A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Segnalazione e commenti su eventi collegati a manifestazioni pirotecniche. Annate dal 2007 al 2010.

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gioca
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A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da gioca »

Ho deciso di aprire questo argomento anche perché è un vecchio pallino che ogni tanto rimbalza sul tavolo delle discussioni e non va mai in buca. In un momento di stanca come quello che stiamo vivendo sul portale, penso ci voglia proprio parlare e discutere di ciò che quasi sempre sta a monte dei fuochi pirotecnici. Invito pertanto tutti gli utenti a descrivere, con commenti e immagini, gli eventi religiosi e folcloristici in cui si imbattono nel loro peregrinare. Io inizio descrivendo la Festa di San Cono, patrono dell’omonima cittadina sul versante sud della provincia di Catania.

Festa di San Cono – San Cono (CT)

Sono stato a vedere questa festa nel 1996. Allora il clou era la 2^ e la 3^ domenica di maggio; adesso, per disposizioni prese dalla diocesi di Caltagirone, è tutto spostato al secondo e terzo sabato di maggio.
La festa inizia la mattina del secondo sabato di maggio, in cui il simulacro del Santo, posto sul fercolo, esce dalla sua chiesa e viene portato in chiesa madre, tra un tripudio di fedeli, portato a spalla sul fercolo con baldacchino in stoffa, con appesi fave e prodotti della terra; tutta la processione viene effettuata di corsa.
Nel pomeriggio, appena arrivano in chiesa madre le reliquie del Santo, il simulacro viene portato fuori dalla chiesa accolto dallo sparo dei fuochi d'artificio ed inizia un giro vorticoso in corsa del simulacro sull’adiacente sagrato. Subito dopo inizia il dono delle offerte al Santo Patrono da parte dei fedeli: un devoto banditore posto sul fercolo ripete ad alta voce il nome dell’offerente e la cifra offerta, soprattutto quelle più cospicue, ripetendo sempre la frase "Viva Diu e Santu Conu"; l’intensità del grido naturalmente è proporzionale alla donazione fatta e spesso vengono issati sul fercolo i neonati dei donatori.
Subito dopo inizia la folle processione in corsa del Santo per le vie del paese, in cui non si ha un percorso stabilito perchè i portatori decidono sul momento dove portare il Santo, in base agli umori e alle scelte prese anche all’istante; praticamente si formano due squadre di portatori, ognuna ai due lati opposti dei fercoli, davanti e dietro, e ognuno tira per il proprio verso fino a quando una l’ha vinta sulla squadra avversaria e stabilisce il percorso successivo della corsa fino a quando la fatica induce a fermarsi. Quindi si ricomincia ed inizia di nuovo questa singolare disputa fra i portatori; di conseguenza non si ha un orario prestabilito del termine della processione, perchè prima o poi il Santo verrà portato per tutte le viuzze del paese fino a tarda notte senza contare il tempo che passa; durante la processione i devoti continuano a ripetere la fatidica frase di "Viva Diu e Santu Conu" e corrono al seguito della corsa del Santo, il cui fercolo, nell’impeto e nella foga del momento, alle volte va a sbattere sui muri e le cantoniere delle ripide viuzze.
Il sabato successivo, terzo sabato di maggio, nel pomeriggio il Santo Patrono verrà riportato nella sua chiesa con una solenne processione con le stesse modalità della processione del sabato precedente. I fuochi pirotecnici non hanno molta importanza nel contesto generale: quell’anno ho assistito ad uno spettacolo diurno e a uno notturno della ditta D’Amplo di Mineo di scarso peso.

N.B: le foto inserite e parte del commento sono tratte dal sito http://www.isolainfesta.it, che invito tutti a visitare
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pierpaolo
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da pierpaolo »

Senz'altro sono tradizione e foto stupende che vanno ben curate e soprattutto salvaguardate.

