BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
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gecimali
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Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
Ci troverai nel prato che sta difronte all'entrata del campo fuochi, avremo un gazebo montato li. Vieni Pirovagando e i pirovaghi ti aspettiano con piacere, più siamo più ci divertiamo 
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GaudeamusBombe
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Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
festa da vedere.
da Caltabellottese(ma mezzo burgitano e santo vitaro)se posso scendo sempre,lascio per un momento la mia festa per andare a vedere l'uscita di San Vito e farmi 'nna ballata a la chiazza!!
saluti pirotecnici
(amici di Burgio vi aspetto ad Adelfia)
da Caltabellottese(ma mezzo burgitano e santo vitaro)se posso scendo sempre,lascio per un momento la mia festa per andare a vedere l'uscita di San Vito e farmi 'nna ballata a la chiazza!!
saluti pirotecnici
(amici di Burgio vi aspetto ad Adelfia)
Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
carissimi gecimali e vento,dovete sapere che io ho provato a spiegare un po solo pasqua ma il venerdi santo è veramente unico,di rito spagnolo si dice,è molto emozionante e commuovente,dura quasi 24 ore,dico solo il rito del venerdi,ma comincia la domenica delle palme.gecimali ha scritto:Hai ragione Vento, io vivo vicino la costiera sorrentina e devo dire che le tradizioni che vivono li e che trovano sfogo nella settimana santa sono davvero interessanti e bellissime da seguire. Speriamo nella prossima pasqua di poter fare una capatina.
Si dice che dopo i Misteri di trapani sia la festa di settimana santa più antica e affascinante di tutta l'isola
Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
La manifestazione pasquale non è episodica, ma si colloca in una centenaria tradizione, che esprime in modo tangibile un atteggiamento radicale dello spirito umano che rivela l'identità del popolo burgitano con la sua cultura e la propria fede".
"La comunità ecclesiale di Burgio celebra il mistero della Croce e della Resurrezione attraverso una varietà di riti e di gestualità che oltre a manifestare una identità di popolo, ne esprimono gli atteggiamenti di fede, di speranza e di carità ".
"La settimana Santa a Burgio, è un misto di sentimenti che vanno dal rito alla passione e rispettando i canoni di una tradizione secolare ha il privilegio di trasformarsi in spettacolo".
L'Arciprete Marciante, nel suo libro " La settimana Santa a Burgio " edito da Data Ufficio Editrice del 1996, così spiega quella che è la settimana Santa per i burgitani.
Il simbolo della ricorrenza del Venerdì Santo, è il Governatore che dura in carica due anni.
Le funzioni religiose iniziano il venerdì otto giorni prima del Venerdì Santo. La Madonna Addolorata, è portata in processione, in un'atmosfera di vera passione liturgica. La processione fa il giro del paese e il percorso è chiamato " dei santi ". I fedeli in fila per due, accompagnano la Madonna pregando e, cantando in coro, portano il cero acceso.
La domenica delle Palme fedeli in processione sfilano dalla chiesa S.Caterina fino alla chiesa Madre. Occasionalmente è organizzata una processione vivente con i personaggi di Gesù, la Madonna e tutti gli apostoli.
Il martedì Santo è imperniato sulla Via Crucis che parte dalla chiesa Madre, attraversa la chiesa del Carmine fino al calvario.
Il mercoledì Santo è caratterizzato sulla "Predica del figliol prodico" che ha luogo all'interno della chiesa Madre.
Il giovedì Santo è il giorno in cui ci celebrano i Sepolcri "Sibbulicu". La sera, è riproposto, all'interno della chiesa Madre, il momento in cui, Gesù durante l'ultima cena, lava i piedi agli Apostoli. Un tempo si usava consegnare la chiave del Santo Sepolcro ad un bambino che la custodiva gelosamente.
Venerdì Santo.
E' il giorno più intenso e più atteso. Cinque processioni caratterizzano la giornata. Alle ore sette, presso la chiesa Madre, avviene la predica delle "Sette parole" pronunciate da Gesù sulla croce. A fine predica il predicatore dall'alto del pulpito depone un piccolo simulacro di Gesù morto dentro l'urna, detta "Littichedda" mentre i fratelli, vestiti di bianco, incappucciati e con l'abitino nero, suonano i tamburi, e i firrialora.
