POST 1.2
A prescindere dalle località e dalle ricorrenze patronali del Sud Italia considerate, s’osserva che il deplorevole impiego, all’interno dei programmi cartacei, di fotografie che ritraggono dei “minorenni protagonisti assoluti di un preciso avvenimento” può produrre tre evidentissime implicazioni negative.
In primo luogo, si sostiene che la pubblicazione di immagini di bambini e di ragazzi potrebbe favorire una loro sovraesposizione visiva già nel corto periodo.
In breve, nulla esclude che a un eventuale e iniziale stato di stress psico-fisico determinato dall’impegno festaiolo imminente (ad esempio, la recita di una poesia innanzi all’effige del santo protettore), possa aggiungersi un’ulteriore forma di disagio stimolata proprio da un’improvvisa “notorietà” conseguita tra la gente.
In secondo luogo, si afferma che la citata sovraesposizione visiva potrebbe far sentire i propri effetti negativi addirittura nel medio e lungo periodo.
In pratica, è ipotizzabile che, col passare dei lustri, l’adulto (un tempo minorenne) provi ancora del sincero imbarazzo (o del fastidio) nel venire ricordato da chicchessia come colui che, per esempio, ha preso parte a un concorso canoro durante la ricorrenza patronale di dieci anni prima.
In terzo luogo, va evidenziato, colla dovuta delicatezza, che non si sa davvero mai fino in fondo in quali mani possano andare a finire degli opuscoli, dei manifesti, dei volantini e dei pieghevoli contenenti delle fotografie che ritraggono il viso o l’intera figura di minorenni.
Alla luce delle ragioni appena riportate, si formula l’auspicio che i tipografi e i Comitati Festa decidano di abbandonare la biasimevole usanza che è stata qui messa sotto i riflettori, lasciando ai fanciulli di oggi la spensierata gioia di partecipare nell’immediato a questa o quella cerimonia, nonché riconoscendo agli adulti di domani il diritto di rammentare in futuro quanto accaduto nel modo piú intimo, sereno e consapevole possibile.
In chiusura, menzionando di nuovo i cattivi esempi di Parete (CE) 2009 e di Palazzolo Acreide (SR) 2008, si ritiene che sarebbe stato molto meglio evitare la pubblicazione di foto ritraenti dei minorenni, come cercano di far comprendere i sottostanti segni “X” di cancellazione.
Statistiche: Inviato da Raffaele2012 — mercoledì 24 gennaio 2024, 21:04
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