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Lucio
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da Lucio »

Sono davvero molto grato a Gioca per aver aperto questo interessantissimo post riguardante le tradizioni popolari che ancora vivono nel nostro paese, chissà quante ne sono scomparse... Spero che questa rubrica venga sfogliata con interesse e non rimanga solo uno dei tanti topic aperti e dimenticati e che vi partecipino in molti. Vorrei partecipare anche io al suo arricchimento presentando una festa a cui tantissime volte ho partecipato e che si svolge a Castrocielo (Fr) ubicato vicinissimo al io paese di origine. Presto altre manifestaioni.

[b]IL GIORNO DEL BACIO - CASTROCIELO (Fr) LUNEDì IN ALBIS
[/b]

Il lunedì di Pasqua vede, ancora oggi, il ripetersi di un' antica tradizione, anche se lo spirito non è più quello di un tempo. Giova ricordare che, dall' epoca in cui il Comune di Castrocielo si trasferì dall' alto del Monte Asprano, verso la attuale ubicazione del centro storico, si trasportarono nel nuovo nucleo urbano le reliquie già conservate nella Chiesa Madre di S.Maria Assunta in Cielo. Ciò avvenne nell'anno 1601, come ricorda una lapide posta al sommo del reliquiario esistente nella sacrestia della Chiesa Parrocchiale. Da allora, ogni lunedì di Pasqua, si torna processionalmente alla antica chiesa matrice nella quale si riportavano le antiche reliquie, prima che venissero asportate da mani profane nel corso delle invasioni verificatesi durante l'ultimo conflitto bellico ( 1940-45). La cerimonia inizia di buon mattino e ciò non soltanto in previsione del lungo percorso montano che, per le sue frequenti asperità, impone lentezza ai pellegrini ed, ancor più, ai portatori della statua della Madonna, ma anche e soprattutto a causa di un primato che Castrocielo deve conservare. Occorre dire a questo punto che il paese di Colle S. Magno, anch'esso derivato dal "Castrum Coeli", conserva una analoga tradizione processionale. Da tempo immemorabile, Castrocielo ha però il diritto di precedenza nella celebrazione delle sacre funzioni nella Chiesa Madre che è sul monte; diritto che non vuole perdere, cosa che avverrebbe se la processione di Colle S. Magno arrivasse per prima. A tale scopo, negli anni andati, i Collacciani (così son detti gli abitanti di Colle S.Magno) tentarono delle sorprese avviando la loro processione anzitempo ma i Castrocielesi, che hanno da sempre vedette in avanscoperta, non si lasciarono cogliere alla sprovvista e con mezzi alquanto energici, impedirono l' accesso in chiesa alla processione rivale. Da tempo però, tutto si svolge in armonia; tuttavia, allorché la processione di Castrocielo muove dalla Chiesa parrocchiale, molti paesani già sono avanti nel cammino, vigili sentinelle del loro primato. Il corteo rinnova usanze antiche; la statua della Vergine, portata a spalla per la via montana, viene deposta due volte durante il percorso su apposite basi quadrangolari dette in dialetto: "posature", cioè "poggiatoi", fatti di pietre accostate a secco che ricordano le antiche are, da immemorabile epoca costruiti a sollievo dei portatori. Giunta la processione a due terzi del percorso, essendo la statua deposta sul secondo "posature" ubicato al centro di una spianata marginale alla mulattiera, dalla quale la vista spazia ampiamente nella sottostante valle Iato ovest, ove il Castello di Roccasecca appare a quota inferiore e sembra piccino e