PIROVAGANDO

Sto notando sia personalmente che tramite gli anticipi a distanza di due o tre mesi,che apprendo tramite pirovagando che molte manifestazioni,almeno sotto l'aspetto pirotecnico stanno calando.Faccio solo un esempio che ne vale per molti altri :La festa di S.Oronzo sotto il profilo pirotecnica era la "Classica dei sei fochisti".Noto che quest'anno è scesa a quattro.
Altrove pur confermando il numero dei pirotecnici (tre e quattro soprattutto),ho notato un calo della quantità.Fatto dovuto probabilmente ad un abbassamento del budget destinato ai fuochi.
Se è un fatto dovuto a motivi aconomici,tanto di cappello.Mi dispiacerebbe però se fosse dovuto al fatto che le nuove generazioni che formano i comitati,destinassero i fondi raccolti per cose di loro gusto...cantanti costosi,per esempio.
Mi dispiacerebbe,perchè pur rispettando i gusti di tutti,questi non devono danneggare antiche tradizioni.
Preciso che parla un mastro di festa,figlio di mastro di festa.
Ciao.

Secondo me dipende soprattutto dalla mancanza di soldi, non da una perdita di interesse.

Oltre la crisi, che c'è e si sente, i motivi possono essere anche altri. Per esempio alcune Diocesi emanano un regolamento che le Parrocchie nel farlo rispettare ai vari Comitati limitano le spese per i fuochi, oppure alcuni Comitati preferiscono, pur mantenendo la tradizione, di fare spese equilibrate fra bande, fuochi, cantanti, ed altro. Altre ipotesi possono essere che magari l'anno prima per vari motivi si è dato risalto alla gara pirotecnica e non ai cantanti e viceversa. I motivi sono tanti.

Caro aloisio, credo che il problema a monte siano proprio i soldi, la crisi, ecc. ecc. anche a trecastagni i pirotecnici sono diminuiti da 9 a 6 . purtroppo anche le ditte di fuochi hanno le loro spese, i loro aumenti, materia prima, carta, nuovi mortai.. e di conseguenza loro si debbono adattare al buget che i comitati offrono. magari alcuni sperano sempre di ottenere lo stesso spettacolo dell'anno precedente con gli stessi soldi, ma così non è ..
Si, c'è anche l problema delle diocesi, soprattutto dove il comitato è organo intengrante della parrocchia. sono costretti a fare quello che dice il parroco imposto a sua volta dal suo vescovo. Se sei fortunato, ad avere un parroco che capisce e rispetta le tradizioni del posto, bene, anzi alcuni mettono di tasca propria denaro affinchè tutto venga per il meglio. Altrimenti se il parroco non ne vuole sapere nulla, come spesso accade, ti ritrovi ad avere tutto risicato. Insomma, come ti muovi muovi, se i soldi non ci stanno, c'è poco da fare.
Oggi con questa crisi tutti si guardano bene a come distribuire i soldi. fuochi, illuminazione,cantanti, ecc. ecc speriamo solo che finisca presto questo periodo, e torni tutto come prima.

E' stato inserito un sondaggio sull'argomento aperto dal nostro pirovago Aloisio. Chi lo desidera può dire la sua oppure semplicemente votare.

secondo me riguardo il fatto che a volte si vedono diminuire il numero dei fuochisti in gare questo può dipendere sia da una crisi economica che nn permette più ingaggi alti a pirotecnici e quindi porta il comitato alla scelta di diminuire il numero dei partecipanti.
altra cosa invece può dipendere dalle scelte del comitato e dal modo di organizzare i propri fondi,magari preferendo di diminuire il budget degli spettacoli pirotecnici e magari aumentare le luminarie o per chiamare un cantante di una portata maggiore.

poi oltre a questi casi si può considerare che a volte ci sono un pò spettacoli scarsi anchea causa che i pirotecnici essendoci periodi in cui si è molto impengati a sparare restringono un pò sul materiale di propria pruduzione e usana tanta roba di importazione oppure riempiono lo spettacolo con spacchi e botta o sbracate più sbrigative da fare rispetto a delle fermate.

Non credo che tutto possa giustificarsi con un semplice discorso sulla crisi economica. Crisi che in ogni caso esiste, questo è ovvio. Io comunque penso che manchino sempre di più le motivazioni passionali, perché la spinta parte sempre da lì. Penso che ormai tutti conoscete la festa del mio paese e per farvi capire faccio una riflessione sulla composizione del comitato di San Michele a distanza di una generazione, cioè 30 anni: allora il comitato lo dirigeva un gruppo di giovani che andava dai 18 ai 25 anni e qualcuno che arrivava ai 33-35 anni era considerato un veterano. Oggi, invece, l’età media si è alzata di almeno un decennio e non c’è verso di coinvolgere su certe cose le nuove generazioni, sempre più dedite alla red bull e alla beck’s. D’altronde, per farvi capire che la crisi economica c’entra fino ad un certo punto basta spostarsi a Villafranca Sicula. Non credo che sia una realtà sociale diversa da Calamonaci e di certo non hanno gli alberi della cuccagna, però la differenza su certe cose si vede. Magari esagerano, questo è vero, però lì le motivazioni sono molto forti e sono le nuove generazioni che le portano avanti. Non voglio dire che a Calamonaci stiamo invecchiando tutti, però i periodi di stasi capitano sempre quando si verificano difficoltà nel ricambio generazionale. Ovviamente questo mio discorso è riferito a una realtà un pò particolare, come quella dei paesi delle rigattiate, sicuramente non riferibile ad altri posti, come possono essere Adelfia o Turi, dove il contesto è completamente diverso.