Nel contempo i nsignera, cioè giovani che portano le insegne delle antiche confraternite, cercano di ordinare il corteo processionale dove è presente il simulacro della Madonna Addolorata seguita dalla banda musicale. Da qualche tempo, anche le bambine si vestono di "fratello", e per differenziarsi dai maschietti, portano una fascia rossa a spalla.
La processione, si snoda lungo le vie del paese nelle quali, si trovano le chiese, dove negli anni '50 e 60 erano preparati e sepolcri.
Il momento più espressivo e intenso del Venerdì Santo è la processione di mezzogiorno. Dalla chiesa del Carmine parte la processione composta dall'urna, dai fratelli che rappresentano le confraternite scomparse, dal popolo unito in un'unica preghiera e la banda che suona a morto. Giunti al calvario e posto il Cristo in Croce, subito dopo, ai piedi del Crocefisso, è collocata la Madonna Addolorata che raggiunge così il figlio morente.
Verso sera, arrivano alla croce Giuseppe e Niccodemo vestiti con abiti modellati dell'epoca e, preceduti dai fratelli con le "paramite ".
Prima della deposizione, Giuseppe e Niccodemo cantano un antichissimo lamento esprimendo il dolore e la passione di Cristo. Finita la "nenia", viene deposto il Cristo e inizia la suggestiva processione serale col le " paramite "accese di candele. L'urna col Cristo morto è seguita dal simulacro della Madonna Addolorata.
Alla fine della processione, e riportata l'urna con il Cristo nella chiesa del Carmine, si da luogo alla caratteristica "Carcucciuliata " che rappresenta il mangiare dei poveri: carciofi bolliti, sarde fritte, uova sode, lattuga, pane e vino a volontà.
La domenica di Pasqua.
Alle ore sette centinaia di giovani, accompagnano il simulacro di san Michele per le vie del paese con la banda musicale al seguito. Le campane della chiesa Motta suonano a tutto spiano per tutta la mattinata.I giovani più forzuti portano sulle spalle la statua del Santo, mentre i più piccoli corrono davanti sventolando rami d'alloro. Su e giù per le vie del paese ballando e correndo come forsennati. La banda suona la " sanmichilara" - un inno dedicato al Santo. Fino alle ore 11, girano e rigirano alla rinfura il paese, sempre ballando portando l'entusiasmo alle stelle.
Verso mezzogiorno, nella piazza Umberto I°, iniziano i preparativi dell'Incontro. I ragazzi e san Michele corrono per tre volte su e giù da un punto all'altra della piazza, dove sono situati la Madonna della Pace in basso e, San Salvatore in alto. Alla fine, l'incontro, al centro dell'affollatissima piazza. L'incontro avviene in un'atmosfera emozionante. La Madonna e Gesù risorto si baciano per tre volte i piedi mentre la banda musicale intona il " Noi voglian Dio". Il popolo esulta di gioia, è il momento di commozione generale che unisce tutti in un unico abbraccio.
Il pomeriggio di Pasqua, credo, come si svolge a Burgio, sia veramente unico.
La mattina, il popolo è unito e commosso per Gesù risorto e, l'avvenuto incontro con la Madonna, dopo il pranzo, il paese si divide in due: " Santu Vitara e Santu Lucara".
I due santi in questione sono San Vito e San Luca. Una tradizione secolare su cui si sconosce la vera origine. I santi, prima San Vito e poi San Luca, sono portati in spalla per delle ore fino alla mezzanotte girando alla rinfusa il paese. Fino a qualche anno fa mogli contro mariti, famiglie contro famiglie, la tenzione arrivava ad essere incandescente fino all'alterco.
Ricchi possidenti che hanno dileguato le loro proprietà, per far vincere il proprio santo nella gara dei fuochi d'artificio. Oggi, non è più così, ma rimane intatta, come sempre, l'appartenenza e la fedeltà al proprio santo. Non è una cerimonia religiosa, ma un fatto puramente culturale-folkloristica.