par di toccarlo, il portatore dello stendardo (asta di circa cinque metri di altezza, recante un drappo di pesante tessuto serico ), compie il rito del saluto al Santuario della Madonna di Monte Leucio, colle avamposto della catena degli Aurunci che delimita a sud la Valle del Liri. Mentre la folla dei pellegrini è disposta tutta intorno alla spianata anzidetta e da parte degli accompagnatori del porta stendardo si raccomanda una rispettosa distanza con le frasi ripetute ad alta voce: "Fecete attenzione a gliu cape!", "State attente a gliu cape!" (la necessità della raccomandazione è spiegata dalla descrizione che segue), l'enorme e pesante asta viene lentamente abbassata dal portatore che, contemporaneamente, girando su se stesso, la sottopone ad un moto rotatorio lungo una traiettoria di un angolo giro più volte ripetuto del quale un' orbita, viene compiuta quando l'asta è in posizione pressoché orizzontale, trascinando in tale moto il drappo, gonfio come una vela al vento essendo fissato all asta anche nella sua estremità inferiore. Poi lo stendardo, continuando a ruotare, rialza lentamente la sua cima, fino a riassumere la posizione verticale. La processione riprende poi il suo percorso, al suono della banda, tra rinnovati canti di un popolo che fedelmente segue il sacerdote e la statua della Vergine che procede verso I' alto, oscillando per le asperità della rupestre via che molti giovani e ragazzi abbreviano con percorsi trasversali ai tornanti per nulla preoccupati delle maggiori accidentalità del terreno. All' arrivo della processione, la vetta del monte è già popolata da una folla, per la maggior parte uomini, che hanno preceduto il corteo, sia per sottrarsi al lento cammino, mal gradito da gambe giovanili, sia per quella guardia al diritto di priorità di cui ho prima parlato; e ciò anche, se da tempo, come già ho detto, sembrano deposte velleità di conquiste da parte dei Collacciani. All'arrivo la processione, pur incontrando quasi di fronte la chiesa, entra in essa dopo averne compiuto il periplo secondo un' antica usanza forse di origine pagana. Dopo le sacre funzioni, la folla passa dal rito sacro a quello profano della "colazione". Ciambelloni, detti dialettalmente "pigne", ciambelle, uova sode, salami, vino, vengono consumati in allegria. Un tempo, castagne secche riunite con uno spago nel quale erano state infilzate a mo' di rosario, costituivano una caratteristica oggi in declino per i mutati gusti, divenuti più raffinati e per l'elevato costo delle castagne..! Mentre la consumazione del pasto è sul finire, muove verso l'alto la processione di Colle S. Magno lungo un percorso che si snoda sul versante opposto a quello salente da Castrocielo. Uno studiato sincronismo, di antica tradizione, vuole che i Castrocielesi lascino la vetta con la propria processione in maniera tale che le statue della Madonna dei due paesi, si incontrino al confluire delle due vie mulattiere e, nell'incontrarsi sostano, mentre i portatori le inclinano l'una verso l'altra; quasi si scambiassero un bacio ! Questo avviene tra il tuonare di mortaretti e dopo che lo stendardo di Castrocielo ha roteato ancora per salutare, questa volta, la statua di Colle s. Magno. Compiuta tale cerimonia, mentre un corteo si snoda verso il basso, l' altro continua nella ormai breve ascesa, verso la chiesa. Così da secoli, i cittadini di Castrocielo e Colle S. Magno, ricordano la comune origine dei loro paesi.

