalla ripresa a botti delle pacche precedenti; buona la riuscita pure delle controbombe a seguire colle seconde che tendono a deflagrare più in basso della prime.

Altra presenza fuoriluogo è quella delle 2 bombe da tiro finite, che andrebbero messe prima del finale e non al suo interno.

La terza serie di fermate è dominata dalle c.d. stutate sferiche per le quali emerge il succitato effetto ingannatore. La terza, in particolare, ha due pigliate anziché una e a tal proposito viene da chiedersi (per semplice curiosità e non altro) se per ogni pigliata sia stato perfino effettuato qualche sorta di taglio numerico sui giri di stelle interni, oppure se ogni guarnizione avesse delle stelle sorprendentemente più piccole del solito; sia come sia, cmq, specie il secondo effetto tremolante fa presto a divorare il cielo.

Circa l’effetto inganatore delle c.d. stutate sferiche si rimanda a quanto già scritto nella terza parte delle considerazioni sulla sparata dei Di Matteo.

La scarica è preceduta da “volate” a 4 botti e 1 intreccio, intrecci, pupatelle verdi e riprese che paiono confermare ancora una volta l’irrilevanza dimensionale di ciascun artifizio impiegato. Idem vale per gli artifizi impiegati dopo la scarica stessa.
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 14 maggio 2013, 15:17, modificato 2 volte in totale.
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f.lli DI CANDIA - (1)

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Apertura che, anche in questo caso, pecca di caoticità complessiva, di modestia per singolo artifizio, di ripetitività rispetto alla più funzionale presenza delle fermate anche nel finale. Almeno è evitata la strage di bombe piene.

La prima bomba da tiro è, nel contempo, croce e delizia. Croce a causa dell’alternanza di pigliate (1 e 1 per 2 volte) ad effetto crackling e a botti argentati che intasa in particolar modo l’udito. Delizia nella scandita successione verso il suolo delle 4 controbombe, le quali paiono pure mantenersi in perpendicolare rispetto al punto di spacco della granata.

La seconda bomba da tiro, una stutata avente 1 intreccio crackling e 1 controbomba, reca l’impressione di una pigliata che si sviluppo in maniera piuttosto raccogliticcia.
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 14 maggio 2013, 15:36, modificato 2 volte in totale.
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f.lli DI CANDIA - (2)

La prima parte del finale è anche qui caratterizzata da lanci a tre capi. Ciò malgrado emerge la presenza di due serie di spacchi e botta (la prima col botto singolo e la seconda cogli otto botti, peculiarità di questa ditta) per i quali però la logica della multipostazione impedisce allo spettatore la valutazione di ogni singolo lancio, utile altresì per saggiare la bontà dell’alternanza luce-botto nell’ambito di quella che avrebbe potuto (e dovuto) essere una catena “vera e propria”.
Questa prima parte del finale, poi, culmina con un caotico lancio di fermate che impedisce non meno ogni singola lettura da parte dello spettatore.

Per le serie di fermate, nulla da aggiungere sulla prima. La seconda, invece, si presenta molto variegata nel suo complesso: bombe piene a farfalla, granate a 3 sfondi, granate a 1 sfondo.
Malgrado la loro inopportuna presenza in questa fase della sparata (il loro posto, infatti, resta la sezione “bombe da tiro”), va subito scritto che le fermate a 3 sfondi, lanciate in due momenti distinti e separati, riescono ben scandite, specie nell’apertura delle spolette intermedie. Quelle aventi 6 pigliate, però, recano ben tre riprese di botti argentati, molto utili per cercare di guadagnare spazio nel cartoccio; le seconde fermate a 3 sfondi, poi, paiono riuscire peggio negli stucchi blu e verdi che sembrano fare enorme fatica nell’aggredire il cielo.

Nell’ambito delle fermate ad 1 sfondo della seconda serie di fermate spicca in primis, e anche stavolta, la presenza della 8 colpi a sfera e 3 controbombe: ciò si rivela utile per dimostrare che, con uno spacco in più e il controcolpo, con questo tipo di artifizio è possibile realizzare una vera e propria bomba da tiro, così come talvolta accaduto in passato.