"La comunità ecclesiale di Burgio celebra il mistero della Croce e della Resurrezione attraverso una varietà di riti e di gestualità che oltre a manifestare una identità di popolo, ne esprimono gli atteggiamenti di fede, di speranza e di carità ".
"La settimana Santa a Burgio, è un misto di sentimenti che vanno dal rito alla passione e rispettando i canoni di una tradizione secolare ha il privilegio di trasformarsi in spettacolo".
L'Arciprete Marciante, nel suo libro " La settimana Santa a Burgio " edito da Data Ufficio Editrice del 1996, così spiega quella che è la settimana Santa per i burgitani.
Il simbolo della ricorrenza del Venerdì Santo, è il Governatore che dura in carica due anni.
Le funzioni religiose iniziano il venerdì otto giorni prima del Venerdì Santo. La Madonna Addolorata, è portata in processione, in un'atmosfera di vera passione liturgica. La processione fa il giro del paese e il percorso è chiamato " dei santi ". I fedeli in fila per due, accompagnano la Madonna pregando e, cantando in coro, portano il cero acceso.
La domenica delle Palme fedeli in processione sfilano dalla chiesa S.Caterina fino alla chiesa Madre. Occasionalmente è organizzata una processione vivente con i personaggi di Gesù, la Madonna e tutti gli apostoli.
Il martedì Santo è imperniato sulla Via Crucis che parte dalla chiesa Madre, attraversa la chiesa del Carmine fino al calvario.
Il mercoledì Santo è caratterizzato sulla "Predica del figliol prodico" che ha luogo all'interno della chiesa Madre.
Il giovedì Santo è il giorno in cui ci celebrano i Sepolcri "Sibbulicu". La sera, è riproposto, all'interno della chiesa Madre, il momento in cui, Gesù durante l'ultima cena, lava i piedi agli Apostoli. Un tempo si usava consegnare la chiave del Santo Sepolcro ad un bambino che la custodiva gelosamente.
Venerdì Santo.
E' il giorno più intenso e più atteso. Cinque processioni caratterizzano la giornata. Alle ore sette, presso la chiesa Madre, avviene la predica delle "Sette parole" pronunciate da Gesù sulla croce. A fine predica il predicatore dall'alto del pulpito depone un piccolo simulacro di Gesù morto dentro l'urna, detta "Littichedda" mentre i fratelli, vestiti di bianco, incappucciati e con l'abitino nero, suonano i tamburi, e i firrialora.
Nel contempo i nsignera, cioè giovani che portano le insegne delle antiche confraternite, cercano di ordinare il corteo processionale dove è presente il simulacro della Madonna Addolorata seguita dalla banda musicale. Da qualche tempo, anche le bambine si vestono di "fratello", e per differenziarsi dai maschietti, portano una fascia rossa a spalla.
La processione, si snoda lungo le vie del paese nelle quali, si trovano le chiese, dove negli anni '50 e 60 erano preparati e sepolcri.
Il momento più espressivo e intenso del Venerdì Santo è la processione di mezzogiorno. Dalla chiesa del Carmine parte la processione composta dall'urna, dai fratelli che rappresentano le confraternite scomparse, dal popolo unito in un'unica preghiera e la banda che suona a morto. Giunti al calvario e posto il Cristo in Croce, subito dopo, ai piedi del Crocefisso, è collocata la Madonna Addolorata che raggiunge così il figlio morente.
Verso sera, arrivano alla croce Giuseppe e Niccodemo vestiti con abiti modellati dell'epoca e, preceduti dai fratelli con le "paramite ".
Prima della deposizione, Giuseppe e Niccodemo cantano un antichissimo lamento esprimendo il dolore e la passione di Cristo. Finita la "nenia", viene deposto il Cristo e inizia la suggestiva processione serale col le " paramite "accese di candele. L'urna col Cristo morto è seguita dal simulacro della Madonna Addolorata.
Alla fine della processione, e riportata l'urna con il Cristo nella chiesa del Carmine, si da luogo alla caratteristica "Carcucciuliata " che rappresenta il mangiare dei poveri: carciofi bolliti, sarde fritte, uova sode, lattuga, pane e vino a volontà.
La domenica di Pasqua.