Testo tratto dal libro "Castrocielo Sparito" scritto da Bernardo BERTANI e pubblicato da Pietro MONTELLANICO nell'anno 2000

Fonte e immagini tratte dal sito http://www.prolococastrocielo.info
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lamporosso
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da lamporosso »

bravo gioca, questo è lo spirito giusto, questo è il significato di perchè il sito non deve assolutamente cessare l'attività, perchè il sito ha data la possibilità ha tanti di conoscere feste che erano importanti ma allo stesso tempo sconosciute, o meglio conosciute limitatamente al terriotorio, già ho chiarito questo pensiero in qualche altro post.
cmq appofitto anchi per segnalare una festa che ho visto nel gennaio del 1998 a vibonati villamari vicino sapri la festa di S.ANTONIO ABATE :smt023 :smt023 :smt023

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delleo
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da delleo »

Un'altra bella festa particolare è la festa della Madonna Bruna a Matera il luglio,con un carro che attraversa la citta e la gente si arrampica prendendo come cimelio un pezzo del carro.Invito a vedere il sito http://www.festadellabruna.it
Se riesco in settimana,prima di partire per il trentino,inserisco qualcosa della festa del Carrodella Madonna di Sovereto,patrona di Terlizzi,con il suo carro triofale di 22metri per 7 tonnellate spinte da 80 devoti e pilotato da 4 timonieri