A riguardo delle due granate aventi 2 pigliate di stucchi e botti e 3 controbombe (di cui la prima con una sola controbomba a regina e la seconda con due a regina) -- che conferma ancora una volta la possibilità di realizzare fermate significative dotate di controbomba senza rifugiarsi nella roba a più pacche -- va invece scritto che riesce meglio la seconda (magari anche coll’aiuto del doppio effetto ritardante della regina) poiché gli spacchi della prima vanno tutti irrimediabilmente a salire.

La scarica è preceduta e seguita da fermate a colpi singoli e riprese secondo i discutibili esiti già considerati per Di Matteo e Di Candia.
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Pur prendendo atto di quanto scritto da alcuni utenti circa la differenza di budget fra i 3 fuochini, è possibile individuare per le sparate notturne 2013 di Trecastagni i seguenti punti in comune:
  • aperture con incredibile numero di granate cilindriche a colpi singoli e a pigliata;
  • un numero di bombe da tiro pari appena a due, colla sola eccezione delle 3 dei Di Matteo;
  • prima parte dei finali con giochi in genere lanciati da tre differenti postazioni;
  • due serie di fermate, colla sola eccezione ravvisabile per Del Vicario che ne prevede tre;
  • scarica finale a più capi, con ampio uso di sfere e rendini diurni.
In virtù di suddetti punti in comune diventa possibile, in particolare, tirare qualche sommetta anche su questa kermesse di fuochi. A riguardo si tiene conto degli elementi imprescindibili di ogni sparata serale (bombe da tiro, spacchi e botta, fermate ad un solo sfondo recanti la controbomba) coll’aggiunta delle c.d. aperture.

APERTURA: Nessuno, causa la caoticità complessiva, la modestia per singolo artifizio, la ripetitività rispetto alla più funzionale presenza delle fermate cilindriche a colpi, a pigliate e a controbomba all’interno della batteria finale.
D’altro canto più che innanzi ad un avviso pirotecnico, ognuna di suddette aperture costituiva un vero e proprio finale.

BOMBA DA TIRO AD UN SOLO SFONDO con PIU’ PIGLIATE e PIU’ CONTROBOMBE: f.lli Di Candia per la 4 pigliate crackling + botti e 4 controbombe, malgrado proprio i due passaggi a botti capaci di far guadagnare rapidamente spazio nel cartoccio.

BOMBA DA TIRO STUTATA (1 INTRECCIO e 1 CONTROBOMBA): Di Matteo per la percezione di imponenza che trasmette in più rispetto agli identici lanci degli altri due partecipanti.

SPACCHI E BOTTA: Nessuno. Neppure i Di Candia a causa del lancio contemporaneo di questo tipo di artifizio da più postazioni e a causa del loro numero (circa 30) comunque inferiore a quello minimo di 50.
Dal conto della ditta salernitana, poi, vanno esclusi gli spacchi “a bomba piena” e botta/ 8 botti poiché “articoli pirotecnici” quasi al limite con un’identica bomba da tiro, come mostra la presenza di cannoli e, quindi, una maggiore complessità compositiva.

FERMATE AD UNO SFONDO: Di Matteo per le due granate aventi 2 intrecci e 3 controbombe (di cui le prime due a regina).
Altre due vagamente simili, come le 2 pigliate e 3 controbombe dei f.lli Di Candia, infatti, paiono recare una minore rifinitura nei particolari, come mostra la seconda pigliata a botti anziché a stucchi.

Per il resto della serata, viene altresì da elogiare la bomba da tiro a 9 pigliate dei Di Matteo, peraltro l’unico lancio lungo della serata precedente il finale.
Ultima modifica di Raffaele2012 il martedì 14 maggio 2013, 18:31, modificato 6 volte in totale.
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Raffaele2012
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Messaggio da Raffaele2012 »

A margine delle considerazioni fin qui effettuate, è giusto elogiare l'incredibile sforzo dei committenti e delle varie ditte esecutrici dei notturni di Trecastagni 2013.

Per il futuro di questa kermesse si auspica, in particolare, un aumento sia del numero di "bombe da tiro precedenti il finale" sia del numero di "spacchi e botta", elementi delle tre sparate notturne per i quali si è ravvisata una forte carenza numerica la quale ha determinato, nel contempo, una carenza qualitativa complessiva per ciascuna perfomance.

Forza Trecastagni! :smt023

Avanti colla discussione!!!!!! :smt023 :smt023 :smt023 :smt023 :smt023
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Messaggio da gigi092 »

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