Alle ore sette centinaia di giovani, accompagnano il simulacro di san Michele per le vie del paese con la banda musicale al seguito. Le campane della chiesa Motta suonano a tutto spiano per tutta la mattinata.I giovani più forzuti portano sulle spalle la statua del Santo, mentre i più piccoli corrono davanti sventolando rami d'alloro. Su e giù per le vie del paese ballando e correndo come forsennati. La banda suona la " sanmichilara" - un inno dedicato al Santo. Fino alle ore 11, girano e rigirano alla rinfura il paese, sempre ballando portando l'entusiasmo alle stelle.
Verso mezzogiorno, nella piazza Umberto I°, iniziano i preparativi dell'Incontro. I ragazzi e san Michele corrono per tre volte su e giù da un punto all'altra della piazza, dove sono situati la Madonna della Pace in basso e, San Salvatore in alto. Alla fine, l'incontro, al centro dell'affollatissima piazza. L'incontro avviene in un'atmosfera emozionante. La Madonna e Gesù risorto si baciano per tre volte i piedi mentre la banda musicale intona il " Noi voglian Dio". Il popolo esulta di gioia, è il momento di commozione generale che unisce tutti in un unico abbraccio.
Il pomeriggio di Pasqua, credo, come si svolge a Burgio, sia veramente unico.
La mattina, il popolo è unito e commosso per Gesù risorto e, l'avvenuto incontro con la Madonna, dopo il pranzo, il paese si divide in due: " Santu Vitara e Santu Lucara".
I due santi in questione sono San Vito e San Luca. Una tradizione secolare su cui si sconosce la vera origine. I santi, prima San Vito e poi San Luca, sono portati in spalla per delle ore fino alla mezzanotte girando alla rinfusa il paese. Fino a qualche anno fa mogli contro mariti, famiglie contro famiglie, la tenzione arrivava ad essere incandescente fino all'alterco.
Ricchi possidenti che hanno dileguato le loro proprietà, per far vincere il proprio santo nella gara dei fuochi d'artificio. Oggi, non è più così, ma rimane intatta, come sempre, l'appartenenza e la fedeltà al proprio santo. Non è una cerimonia religiosa, ma un fatto puramente culturale-folkloristica.
Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
Carissimo San vito hai fatto una descrizione eccezionale della festa, ora penso ke sia il caso di vederci, e preparare un bel dvd e gli mandiamo alcuni video dei spettacoli eseguiti a burgio in passato!!! KE NE PENSI? 
Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
certamente san luca.Avremo solo l'imbarazzo della scelta x decidere quale metteremo. 
Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
prenderemo i migliori ad esempio schiattarella 2002, vaccalluzzo 2005, bruscella 2007, lieto 2001, e qualche spettacolo di piazza vostro quando veniva vaccalluzzo nella piazzetta vostra o il piromusicale di bruscella!! Ke ne pensi?
Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
carissimi amici vi posto alcune foto della settimana santa a sorrento in questo caso il venerdi' santo-sono alcune foto della processione dell'arciconfraternita della morte-spero che vi piacciono un saluto scoppiettante con affetto a tutti
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Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
belle queste foto.Ma quale paese è!
io nn riesco a inserire foto. Ma come si fa
io nn riesco a inserire foto. Ma come si fa
Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
caro sanvito il paese e' sorrento per inserire le foto devi scendere un poì piu' giu dove scrivi la risposta fare sfoglia e aggiungi il file
Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
booooo nn capisco nn me lo fa fare
Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
ecco altre foto
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Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
allora devi scendere giu' come ti ho detto fare sfoglia cioe' andre a trovare dove ai le foto una volta scelta ci clicchi sopra e digiti aggiungi file dovresti riuscirci fammi sapere 
Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
belle veramente vento! 
Re: BURGIO,VENERDI SANTO E PASQUA
caro san vito non t'immaggini l'atmosfera che si trova a sorrento in quei momenti-bisogna viverla-appena avro' un po' di tempo in piu' vi faro' vedere il video e ti posso assicurare che e' una chicca a parte la soddisfazione di averlo montato ma anche che e' stato trasmesso in tv-sono tradizioni che devono andare avanti per sempre con affetto 