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MINO
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da MINO »

A Molfetta , la mia città si svolge ogni anno in onore della S.S Madonna dei Mastiri la tradizionale sagra a mare , la madonna , viene imbarcata su tre pescerecci che ogni anno vengono scelte attraverso un sorteggio .
allego una foto scattata nell'2006 magari se interessa vedo di recuperare altre foto.
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pierpaolo
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da pierpaolo »

Davvero bella la festa di Molfetta.

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MINO
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da MINO »

Ecco altre foto .
La processione a mare dura più o meno 4 ore e viene accompagnata da tutti i altri motopescerecci e barchette , motoscaffi ecc ecc.che a loro volta trasportano altri fedeli . Nella processione le imbarcazioni suonano le loro serene ogni tanto viene lanciato un colpo oscuro .
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pierpaolo
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da pierpaolo »

Festa Patronale in Onore di
Maria SS. di Buterrito Ceglie del Campo (Ba)
Fu istituita per la prima volta nell’ottobre del 1837 nella terza domenica.

Poiché nello stesso giorno la vicina Carbonara onorava S. Michele, sorsero delle rivalità fra i due comuni tanto che l’Intendente Giordano dei Bianchi Dottula Marchese di Montrone e l’Arcivescovo di Bari Mons. Basilio Clary stabilirono doversi festeggiare in Ceglie la Madonna di Buterrito la terza domenica del mese di ottobre, mentre a Carbonara S. Michele l’ultima domenica.
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La tradizione narra che la festa ebbe origine allorquando alcuni giovinetti rinvennero in una grotta del Casale di Buterrito, oggi tramutata ad ossario del cimitero, una icona bizantina attribuita ai monaci Basiliani, che popolavano le cavità sotterranee di cui era ricca l’antica Caeliae, rifugiatisi per sfuggire alle persecuzioni e alla iconoclastia.

La loro presenza in Ceglie è testimoniata dalle due Badie, Sant’Angelo - di cui ancora oggi esistono i ruderi - e San Nicola d’Altoselice, purtroppo distrutta, le cui pietre servirono per costruire l’attuale Chiesa Matrice di S. Maria del Campo.

La terza Domenica di Ottobre dopo la celebrazione della S. Messa solenne si svolge la tradizionale processione della statua della Madonna attraverso le vie del quartiere raggiungendo la chiesetta di Buterrito.

Nella stessa serata, momento forte e suggestivo legato alla tradizione popolare, dalla chiesetta di Buterrito viene trainato, con spesse funi, da 12 elementi più il timoniere il poderoso carro trionfale, fatto di legno pregiato, per riportare la statua della Madonna nella Chiesa principale.

I componenti del gruppo tiratori custodiscono gelosamente nella propria abitazione la fune utilizzata per il traino del carro tramandando di padre in figlio questo privilegio.

L’idea di portare l’immagine della Madonna in processione su un carro trionfale nacque nel 1860 affidandone la costruzione a maestri carpentieri di Terlizzi.

Questo primo carro durò fino al 1933 quando ormai, ridotto in condizioni fatiscenti, fu bruciato in Largo Sant’Angelo. Nello stesso anno fu commissionato e costruito il nuovo carro il cui costo finale risultò di lire 3850.

Nel corso degli anni al carro sono stati effettuati diversi restauri finanziati da ROGONDINO Michele, cittadino cegliese residente in Venezuela, molto devoto e legato alla Vergine di Buterrito.
Naturalmente i festeggiamenti in onore della vergine di Buterrito sono molto sentiti non solo dai Cegliesi ma anche dagli abitanti della vicina Carbonara ove c'è sempre un "piacevole conflitto" in quanto Carbonara e Ceglie formano strutturalmente un unico paese ma con dialetti, tradizioni e storie diverse. A Ceglie si recano migliaia di curiosi e fedeli per le celebrazioni della Vergine di Buterrito in quanto è una festa che racchiude un programma folto sin a partire dal sabato con tante manifestazioni, un grande corteo storico davvero spettacolare, concerti bandistici rinomati come Cità di CONVERSANO, NOICATTRO, RUTIGLIANO ecc ecc durante le tre giornate e il lunedì a conclusione dei festeggiamenti la consueta gara pirotencia tra 4 ditte che variano ogni anno ma sempre composta de nomi importanti come Teora, Bruscella B, Novellino, Catapano, Bruscella & pellicani, Liccardo ecc ecc