Alla fine la fatidica parola crisi è diventata la scusa e la giustificazione per nascondersi dietro comportamenti non belli da parte di coloro che non vogliono contribuire alle feste.
Si parla di crisi crisi crisi ma alla fine tutti i sabati si esce e i locali sono stracolmi di gente, le vacanze tutte prenotate come sempre (Sharm, ibiza, messico ecc ecc), vizi spudorati..... e vogliamo parlare di crisi?
Ma per favore!...
Se dobbiamo consumare 50€ per un sabato sera tutto va bene poi se dobbiamo dare 20€ per il santo patrono i soldi mancano oppure quando il comitato gira il paese per la fatidica questua e le risposte ai citofoni sono sempre le classiche "Non c'è nessuno", "passa domani", "non c'è mio marito" e il giorno dopo "non c'è mia moglie"e poi questa gente è la prima a scendere in piazza per godersi la festa e criticare, ma con che faccia e che coscienza?
Allora io non credo a questa crisi perchè è diventata solo una scusante.

In riferimento alla gara di Turi, ricordo al sig. aloisio che la la gara pirotecnica è stata ridotta a 4 ditte solo per mancanza di spazio in quanto a pochi metri dal fondo agricolo e sorto un piccolo edificio quindi impossibile mettere 6 ditte nel fondo attualmentea a disposizione del comitato e per giunta è vero che sono 4 ditte ma hanno anche aumentato le somme.

pierp ha scritto:Alla fine la fatidica parola crisi è diventata la scusa e la giustificazione per nascondersi dietro comportamenti non belli da parte di coloro che non vogliono contribuire alle feste.
Si parla di crisi crisi crisi ma alla fine tutti i sabati si esce e i locali sono stracolmi di gente, le vacanze tutte prenotate come sempre (Sharm, ibiza, messico ecc ecc), vizi spudorati..... e vogliamo parlare di crisi?
Ma per favore!...
Se dobbiamo consumare 50€ per un sabato sera tutto va bene poi se dobbiamo dare 20€ per il santo patrono i soldi mancano oppure quando il comitato gira il paese per la fatidica questua e le risposte ai citofoni sono sempre le classiche "Non c'è nessuno", "passa domani", "non c'è mio marito" e il giorno dopo "non c'è mia moglie"e poi questa gente è la prima a scendere in piazza per godersi la festa e criticare, ma con che faccia e che coscienza?
Allora io non credo a questa crisi perchè è diventata solo una scusante.

In riferimento alla gara di Turi, ricordo al sig. aloisio che la la gara pirotecnica è stata ridotta a 4 ditte solo per mancanza di spazio in quanto a pochi metri dal fondo agricolo e sorto un piccolo edificio quindi impossibile mettere 6 ditte nel fondo attualmentea a disposizione del comitato e per giunta è vero che sono 4 ditte ma hanno anche aumentato le somme.

aaaaaaa,bravissimo pierp è sacrosanto ciò che hai detto,la pensi come me,come si dice a napoli:
"è campà cient'ann"

è[highlight=#FF4080][/highlight]è crisi economica.

Si si grande crisi...si vede.

bravo pierp è la verità e diventata la scusa di molti, io lavoro(giardiniere) con gente di un certo ceto sociale (non tutti ci possiamo permetere un giardino) anche loro danno la scusa alla crisi e poi.....
VACANZE, MACCHINONI ecc.. ei amici ed io per avere i miei miseri soldi sono costretto a far il pezzente a stare dietro dietro loro prima ke vanno in vacanza senò quando tornano mi diranno di aspettare il prossimo mese (mi è successo a pasqua con più clienti).
ma come hai detto tu pierp ma con ke faccia e ke coscenza? bo
nella speranza che questa scusa passi di moda
cia a tutti

Sicuramente in questo periodo la crisi economica ci ha messo il suo zampino e indubbiamente non tutti sono in grado di fare l'offerta consueta per le feste.
Comunque c'è una parte di cittadini che non ha mai dato niente e che protesta tutte le volte che si bussa alla loro porta indipendentemente che ci sia crisi o meno!
Oppure ti trovi davanti a situazioni come questa...

è una cosa vergognosa,è capitato a me quando siamo andati a fare la raccolta per i fuochi nel mio rione e al momento di bussare nn c'erano scuse che non venivano nominate,e poi alla fine si è avuto anche il coraggio di criticare.
per questo molti comitati anche minori decidono di non fare più nulla,visto che il loro sacrificio nn viene apprezzato da molti,addirittura sembra che si venga trattati come dei mendicanti.

In parte è colpa della crisi,in parte diciamoci la verita' è colpa anke della societa' che sta mutando e secondo me,sta cambiando in peggio,stiamo diventando tutti individualisti,ognuno pensa solo ai fatti suoi.. si sta perdendo lo spirito di appartenenza alla comunita',sia civile che religiosa,e le antiche tradizioni si mantengono in piedi solo grazie al lavoro di pochi volenterosi,osteggiate dal disinteresse della maggior parte della gente... Ai tempi di mio nonno si faceva prima a contare gli occupati che i disoccupati,ma i soldi per mantenere in vita le antiche tradizioni si trovavano... Questo dovrebbe far rilettere!!.