Vi posto alcune foto
Pierp
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Lucio
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da Lucio »

Bravissimi ragazzi, stiamo facendo passi avanti importanti, speriamo che molti prendeno il vostro esempio :)

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pierpaolo
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da pierpaolo »

L'avvenimento annuale più importante di Carbonara che coinvolge un pò tutta la popolazione e una folta schiera di forestieri, è la festa del Santo Patrono, S. Michele Arcangelo. Una festa che si tramanda di generazione in generazione sin dal 1811 nonostante crisi e mode.
I Festeggiamenti Ufficiali in onore di "San Michele Arcangelo" si svolgono dal sabato al lunedì. Con il botto della "Diana", verso le otto del sabato mattina, ha inizio l'apertura della festa. Durante tutta la mattinata si nota in Paese il movimento ed il fervore di tutta la Comunità Carbonarese; dai venditori alle famiglie. Alla sera verso le 18.30, con la celebrazione della Santa Messa in onore di San Michele Arcangelo, si apre la manifestazione religiosa ufficiale; verso le ore 19.00 avviene la prova generale della sfarzosa illuminazione che illumina a giorno tutto il Corso Vittorio Emanuele e la Piazza Umberto I, che si espande a forma rettangolare e si chiude con una Cassa Armonica sfarzosa di luci dai mille colori.
Verso le ore 19.30 esce la processione del quadro di San Michele (dipinto dal pittore Umberto Colonna)dalla Cappella che si trova in via Ugonotti n. 23 Carbonara, percorrendo le vie cittadine. Arrivati in Piazza Garibaldi, viene riposto il quadro su un altare di legno, luminoso.
Così il quadro domina tutta la Piazza antistante. Questa processione dura poco più di un'ora. Verso le ore 21.00 nei locali della Chiesa Matrice presso la "Sala Verde", si svolge una gara al migliore offerente detta "Riffa", che è contesa da diversi gruppi devoti, per l'assegnazione della "Base del Santo" per la domenica: chi offre di più si aggiudica l'onore religioso di portare in spalla la statua di San Michele Arcangelo. Verso le ore 23.30 termina la prima manifestazione ufficiale. La seconda manifestazione religiosa avviene la domenica mattina. La domenica è il fulcro della festa: inizia la celebrazione liturgica con la SS. Messa, in onore di San Michele, dalle ore 7.15 alle ore 11.30. Alle ore otto spara la "Diana". Alla solenne Messa delle 10.30 partecipano tutti gli abitanti di Carbonara. Durante tutta la SS. Messa vi è un continuo affluire di devoti che si recano davanti alla statua. Alle ore 11.30 esce la processione del Santo, ricca di contenuti folkloristico-culturali. La processione dura più di due ore.
La seconda parte della festa esplode con tutto il suo sfarzo alla sera verso le ore 18.00 con l'accensione della luminaria curata sempre da ditte baresi o leccesi quali De Cagna, Faniuolo, Paulicelli, Santoro e Fabrizio, in modo tale da dare impulso maggiore e una scenografia sempre diversa. La serata inizia con un grande afflusso di paesani e forestieri che si riversano lungo il Corso Vittorio Emanuele e la grande Piazza Umberto. Molti sono i devoti che in serata arrivano alla Chiesa Matrice.
I più appassionati di musica lirica si intrattengono vicino alla Cassa Armonica ove si alternano numerosi e rinomati complessi bandistici come Città di Conversano, Gioia del Colle, Squinzano, Francavilla F., Rutigliano, Martina Franca ecc ecc. Per i ragazzi, invece, questo genere di musica è solo noia e trovano il loro divertimento preferito alle giostre, che si trovano ubicate in via Bologna. Verso le 23.30 tutta la gente, ovunque si trovi, attratta da un irresistibile richiamo, si porta in Via Ospedale "Di Venere", verso il Canalone, per seguire i fuochi pirotecnici da vicino, mentre nel Paese si spengono le luminarie, nell'aria della notte rintronano i primi botti del "richiamo". I suggestivi fuochi d'artificio iniziano con tanti colori da "mille e una notte", uno spettacolo da non perdere che ha visto sempre grandi ditte Come Bruscella, Schiattarela, Padovano, Di Matteo, Bruscella & Pellicani, Liccardo, Teora, Vallefuoco ecc ecc. La terza manifestazione e conclusione liturgica della festa avviene il lunedì. Il lunedì è la festa dei Carbonaresi . Essa inizia dalle ore 7.15, con la celebrazione della SS. Messa e prosegue fino alle 10.00. Alle ore 8.00 spara la "Diana". Alle ore 11.00 esce la processione della statua di San Michele Arcangelo che si snoda lungo un percorso alternativo che varia di anno in anno. La processione dura poco più di tre ore. La serata inizia con l'accensione delle luminarie alle ore 18.00. Alle 18.30 si celebra la SS. Messa in onore di San Michele; alle 19.30, dopo la SS. Messa viene riportato il quadro di S. Michele Arcangelo in processione alla Cappella di S. Michele che conclude di fatto la festività religiosa.
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LCDC DE CAGNA Cesario da Maglie (Le)
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FANIUOLO Illuminarie da Putignano (Ba)
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Lucio
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da Lucio »

Ecco un'altra bella festa alla quale sono molto legato e alla quale non sono mai mancato in venti anni se non un paio di volte per cause di forza maggiore.

FESTA DELL'APPARIZIONE DI SAN GIOVANNI BATTISTA - PONTECORVO (Fr) 2° DOMENICA DI MAGGIO

San Giovanni Battista nacque circa sei mesi prima di Gesù ad Ain Karim in Giudea il 24 giugno da Zaccaria ed Elisabetta che erano già avanti con gli anni. Quando ebbe trent’anni. cominciò a percorrere in lungo ed in largo il deserto. Gerusalemme e le rive del fiume Giordano. annunziando ovunque la venuta del Messia. Predicava con grande ardore e battezzava i penitenti. Poi sul Giordano si presentò lo stesso Gesù, e volle essere battezzato da lui. Il Battista diceva alle folle: “Ecco l’agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo”. Erode, assetato di potere, vide nella crescente popolarità di Giovanni un pericolo per sè e il suo trono e quando lo denunciò come pubblico peccatore, lo fece decapitare. La sua morte si colloca intorno all’anno 30 del I secolo. Il suo corpo fu sepolto in Samaria e la tomba è attestata dalle opere di S. Girolamo. Il culto a San Giovanni Battista si diffuse presto in maniera eccezionale, tanto da potersi considerare universale fin dal IV secolo. Innumerevoli sono le Chiese, gli Oratori e soprattutto i Battisteri dedicati alla sua memoria. In Occidente la Chiesa principale a Lui dedicata è quella di San Giovanni in Laterano. Cattedrale di Roma Madre di tutte le Chiese del mondo. Anche a Pontecorvo il suo culto è antichissimo, basti pensare alle numerosissime chiese esistenti nel suo territorio. Tra le più importanti di esse si deve annoverare quella di San Giovanni a Gaudo con annesso Ospedale dei Cavalieri di Malta in località Melfi. Ma ad ingigantirne il culto e la devozione a Pontecorvo fu l’avvenimento straordinario, unico nella storia della Chiesa, della sua Apparizione al contadino Giovanni Mele, il 14 aprile del 1137. stilla sulla sponda del Liri nella medesima località. Il precursore di Gesù gli disse: “Io sono Giovanni Battista mandato da Dio a liberarti. Và dall’Arciprete Grimoaldo e digli che edifichi in questo luogo un tempio a gloria del mio nome”. Poiché il contadino, per timore di non essere creduto. non riferì nulla della visione a S. Grimoaldo, San Giovanni apparve personalmente al Santo Arciprete e lo esortò a costruire la Chiesa la cui prima pietra fu posta nello stesso anno, dal Vescovo di Aquino Mons. Guarino. In un primo momento la costruzione fu un’edicola di piccole dimensioni che in seguito fu ingrandita e si chiamò “Venerabile Cappella di S. Giovanni Appare”. Questo antico Santuario, in parte distrutto dai bombardamenti (1943-1944) della seconda guerra mondiale, purtroppo non fu ricostruito e i suoi resti furono sommersi dalle acque del fiume Liri. Nel 1956 a ricordo dell’antica, fu costruita una piccola Cappella. poco distante dal luogo dell’Apparizione e conserva il cancello di quella originale. Da quell’anno 1137 ebbe inizio il pellegrinaggio guidato dall’Arciprete S. Grimoaldo, dalla Chiesa di S. Bartolomeo al Santuario di Melfi. Sono passati armai otto secoli dall’avenimento. ma il pellegrinaggio è rimasto intatto ed è vissuto come lo vissero gli antenati, con le stesse modalità plurisecolari. Se la data è stata posticipata. per motivi liturgici, dal 14 aprile alla seconda domenica di maggio. la processione e la devozione dei fedeli sono quelle di sempre. Nel 1996 il Vescovo Diocesano Mons. Luca Brandolini. ha pubblicato una “Nota Pastorale” con la quale ha inteso valorizzare gli aspetti più significativi della Festa di San Giovanni a Pontecorvo e ha voluto partecipare personalmente guidando, a piedi, il pellegrinaggio dalla Cattedrale fino a Melfi. Al margine della festa Religiosa si svolge un rito di origine pagana, infatti i Pontecorvesi per ricordare l'avvenimento costruicono due pupazzi che rappresentano Giovanni Mele (camele) e il diavolo , i quali vengono fatti sfilare per tutto il paese la vigilia della festa, vengono poi portati nel luogo dell'Apparizione in località Melfi e gettati nel fiume Liri al momento dell'arrivo della Statua Di San Giovanni Battista. Il pellegrinaggio ah inizio alle 4,30 del mattino e percorre a piedi circa sei kilometri che separano la cattedrale dal santuario in campagna. In tarda matinata il corteo ripete all'inverso il percorso, e il Santo durante il tragitto viene salutato da spettacoli pirotecnici offerti dai fedeli. All'arrivo del santo nella parte bassa del paese, esso viene accolto dalla cittadinanza e posto nel "TRIONFO" per percorrere l'ultimo tragitto verso la cattedrale. Molto commovente la presenza di anziane donne che per tutta la durata del pellegrinaggio sino al rientro del Santo intonano antichi canti in dialetto locale e, al termine della processione, lasciano la chiesa camminando a ritroso per non voltare le spalle al Patrono.
Fonte http://www.prolocopontecorco.it
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bombapirotecnica
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

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La Festa in onore di San Costanzo, il Santo protettore di tutta l'isola di Capri, si celebra il 14 maggio di ogni anno. La tradizione vuole che San Costanzo sia giunto a Capri durante un viaggio di ritorno verso Costantinopoli, su una nave a botte. Obbligato da una tempesta a sostare sull'isola, vi morì poco dopo e da allora i suoi resti hanno protetto Capri dagli attacchi dei Saraceni. La statua del Santo è conservata nella ex Cattedrale di Santo Stefano, nel corridoio che conduce alla sagrestia, è ornata con pietre preziose provenienti dalla Villa Jovis e contiene una reliquia del Santo. Il giorno prima della festa il simulacro viene esposto nella Chiesa e, il 14 maggio, trasportato con una lunga processione nella Chiesa di Marina Grande, dove resterà una settimana, per essere poi ricondotto a Capri. Durante la processione, al passaggio del Santo, i fedeli lasciano cadere dai balconi petali di rosa e fiori di ginestra, il fiore di San Costanzo.
Le tradizioni sono un mezzo importantissimo per capire la storia di un popolo. Sull'isola di Capri le feste religiose si celebrano ogni anno caratterizzate da una connotazione soprattutto spirituale, con messe, preghiere e processioni. I festeggiamenti civili associati variano e possono prevedere la presenza di venditori ambulanti di giocattoli e dolciumi, giostre, l'organizzazione di concerti, spettacoli pirotecnici e giochi d'acqua come la gara di barche a remi e il palo di sapone sul mare.

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bombapirotecnica
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da bombapirotecnica »

Ragazzi due anni fa'ho avuto l'opportunita'di vedere i preparativi di una delle feste che mi a veramente impressionato per la sua storicita' e particolarita'.Parlare della storia della Festa dei Ceri non è facile. È tra le più antiche, se non in assoluto la più remota, manifestazione folcloristica italiana.
La Festa ebbe ed ha tuttora un ruolo fondamentale per la comunità eugubina. Lasciamo il compito agli studiosi di approfondire la ricerca sulle origini e sui significati della festa.
Sono due le ipotesi essenziali sulla sua nascita: una religiosa e l'altra pagana.
La prima ipotesi, largamente documentata, presenta la Festa come solenne atto ispirato a devozione degli eugubini al loro Vescovo Ubaldo Baldassini, dal maggio 1160, anno della sua morte.
Da allora, ogni 15 maggio, giorno della vigilia del lutto, l'offerta devozionale al Santo Patrono divenne un appuntamento fisso per il popolo eugubino, che avrebbe partecipato, in mistica processione, ad una grande "Luminaria" di candelotti di cera, percorrendo le vie della città fino al Monte Ingino (dove dall'11 settembre 1194 riposa il corpo di S. Ubaldo nell'omonima Basilica).
I candelotti di cera, offerti dalle corporazioni di Arti e Mestieri, probabilmente divennero nel tempo tanto consistenti da renderne difficoltoso il trasporto e furono sostituiti verso la fine del '500 con tre strutture di legno, agili e moderne, che - più volte ricostruite - sono, nella loro forma originaria, arrivate fino ai nostri giorni. Sono rimasti invariati nel tempo anche la data e quasi la totalità del percorso della festa.
La seconda ipotesi, poco documentata, propende per la rievocazione antichissima della festa pagana in onore di Cerere, dea delle messi, arrivando a noi attraverso le glorie comunali e le signorie rinascimentali, il dominio pontificio e le lotte risorgimentali.
I protagonisti della Festa sono i ceraioli e ceraiolo può essere ogni cittadino di Gubbio di nascita o di diritto diventato.
Per un eugubino, nella propria vita, è molto importante portare il Cero, un motivo d'orgoglio.
L'appartenenza al Cero era in origine legata al tipo di mestiere e si tramandava di padre in figlio.
Oggi la scelta del Cero è libera ma in realtà molto condizionata dalle tradizioni di famiglia, specialmente di quelle paterne sui figli maschi, futuri ceraioli.
Le donne, pur avendo compiti d'incitamento e di tifoseria accanita non prendono il Cero.
Quanti siano i ceraioli in ogni corsa è difficile dirlo, perché, oltre agli schemi tattici e alle tradizioni dei "casati" ceraioli, molto è legato all'improvvisazione e alle necessità della corsa.E'davvero bellissimo tutto cio',affascinante e poi Gubbio dove per altro girarono la fischion carabinieri e'STUPENDA FAVOLOSA SILENZIOSA RILASSANTE SOGNATRICE e zeppa di tante altre cose.

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pierpaolo
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Re: A monte dei fuochi: Feste religiose ed eventi da scoprire

Messaggio da pierpaolo »

Sono davvero delle manifestazioni straordinarie.


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